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Racconti Erotici Lesbo

Due studentesse si innamorano

By 9 Gennaio 2024No Comments

Mara e Cassandra erano laureate entrambe in inglese e si erano viste nel corridoio al termine delle lezioni di un’altra materia. Quella era stata la prima volta che avevano incrociato gli occhi. Mara aveva già notato le tette gonfie di Cassandra che spuntavano dai maglioni attillati a coste che indossava, di quelli che coprivano tutto ma che erano anche attillati e lasciavano molto spazio all’immaginazione. A volte la ragazza li indossava senza reggiseno e Mara si sorprendeva a fantasticare su come sarebbe stato avere quei capezzoli in bocca per succhiarli come faceva con la gomma durante le lezioni.
Anche se erano spesso sedute non lontano una dall’altra Mara non era mai sicura che Cassandra l’avesse notata. Girava voce che, sia lei che Cassandra, condividevano l’aspetto caratteriale di essere un po’ scostanti. Le due avevano cerchie di amici diversi e Mara vedeva spesso Cassandra ridere e fare battute circondata con i suoi tuttavia ciò che incuriosiva era il modo in cui camminava oppure si sedeva su una panchina da sola a leggere un libro o in compagnia a chiacchierare. A lei piaceva essere nel suo mondo o viaggiare con gli altri nella sua mente. A Mara piaceva perché aveva uno spirito affine ed ha immaginato che il motivo per cui non avevano mai parlato fra di loro fosse perché si vedevano solo ad una lezione mattutina. Solitamente si sedevano ai lati opposti dell’aula. Mara sedeva in fondo dove poteva vedere il profilo di Cassandra ed il contorno delle sue tette da poche file sopra mentre Cassandra sedeva nella seconda fila davanti. La disposizione dei posti che dava a Mara la visione perfetta, anche se leggermente voyeuristica di Cassandra, era stata talvolta intenzionale.
Tuttavia, è stato solo un giorno nel corridoio in cui si sono incrociate negli occhi e Mara si è accorta che Cassandra la ricambiava.
A Mara è parso strano ed inaspettato che quando avevano incrociato gli occhi, il viso di Cassandra era leggermente arrossito ma anche Mara non era da meno ed ha sentito che la sua faceva lo stesso.
Lo sguardo di entrambe ha leggermente indugiato per scoprire l’apparire delle sensazioni dell’altra ma entrambe hanno distolto rapidamente lo sguardo e di più non è accaduto.
Il giorno successivo, dopo che la lezione ha avuto termine, Mara si è accorta che Cassandra sembrava stesse aspettando qualcuno fuori dall’aula.
Mara non ha dato peso a quell’atteggiamento ed è passata davanti alla sua desiderata evitando il contatto visivo, proprio come faceva quando si sentiva timida e impacciata, ma poi ha sentito una mano premere leggermente sull’avanbraccio.
Lei non ha potuto fare a meno di voltarsi e fissare cassandra che faceva già altrettanto.
Mara ha messo tutta la sua volontà ed anche piacere per non abbassare lo sguardo sulle tette di Cassandra molto attraenti e vicine seppur nascoste dietro un maglione a costine attillate.
“Ciao” l’ha salutata Cassandra sorridendo.
“Oh, ciao!” ha balbettato leggermente Mara rivelando quanto fosse nervosa la sua voce.
“Mi chiedevo se ti va di prendere un caffè al bar con me” le ha detto Cassandra e dopo uno studiato attimo di pausa “Siamo state in aula insieme per tutto questo tempo e non ci siamo mai presentate. Io penso che tu … ecco, sia davvero carina tra l’altro” sembrando un po’ agitata forse per la timidezza ed il modo di aver affrontato la collega di corso.
Mara non riusciva a credere che Cassandra sapesse chi fosse o che pensasse di essere carina e si è sentita arrossire per l’imbarazzo credendo di tradirsi.
Racquistando la calma e clamando il suo nervosismo “Beh, sì, mi piacerebbe! Sei libera oggi pomeriggio?”
