Dopo la fantastica serata di Halloween passata in compagnia di Grazia e Gerardo (leggete il racconto “ La Cena di Halloween “) la nostra vita sessuale di coppia inizia a prendere una piega diversa ed insolita. Io e Simona nonostante gli impegni di lavoro e familiari (due splendidi figli) facciamo più sesso e di maggiore qualità.
Come tutti i Sabati mattina, i bambini sono a scuola fino ad ora di pranzo e decidiamo di dedicarlo a noi, di solito facciamo attività fisica correndo in riva al mare, running su per qualche bosco o anche una sana e bella Spa.
Quel Sabato decidiamo di andare a correre per rimetterci un po’ in forma.
Simona è euforica, gironzola per casa canticchiando, mi invita a sbrigarmi e ad uscire dal bagno perché deve prepararsi.
Mentre esco dal bagno, lei entra con in mano i vestiti per andare a correre e mentre ci incrociamo, mi sorride maliziosamente.
Esco e mi soffermo nel corridoio a pochi metri dalla porta del bagno, quasi come uno spione aspetto che si spogli, mi piace un sacco vederla mentre si prepara.
In pochi secondi tira via giù il pigiama e con movimenti altrettanto rapidi si leva gli slip ed il reggiseno, rimanendo così splendidamente nuda.
Sono quasi tentato dall’entrare in bagno e saltarle addosso ma decido di desistere e continuo ad osservare come un voyeur.
Simona si lava velocemente ed indossa una mutandina color nero senza pizzo e senza cuciture, uno strettissimo legging di quelli da palestra color rosa, da sopra un reggiseno sportivo contenitivo e poi una felpa con zip abbinata al legging.
E’ davvero carina, il legging le sta molto bene, avvolge finemente la morbidezza delle sue forme da quarantenne e le dona anche un effetto push up al culo, il reggiseno sportivo che di solito sono anti sesso invece risalta la sua quarta abbondante ed infine la felpa con zip aperta conferisce quel vedo non vedo.
Io invece sono vestito con classico pantaloncino corto e t-shirt a mezze maniche e da sopra una felpa con cappuccio per sudare un po’ di più.
Decido di entrare in bagno e Simona sorpresa nel vedermi mi dice:
“ Allora eri tu, mi sentivo osservata “
“ Certo che ero io, chi volevi che fossi, un altro uomo? Ti piacerebbe vero ?” Le rispondo ridendo.
“ Ma che dici, dai smettila di stare impalato ed andiamo a correre “
Simona mi prende per mano e mi tira verso la porta.
E’ una calda mattina di Novembre, il clima da noi è ancora mite e complice una bella giornata di sole, abbiamo fatto un buon 45 minuti di corsa sostenuta con circa 20 minuti di passeggiata veloce.
La lungomare di Salerno è sempre affollata di persone, stranieri, altri runner e gente che fa una semplice passeggiata ed è un piacere correre con la brezza del mare che ti accarezza il viso.
Altrettanto bello è anche vedere altri maschi girarsi a 360° al passaggio di Simona, sapere che ragazzi anche più giovani di 20 anni si girino a guardare il culo della mia bella lei: mi eccita da morire e credo che anche Simona gradisca.
Anche io mi soffermo ad ammirarla con maggiore attenzione, labbra piene, denti bianchi, un’espressione tra il dolce ed il sensuale, le sue curve proseguono lungo la vita stretta ed i fianchi pieni quanto basta per essere ben proporzionati, un culetto che sembra essere ancora ben sodo e due belle gambe diritte e toniche.
Quasi 40 anni e non sembra aver quasi risentito dei segni del tempo.
Finita la nostra attività ginnica, decidiamo di rientrare a casa, non prima di esserci fermati a prendere due cassa di acqua dal deposito che è al piano meno uno del nostro palazzo.
E’ un complesso di box e depositi, ambienti scuri, umidi, con scarsa illuminazione e spesso deserti.
Come si apre la porta del nostro box, Simona si intrufola dentro ed inizia ad armeggiare con le balle di acqua piegandosi a 90° per prendere la prima cassa.
