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TradimentoTrioVoyeur

una vacanza inattesa parte 1

By 29 Settembre 20252 Comments

Mi chiamo Antonio e la storia che vi sto per raccontare è successa una decina di anni fa.
Allora avevo 35 anni, ero un ragazzo atletico, altro 1,86 cm e ero fidanzato con Monica da circa due anni, anche lei 35 anni bionda alta 1,70 cm con terza di reggiseno e un bel culo sodo.
In quel periodo lavorava come impiegata in una azienda alimentare che normalmente nel periodo estivo non concedeva ferie ai dipendenti per via del carico di lavoro eccezionale.
Infatti quell’estate mi ero organizzato con due amici Andrea e Giovanni, che avevo conosciuto sei mesi prima ad una cena con amici, per trascorrere una settimana in montagna.
Andrea aveva 33 anni era alto un metro e ottanta fisico asciutto, e faceva il massaggiatore in una squadra femminile di pallavolo e, Giovanni 34 anni alto un metro e settanta ed era uno osteopata ed esercitava privatamente.
La settimana prima di partire Monica mentre prendeva un raccoglitore da uno scaffale in ufficio si fece male ad un dito. La prognosi del pronto soccorso era rottura della seconda falange e 15 giorni di infortunio.
Visto che era in infortunio e non aveva l’obbligo degli orari e mi chiese se potevo disdire con i miei amici ed andare in ferie con lei.
Parlando della situazione con Andrea e Giovanni, visto che avevamo già pagato l’appartamento, provammo a trovare il sostituto ma non avevamo trovato nessuno, proposi di invitare anche Monica in vacanza, anche se l’avevano vista un paio di volte a qualche cena. Loro accettarono tranquillamente.
Fortunatamente l’appartamento poteva ospitare al massimo 4 persone, era formato da una camera da letto matrimoniale, che i miei amici gentilmente ci lasciarono e da un divano letto matrimoniale posto in salotto. L’unica pecca è che c’era solamente un bagno.
Arrivati al 10 di giugno partimmo tutti e quattro per la montagna.
Arrivati all’appartamento ci dividemmo come concordato e, dopo aver sistemato le valige ci dirigemmo al supermercato a fare provviste. Oltre al cibo facemmo scorta di alcool, da birre a vino e super alcolici, e visto che Monica, beveva veramente poco, decidemmo noi la tipologia di bevande.
Tornati a casa preparammo, una cosa veloce e poi a letto che la mattina seguente ci aspettava una bella camminata.
L’indomani mi svegliai prima di tutti ed andando in bagno vidi sul divano Andrea e Giovanni che dormivano beati, ma guardando meglio, mi ero accorto che Andrea dormiva completamente nudo, e metteva in evidenza un arnese di un certo rispetto.
Subito mi ero sinceramente innervosito pensando anche Monica avrebbe potuto vederlo, però subito dopo mi è venuta una leggera eccitazione proprio a pensare che poteva succedere.
Fortunatamente Monica si svegliò per ultima e non si accorse di nulla. Facemmo colazione e partimmo per la prima escursione della settimana.
Percorremmo circa 15 km spezzati con una sosta a pranzo presso un rifugio mangiando piatti tipici del posto e sorseggiando una buona birra.
Tornati a casa ci accordammo per i turni in bagno per la doccia. Giustamente per galanteria la prima fu Monica.
Nell’attesa iniziammo a bere delle birre. Iniziammo a parlare della camminata e a bere un paio di Ceres a testa. Molto probabilmente disinibiti dall’alcool, il discorso si spostò su Monica e di come ci fossimo conosciuti. Iniziarono a farmi i complimenti su bel fisico, molto probabilmente accentuato dalla tenuta attillata che aveva indossato quella giornata, indossava dei panta tecnici e un top sportivo. In tono goliardico, avevano anche iniziato tar di loro a cercare di indovinare la misura del seno visto che era stato tuto il girono sotto i loro occhi.
Questa chiacchierata mia aveva riacceso l’eccitazione che in questo caso non era più leggera.
Finito di fare la doccia Monica usci con l’asciugamano legato al seno e lasciando scoperte le gambe da metà coscia in giu.
Alla vista noi ci paralizzammo per qualche secondo, facendo sorgere qualche domanda a Monica sul motivo del silenzio. Ripresi dall’imbarazzo gli spiegammo che stavamo parlando della camminata di oggi e tutto torno nella norma.
A quel punto uno alla volta terminammo di fare la doccia e ci preparammo per la cena, che naturalmente facemmo in casa.
Preparammo un buon piatto di pasta e delle costate. Aprimmo un paio di bottiglie di rosso corposo da 15 gradi, e Monica ne bevve 4 bicchieri, ed iniziò a percepire un leggero giramento di testa. Noi invece finimmo le bottiglia come niente fosse e, dopo il caffè aprimmo la bottiglia di rum che avevamo preso al supermercato.