Cassandra sembrava sollevata, pareva aver corso un rischio avendo posto a Mara quella domanda e le pareva non aver creato imbarazzo, ciò la tranquillizzava e le ha levato l’imbarazzo del primo momento.
“Sì, sì! Questo pomeriggio è perfetto. Pensi che vada bene alle 14?”
“le 14? Sì, ottimo!” ha confermato Mara sorridendo un po’ imbarazzata pensando subito dopo “Dio, perché sono così goffa?”
“Fantastico!” ha esclamato felice Cassandra facendo un grande sorriso che esprimeva grande felicità prima di allontanarsi lungo il corridoio dell’istituto universitario.

“Fanculo, cazzo!” Mara ha mormorato toccandosi sotto la doccia. In quel momento erano le 12:45 e si stava preparando per incontrare Cassandra. Dopo quel primo e fino a quel momento anche ultimo incontro, Mara non ha potuto fare a meno di reprimere sentimenti di forte desiderio per Cassandra. Provava un po’ di vergogna… Molto probabilmente l’altra ragazza le stava chiedendo di uscire come collega o amica, mentre lei aveva segretamente dei sentimenti sessuali già fin dai primi giorni del semestre. Non sapeva nemmeno se Cassandra fosse etero o no. Mara si è chiesta se quella tanto desiderata ragazza fosse stata con qualche ragazzo provando sessualmente o romanticamente davvero qualcosa per pochi maschietti molto selezionati oppure se aveva pomiciato con qualche ragazza.
Mara aveva sempre avuto un desiderio per le donne fin da quando poteva ricordare, forse da sempre, poi se li era cordati ma erano riaffiorati con intensità improvvisa all’inizio del semestre favoriti dalle maglie e canottiere attillate di Cassandra. Infatti lei si era quasi dimenticata di essere bisessuale fino a quando Cassandra non è arrivata e gliel’ha ricordato.
Mara ha sospirato sentendosi sconfitta trattandosi della preferenza sessuale per le donne. Era più difficile ed a molti dei suoi amici piaceva parlare di situazioni sessuali ipotetiche con le ragazze ma le negavano quando erano soli con lei dichiarandole solo fantasie stupide ed irrealizzabili. In seguito ha appreso che questi amici avevano paura della propria sessualità e non avevano niente a che fare con lei. Mara mentirebbe se dicesse di non essere stata ferita o spaventata dai propri desideri e da quelle esperienze. Sembrava un tabù essere bisessuali oppure bicuriosi quando si trattava di divertirsi con una ragazza. Ma volerlo davvero come lo voleva lei era ancora più tabù perché sapeva di poter amare e desiderare profondamente anche un uomo. A lei piaceva il modo in cui si sentiva così femminile ma si sentiva anche protetta ed al sicuro con un uomo e ciò le creava molta confusione.
Si chiedeva da che parte stare e chi avrebbe scelto.
Mara si era sempre allontanata dagli uomini perché le sembrava più facile farlo ma le restava sempre la sensazione che le mancasse qualcosa.

Quell’appuntamento dato Mara non l’ha voluto mancare e così ha fatto Cassandra. Le due si sono incontrate al caffè come stabilito.
Quella volta Cassandra indossava un maglione nuovo, un celeste chiaro che stava benissimo contro la sua pelle dorata ed i suoi capelli color sabbia, non indossava il reggiseno e lo si vedeva dal modo in cui i suoi capezzoli spuntavano dal tessuto.
Sognando proprio quei capezzoli, Mara si era toccata prima di uscire di casa per il loro incontro. Lei era sicura che se non si fosse sgrillettata, sarebbe stato difficile rimanere composta e non bagnarsi come accadeva a volte in aula solo guardando l’amica e quelle belle tette sode. Inoltre immaginava che tra donne le coppe B andassero su una coppa C piccola. La stessa Mara era una coppa A che andava su una coppa B.