Saranno state le endorfine stimolate dalla corsa o forse il fatto di vederla così piegata sulle casse di acqua 90 gradi con il culo in bella mostra fasciato dai leggings ma mi sale l’eccitazione e così mi avvicino velocemente a lei e le do una sonora pacca sul sedere.
“ Ahia, Ma sei scemo “ Mi apostrofa Simona
Senza indugio, mi avvicino ulteriormente e le appoggio il pacco al culo, facendole sentire la mia eccitazione che cresce mentre con la mano mi intrufolo nei sui legging palpandole il sedere.
“ Ma dai, smettila, siamo nel deposito, ci possono vedere “ – Mi dice Simona
“ Mhh, potrebbe essere eccitante, non credi “ – Le rispondo, la sollevo e la bacio con passione.
Simona è interdetta, non risponde al bacio, si dimena leggermente e cerca di sottrarsi, così dalle labbra passo a baciarle il collo, so che non può resistermi ed un suo mugugno di piacere “Mhhh” me lo conferma.
Continuo a baciarle e leccarle il collo, ha un sapore diverso per via del sudore e questo mi piace, nel frattempo mi intrufolo di nuovo nei sui pantaloni ma questa volta mi dirigo verso la sua fica.
Simona è immobile, non oppone resistenza ed io ne approfitto, ora la mia mano è nelle sue mutandine, con l’indice le lambisco il monte di venere, sento che è completamente depilato.
Simona mi abbraccia ed io mi faccio strada versa sua fica, fino a lambirle il clitoride, Simona sussulta di nuovo ed io continuo a scenderere.
Inizio a sgrillettarla, non è bagnata e questo mi dispiace, ma Simona inizia ad ansimare e respirare più affannosamente, le lascio il collo e ritorno a baciarle le labbra.
Simona risponde e la sua lingua si unisce alla mia, l’eccitazione sale, ho voglia di possederla così, li in uno squallido box condominiale, senza preliminari e senza romanticismo, le mie mani salgono ed accarezzandole prima i fianchi e poi il busto si posizionano sulle sue spalle.
Mi fermo per un secondo e la spingo verso il basso, le faccio cenno di scendere, ho voglia che me lo prenda in bocca.
Simona tentenna un po’, con le mani sulle sue spalle la spingo verso il basso più vigorosamente e lei esegue.
Con un movimento lento e sensuale si abbassa lentamente, si aggiusta i capelli che sono già raccolti in elastico a coda di cavallo e mi abbassa i pantaloncini e gli slip in un unico movimento.
Le brillano gli occhi, mi da un ultimo sguardo per vedere la mia eccitazione, prende il mio cazzo quasi rigido in mano ed inizia a dare una prima leccata sulla cappella.
Le faccio capire con un sussulto di piacere che sto gradendo e lei da una seconda e terza leccata sempre più poderosa, si ferma per un istante e dopo averlo scappellato fino alla base in un solo colpo lo ingoia tutto.
Rimane ferma così per un istante facendomi sentire il calore della sua bocca e poi lo estrae facendomi sussultare di nuovo.
Guardandomi negli occhi con sguardo malizioso, Simona si lecca la mano destra, dal polso fino alle dita. Poi, con la mano umida, riprende a masturbarmi ma senza leccarlo.
Ammetto di avere paura che qualcuno ci scopra ma non riesco a smettere di osservarla li inginocchio a segarmi come la più esperta delle attrici pornografiche.
“Dai prendilo in bocca !” Le dico quasi esasperato da questo lieve stallo.
Lei ripete l’operazione di leccarsi la mano, guardandomi fisso negli occhi…vuole sentirselo dire.
“Prendilo in bocca…” Le ribadisco
“Non ho capito, scusa” Simona sospira con un mezzo sorriso.
Cerco di controllarmi, uso tono quanto più dolce possibile ma deciso:
“Voglio che mi succhi il cazzo.”
Simona :
“Mmmmmmmm certo, dovevi solo chiedere.” Arresta la mano alla base del cazzo ormai durissimo e lo scappella completamente davanti al suo viso.
Spalanca prima le labbra, ingoia il cazzo fino a sotto il glande ed inizia a roteare la lingua su tutta la sua superficie.
