Navigando su Internet ho “scoperto” questo sito dove ho potuto constatare che è un’esperienza abbastanza diffusa quella di vedere (o immaginare) la propria moglie mentre sta scopando altri uomini e come questo sia una fonte di piacere per il marito’ cornuto (anche se non mi sembra un’espressione appropriata quando la decisione è presa di comune accordo: ritengo invece l’esperienza come uno dei tanti modi di concepire la sessualità tra coniugi).
Vorrei anch’io raccontare la nostra storia (ed è motivo di eccitazione pensare che a qualcuno, leggendola, gli diventi duro l’uccello o si tiri una sega!)
Devo ammettere che scopare è un piacere che, appena ne ho l’occasione, non mi lascio sfuggire (con mia moglie, ma non solo’)
La mia dolce metà ha sempre sospettato dei miei tradimenti ma non ha mai detto nulla, accettando le mie scuse per le notti tirate tardi, qualche volta anche passate fuori (il lavoro è un ottimo alibi) fino a quando, anche lei con la scusa del lavoro, ha iniziato qualche a rientrare tardi.
Ho immediatamente immaginato che, forse stanca di essere spesso sola o forse per punirmi dei miei tradimenti, ha deciso di avere una sua storia; con sorpresa mi sono, tuttavia, accorto che la cosa non mi ha disturbato ma, al contrario, eccitato.
Ogni volta che lei ritornava tardi (due o tre volte al mese), mi ritrovavo regolarmente a fare l’amore e lei ci stava senza troppe storie, forse presa dai sensi di colpa. L’idea di baciarle la figa che ancora odorava del cazzo di un altro mi eccitava. Mi accorgevo che fare l’amore in quelle occasioni era più libidinoso del solito. Poco alla volta ha accettato che le penetrassi anche il culo, prima con il dito poi con l’uccello. La troietta (incominciavo a chiamarla così) si era bene abituata.
Una sera l’avverto che per lavoro (questa volta per davvero), dovrò fare molto tardi e che, forse, non rientrerò. Riesco, tuttavia, a sbrigare l’impegno in tempi ragionevoli e decido di rientrare a casa. E’ circa mezzanotte e, dopo aver messo la macchina in garage, sto aprendo la porta di casa quando questa si apre e c’è mia moglie, in vestaglia appena allacciata (sotto si vede che non ha niente), mi chiede di non rientrare. E’ appena imbarazzata ma non più di tanto.
Intuisco che non è sola, le dico che non c’è problema, tornerò più tardi.
Mi sento euforico, fingo di allontanarmi con la macchina ma, senza farmi sentire, ritorno indietro a piedi e, attraverso una fessura della tapparella della camera, riesco a intravedere (la luce è soffusa) la cara mogliettina, china su un corpo nudo, la sua lingua sta scorrendo sul suo cazzo, quando arriva alla cappella lo prende in bocca e le sue labbra, a quel punto, lo circondano ed io immagino i suoi denti dolcemente stringere la carne di quell’uccello (e pensare che non le era mai piaciuto più di tanto).
Sono eccitato, ho il cazzo duro ed avrei voglia di menarmelo continuando a guardare la scena tanto è inebriante (un conto è immaginare la propria donna che ha scopato con qualcuno, altra cosa è vederla mentre sta facendo l’amore con uno sconosciuto).
Immediatamente decido che è forse venuto il momento di dare anche a lei il piacere di farsi vedere mentre prende il cazzo di un altro e magari di fare l’amore tutti insieme!
C’è naturalmente l’incognita di lui: ho solo intravisto il suo corpo ma, credendo di sapere chi è e conoscendo la sua fama di dongiovanni, spero stia al gioco.
Cercando questa volta di non fare rumore, rientro nuovamente in casa.
Mi affaccio in camera; lei sta scopando a “smorzacandela” e mi intravede: per un attimo sul suo viso compare un’espressione impaurita ma io le faccio immediatamente cenno che tutto è “OK”.
Riprende a sorridere e, continuando ad andare su e giù sul suo cazzo sempre dentro, si inchina su di lui sussurrandogli di lasciarsi trasportare dalle onde del piacere; gli annuncia la mia presenza rassicurandolo di non preoccuparsi perché, al contrario, la cosa sarebbe stata ancora più eccitante.