Mara aveva la pelle olivastra pallida ed i capelli castani, un po’ più scuri della tonalità del marrone sabbia di Cassandra.
Lì al bar si è avvicinata una cameriera ed entrambe le ragazze hanno ordinato un caffè e subito hanno iniziato a chiacchierare scoprendo d’avere molte cose in comune. “Aspetta, anche tu sei cresciuta sperando di diventare uno scrittore?” ed hanno ridacchiato.
Arrivati i caffè entrambe li hanno sorseggiati, hanno abbassarono lo sguardo sui loro tazzine e lo hanno risollevato. Nel farlo i loro occhi si sono incontrati ma in un modo sensuale e silenzioso.
Mara si è chiesta se Cassandra ci stava provando con lei oppure se si stava inventando tutto.
“Allora, emm, esci con qualcuno?” ha chiesto Mara con nonchalance ed un pizzico di imbarazzo per non sollevare la eventuale suscettibilità della sua interlocutrice. Era il suo modo di scoprire il vero scopo del loro appuntamento.
Cassandra ha sbuffato ed ha sollevato leggermente gli occhi chiedendo “E tu?”
Mara è arrossita leggermente ed ha scosso la testa, poi ha alzato lo sguardo ed ha sorriso.
“Penso di essere molto indecisa quando si tratta di accettare appuntamenti”
Quelle parole hanno stuzzicato la curiosità altissima di Cassandra ma l’hanno anche preoccupata un po’.
“Cosa intendi dire?” ha chiesto Cassandra.
Mara si è pentita all’istante di aver detto qualcosa di molto riservato di sé.
“È solo… non lo so. … Ultimamente mi sono chiesta se sono completamente etero o meno e questo mi fa sentire un po’, come dire, difettosa”
Quella frase spezzettata e detta in tono dimesso ha smosso i sentimenti di Cassandra i cui occhi si sono addolciti ed ha allungato la mano per toccare quella di Mara.
“Guardami” ha chiesto Cassandra avvolgendo delicatamente le dita attorno al palmo di Mara “Non sei fatta male. Sei bellissima. Quindi non pensare di essere, come dici tu, ‘difettosa’ neanche per un secondo. Sei come la persona più intelligente tra quelle della nostra classe. Io non posso fare a meno di ascoltare ogni tua parola che dici quando alzi il tuo mano per intervenire”
Mara per un istante voleva opporsi a ciò che stava provando però era difficile farsi vedere dall’amica così resistente ma le piaceva quanto Cassandra fosse comprensiva ed empatica.
Lei si rendeva conto che in quel momento ne aveva bisogno e così si è lasciata ammorbidire ed ha gradito la stretta di mano.
“Grazie” è uscito di bocca a Mara sorridendo dolcemente tenendo gli occhi fissi sul suo caffè e mentre lo diceva si è preparata, prendendo coraggio, chiedendo “E tu? Posso chiederti qual è, se me lo vuoi dire, tuo orientamento?”
Mara aveva posto la domanda preparandosi in modo che Cassandra fosse spensierata nel darle l’informazione perché sapeva che a lei non piacevano le precedenti amiche nel modo in cui Mara l’aveva corteggiata.
Mara ha sollevato lo sguardo dal suo caffè lentamente e nervosamente ed ha atteso la risposta.
“Mi piacciono le ragazze carine” Cassandra interrompendosi prima di chiarire tenendo un atteggiamento molto sorridente e vezzoso “Voglio dire, mi piacciono le ragazze, intendo anche le ragazze carine …” Cassandra ha sorriso puntando gli occhi di Mara ed anche mara stessa ha sorriso ma con un aspetto differente ed ha detto “Beh, è bello incontrare qualcun altro che sai … mi hai capito”
Cassandra ha annuito muovendo la testa.
