Skip to main content
TradimentoTrioVoyeur

L’armadio, finale

By 15 Giugno 2024One Comment

Quando si apre l’anta dell’armadio e mi ritrovo davanti il marito di Marinella sono seriamente preoccupato.
“Carlo, ti prego, non perdiamo la calma. Io…”
Cosa posso dire in quella situazione? Colto con le mani nella marmellata. O peggio, con la mia sborra nella figa di sua moglie. Cristo, spero non faccia una pazzia.
“Appunto, io cosa? Almeno taci, stronzo. Risparmiami le cazzate e vieni fuori da lì che sei ridicolo.”
Faccio per uscire, muovendomi con cautela. Non mi ha messo le mani addosso, è già un primo passo. Cerco di appellarmi alla sua parte razionale.
“Carlo, non c’è giustificazione a quello che ho fatto, è inutile cercare scuse. È tutta mia responsabilità. Io…”
Ma ancora non so come proseguire.
“Non dire stronzate, non si scopa da soli. Mi hai preso per un coglione? Pensi che non conosca i vizi di mia moglie? E tu non metterti a fare la suora adesso, coprendoti con le lenzuola. Dio mio… le donne…”
Carlo scuote la testa. Provo a continuare.
“No, dico davvero, tua moglie non c’entra, a lei di me non importa nulla. Sono io che la assillo di continuo da quando lavoriamo assieme e…”
“Guarda che se non la pianti di dire stronzate mi incazzo sul serio. Ti conviene tacere. Una donna come Marinella è impossibile da controllare. Sprigiona sesso da tutti i pori, e in un ambiente come il vostro… Ascolta, mettiamo le cose in chiaro che ci risparmiamo un sacco di tempo e minchiate ipocrite. Con mia moglie abbiamo un accordo chiarissimo. Possiamo farci tutto il sesso che vogliamo, con chi ci pare, basta che le corna non siano pubbliche e non creino uno scandalo. Io mi faccio tutte le donne, e gli uomini, che voglio. E lo stesso vale per Marinella. Ma niente cose serie, niente affetti, solo sesso. Siamo sempre stati soddisfatti, così.”
Non ci posso credere. Forse l’ho scampata? Che culo incredibile.
“Vi capisco perfettamente. Siete una coppia davvero notevole, non si incontrano tutti i giorni persone libere come voi.”
“Già. E anche tu non mi sembri un tipo che si fa problemi. Quindi ora facciamo così, per chiudere la questione e provare a vedere se riusciamo a soddisfare questa cavalla, e le si calma la voglia di cazzo, almeno per un po’. Tu ora rimani qua, e mia moglie ce la scopiamo assieme.”
“Oh, Carlo, sei un amore!”
È Marinella a parlare dopo diversi minuti in silenzio. Ha il viso radioso. Probabilmente aveva già capito da un po’ dove sarebbe andato a parare, il marito. Dio che culo, non ci posso credere.
“Carlo, non mi stai prendendo per il culo?”
“Sono serissimo. Ma ad una condizione. Prima di scopare mia moglie tu mi succhi il cazzo. Sembri avere una bella boccuccia.”
Cosa? O madonna, e adesso?
“Carlo, ma io…”
“Tu cosa? Pensa bene a quello che dirai adesso.” Mi volto verso Marinella, che mi guarda con occhi imploranti. Non posso rovinare tutto, a questo punto.
“Io… si, certo Carlo, come preferisci…”
“Siiii!”
Guardiamo Marinella, e quasi ci mettiamo a ridere. Le donne…
“Vieni qua allora, e datti da fare. E tu Marinella, non stare lì con le mani in mano. Succhiagli il cazzo, a sto stronzo, mentre mi spompina.”
Mi siedo sul bordo del letto. Carlo mi si avvicina. Gli prendo quella sua mazza pazzesca in mano. Lo scappello, accennando una sega. Oddio, ma quanto è grosso? Come cazzo si farà a prenderlo tutto in bocca? Ma se ce la fa Marinella, ci riuscirò anch’io. Vinco il momento di esitazione, apro la bocca e poi ci pensa Carlo a spingermelo dentro. Cazzo, il mio primo pompino!
Intanto Marinella è scesa dal letto, si è messa come seduta con le gambe ripiegate indietro. Da un’occhiata a come me la sto cavando col cazzo di suo marito in bocca e poi prende il mio in mano, piega la testa, e in un attimo è fra le sue labbra. Oddio. È assurdo, Marinella è ai miei piedi, e mi sta succhiando il cazzo, lì davanti a suo marito! Provo a gestire il grosso cazzo di Carlo. Mi concentro soprattutto sulla cappella, non sono in grado di prenderne di più. E provo a replicare ciò che più mi stimola, quando una donna mi dà piacere con la bocca. Faccio scorrere le labbra sulla cappella, gli bacio il cazzo, la punta molto umida. Carlo sembra gradire, mi lascia fare per ora. E allora prendo un po’ di confidenza, glielo succhio, poi con la lingua scendo lungo l’asta, fino alla base. Ho un attimo di esitazione, ma poi gli prendo un coglione in bocca. Vorrei prenderli tutti e due, ma sono troppo grossi, cazzo, Carlo ha un cazzo come quello di un cavallo, ma come è possibile? Allora per un po’ li alterno, li metto in bocca e li succhio, delicato. Mi devo concentrare, perché lì sotto intanto Marinella è a sua volta impegnata in uno dei suoi memorabili pompini. Ha una tecnica perfetta, ma è il gusto che ci mette, la voglia, quando ha un cazzo in bocca, a mandarmi in paradiso. Di solito le donne sembra che ti stiano facendo un piacere, a prendertelo in bocca, ma non Marinella, a lei piace davvero.
Ora Carlo ne ha avuto abbastanza dei miei inesperti tentativi di stimolarlo, mi afferra la testa, e me lo spinge lui dentro. Si prende il suo piacere, mi scopa la bocca. Ma è esperto, e con l’asta penetra solo fino a dove riesco a prenderglielo. Ha voluto stabilire i ruoli, facendosi spompinare, è lui il padrone di casa, io uno strumento con cui divertirsi e provare a soddisfare la moglie, ma non mi vuole umiliare, per fortuna. E così io continuo a prenderlo, provo a leccare e succhiare al meglio, e chiudo gli occhi, per godermi quel palo di carne e allo stesso tempo le labbra di Marinella sul mio cazzo.