Mentre succhia la cappella continua a stringere l’asta alla base con una mano mentre con l’altra mano ha iniziato a soppesarmi le palle.
“Oh si, così “ Sussurro inarcando la schiena all’indietro e spingendogli maggiormente il cazzo in bocca.
Succhia e con la mano mi sega, a volte guardando il lavoro che sta facendo e a volte guardandomi negli occhi mentre con la mano libera mi massaggia le palle.
Simona fa un altro paio di succhiate e poi alzandosi di scatto si avvicina a me e leccandomi dal collo fino all’orecchio con una voce da bambina mi dice:
“ Dai saliamo a casa, non voglio stare qui, ho voglia di te, prometto che ricomincio da dove ho finito e mi farò anche perdonare”
Rimango interdetto ma velocemente mi ricompongo, prendo due casse d’acqua e mi incammino verso l’ascensore che ci avrebbe portato dal piano meno 1 dove sono i box al nostro 4° piano.
Ma prima le dico:
“ Però me la paghi… “
Simona ride e mi segue, preme il tasto dell’ascensore e mi dice:
“ Non te ne pentirai “ E mi da un bacio a stampo sulla bocca.
Prima che arrivi l’ascensore ho giusto il tempo di avvicinarmi a lei e dirle ad alta voce:
“ Ah una curiosità, dove hai imparato quella cosa di leccarti la mani e poi iniziare a ….. “
In effetti ci avevo pensato prima, Simona era una gran porca a letto ed anche una gran pompinara, le piaceva succhiare ma forse quello che le piaceva di più era sapere di essere l’artefice del piacere del suo partner, ma quel gesto di leccarsi la mano e prendere in mano il cazzo in tanti anni di fidanzamento e di matrimonio non lo aveva mai fatto.
Entriamo nell’ascensore e proprio mentre si chiudono le porte Simona mi si avvicina e mi sussurra all’orecchio:
“ E’ stata Grazia, dalla sera di Halloween continua a mandarmi video porno di una attrice, che lei dice mi somiglia, si chiama Anissa Kate, mi manda solo video in cui lei è alle prese con 2 uomini o con altre coppie “
Rimango in silenzio un secondo, non che mi dia fastidio questa cosa, ma non me la aspettavo.
Simona ancora:
“ Sai è francese, fa solo video molto eccitanti, sempre in lingerie e completini troppo sexy. La conosci? Dici che mi somiglia veramente? “
Mi riprendo un attimo e le dico:
“ Ma poi Grazia, perché ti manda sti video, mica lo ho capito? “
L’ascensore si ferma a piano terra e si aprono le porte, entrano due persone che immerso nei miei pensieri, neppure noto.
Simona saluta ricevendo un educato buongiorno da entrambi e poi rivolgendosi a me:
“ Grazia dice che ho del potenziale e vuole farlo uscire “ E sorridendo mi fa spallucce.
Rispondo con un sorriso, nel frattempo l’ascensore riapre le porte per il sopraggiungere di un’altra persona. Ed eccolo entrare è un rider di Deliveroo, un bel ragazzo di colore con la sua classica box porta vivande.
L’ascensore prosegue verso il nostro piano, io sto già immaginando come possedere Simona non appena arrivati a casa ma ad un certo punto l’ascensore si ferma e si blocca.
Rimaniamo tutti un po’ basiti, sono sempre momenti non proprio di panico ma sicuro di tensione, le porte dell’ascensore fortunatamente si aprono concedendoci un po’ di aria e la parvenza di non essere in trappola.
Cerchiamo di farci coraggio a vicenda, la signora del 5 piano era vistosamente nel panico e cercavamo tutti di tranquillizzarla, il rider suonava la campanella nell’ascensore mentre io e Simona cercavamo di chiamare l’amministratore con i nostri cellulari.
Il problema sembra essere dovuto ad un momentaneo black out ma il problema principale e che nell’ascensore inizia a fare tremendamente caldo, l’areazione è ferma per assenza di corrente ed in 5 in un ascensore si sta davvero stretti.
Nel frattempo stringo la mano di Simona per starle vicino, i minuti volano via e con essi anche la mia eccitazione e la speranza di poter scopare.