“Sono molto felice di averti incontrato. Non riesco a credere che non ci siamo mai messe insieme prima” ed ha abbassato lo sguardo sull’orologio inducendo Mara a fare lo stesso accorgendosi che avrebbe avuto una lezione da seguire tra quindici minuti. Anche Cassandra si era accorta che mancava lo stesso tempo all’inizio della lezione anche se non era la stessa di Mara, però ha comunque detto “Devo correre alla mia prossima lezione, ma…” ed ha fatto una pausa , con una penna sul tovagliolo, ha annotato qualcosa.
“Ecco, questo è il mio numero. Scrivimi il tuo nome e continuiamo a parlare”
Mentre usciva, Cassandra ha stretto la spalla di Mara ed ha fatto sì che il suo dito accarezzasse delicatamente i capelli di Mara.
Per non farsi prendere in giro e non dimenticare quell’incontro, Mara ha mandato un messaggio a Cassandra con il suo nome così Cassandra avrebbe avuto il numero di Mara avviandosi alla lezione.
Mara e Cassandra hanno passato la giornata pensando una all’altra.
Mara ripensava a quanto era stato bello l’appuntamento davanti ad una tazzina di caffè e già sognava di ripetere quell’incontro per lei da sogno e si è si sorprese a pensare a quando si sarebbero rincontrate ma ha rapidamente raffreddato l’idea per non illudersi troppo non volendo affrettarsi o presumere nulla.
Quella notte, verso le 21:00, mentre Mara si era appena infilata nel letto con il suo libro ancora sognando Cassandra al bar davanti a lei, ha sentito un piccolo “ding” dal suo telefono. Ha controllato il telefono ed ha visto che aveva ricevuto un messaggio da Cassandra.
“Buonanotte bella” accompagnato con un’emoji con la faccia baciata da un gattino.
Seppur nella solitudine della sua stanza, Mara è arrossita ed ha inviato un messaggio di risposta con un’emoji di luna e faccia da bacio.
La notte successiva, più o meno alla stessa ora, Cassandra le ha mandato un messaggio con un meme tratto da un film sull’annoiarsi ed allora Mara, non trattenendosi più e già sognando di essere baciata da Cassandra, ha deciso di correre il rischio e chiedere “Ti va di venire a passare un po’ di tempo con me?”
Quasi istantaneamente Cassandra ha risposto con un messaggio “Sììì, sarebbe fantastico!”
Mara ha digitato velocemente il suo indirizzo e Cassandra ha replicato facendole sapere quando sarebbe andata.
Se al primo messaggio Mara si era coccolata stingendo il libro a sé, sognando Cassandra lì al suo fianco a baciala castamente ed accarezzandola, questa volta lei non voleva toccarsi prima che arrivasse l’amica del cuore, non perché si aspettasse qualcosa, ma perché era stanca di vivere di fantasie e di usarle per soddisfare la sua intimità da sola.
Quando Cassandra ha bussato alla porta, Mara ha aperto ricevendola con un caldo sorriso che sprimeva la sua felicità.
“Ehi, entra! Che piacere!” Cassandra le è passata accanto con una zaffata di profumo alla vaniglia che si aveva dato sulla pelle del corpo che era molto inebriante, poi si è voltata ed ha guardato Mara mentre si toglieva la giacca mostrando una sexy camicia da notte con sopra un cardigan.
Le due sono rimaste sorprese ed è s**ttata una risata poiché Mara indossava qualcosa di simile ma in un colore e di uno stile diverso.
“Non immagini neanche quanto sia felice che tu mi abbia chiesto di venire. M sentivo così sola a studiare e vivere da sola. Io adoro non avere un compagno di stanza e vivere non lontana dalla facoltà dove studiamo ma a volte mi manca davvero la compagnia di una brava amica” ha detto Cassandra e dalla borsa ha tirato fuori una bottiglia di vino. “Sono perfettamente d’accordo con te” ha replicato Mara facendo un gesto con la mano, sollevando il braccio per mostrare ed anche offrire alla sua amica il suo appartamento vuoto dove era chiaro che vivesse da sola insieme al suo gatto.