Proprio quando mi sembra di avere preso il ritmo giusto, e avere il grosso cazzo di Carlo in bocca comincia a piacermi lui mi ferma.
“Senti, apprezzo l’impegno ma la bocca di Marinella è un’altra cosa, avremo tempo per fare pratica altre volte. Cara, tirati su. Impalati su Marco, e pensaci tu, a farmi un pompino degno di questo nome.”
Marinella si alza, sorride al marito e lo bacia. “Porco.” E mentre io sono ancora seduto al bordo del letto, dandomi la schiena, lei scende, facendo scivolare con grande abilità il mio cazzo nella micetta accogliente. È lei a scoparmi, ruotando il bacino. “Mmhh, piccolino, ma di marmo. Coraggio Marco, muoviti al mio ritmo, fammelo sentire dentro, impegnati!”
Mi sento un po’ in imbarazzo, a venire apostrofato così davanti al marito, e provo ad assecondare i movimenti di Marinella, cercando di spingere il cazzo più in profondità. “Mmhh, si caro, così va un po’ meglio, ora sento qualcosa.”
Mi sta umiliando davanti al marito, che ridacchia. Ma non mi importa, sto provando un piacere incredibile, Marinella scopa in modo fantastico. Mentre mi cavalca il cazzo prende quello del marito in bocca. Beh, Carlo ha ragione, come lo succhia Marinella è tutta un’altra cosa, è famelica, lo bagna di saliva, fa scorrere la bocca al sull’asta, lo masturba, poi se lo prende tutto, lo fa sparire in bocca, fino alla radice. Carlo ora gode, mugugna di piacere. Quel magnifico pompino va avanti per diversi minuti, e nel frattempo Marinella continua ad impalarsi sul mio cazzo in modo meraviglioso, sento la fighetta così calda, è un vero lago li sotto, quanto le piace il sesso.
“Ora si fa sul serio.”
Carlo si sfila dalla bocca della moglie, la fa sdraiare, lasciandola impalata sul mio cazzo. Anche lui si mette sul letto, di fronte alla moglie.
“Cara, pronta alla doppia?”
“Si, amore, voglio sentirti dentro, voglio un vero cazzo nella micetta, voglio godere!”
Sento il mio cazzo venire a contatto con quello di Carlo. Oddio, cosa vuole fare?
“Tu non muoverti, pisellino!”
Rimango fermo. Carlo solleva la gamba della moglie per farsi spazio e sento il suo grosso cazzo di scivolare sul mio. Madonna quanto è duro, ma come è possibile un cazzo simile? Spinge deciso, la vagina di Marinella si apre completamente, è una sensazione assurda, in un attimo siamo dentro di lei con due cazzi! Marinella geme. “Ohhh, Carlo, sono piena, amore, siii…”
Carlo comincia a muoversi, si scopa la moglie ad un ritmo lento, mentre il mio cazzo è impalato dentro di lei, fermo, insicuro su cosa fare.
“Coglione, segui il mio ritmo, così sente anche il tuo.”
Spingo anch’io allora, alternandomi al movimento di Carlo, quando lui scende io spingo più a fondo, riempiendo tutta la figa di Marinella. Lei sembra sconvolta, il suo corpo è scosso da brividi di piacere.
“Sì, prendetemi così, scopate mi,  godo, godoooo!”
Continuiamo quella monta pazzesca, ascoltiamo fieri del risultato le urla di piacere di Marinella quando raggiunge l’orgasmo, lì sotto è sempre più un lago. Anch’io alla fine non resisto più. Esito per un attimo, ma poi decido che arrivato a questo punto non me ne frega più un cazzo, se Carlo mi ha permesso di scoparmi sua moglie allora tutto è concesso, e sborro di nuovo dentro di lei, godendo come mai prima.
Carlo se ne accorge subito. “Esci adesso.” Lui continua la monta, ora ad una velocità doppia, penetra la moglie con botte che la scuotono, la fanno ballare sul letto. Marinella, che con me guida la scopata sotto il marito è inerme, si prende tutti i colpi gemendo ad ogni spinta.
“Ooohhh, Carlo… mhhhh”
Viene di nuovo, stringe le lenzuola per assaporare l’orgasmo, e resistere alle ultime penetrazioni del marito. Infine anche lui viene, dei grugniti animali annunciano i fiotti di sborra che riempiono la figa di Marinella.

