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Voyeur

Il topless di mia moglie

By 15 Marzo 2020No Comments

2010: Sto tenendo d’occhio soddisfatto il piccolo Riky mentre gioca con la sabbia sul bagno asciuga. Riky è mio figlio ed ha solo 5 anni. Insieme a mia moglie è la cosa migliore che mi sia capitata. Mi sto godendo due settimane di vacanza dal mio stressante lavoro e come ogni anno siamo in Sardegna.

Il piccolo è tranquillo è può essere tenuto d’occhio a distanza. Torno al mio ombrellone di questa bellissima spiaggia libera, dove mi attende mia moglie Anna intenta con uno dei suoi passatempi preferiti, il sudoku:

Anna è una donna di 40 anni ed ha probabilmente raggiunto l’apice della sua bellezza. Alta 1,68 cm, capelli castano rossicci mossi fino alle spalle, occhi nocciola, nasino all’insù e un viso molto dolce. Pancia piatta, fianchi un pochino larghi ma fisico naturalmente in forma nonostante la gravidanza e l’assenza di attività fisica. Un culo che ancora attira l’attenzione degli uomini, anche se il suo vero punto di forza è il seno: una quinta abbondante e soda che nonostante l’età e la gravidanza sfida ancora la legge di gravità e che sul quel fisico magro risulta ancora più grande.

Mamma e moglie devota alla famiglia ed al lavoro, concilia il suo essere madre con il suo lavoro da avvocato divorzista. È una donna forte, ma al tempo stesso dolce, simpatica ed intelligente, molto pudica e riservata. Sono molto fortunato.

Elegantissima con il suo costume intero nero ed il suo grande cappello di paglia, appena arrivo all’ombrellone le do un tenero bacio sulle labbra.

Ad un certo punto ad un metro da noi, tornano ai loro asciugamani dopo un rapido bagno, madre e figlia.

La madre è una donna di 50 anni con una grande seno rifatto, mentre la figlia ha poco più di 20 anni ed un fisico giovane e acerbo. Appena arrivate ai loro teli da mare, entrambe si liberano del bikini rimanendo in topless.

Mi moglie ha una faccia disgustata e schifata.

Anna: “Ecco si sono messe in topless! Ci sono delle famiglie con dei bambini piccoli ma la loro voglia di esibizionismo ha prevalso. Posso capire poi la figlia, ma la Madre che a 50 e si mette in topless. Sono due poverine e mi fanno solo pena”. Evidentemente mi moglie non era una fan del topless.

2012: Stessa spiaggia e stesso mare della Sardegna. Sono le 10.00 e siamo appena arrivati. Come di consueto Riky corre verso la riva. Oggi ha 7 anni ma non ha perso l’abitudine di giocare sul bagno asciuga con la sabbia.

In pochi minuti mi spoglio, pianto l’ombrellone e mi siedo sul mio asciugamano.

Anna sistema sotto l’ombrellone la sua grande borsa da mare e le infradito. Si toglie i pantaloncini e la maglietta, sfoggiando il suo nuovo costume: un bikini azzurro e una semplice mutanda dello stesso colore.

Si lega i capelli dietro la nuca e si mette un cappellino da baseball (è bellissima come sempre).  Da un’occhiata al piccolo a riva per verificare che sia tutto ok.

Detto questo fa un gesto che per lei è diventato banale e consueto, ma che se solo mi avessero predetto un anno prima, avrei ritenuto una cosa del tutto impossibile: prima di distendersi sul suo telo da mare, porta le mani dietro al collo, scioglie il nodo del bikini e si mette in topless! Le sue tettone sembrano esplodere nel momento in cui vengono liberate dalla costrizione. Come sua abitudine mette il bikini in borsa. Rispunterà fuori solo a fine giornata, quando sarà ora di tornare a casa. Preleva dalla borsa l’olio abbronzante e si siede sul suo asciugamano pronta per fare luccicare le sue tettone.

Non mi sono ancora abituato al nuovo look da spiaggia di mia moglie. Per lei ormai il topless è una regola ed un obbligo in qualsiasi spiaggia (affollata o meno, in presenza di famiglie con bambini) ed in qualunque circostanza (di fronte ad amici e familiari, durante una passeggiata sul bagnoasciuga, mentre giochiamo a racchettoni, durante il bagno ed addirittura per andare a prendere un gelato al bar). Lei che solo un paio d’anni prima si dichiarava disgustata dal topless, aveva iniziato a praticarlo dopo i 40 anni e se ne fregava dell’evidente imbarazzo che creava a nostro figlio.

Ma cosa aveva provocato questo cambiamento?

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