“Vado a prendere due bicchieri” ha detto Mara per rompere un attimo di impasse dovuto alla felicità immensa di avere la sua bella lì davanti nel suo appartamento, e si è diretta al piccolo angolo cucina.
A lei piaceva mantenere le luci soffuse nel suo appartamento ed in quel momento era illuminato da lucine e candele. Nella sua stanza aveva una piccola lampada che la illuminava la quel tanto che bastava per evitare che sembrasse una lugubre grotta e lì era la solita strega introversa a cui piaceva concentrarsi sulla letteratura e immaginare il giorno in cui sarebbe stata il tipo di scrittrice che aveva sempre sognato.
Mentre Mara prendeva i bicchieri per il vino, Cassandra è uscita sul bancone ed ha si è appoggiata sulla ringhiera del balcone appoggiando la testa di lato sulla spalla sinistra apparendo molto aggraziata e adorabile mentre osservava l’amica che afferrava i bicchieri e li posava su un vassoio.
Mara godeva dello sguardo degli occhi di Cassandra su di lei e del silenzio e non erano necessarie parole per denotare quegli stati d’animo nelle due ragazze.
A Mara era sempre piaciuto quel tipo di silenzio ma aveva trovato poche persone con cui potesse davvero condividerlo. Lei aveva imparato che la maggior parte di esse sentiva il bisogno di creare qualcosa da ciò che percepiva invece di sedersi un momento e lasciarsi guidare da ciò che potevano percepire dal silenzio.
In quei momenti le parole erano come una coperta che poteva creare bellezza e dare un significato, ma potevano anche essere una coperta che poteva sminuire la bellezza e il significato che si sviluppava proprio in quel momento. A Mara piaceva che Cassandra fosse uno spirito affine in quell’ascolto del silenzio, cosa che faceva semplicemente con le sue azioni molto lente per non interrompere la bellezza del momento e far sparire tutti sentimenti ed eroticità.
Mara ha posato i bicchieri di vino sul tavolino accanto a Cassandra la quel ha sollevato con nonchalance la bottiglia di vino versandolo nei bicchieri con un movimento fluido e aggraziato, hanno brindato facendo tintinnare i bicchieri e ciascuna ha bevuto un piccolo sorso.
“Vieni, sediamoci laggiù nel mio angolino di lettura” ha detto Mara indicando un divanetto futon e una piccola libreria con plaid e cuscini intorno. Cassandra si è avvicinata e si è seduta e Mara lo ha fatto sedendosi accanto a lei. Immediatamente Cassandra ha guardato i libri nello scaffale facendo sfiorando l’indice sui dorsi.
“Questo è uno dei miei preferiti” ha detto Cassandra nel vedere un libro da lei ben conosciuto “Devo averlo letto una ventina di volte”
Mara ha scrollato le spalle ed ancora una volta si è sentita osservata da Cassandra a cui piaceva studiare tutto di lei nel suo ambiente come aveva fatto al caffè.
Seduta così vicino a Cassandra, Mara ha sentito il desiderio di avvicinarsi un po’ di più in modo che le loro cosce si toccassero. Se questo a Cassandra dispiaceva, non lo ha lasciato intendere affatto anzi sembrava entrare maggiormente in confidenza con Mara appoggiando leggermente il suo fianco su quello dell’amica. Mara sentiva il leggero profumo di cocco e lavanda nei capelli di Cassandra e guardava le linee del lungo collo di Cassandra a partire dalla sua clavicola fino a raggiungere le tette. La sua scollatura di Cassandra si sollevava e si abbassava leggermente con il respiro ed è stato proprio in quel momento che Mara ha realizzato che Cassandra la stava guardando, o forse la stava controllando.
Imbarazzata, Mara ha distolto rapidamente lo sguardo ed ha sentito che il suo viso cominciava ad arrossire ed allora ha pensato di allontanare il suo corpo da quello dell’amica come se avesse fatto qualcosa di sbagliato ma in quel momento ha sentito Cassandra prenderle la mano per mettersela sul seno e, stringendo la mano su quella di Mara, l’ha guidata disegnando lentamente dei cerchi palpava delicatamente con il palmo una delle mammelle grande quanto un pompelmo.
