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Un massaggio particolare parte 2

By 17 Novembre 2025No Comments

Durante il viaggio di ritorno a casa, parlammo del massaggio e di come fosse andato. Lei, con un tono un po’ stizzito, mi chiese perché avessi scelto proprio quel tipo di trattamento, accennando al fatto che il massaggio prevedeva anche le parti intime.
Io, fingendomi sorpreso, cercai di giustificarmi: avevo semplicemente chiesto il massaggio più rilassante disponibile, pensando solo alla sua stanchezza, senza immaginare che ci fossero certe “sfumature” nel servizio.
A quel punto, forse per mascherare l’imbarazzo, feci finta di essere geloso, chiedendole qualche dettaglio in più. Lei mi rassicurò subito — credo temesse che le facessi annullare le prossime sedute — dicendo che Luca era stato molto professionale e discreto.
Quando arrivammo a casa, cenammo come ogni sera e poi andammo a dormire. Ma, una volta a letto, non riuscii a trattenermi dal tornare sull’argomento. Le chiesi ancora come si fosse svolto il massaggio, incuriosito e forse anche un po’ turbato. Lei, dopo un attimo di esitazione, mi raccontò qualcosa di più, mi disse che Luca dopo il massaggio alla parte posteriore del corpo, mi aveva fatto girare ed aveva iniziato dal seno per poi passare alle grandi labbra, che a detta di lui, era una zona piena di terminazioni nervose.
Io preso dall’eccitazione, gli appoggiai la mano sulle mutande e iniziai a stringere le grandi labbra e gli chiesi se aveva fatto così. Francesca mi rispose di sì ed io continuai con il massaggio, gli spostai le mutande e vidi che era bagnata, gli infilai un dito dentro e subito dopo un altro, aumentando sempre di più il movimento. Gli chiesi se aveva fatto anche quello e lei ansimando mi disse di no. Mi disse che ero un porco perché mi ero eccitato a pensare una cosa del genere, sentendo il mio cazzo che ormai stava esplodendo. Lei, con la mano me lo tirò fuori e iniziò a segarmi.
Gli dissi che al pensiero che Luca gli aveva toccava la figa mi stava stranamente eccitando.
Mi misi in ginocchio e gli avvicinai la testa al mio cazzo e lei senza farsi pregare iniziò a un fantastico pompino.
Per evitare di venire subito, la fermai ed inizia a scoparla al massimo delle mie forze. Infatti da lì a poco esplose in un orgasmo, e pochi minuti dopo venni anche io.
Gli dissi che se Luca fosse andato oltre il massaggio, me lo avrebbe dovuto dire, e lei disse che sarebbe stata la prima a fermarlo e di non preoccuparmi che, come mi aveva già detto in macchina, Luca si era comportato professionalmente.
I giorni seguenti trascorsero tranquilli, nella solita routine. Finalmente arrivò il giorno del nuovo massaggio. Quella mattina, con la scusa di un impegno di lavoro, le dissi che non avrei potuto accompagnarla.
In realtà, un’ora prima del suo appuntamento, mi presentai io da Luca. Mi accolse con un sorriso e mi presentò il suo collega Martin: un uomo alto, sui trentacinque anni, dalla pelle leggermente ambrata e dallo sguardo calmo ma attento. Luca mi spiegò che era per metà cubano e per metà italiano, e che insieme avrebbero condotto la seduta prevista per quella mattina.
Gli chiesi se Martin fosse già stato informato del nostro accordo, e Luca mi rassicurò: aveva spiegato tutto, nei minimi dettagli. Poi mi fece accomodare nella solita stanza adiacente a quella dei massaggi, dove avrei potuto osservare senza essere visto.
Quando Francesca arrivò, la accolsero con cordialità. Le spiegarono che, come anticipato la settimana precedente, quella seduta sarebbe stata un massaggio a quattro mani. Lei annuì, forse un po’ curiosa, forse leggermente tesa, e li seguì nella stanza.
Una volta che si fu sistemata sul lettino, Luca e Martin iniziarono il trattamento: il primo si occupò delle gambe, il secondo della parte superiore del corpo. I loro movimenti erano sincronizzati, armoniosi, come se avessero provato a lungo quella danza silenziosa fatta di tocchi e gesti precisi.
Terminato il massaggio la fecero girare le posizionarono il consueto asciugamano caldo sugli occhi.
Luca inizio sempre dal piede e più velocemente del previsto arrivò subito al linguine dove inizio a strofinare l’esterno della mano alla figa di Francesca che ebbe un leggero sussulto. Mentre Luca era impegnato in quel massaggio Martin si era focalizzato sul seno di Francesca passando più volte sui capezzoli che si erano inturgiditi all’istante.
