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Trio

una serata insieme

By 30 Agosto 2011Dicembre 16th, 2019No Comments

 

Questo racconto lo dedico a Diana!

 

 Leon guardava quel corpo sinuoso ballare estasiato. Lei aveva un vestito bianco e setoso con delle spalline così fragili che si sarebbero potute strappare con un dito. I loro movimenti erano tutt’uno e i loro corpi sudati godevano. Lei muoveva il bacino lento e deciso verso il suo ventre e con la schiena massaggiava il suo petto rassicurante. Leon tastava avido il suo corpo esile e sodo. Il tempo aveva perso ogni consistenza e nulla aveva peso. Come aveva detto che si chiamava? Sara, Ada, Alice, dea del sesso.. non aveva importanza. Era i loro corpi a parlare e non servivano nomi. Leon aveva smesso di baciarla e ora le mordeva il collo o giocherellava con l’orecchio, mentre lei aveva appoggiato la nuca sulla spalla di lui e ansimava felice. La musica si faceva più intensa e Leon spingeva sempre forte verso quel corpo venereo mentre la sua compagna lo seguiva in ogni movimento. Stavano perdendo il controllo e tra tutte quelle persone qualcuno se ne accorgeva eccitato. Le prese una mano e la posò sul suo membro rigido. Lei strinse forte da subito e inizio a massaggiarlo per tutta la sua lunghezza facendo attenzione a premere più forte col palmo quando si trovava sul glande. Il suo movimento era in linea col resto del corpo e Leon sentiva piacere ovunque quella ragazza lo toccasse. Il suo odore dolce e soave lo eccitava tanto e il suo cuore esplodeva. Leon le tolse il reggiseno da sotto il vestito e lo lanciò in mezzo alla folla lontano. I suoi capezzoli turgidi e duri sembravano voler strappare quel vestito che li mostrava attraverso le pieghe quasi come se scoppiassero. Li strinse fino a farle male e lei rispose stringendo violentemente il cazzo attraverso i pantaloni: << Qui e con questi vestiti si sta un po’ stretti vero?>>.

 

 

 Mara ballava un po’ annoiata quella sera. Il Dj non era un granché e le consumazioni facevano schifo. Sarebbe stata una serata come tante altre se non avesse notato quei che due si divincolavano con piacere. C’era qualcosa di selvaggio dietro la sensualità che emanavano ballando. L’eccitazione andò alle stelle quando si accorse che la ragazza non gli mollava il cazzo un attimo e lui la toccava ovunque. Sentì subito la figa bagnarsi e diventare rovente. Si andò a sedere in un posto appartato da cui si poteva vedere quello spettacolo, si coprì con la prima giacca che trovò e andò subito col dito a toccarsi le labbra e poi il clitoride. Diamine quanto era bagnata! Il momento proibito rendeva tutto ancora più orgasmico. Si pizzicava i peli,si  massaggiava le interno cosce con l’altra mano e si sentiva felice.. il ragazzo le aveva tolto il reggiseno e le stava letteralmente staccando le tette! una scena del genere del dava un piacere inebriante..ormai ci aveva preso la mano di sotto e si trovava al secondo dito. Quando improvvisamente la coppia sensuale fa per andarsene!

 

 

 

 Fuori piove a dirotto, ma non fa freddo, è una tiepida tempesta d’estate. Leon non fa in tempo ad accendere la macchina che lei si è già tolta le mutandine. Appena la macchina parte lei me glielo sfila e inizia a giocarci divertita mentre si massaggia la figa rasata.

<< Aspetta, voglio che te lo tocchi tu!>>.

<< Va bene ma voglio che sia tu a dirmi come fare.. mi eccita.>>.

<>.

Mentre con una mano guidava Leon si masturbava. La ragazza lo guardava rapita e iniziava a mettersi un dito dentro mentre si allargava le labbra.

 Poi si chinò e inizio a leccargli la punta senza che lui smettesse di pomparsi. Con una mano continuava a penetrarsi mentre con l’altra stimolava dolcemente le palle di Leon. Dal leccare passò in fretta al metterlo in bocca. Continuava a stuzzicarlo con la lingua ma cercava di fargli provare piacere soprattutto con le labbra, serrandole più che poteva attorno alle pareti di quell’asta venosa e tremante dal piacere. Iniziava lentamente fare con il pompino con più profondità e violenza.

 

 

 

 Quando le labbra di Clarissa raggiunsero la mano di Leon la scostò e continuò a tenere forte la base del pene con la sua mano- più piccola di quella di Leon -mentre cercava di ingoiarlo il più possibile. Leon dava gemiti di piacere che la rendevano fiera! La eccitavano, la sua figa era incandescente. <>. Mentre si metteva sulle sue gambe e si infilava il suo cazzo bagnato dentro di lei. Mentre entrava il glande la figa faceva un po’ resistenza, ma Leon poi diede un colpo violento e la verga entrò tutta liscia e dura, provocando in Clarissa un piacere misto a dolore che la faceva impazzire. L’unico rumore che si sentiva era il metallico sfregarsi dei loro genitali col sottofondo ritmico della pioggia sul tettuccio. Il piacere ora iniziava li sedava tra le sue spire, le loro voci appagate si fondevano. << Se non lo facciamo fuori con la pioggia brucio, vieni!>>.

 

 

Quando erano usciti dalla discoteca Mara li aveva seguiti: non voleva che si divertissero senza di lei! Nella macchina davanti a lei la testa della ragazza era sparita, e aveva cominciato leggermente a sbandare..

 

 

 Ciao gente sono nuovo e questo è il mio primo racconto! Se il modo di scrivere piace posso continuare in futuro! Dite cosa ne pensate se avete consigli o boh xD

 

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