Il caldo inizia a farsi sempre più insopportabile, siamo tutti sudati, io e Simona lo eravamo anche prima di entrare per via dei 50 minuti di corsa fatti, nell’ascensore si inizia anche a sentire quel classico odore acre di sudore e ambiente chiuso.
La coppia del 5 piano inizia a togliersi il cappotto ed i maglioncini, anche io tolgo la felpa rimanendo in pantaloncini e t-shirt e stessa cosa fa Simona aprendo prima la zip della sua felpa e poi sfilandosela.
Anche il Rider palesemente sudato come noi, si toglie giubbino e felpa e rimane in t-shirt, mostrando un fisico di tutto rispetto, molto definito ed asciutto.
La ristrettezza degli ambienti ha fatto si che Simona togliendosi la felpa abbia finito irrimediabilmente per poggiarsi con il petto sul braccio del Rider che imbarazzato finisce prima per spostarsi e poi per chiedere scusa.
Simona si scusa anche lei ed allungando la mano si presenta al Raider che in un buon italiano risponde di chiamarsi Kalenjin ma che tutti lo chiamano Kalè.
Solo ora guardando la scena mi accorgo che Kalè è davvero un bel ragazzo, alto circa 1.80 forse anche più, fisico definito, spalle larghe e lineamenti del viso caldi, labbra carnose, denti bianchi, gentile nei modi di fare e soprattutto non smette di tenere gli occhi su Simona.
Mia moglie ora è rimasta praticamente in legging e reggiseno sportivo, ciò nonostante continua a sudare, piccole gocce di sudore scendono nel solco tra i due seni riaccendendo il mio desiderio e catturando ancora di più lo sguardo di Kalè che sicuramente la starà spogliando con gli occhi.
Posso percepire il suo forte odore e mi piace, in generale vivo la sessualità con tutti e 5 i sensi e quindi anche con il naso ed essere a pochi cm da lei, percepire il suo odore forte di femmina mi eccita ancora di più, avessi potuto, la avrei scopata li nell’ascensore davanti a tutti.
Anche Kalè deve aver apprezzato la vicinanza di Simona ma soprattutto deve aver apprezzato il suo abbondante decolté contenuto a stento in quel reggiseno sportivo, infatti noto un leggero rigonfiamento nei sui pantaloni.
Pochi minuti di supplizio e finalmente la corrente ritorna in tutto lo stabile e l’ascensore riprende la sua risalita.
Arrivati al 4 piano ci fondiamo tutti fuori da quella trappola a forma di scatola, guardo l’orologio e mi accorgo che abbiamo passato quasi 30 minuti chiusi li dentro. Io e Simona salutiamo tutti e prima di entrare in casa nostra notiamo la coppia del 5 piano salire a piedi verso il loro piano mentre Kalè rimane sul pianerottolo con il cellulare in mano.
Io e Simona entriamo dentro, chiudo la porta di casa e sento Simona esclamare:
“ Si è fatto tardi tra un’ora devi andare a prendere i bambini a scuola, per quella cosa che avevo promesso, dovrai aspettare stasera….mi dispiace, vado a fare una doccia che sono tutta sudata “
Simona si toglie le scarpe e dandomi le spalle fa come per incamminarsi verso il bagno, come un falco faccio quasi un salto, la raggiungo e la cingo da dietro:
“ Dove vai, prima mi seduci e poi mi vuoi abbandonare “
La blocco con le braccia e le faccio una poderosa leccata sul collo sentendo il suo forte sapore di donna e le dico:
“ Mhhhh come sei buona, ti voglio adesso così, il tuo odore mi fa impazzire“
Con una mano la trattengo ancora mentre con l’altra mi intrufolo nei suoi leggings aderenti, Simona non fa resistenza:
“ Questi sono troppo stretti, ti danno sicuramente fastidio “ le dico sempre mentre le lecco come un gelato il collo.
Mi abbasso velocemente e senza alcun romanticismo le abbasso i legging e gli slip.
Simona:
“ Ma che fai, sei scemo, dai andiamo a fare la doccia insieme “
“ No, ti voglio ora così” Le dico e spingendola in avanti la blocco spalle al muro.
Il sangue circola veloce nel mio corpo. Sento l’eccitazione crescere.