Luca passo all’altra gamba con la stessa modalità strofinando anche in quel caso la mano sulla figa e Martin si era spostato a massaggiarle le braccia posizionandole al bordo del lettino, cosi che ogni volta che si spostava di lato notavo che strofinava il suo cazzo sul braccio e sulla mano di Francesca, che non fece il minimo movimento.
A questo punto Luca iniziò a massaggiarle le grandi labbra ed il clitoride, mentre Martin riprese a massaggiarle il seno. Francesca inizio a ansimare leggermente allora Luca inserì due dita nella figa ed iniziò un movimento lento e costante.
Martin abbandonò il seno e si concentrò sul clitoride. Francesca inizio a gemere di piacere e allargò automaticamente le gambe per facilitare il movimento di Luca. Presa dall’eccitazione allungò la mano sui pantaloni all’altezza del cazzo di Martin ed inizio a segarlo da fuori. Luca si spostò di lato e prese la mano di Francesca e la porto sul suo cazzo.
Martin si slaccio i pantaloni e li fece cadere a terra. Francesca non ci pensò più di tanto; come un automa, estrasse il cazzo di Martin. Fece lo stesso con Luca. Francesca ora stava segando due cazzi contemporaneamente. Martin prese la testa di Francesca di lato all’altezza del sul suo cazzo che era di notevoli dimensioni. All’inizio aveva avuto difficoltà a metterlo in bocca, ma una volta leccato del tutto, tutto divenne più facile ed iniziò a spompinarlo come se nulla fosse. Si alternava tra il cazzo di Martin a quello di Luca assatanata come non l’avevo mai vista.
Io intanto mio ero tirato fuori l’uccello ed avevo iniziato a masturbarmi.
I pompini andarono avanti per un tempo che mi sembrò interminabile, poi Luca si posizionò in mezzo alle gambe di Francesca e la penetrò con un colpo secco. Inizio a con dei movimenti lenti e poi sempre più decisi e veloci. Gli fece cambiare posizione e la fece mettere a pecorina e continuò a penetrarla velocemente, mentre Martin si posizionò davanti a lei, facendola continuare con il favoloso pompino. Francesca era come in trance, presa da un’eccitazione fuori dal normale, sentivo i mugugni soffocati dal cazzo di Martin. Cambiarono posizione, adesso era Martin che con il suo grosso cazzo stava scopando selvaggiamente Francesca che ormai in estasi ebbe un forte ed intenso orgasmo, che la fece cedere sulle gambe.
Anche io a quella scena venni copiosamente. I due si fermarono un’istante. La fecero sedere sul lettino. Luca si posizionò dietro di lei e si sdraiò sul lettino. Dopo averle lubrificato l’ano si sedette su Luca che la penetrò lentamente e lei inizio degli squat su suo cazzo, dapprima piano e poi aumentò l’andamento. Sembrava che non fosse mai sazia di cazzo, infatti si sdraio su di Luca ed invitò Martin a scoparla nella figa. Ora i due la stavano scopando in sincronia. Dopo pochi minuti ebbe un secondo orgasmo più intenso di quello precedente. Vedevo che ormai Martin era in procinto si venire, estrasse l’uccello dalla figa di Francesca, si sposto e se lo fece succhiare. Tempo un breve lasso di tempo si svuoto completamente nella bocca di Francesca che a fatica ingerì completamento lo sperma, senza lasciare neanche una goccia. Infatti l’uccello di Martin, una volta fuori dalla bocca risultava completamento pulito e lucido. Fece la stessa cosa Luca, gli fece prendere il cazzo in bocca e, come aveva fatto il suo collega svuotò il liquido nella bocca di Francesca che anche in questa occasione bevve tutto avidamente.
Ormai esausta, la fecero adagiare sul lettino. Le coprirono il corpo con morbidi asciugamani caldi e le misero sugli occhi la consueta salvietta tiepida. Le raccomandarono di prendersi tutto il tempo necessario per riprendersi. Poi si rivestirono e, insieme a me, lasciammo in silenzio lo studio.
Ci salutammo e me ne andai.
Dopo circa un’ora la chiamai, desideroso di sapere se il massaggio fosse andato per il meglio. Francesca mi rispose con tono sereno che tutto era filato liscio, raccontandomi che le avevano fatto un massaggio a quattro mani, poiché in studio c’era anche il socio di Luca.
Ripensando ai dubbi che le avevo confidato la volta precedente, le domandai se si fossero spinti oltre il semplice massaggio. Lei, con voce tranquilla, mi assicurò che non era accaduto nulla di sconveniente e che entrambi si erano comportati con la massima professionalità.
Anche se ero eccitato all’idea che Francesca si facesse scopare da due contemporaneamente, avevo avuto sempre la speranza che non accettasse una situazione del genere. Purtroppo, dopo quella seduta, mi aveva dato conferma che era una porca assatanata di cazzi e avevo il dubbio che non si sarebbe fermata lì….

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