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Voyeur

frammento d’estate

By 26 Settembre 2022No Comments

Me ne sto sdraiata al sole, nuda e tranquilla. Tranquilla nel senso che sono distesa, supina, come si può stare quando si prende il sole senza pensare a nulla, senza preoccupazioni… Mio marito s’è tuffato da qualche minuto per la sua mezz’oretta di nuoto. Ascolto le cicale straziare l’aria e le onde infrangersi sulla battigia e contro gli scogli. Sto ad occhi chiusi, forse sorrido proprio. La chiamerei pace. Percepisco su di me il vagabondare di uno sguardo. Poco fa avevo avuto l’impressione di un’occhiata furtiva. Penso sia un qualche porco e mi fa piacere. Ora sono certa: qualcuno mi sta guardando, fisso. Mi sta guardando fra le cosce, soprattutto, per quel poco che si può vedere. Le allargo appena un po’, in modo che la visione sia più agevole. Non le spalanco, effettuo solo un piccolo movimento che permetta una vista comoda ma non sguaiata. Dischiudo appena appena gli occhi: un uomo, insignificante, o almeno senza attrattive. Insiste a scrutarmi fra le gambe. Mai vista una donna coi piercing al sesso? Su internet ne trovi in abbondanza, magari con le tette più grosse delle mie. Presumo, chissà perché, che gli debbano piacere le tettone. È vero, è molto diffusa questa passione fra i maschi. Una mano sfiora il suo costume, davanti. Noto che il suo uccello sta dando piacevoli ed interessanti segni di vitalità. Sorrido. Non sembra avvedersene. Il suo sguardo mi sembra via via più pesante sulla mia pelle abbronzata. Sì, prendo il sole nuda. C’è forse qualcosa di male? Io non trovo nulla di male che tu mi osservi con tanta attenzione. Neanche un po’ di fastidio. Se fossi il mio tipo potrei anche eccitarmi forte per questo tuo scrutarmi, intenso e impudico. Ma non lo sei e sono semplicemente eccitata. Già! Mi pare di sentir percorrere la pelle. Il tizio non può sentire i miei pensieri, per fortuna. Sta immobile, salvo per la mano che sempre più spesso si sposta davanti, sul suo costume. Neppure immobile è il contenuto del costume. Lo noto senza sforzare il mio sguardo: quella protuberanza lieve è adesso decisamente marcata. Decido io. Mi metto seduta, con le gambe ben aperte. Il mio movimento repentino lo spaventa. Il suo sobbalzo è seguito immediatamente dalla sua fuga. Ci resto male. Gli avrei fatto un pompino, comunque, come a quello di ieri. Spero che capiti qualche altro guardone a prepararmi al ritorno di mio marito.

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