Ora vedo il viso di lui, è la persona che immaginavo, mi strizza l’occhio e, come se fosse la cosa più naturale del mondo, mi dice che ho una moglie stupenda, che scopa divinamente, invitandomi ad unirmi.
La luce soffusa della stanza è perfetta per la scena ed io, che nel frattempo mi ero tolto ogni indumento, mi ritrovo con il mio cazzo già abbondantemente duro nelle mani di lei.
Le vado dietro, la piego dolcemente e le infilo il mio uccello nel suo culetto (dopo averlo slinguettato e ben bagnato ma già era pronto a ricevermi). Ora le mie dita stringono il cazzo di lui che la sta penetrando.
Mi accorgo che non ha il preservativo ma sentire la carne calda dell’uccello, le sue vene che pulsano ed immaginare le sensazioni che deve provare quella troia di mia moglie sentirlo senza protezione non fa che aumentare l’eccitazione.
Le mie mani lo accompagnano nei suoi colpi, accarezzano la sua clitoride, avrei voglia di essere io a scoparla ma le lascio il piacere di farsi vedere essere presa, la sua eccitazione è al massimo ed io, che l’ho fatta piegare per essere inculata, ho di fatto accompagnato la sua lingua nella bocca di lui che la bacia mentre le mie mani le strizzano i capezzoli. Devo uscire per non venire, non voglio consumare la mia eccitazione, deve durare il più a lungo possibile (ed in genere ci riesco ma vedere mia moglie scopare, godere, baciare un altro, mi fa perdere ogni capacità di controllo e salire la libidine al massimo).
Incomincio a baciarle la figa mentre sfilo il cazzo di lui, è la mia lingua ora a penetrare la sua bocca, le mordicchio le labbra, lei le mie, le sue mani prendono il mio uccello per accompagnarlo dentro il suo corpo oramai senza più segreti. I ruoli si sono invertiti: lei mi è sopra, le nostre lingue accarezzano ogni parte delle nostre bocche, lui da dietro le ha infilato il suo uccello nel suo buco oramai aperto. Io la pompo, lui entra ed esce, le punte dei nostri cazzi quasi si toccano, tutti e tre oramai siamo al massimo dell’orgasmo e, quasi assieme, esplodiamo con gli uccelli che schizzano in abbondanza il loro latte.
Oramai spossati ci abbandoniamo sul letto ma lui, con il cazzo ancora turgido e gocciolante di sperma, non vuole rinunciare a penetrare nuovamente il suo sesso rosso e turgido, bagnato ed aperto. Lei, completamente abbandonata, non oppone resistenza, si fa prendere, accarezzare, titillare la clitoride per poi, lentamente ma progressivamente, iniziare a spingere per essere presa sempre più profondamente, assaporare tutto il cazzo che la sta penetrando, non importa quale, ed iniziare nuovamente a mugolare di piacere.
Anch’io, osservando la scena, sento l’uccello che torna a farsi duro. Il gioco riprende…Questa esperienza ci ha cambiati, aggiungendo una nuova dimensione alla coppia: per la verità, all’inizio l’argomento è stato un tabù (il mattino dopo quella notte favolosa, avevamo un certo imbarazzo a guardarci’) poi, poco alla volta, abbiamo iniziato a parlarne, a dirci cosa ci ha spinto a farlo, a raccontarci le bellissime sensazioni provate, ed ora, quando ne abbiamo l’opportunità (per la verità raramente: le persone giuste sono difficili da trovare) non ci lasciamo sfuggire l’occasione.
Inizio interessante e scritto davvero bene (fatto non così comune). Non vedo l'ora di leggere la continuazione👍
Sempre bello leggere i tuoi racconti, spero di non aspettare tanto per il prossimo capitolo
Storia interessante e piacevole lettura. Spero continui con il 10 capitolo
Racconti intriganti e piacevoli nella lettura complimenti. Aspetto da tempo e spero arrivi il terzo capitolo con finale
Grazie Rebis