Convincemmo Monica a bere due bicchieri e iniziammo a chiacchierare della giornata trascorsa e del percorso programmato per il giorno dopo.
Visto i km ed il dislivello Monica chiese se potevamo fare un giro più corto perché gli era venuto un mal di gambe e di piedi, monto probabilmente perché non era abituata a camminare.
Cercammo di modificare il percorso ma meno di 8 km non potevamo fare.
A questo punto disse che al massimo sarebbe stata a casa a riposarsi e che noi potevamo andare tranquillamente.
Naturalmente tutti noi cercammo di convincerla a venire ugualmente che non sarebbe stato pesante, ma Monica non se la sentiva. A quelle parole, non so perché o per come, mi balzò in mente un’idea che usci subito dalla mia bocca senza pensarci un attimo.
Proposi, visto che Andrea era un massaggiatore e Giovanni uno osteopata, di farsi fare una manipolazione ed un massaggio defaticante. Presa forse dai fumi dell’alcol Monica, visto che è sempre stata molto pudica, accetto.
Preso dall’eccitazione inizia a fantasticare sul massaggio, e pensai di inscenare un mal di testa per defilarmi e vedere cosa sarebbe successo. Dissi che avrei preso un sonnifero e sarei andato a letto.
Detto fatto andai a letto e li lasciai in salotto. Dopo pochi minuti, aprii leggermente la porta e iniziai a spiare. La speranza era di vedere Andrea e Giovanni approfittare della situazione e vedere il comportamento di Monica.
Fortunatamente avevo una visuale perfetta, loro mi davano le spalle e non mi potevano vedermi.
Inizio Giovanni che fece due manovre alle caviglie e alle anche per sbloccargliele e dopo fu il turno di Andrea.
Gli disse che doveva togliersi i vestiti e restare in slip e reggiseno, perché avrebbe utilizzato l’olio per i massaggi. Monica un po’ titubante ed Andrea gli disse di non preoccuparsi che nel suo lavoro vedeva donne in intimo tutti i giorni. Sta di fatto che si spogliò e si mise sdraiata pancia in giù sul letto dei ragazzi che avevano provveduto ad aprire per facilitare i movimenti.
Andrea iniziò dalla pianta dei piedi per poi salire al polpaccio dove si soffermo per parecchi minuti.
Nel frattempo aveva invitato Giovanni a massaggiare il collo e la schiena di Monica.
Giovanni dopo un po’ di massaggio al collo arrivo alle scapole e chiese a Monica se poteva slacciare il reggiseno per non ungerlo, e lei acconsenti. Andrea invece aveva abbandonato i polpacci e si era concentrato sulle cosce di Monica che aveva fatto divaricare leggermente per poterle massaggiare meglio fino all’inguine.
Dalla mia postazione si vedeva benissimo il gonfiore dello slip a livello della figa di Monica e vedevo che Andrea insisteva intensamente con movimenti dal basso verso l’alto sulla coscia fino al linguine, sfiorando sempre più il bozzo dello slip. Infatti Monica al primo sfioramento ebbe un leggero sussulto ma man mano che Andrea procedeva con il massaggio addirittura sembrava che avesse aperto leggermente le gambe.
Visto che Monica non faceva nessuna resistenza Andrea fu un po’ più audace a sui spinse sempre di più sul bozzo della figa, ed ad un certo punto mi sembro di vedere dei movimenti quasi impercettibili del bacino, forse dovuti alla mia immaginazione.
Mi accorsi che stavo avendo un’erezione alla vista di tutto questo. Il massaggio posteriore termino e Andrea chiese a Monica di girarsi.
Tenendosi il reggiseno con il braccio e una mano sulla figa si mise supina sul letto.
Vidi il viso di Monica arrossato e rilassato e sentii Andrea dirle di stendere le mani lungo i fianchi. Cappi perché Monica era indecisa a spostare la mano. Non Indossava uno slip di cotone ma uno slip di pizzo che lasciava intravedere il pelo della figa.
Sistemata come voleva Andrea, ripresero a massaggiarla. Andrea sempre zona Gambe e Giovanni sul busto. In questo caso Andrea si soffermo pochissimo sui polpacci ed andò diretto a massaggiare le cosce. Le fece divaricare molto di più rispetto a prima, concentrandosi sempre di più sul linguine e spingendosi poco alla volta verso la figa di Monica, che inizio ad avere un respiro affannoso e notai che iniziava a contrarre le dita dei piedi che era sinonimo di eccitazione, perché avevo già notato quel movimento ogni volta che iniziavo a masturbarla.
Dopo qualche minuto Andrea cerco di spostarle lo slip e Monica per la prima volta non lo lasciò fare, dicendo che stavano esagerando e che io ero nell’altra stanza.