Mi inginocchio davanti a lei, Simona apre leggermente le cosce e mi lascia intravedere la sua fica.
Con le mani le accarezzo le gambe e intanto la guardo negli occhi. Poi il mio sguardo sale sul seno con i capezzoli turgidi che si intravedono come chiodi attraverso il reggiseno. Mi soffermo sul piercing all’ombelico. Poi scendo verso la fica, Simona divarica ancora di più le gambe.
Massaggiando le sue cosce, le mani finiscono all’interno e con una leggera pressione gliele faccio divaricare di più.
Lei ha voglia, con le mani sui fianchi le faccio cenno di girarsi e la posiziono faccia al muro.
Sono ancora in ginocchio ma ora ho davanti il suo culo nudo, inizio subito a leccarle la parte di fica esposta.
Simona ha ancora le gambe leggermente chiuse, di conseguenza non riesco bene a leccarle tutta la fica, così le prime leccate finiscono per lambire anche il suo buchetto di sopra.
Simona inizia a mugugnare, ha ancora i legging e gli slip all’altezza delle ginocchia ed è per questo che forse non riesce a divaricare bene le gambe, così respingendomi un attimo si sfila i legging e gli slip.
Ora è libera da impedimenti, si appoggia di nuovo al muro ed inarcando il busto in avanti apre oscenamente le gambe.
Le porte del paradiso mi sono schiuse davanti, ora ho la sua fica completamente in mostra avanti al mio volto.
Le mie mani sono sui suoi fianchi e la mia lingua gioca nella terra di nessuno, tra le cosce e il pube. Mi avvicino alla fessura e sento il suo forte odore. Mi eccita. È completamente liscia e depilata come piace a me.
Con la lingua arrivo finalmente al clitoride, lo titillo lentamente, lei respira più affannosamente. La mano destra lascia i suoi fianchi e viene in aiuto della lingua. L’eccitazione che le si legge in viso è ben indicata da quanto è bagnata.
Con due dita apro la fessura, le grandi labbra non aspettano che essere baciate, succhiate e leccate. Ed è quello che inizio a fare. Prima piano, poi sempre con più forza.
Inizio a dare delle poderose leccate partendo dal clitoride e salendo fino sopra, ad ogni leccata Simona sussulta di piacere.
“ Vuoi ancora andare a fare la doccia “ Le dico interrompendomi per un secondo.
“ Dai leccami, continua” Mi risponde prontamente.
Con le mani inizio a scorrere l’interno coscia dalle caviglie fino ad arrivare alla fica, con il pollice mi faccio breccia tra le sue grandi labbra, le sento gonfie e bagnate, ci gioco intorno e continuo a leccare fino a quando le inserisco brutalmente il pollice dentro.
“ Ahi “ Simona quasi saltella
“ Vuoi che smetta? “ Le dico interrompendo quello che stavo facendo
Simona:
“ Fallo di nuovo, ti prego “
Obbedisco agli ordini e continuo a farla impazzire, La sua fica è aspra e dolce al contempo. I suoi umori sono già abbondanti ed è un piacere leccarli e assaporarli. Simona respira sempre più forte.
La penetro con la lingua per due o tre minuti abbondanti, poi la tolgo e vado a succhiare il clitoride.
Nel frattempo la mia attenzione è attirata da un rumore di voci che proviene dal pianerottolo.
Con la faccia ancora nella fica di Simona percepisco che c’è qualcuno fuori alla porta.
Senza interrompere il mio lavoro, capisco che è il raider di prima, quello che era con noi nell’ascensore.
Kalè è rimasto fuori al pianerottolo, sta parlando al cellulare:
“ Capo, sono rimasto bloccato in ascensore 40 minuti, non è colpa mia, te lo giuro sono qui nel palazzo ma questi stronzi non hanno voluto ritirare le pizze cosa devo fare”
Sentivo Kalè arrabbiarsi e mandare a quel paese il datore di lavoro.
Non è un problema mio, anche perché io ho altro a cui pensare, infatti il respiro di Simona si fa sempre più affannoso, io non interrompo il mio lavoro, ora ho la testa completamente in mezzo alle sue gambe e la sto leccando da sotto, alterno leccate a succhiate di clitoride questo manda in estasi Simona.
