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Francesca: racconto n. 332

By 26 Giugno 2022No Comments

332 – Lei adora radere la figa

Per realizzare delle foto Stefano ha chiesto a Francesca di lasciar crescere i peli della figa. Lei non era molto contenta perché dopo i tantissimi trattamenti di peli ne ha pochi ed inoltre la crescita fa sì che pungano le cosce. Ogni giorno lui ha controllato la crescita e dopo pochi giorni ha realizzato il servizio fotografico, per altro riuscito molto bene. In quelle foto la ragazza è apparsa al meglio della sua forma.
“Ora però me li devi radere!” ha detto al suo uomo Francesca appena di visionare l’ultima foto s**ttata.
Leu ha accettato volentieri ed i due sono andati in bagno dove lei si è seduta su una poltroncina aprendo le gambe. Lui si è denudato così come lo era lei e dopo aver preparato tutto per la depilazione, ha applicato un balsamo per capelli sui peli pubici di Francesca. Il motivo per l’utilizzo del balsamo è che fornisce una rasatura molto più liscia ed è meno irritante per la pelle soprattutto vicino alla vagina. Quando ha applicato il balsamo, le grandi labbra di Francesca ornate di piercing si sono aperte e ha fatto vedere che erano piuttosto bagnate.
Con un rasoio nuovo di zecca, Stefano voleva radere tutti i peli della sua figa. Lui sapeva molto bene che lei adorava radersi ed anche farsi fotografare mentre rendeva lisce quelle parti, inoltre sapeva anche che le piaceva parlare con lei mentre lavoravo. Sulla depilazione di Francesca, Stefano aveva fatto nei mesi di convivenza molte foto in cui traspariva la sensualità femminile della ragazza.
“Francesca, le tue labbra sono già gonfie. Lo sapevi quando sei venuta qui in bagno?”
“Sì. Lo sai che quando si parla della mia figa o comunque di sesso, io ragiono con la mia figa ed è lei a guidarmi con le sensazioni che mi dà”
Dopo averle rasato una parte della figa, Stefano le ha detto “Stamattina al bar eravamo con i tuoi amici di lavoro. Ti sei mai chiesta se qualcuno di loro ha un’amante e quanti di loro ne hanno una a cui hanno depilato la figa?” Francesca ha risposto con un mugugno restando pensierosa.
Intanto Stefano si è avvicinato con il rasoio sempre di più alle grandi labbra ed avrebbe tra poco levato i peli che stavano crescendo sotto il clito.
Lui respirava un po’ più frequentemente del solito, era l’emozione e l’attenzione posta per non ferirla. La respirazione più accentuata non era niente di anormale ma si aspettava che Francesca le dicesse qualcosa sul suo respiro caldo sulle parti già rasate della figa.
“Francesca, io adoro l’odore della figa calda. Se fosse possibile imbottigliarlo milioni di uomini andrebbero in giro con un’erezione dovuta solo a quell’odore” le fa lui e lei gli risponde “Hai difficoltà a sopportare il mio odore di femmina in calore?”
“Sai di sì perché non lavorerei e penserei solo a scopare ….. e poi mi farebbe drizzare il cazzo facendolo diventare un’asta per bandiere!” e mentre dice quelle parole le muove delicatamente la gamba destra e le rasa le labbra eliminando scarsissimi delicati peli.
“Ho visto uscire una goccia del tuo piacere, posso averlo?”
“Perché me lo chiedi? Lo sai che a me piace che tu mi lecchi. Quindi fallo, sì!” e Stefano subito succhia e poi sposta la gamba sinistra e rasa quel lato fino al bordo delle grandi labbra.
“Ora restano soltanto i peli intorno al tuo clitoride. Aspetta che rado quella zona! Ora però cerca di trattenerti perché potrei ferirti e sarebbe essere un errore ed anche un disastro. Riesci a mantenere la calma?”
“Cercherò di trattenermi anche se tu mi toccherai. Il Prince Albert ti dà fastidio?”
“No, no, non mi ostacola. Mi piace guardarti tutta ingioiellata da queste parti che in pochi conoscono”
“Sati zitto. Mi stai eccitando. Se vuoi che ti aiuti posso darti qualcosa su cui concentrarti. Ti sarebbe di aiuto?”
“Secondo cosa è mi aiuterebbe molto!”
“OK. Solleva le gambe per qualche istante”
Lo avevano già fatto e lei sapeva cosa sarebbe successo.
Francesca ha sollevato una gamba e Stefano le ha messo una pomata tiepida sullo sfintere, ha poi preso un qualcosa che lei non ha visto che era un plug anale di piccolo diametro e lo ha premuto contro facendolo sprofondare nell’ano.
Francesca si è lasciata fare quella penetrazione molto volentieri fidandosi di Stefano e quando si è seduta lui l’ha aiutato a rimettere la gamba nella posizione originaria.
“Oh Gesù! Mi piace tantissimo questa sensazione!” ha esclamato lei.
Poi Stefano ha ripreso la depilazione ripassando anche dove i peli erano stati già tagliati. Dove qualcuno era rimasto il rasoio ha provveduto ad eliminarli. Con quella scusa le dita di lui l’hanno toccata ovunque e lei ha avuto dei brividi quando i polpastrelli sono passati nella zona già rasata.
Al termine Stefano ha rimosso eventuali residui di gel con un panno umido caldo con l’aiuto anche di acqua tiepida.