Andrea le disse che era tutta bagnata e sicuramente non le sarebbe dispiaciuto. Per quanto riguardava me, aveva ricordato che avevo preso un sonnifero e che se la tranquillizzava di più, sarebbe andato a controllare. A quelle parole mi fiondai in silenzio a letto. Quando entrò Andrea si avvicinò al letto e mi chiamo e mi mosse ad una spalla naturalmente senza ricevere risposta.
Uscito dalla stanza mi rialzai e sentii Andrea dire Monica che stavo dormendo come un sasso e che non mi sarei accorto di nulla.
Ripresero il massaggio, ed Andrea le scostò lo slip ed iniziò a lavorare sul clitoride. Monica si lasciò andare e divaricò di più le gambe. Giovanni nel frattempo aveva fatto cadere il reggiseno a terra ed aveva iniziato a strizzarle le tette ed i capezzoli. Dal clitoride Andrea passo ad un infilare un dito e poi un altro nella figa a questo punto ormai bagnatissima, con dei movimenti dall’alto verso il basso. Ormai Monica era in balia degli eventi.
Giovanni fu il primo a togliersi i pantaloncini e gli slip ed offrire il suo uccello alla mano di Monica che iniziò a segarlo lentamente. Dopo qualche secondo Andrea non fu da meno e rimase nudo anche lui e impegnò l’altra mano di Monica. Vederla nuda che segava due senza dire nulla, il mio uccello stava scoppiando ed iniziai anche io a segarmi.
Giovanni non resistette, prese la testa di Monica e gli appoggio l’uccello alla bocca e lei in men che non si dica, lo fece sparire nella sua bocca con movimenti lenti quasi si stesse gustando il momento. Anche Andrea si avvicinò all’altezza della testa e Monica alternò prima da uno e poi da un altro aumentando sempre di più il movimento dovuto molto probabilmente all’aumentare dei movimenti delle dita di Andrea.
Dopo poco Andrea si sposto dalla bocca di Monica e si posiziono in mezzo alle sue gambe e la penetrò con un colpo secco iniziando a pompare con movimenti decisi e lenti. A questo punto Monica inizio ad emettere gemiti soffocati dal cazzo di Giovanni che lo stava ancora spompinando. Io intanto ero già venuto copiosamente.
Dopo poco la fecero mettere a pecora e continuarono cosi per alcuni minuti poi si alternarono.
Giovanni prese il posto di Andrea e viceversa. Ormai Monica era al settimo cielo ed aveva perso qualsiasi resistenza. Infatti Andrea infilo un dito precedentemente oliato nel culo di Monica. Inizialmente cercò di opporsi, per il semplice fatto che Monica aveva sempre rifiutato un riopposto anale. Questa sua opposizione durò pochi secondi. Da un dito poi passo a due e i gemiti di Monica si fecero sempre più intensi. Nel frattempo avevo ripreso a segarmi vedendo quella scena.
Andrea cambiò posizione e si sdraiò sotto di Monica ed infilò il suo uccello nella figa ed invitò Giovanni, che aveva un uccello meno impegnativo rispetto a quello di Andrea, a mettercelo nel culo.
Giovanni iniziò piano piano ad infilarlo e quando fu entrato tutto dentro iniziarono a pomparla entrambi. Monica non resistette più ed esplose in un orgasmo pauroso tanto che gli cedettero le braccia e si appoggio con le spalle al letto. Fu il momento in cui io venni nuovamente.
I due non contenti cambiarono la posizione nuovamente fu Andrea con il suo uccello che inizio ad inculare Monica e Giovanni si riposizionò di fronte a Monica che riprese a spompinarlo con veemenza, infatti da lì a poco Giovanni sborro completamente in bocca a Monica che suo malgrado ingoiò tutto il liquido fino all’ultima goccia. Dopo poche spinte anche Andrea ormai allo stremo riversò tutto il suo sperma nel culo di Monica. I due si pulirono e si rivestirono, mentre Monica ci mise 10 minuti a riprendersi.
Tornata in se si sentì in imbarazzo e si giustifico dicendo che una cosa del genere non era mai successa e che forse era stata colpa dell’alcool.
Gli fece promettere di non dire niente a nessuno di quanto accaduto e che non sarebbe più successo.
Quando lei andò in bagno a farsi una doccia per ripulirsi dai liquidi che aveva in corpo e dal sudore, i due dissero che sicuramente sarebbe stata una settimana interessante e che sicuramente non sarebbe finita li.
Vidi Andrea che prese il cellulare cha aveva appoggiato in verticale sul comodino, e fece vedere a Giovanni che aveva registrato tutto. Io non mi accorsi di nulla e, molto probabilmente lo aveva posizionato quando era venuto a controllarmi. Questa cosa mi gelò il sangue perché voleva dire che Monica era ricattabile.
Intanto io tornai al letto. Monica tornò dalla doccia e si mise subito a dormire……
Continua

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