Cassandra ha sospirato sentendosi davvero bene e Mara ha riprovato di nuovo ad avvicinarsi.
“Va tutto bene” ha chiesto Mara.
“Mi piace che tu mi guardi in aula. Sento sempre il tuo sguardo su di me” ha risposto Cassandra.
“Ho pensato anche a questo” ha ribattuto Mara che a quel punto non ha potuto fare a meno di sussultare appena e mettere una delle sue gambe sul grembo di Cassandra e poi mettere anche l’altra gamba.
Mara era a un po’ a cavalcioni sull’amica e poteva prendeva, mettendo le mani a coppa, le tette dell’amica.
Mara ha anche fatto mettere le mani di Cassandra tra i suoi capelli e baciarle il collo ed infine si ha fatto abbassare la parte superiore della camicia da notte.
Cassandra ha passato le dita sul bordo della mascella di Mara e le ha spostato leggermente la testa verso di lei cominciando a far scorrere le mani sulle tette di Mara baciandola delicatamente sulle labbra.
Le due ragazze a quel punto si toccavano le tette sulle le loro camicie da notte e limonavano dolcemente. Le mani di Cassandra e quelle di Mara si sono allungarono sotto le camicie da notte l’una dell’altra ed hanno toccato i rispettivi capezzoli.
Mara non ha potuto fare a meno di gemette di piacere nella bocca di Cassandra a sua volta lo ha fatta anche lei. Sentendo i piccoli capezzoli duri che aveva immaginato di succhiare ogni giorno in aula per tanto tempo tenendoli fra le sue dita, Mara le ha toccato, baciando delicatamente, la lingua ed ha fatto scivolare i baci lungo il collo, la clavicola e le tette. Poi, tirando giù la parte superiore della camicia da notte di Cassandra, ha messo in bocca uno dei capezzoli in bocca ed ha passato sopra la lingua.
L’effetto è stato una forte eccitazione tanto che i fianchi di Mara hanno iniziato a spingere contro quelli di Cassandra e si è ritrovata persa estasiata nel succhiare un capezzolo, poi si è spostata sull’altro e l’altra mano l’ha usata, mettendola a coppa, per accarezzare quella mammella che aveva appena preso in bocca. Anche Cassandra non ha potuto fare a meno di gemere e spingere i fianchi.
Con i capezzoli in bocca, Mara ha sentito un liquido caldo e umido che colava in rivoli tra le cosce ed avvertiva un certo formicolio nel suo inguine. Non le è rimasto che gemere continuando a leccare e succhiare e sentire che a Cassandra piaceva ciò che le faceva pur respirando e gemendo.
In qualche modo, Mara è finita sopra Cassandra succhiandole le tette.
Mentre affondava la faccia nel seno di Cassandra che ancora succhiava e si sgrillettava, Mara ha sentito le mani di Cassandra massaggiarle la figa e allargarle la vulva sotto le mutandine.
“Sei così bagnata!” le ha sussurrato Cassandra tutta d’in fiato.
Mara gemeva leggermente e dolcemente mentre Cassandra le massaggiava la vulva con movimenti circolari ed ha anche sentito la mano di Cassandra infilarsi sotto sue mutandine e le dita sfiorare l’umido delle grandi labbra ed il clitoride uscire dal cappuccetto.
Il dito di Cassandra è scivolato nella fessura delle labbra di Mara e improvvisamente più di un dito è andato a passare su e giù per la fessura che era molto bagnata e sensibile.
Mara era preoccupata che potesse quasi venire da quanto era arrapata perché la mano di Cassandra le titillava il clitoride e la vulva con continui movimenti su e giù mentre lei la aiutava a spingere le dita dentro aumentando l’intensità del piacere più di quanto lo era.