A lavoro finito Stefano è rimasto ad osservare lo spettacolo meraviglioso della figa di Francesca ornata da due anelli d’oro applicati alle grandi labbra ed anche la barretta del Prince Albert applicato sopra il clito.
Lo spettacolo era accentuato dal diamante del plug anale che era ben visibile. La vista era qualcosa di irresistibile e lui non ha potuto fare a meno di chinarsi ed andare ad allargare con la lingua le grandi labbra ed infilarla nel profondo della fighetta succhiando quella bontà che la sua donna gli stava donando.
Mentre passava la lingua sul clitoride, lei emesso dei respiri profondi e dei gemiti. Poiché Stefano si alternava tra la profondità della figa ed il clito, in lei si sono generati dei brividi ed i muscoli del corpo si sono contratti e lui ha tirato fuori la lingua restando immobile.
Le dita di Francesca sono andate a controllare la zona depilata ed hanno accarezzato delicatamente la pelle dove era stata appena rasata per stabilire se il lavoro del suo uomo fosse stato fatto nel migliore dei modi.
Le dita delle mani di Francesca hanno aperto le labbra della figa mentre quelle della bocca di Stefano si sono sostituite nel succhiare il clito favorendo l’azione della lingua.
Le slinguate hanno stimolato quel piccolo grilletto sensibile e lei ha urlato di piacere ed è uscito uno zampillo di liquido giallo realizzando una pioggia dorata che ha bagnato il suo uomo.
Stefano è rimasto sorpreso da quel getto ma non si è mosso, anzi lo ha gradito. Per lui era una novità, non aveva mai avuto una donna che le avesse fatto una pioggia dorata.
Dalla posizione in cui lui si trovava ha visto aprire e chiudersi la figa come fosse una bocca che cerca di respirare.
Lui però si dedicato ancora al clito dandole tanta goduria fino all’orgasmo.
Appena Francesca si è ripresa con una mano ha estratto lentamente il plug anale e si è pulita il culo con un asciugamano. Quella estrazione l’ha fatta sotto gli occhi di Stefano che le ha sorriso contento e poi, prendendola per mano, l’ha portata a letto facendola sdraiare sulla schiena.
“Ho un regalo molto speciale per te” ha detto Francesca.
Lui era nudo così come lo era lei e l’ha guardata negli occhi mentre la mano destra di Francesca si avvolgeva attorno al cazzo duro iniziando lentamente ad accarezzarlo.
“So che ti piace molto la bocca” ha detto appoggiando nella bocca il cazzo del compagno.
Con una mano gli ha accarezzato le palle e l’altra l’ha messa alla base del cazzo per portarlo il più in profondità possibile nella sua bocca. A seguire Francesca ha mosso la testa su e giù alcune volte, poi ha chiesto “Ti piace? Immagina se al mio posto ci fosse un gay che lavora attorno al questo cazzo duro”
“Oh, sì! Che bello!” ha sussurrato Stefano accompagnando quei pochi monosillabi con un sorriso.
“Bene!” ha replicato lei “Chiederò a qualche amico trans di fare qualcosa a tre. Ci stai?”
Stefano a quelle parole è andato al top dell’arrapamento ed ha sborrato emettendo tre spruzzi che Francesca si premurata di raccogliere ed ingoiare. Finito di spruzzare sborra Francesca ha leccato tutta l’asta del cazzo fino alle palle che sono state anch’esse succhiate, poi ha passato la lingua lungo la parte superiore del cazzo finché non è tornata alla cappella.
“Hai buon gusto e adoro i cazzi che hanno un buon sapore. Vuoi che continui a farlo?”
“Oh sì, mi piace, Per favore continua a farlo!”
Il cazzo dopo la sborrata ha perso un po’ di consistenza ma, con le leccate che lei ha fatto, è ritornato ad essere turgido aiutato da una mano malandrina che ha accarezzato le palle.
Poiché Francesca era stesa al fianco del suo compagno. Lui ha avuto l’occasione ghiotta di accarezzarle le spalle, la schiena e far scivolare un dito nella la fessura del sedere ed arrivare al buchetto posteriore per massaggiarlo. Lei ha pensato che lui volesse scoparle il culo e poiché non disdegnava quella pratica ha accelerato il movimento della testa nel fare il pompino.
Stefano non ha tardato a sentire arrivare l’orgasmo e tra i vari rantoli, sospiri profondi, mugolii di apprezzamento, è riuscito a dire “Oh, Gesù! Oh cazzo! Sto per venire!” e con uno s**tto ha spinto più in profondità possibile il cazzo nella bocca di Francesca ed ha eruttato come un vulcano.
Non avendo altre possibilità Francesca ha ingoiato tutta la sborra emessa finché il cazzo non iniziò ad ammorbidirsi. Solo allora lo ha preso in mano per leccarlo e pulirlo prima di lasciarlo.
Alla fine Francesca si è chinata verso di lui, gli ha dato un leggero bacio sulle labbra, si è levata dal letto e si è girata per andarsene, ed appena arrivata alla porta si voltata ed ha esclamato “Ti ho visto guardarmi il culo. Vuoi scopare lì?”
Tra loro due non c’è stata risposta ma sicuramente lei ha visto la risposta sulla faccia di Stefano perché le ha fatto un sorriso abbagliante e sparendo al di là della porta ha detto “Lo faremo la prossima volta. Ora rilassati bene perché stasera avrai bisogno di tutta la tua energia per soddisfarmi”

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