È tutto finito. Carlo si accomoda su una poltroncina all’angolo della camera.
Mmhh, non male. Ci avevi visto giusto cara, Marco se l’è cavata discretamente. A parte il pompino naturalmente, in quello è stato una frana, come farselo succhiare da una verginella.”
“Fidati, Carlo, li scelgo accuratamente, i miei amanti.”
Ma cosa stanno dicendo?
Marinella si rotola verso di me, ancora sdraiato sul letto, mi sorride e mi bacia. “Bravo.”
La osservo, quel suo sguardo malizioso e birichino. E finalmente capisco tutto.
“Stronza! Era tutta una messinscena! Il ritorno di tuo marito, l’armadio…”
Guardo anche Carlo, che ora sghignazza.
“Cazzo, stavo per prendere un infarto, chiuso dentro!”
“Oh, poverino, ci dispiace. Ma quanta adrenalina eh? Dimmi che non ne è valsa la pena? Non lo rifaresti, caro?”
“Beh, insomma.. se tutte le domenica mattina fossero così, non mi dispiacerebbe eh?”
“Immaginavo…”
Marinella mi sorride. “Per farci perdonare, e per la presentazione, ti meriti un bel premio.”
Marinella allunga il braccio prendendomi il cazzo in mano. Poi si china, gli dà un bacino e se lo mette in bocca, cominciando un nuovo pompino.
Vedo Carlo che si alza. “amore, sei davvero una porca insaziabile. Io vado a farmi una doccia. Fai in fretta, che voglio un po’ di pace, e Marco fuori di casa, quando ho finito.”
Marinella si volta verso il marito, gli fa l’occhiolino. “Certo maschione, dopo sarò tutta tua.”
Carlo scuote la testa e se ne va in bagno, chiudendo la porta dietro di sé.
Marinella torna a prendersi cura del mio cazzo. Lo succhia per qualche secondo, per farmelo tornare in piena erezione. Poi gli dà un bacino sulla punta della cappella, e si solleva, baciandomi in bocca.
“Dai, fila via adesso, non farti trovare ancora qua a letto da mio marito. Il lavoretto lo riprendiamo lunedì in ufficio, ok?”
“Certamente cara.”
Raccolto i vestiti sparsi un po’ ovunque, mi rivesto ed in un attimo sono fuori dalla porta.
“A lunedì!”

The end.

11
1

One Comment

Leave a Reply