Mentre gemeva, Mra ha smesso di succhiare i capezzoli di Cassandra ma le è stato più facile soddisfare il desiderio di Cassandra di scambiarsi dei baci lussuriosi. Le loro lingue si sono infilate l’una nella bocca dell’altra, arricciandosi, ed hanno pomiciato. Questa volta, non resistendo più, Mara ha infilato una mano sotto la camicia da notte di Cassandra ed è scesa a passarla sulle mutandine, che ha trovato bagnate fradicie. Premendo e facendo dei movimenti circolari, ha titillato Cassandra da sopra le mutandine.
Poi Mara ha fatto scivolare la mano sotto il tessuto delle mutandine cercando la fessura di Cassandra e le ha allargato le grandi labbra trovandole molto bagnate. I movimenti delle dita rispecchiavano i movimenti su e giù che Cassandra faceva sul clitoride e sulla vulva di Cassandra facendola gemere.
Le due si sono sdraiate sul divano baciandosi, gemendo di piacere ed accarezzandosi a vicenda la figa mentre si infilavano le dita una nell’altra.
Ad un certo punto hanno cominciato a spogliarsi a vicenda levandosi reciprocamente la camicia da notte e le mutandine.
Cassandra si è seduta e ha fatto sedere anche Mara una di fronte all’altra, nude.
Cassandra ha accarezzato i capelli di Mara e l’ha baciata lentamente con passione massaggiandole le tette con una mano, ha tirato Mara più vicino a sé e, anche se all’inizio era un po’ difficoltoso per la posizione delle gambe, ha posizionato Mara, ed anche sé stessa, in modo che le loro gambe si incrociassero e le loro fighe bagnate fossero a poca distanza dal toccarsi.
Solo a quel punto Cassandra e Mara hanno iniziato a sgrillettarsi le fighe a vicenda mentre si baciavano e limonavano. Spingendosi per essere più vicine l’una all’altra hanno messo le mani l’una sulle tette dell’altra finché a sfregare l’una contro l’altra sono rimaste solo le loro fighe bagnate.
le sensazioni di due fighe bagnate palpitanti che si strofinavano reciprocamente ha dato alle due ragazze un momento di estasi indescrivibile.
Entrambe si sono appoggiate all’indietro e hanno usato le braccia per sostenersi mentre si avvicinavano ed il punto focale erano le loro fighe estremamente umide.
In quell’ambiente non enorme si sentiva ansare Mara che stava per venire.
“Aaaaahhhhhhh, ohh sìììhhh, Ca — Cass — Cassandra, uuhhhhh, mi stai facendo venire” gemeva Mara mentre il suo respiro e le sue spinte acceleravano.
Cassandra e Mara hanno spinto le loro fighe più forte l’una contro l’altra fino a quando entrambe hanno raggiunto l’orgasmo all’unisono.
I loro clitoridi pulsavano e spingendosi sempre più forte l’una nell’altra e mettendo a contatto le rispettive fighe bagnate, le ondate di piacere erano più intense e gemendo hanno raggiunto l’orgasmo guardandosi negli occhi ed anche nelle fighe che volevano compenetrarsi.
Poi Mara non ha potuto fare a meno di sporgersi verso Cassandra per afferrarle una ciocca di capelli e baciarla mentre finiva di godere.
Le due ragazze gemevano l’una nella bocca dell’altra mentre raggiungevano l’orgasmo.
Poi Mara si è allungata e si è messa sopra mettendo un braccio intorno al collo di Cassandra la quale ha aggiunto due delle sue dita nella vagina stretta di Mara cercando di titillare il suo punto G mentre lei aveva terminato il suo orgasmo clitorideo.
Mara ha iniziato a perdere la testa per essere stata toccata e soffocata in questo modo, ed i suoi occhi erano rivolti al cielo, ha lasciato che ciò accadesse finché non è venuta ed ha cominciato a spruzzare su Cassandra la quel che la stava ancora stimolando ed ha detto “Sììhh, sei la mia ragazza”
quando Mara ha finito di spruzzare ed i suoi fianchi si sono fermati crollando per l’estasi provata ed essendo anche stanca esausta, si è girata e si è messa sopra Cassandra andando a toccarle la vagina.