Sono passati pochi minuti e non sento più Kalè sbraitare, un dubbio mi sorge….
Interrompendo per un secondo il mio lavoro, mi sporgo un attimo girandomi verso la porta di casa e noto che non è completamente chiusa ma solo accostata, in lontananza scorgo Kalè che appoggiato all’ascensore si sta gustando la scena di Simona a gambe aperte faccia al muro che si fa leccare da me.
Rimango impietrito per un secondo….
“ Perché ti sei fermato, daiiiii “ Simona mi richiama all’ordine e girandosi mi tira per i capelli e riporta la mia faccia nella sua fica.
Continuo a leccare ma più lentamente, sto riflettendo, il cazzo sembra esplodermi, mi eccita sapere che ci sia una persona che ci sta guardando ma voglio rendere partecipe anche Simona.
Inizio a rallentare Simona se ne accorge e mi intima di continuare, mi fermo completamente, voglio giocare con lei:
“ Te lo devi guadagnare l’orgasmo “ Le dico.
“ Dai non fare il cretino, faccio tutto quello che vuoi “ Mi dice Simona.
“ Tutto, tutto, ma proprio tutto ?” e le do un’altra leccata
Simona:
“ Si si faccio tutto, basta che continui“
Io:
“ Ok, vediamo se sei brava, voglio vederti alle prese con un’altra persona…”
Simona:
“ Mhhh, vuoi vedermi scopare con Gerardo, come l’altra sera? Ok ok“
Le do un forte schiaffo sul culo:
“ Sbagliato, troppo facile, riprova sarai più fortunata “
Le do un morso sul culo ora.
Simona:
“ Ahiiii, ok, ok, ho capito, vuoi vedermi giocare con Grazia e Gerardo insieme sei un porco, ma ora leccami dai “
Io:
“ Sbagliato, di nuovo sei lontana “ Le do un altro schiaffo sul culo e passandole un dito tra la fica e facendolo inumidire ben bene glielo infilo senza delicatezza tutto nel suo buchetto posteriore.
Simona:
“ Mhhh, dai smettila, vuoi scoparmi insieme e a Gerardo, oppure vuoi farlo con me e Grazia, oppure vuoi scopare solo tu con tutti, oppure basta…. Dai leccami fammi venire, fammi scopare da chi vuoi tu, mi faccio scopare da tutti, basta che continui “
Io:
“ Mhhh sei sulla giusta strada, ti sei avvicinata”
Immergo la faccia completamente nella sua fica e comincio a strusciarmi e leccare contemporaneamente “
Io:
“ Allora non sei curiosa di sapere cosa devi fare per guadagnarti l’orgasmo….? “
Simona:
“ Siii, dai faccio tutto quello che vuoi “
Io:
“ Devi far divertire il corriere delle pizze, quello che ti scopava con gli occhi in ascensore “
Così riprendo a leccarla mentre con l’ indice le stimolo leggermente e dolcemente l’ano.
Simona:
“ Ma sei scemo, che dici !!! Non sappiamo neppure chi è… E poi dove lo ribecchiamo “
Le do un altro schiaffo sul culo e le dico:
“ Zitta e godi!!! E se il Raider ci stesse guardando ora…? Che faresti..? Ti ecciteresti “
Simona risponde ansimando ed emettendo un fortissimo mugugno di piacere
Io:
“ Lo sapevo….Allora, lo sai che il Raider ci sta guardando dal pianerottolo, la porta non è chiusa completamente e ci sta spiando da fuori…. Ora ti giri lentamente, lo guardi e lo inviti ad entrare e poi te lo scopi davanti a me “
Simona:
“ Tu sei scemo, che dici “
Simona si gira verso di me e con lo sguardo meravigliato si volta anche verso la porta di ingresso, pochi secondi e la meraviglia fa spazio alla paura.
Simona si irrigidisce, farfuglia qualche cosa fino a quando le spingo completamente il dito nel culo e leccando con decisione il suo clitoride le faccio segno di eseguire i miei ordini.
Simona:
“ Sei un porco lo sai, pensi che non abbia il coraggio vero….? Come sono eccitata adesso mi faccio scopare da tutto il condominio se vuoi….”