Per farlo è montata sopra Cassandra toccandola nel profondo della figa andando a stimolare il punto G usando l’altra mano per premere leggermente sulla parte superiore della sua figa di Cassandra sditalinandosi.
Mentre Cassandra mugolava e gemeva, le sue tette oscillavano e ballavano finché si è sdraiata per farsi toccare e quando Mara le ha toccato il punto G, lei si ha massaggiato le tette.
Mara guardando l’amica toccarsi le tette in quel modo si è arrapata ed ha proseguito a toccare Cassandra in profondità nella sua intimità sentendo le pareti ed il suo canale stringersi attorno alle dita. Lei si è anche chinata su Cassandra e le ha succhiato di nuovo quei bei capezzoli duri. Nel sentire Cassandra gemere di piacere, toccarle la figa bagnata e succhiarle i capezzoli, Mara si è di nuovo parecchio eccitata. Succhiando i capezzoli su è perduta e li ha sentiti indurirsi in bocca mentre la lingua circolava sulle areole. Mara ha continuato a stimolare Cassandra finché non l’ha sentita spingere e gemere.
“Ahhhhh, ahhhhh, ahhhhhhh” a quel punto Cassandra ha schizzato mentre l’amica ha continuato a toccarla e il corpo si è perso nella beatitudine del suo secondo orgasmo.
Al termine Mara ha voluto soltanto assaggiarla, quindi si è abbassata lentamente e ha leccato la dolce umidità leggermente salata della venuta di Cassandra che aveva schizzato pochi istanti prima.
Dopo aver leccato la figa di Cassandra, Mara si è chinata e si è rannicchiata contro di lei e quella le ha sorriso e l’ha baciata solo sulle labbra.
“È stato fantastico” ha detto Cassandra.
“Onestamente sono senza parole” le ha risposto Mara che si sentiva vulnerabile e voleva di più emotivamente e non solo sessualmente di cui si sentiva insaziabile.
“Va bene se mi rannicchio su di te” ha chiesto Mara “o sarebbe troppo?”
Cassandra le ha passato le dita tra i capelli e le ha risposto a voce bassa con tanto amore “Puoi rannicchiarti come preferisci”
Mara si rannicchiata ed ha messo una gamba ed un braccio intorno a Cassandra tenendo la testa sulle tette del suo amore.
Le due erano stese sul divanetto, diventato la loro alcova, con gli occhi chiusi accarezzandosi delicatamente e lentamente la pelle in silenzio tranne che per il loro respiro che era l’unico suono che si sentiva nella stanza.
Mara, rannicchiata strettamente e stringendo Cassandra, ha baciato di nuovo il lato di una mammella di Cassandra e, poiché non si è fermata ad un semplice bacio, ha continuato a farlo. A quel punto Cassandra si è girata leggermente su un fianco e ha massaggiato la testa di Mara dicendo “Avvicinati” e l’ha tirata più vicino al suo seno.
Mara subito si è rannicchiata di più stretta a lei ed ha succhiato leggermente il capezzolo di Cassandra che la coccolava ed accarezzava i capelli delicatamente osservando le mosse dell’amica.
Reagendo all’azione delle labbra sui capezzoli, Cassandra ha emesso dei piccoli suoni acuti di piacere mentre la cullava e si è lasciata andare tenendo gli occhi chiusi proseguendo ad accarezzare la testa di Mara.
“Non vergognarti” le ha detto Cassandra “Io adoro sentirmi desiderata in questo modo”
Cassandra ha poi preso uno dei plaid e l’ha steso su loro due che erano stese e talmente vicine da sembrare un unico corpo nudo. Mara ha spento la lampada e le due si sono addormentate con Mara ancora rannicchiata a succhiare il capezzolo di Cassandra finché non ne ha avuto abbastanza.

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