Si gira di nuovo verso la porta e con la testa e con la mano fa segno a Kalè di entrare in casa.
Il nostro nuovo amico di colore rimane quasi impietrito, forse sarebbe voluto scappare ma quando anche io lo invito ad entrare avvicinandomi alla porta di casa socchiusa e spalancandola, lui timidamente muove i passi verso l’ingresso.
“Prego accomodati è tutta tua” Gli dico.
Mi avvicino a Simona di nuovo e appoggiandole la lingua al lobo le sussurro:
“ Dovresti fare gli onori di casa, fai vedere al nostro ospite come sei brava a succhiare il cazzo”
E le infilo due dita in fica per stimolarla ulteriormente.
Simona:
“ Se è questo che vuoi… “
Simona si incammina verso Kalè che è rimasto ancora immobile e fermo davanti alla porta di casa e gli dice:
“ Adesso ci penso io a te “
La vedo da dietro muoversi verso Kalè, bellissima quasi completamente nuda, coperta solo dal reggiseno sportivo, il suo sinuoso culo si muove a ritmo delle sue falcate.
Kalè è ancora impietrito, non proferisce alcuna parole, io con lo sguardo e con un sorriso cerco di rincuorarlo, non vorrei che interrompesse il gioco per qualche motivo.
Simona ora è a pochi passi da lui, si ferma, lo guarda per un instante negli occhi e lentamente si inginocchia avanti a lui.
Con entrambe le mani abbassa il pantalone, mettendo in risalto delle gambe muscolose e completamente depilate.
Simona con le mani inizia ad accarezzarlo dal basso, partendo dalle caviglie per risalire lentamente, fino al bacino.
Lo sguardo è fisso sul suo pacco, indossa degli slip anonimi neri, ma già da diversi metri, io noto un rigonfiamento di tutto rispetto.
Simona si gira un’ultima volta verso di me, forse per cercare approvazione ma sul mio volto nota solo eccitazione.
Sorridendomi Simona, abbassa leggermente l’elastico dei suoi slip, subito il suo cazzo semi rigido schizza fuori come una molla, sbattendogli quasi in faccia:
“ Wau, quello che dicono su di voi è vero allora”
Con queste parole Simona elogia il cazzo del suo nuovo partner.
Lo sguardo di Simona rivela una certa sorpresa e soddisfazione per le notevoli dimensioni di quel membro di carne nera. Lo afferra con la mano, ed inizia a masturbarlo lentamente quasi con difficoltà, fa andare la sua mano destra su e giù lungo l’asta del pene a ritmo lento e costante, accompagnando al gesto un movimento rotatorio del polso.
Poi Guardandomi negli occhi con sguardo malizioso, Simona si lecca la mano destra, dal polso fino alla punta del dito medio e con la mano umida, riprende a masturbarlo.
Su e giù. Su e giù. Su. Giù. Su. Giù.
Kalè è ancora fermo innanzi a lei, non partecipa, solo il suo enorme sesso sembra reagire, Simona lo osserva indurirsi completamente avanti ai suoi occhi.
Inizia a dare così qualche leggera leccata sulla punta del suo cazzo, che nonostante non fosse all’apice della durezza, ha raggiunto e superato già le dimensioni del mio.
Simona sembra quasi voler assaggiare, provare il sapore di questo nuovo cazzo, solo leccate fugaci, ma si fanno sempre più poderose.
Con le mani e con le unghie accarezza il suo inguine, salendo piano piano, sfiorando la sua pancia ed arrivando a lambire i capezzoli da sotto la maglietta.
Le sue mani riscendono lentamente facendo il percorso all’incontrario, Simona di nuovo come fatto prima, guarda negli occhi Kalè e si porta la mano destra alla bocca, leccandola ed inumidendola abbondantemente per poi impugnare di nuovo il suo cazzo.
Kalè si sveglia dal suo torpore ed inizia a sussultare e proferire qualche soffuso verso di piacere.
Anche Simona si fa più decisa, sempre segando lentamente il suo cazzo, inizia a leccarlo di nuovo, stavolta più poderosamente. La lingua avvolge ed inumidisce la sua cappella mentre la sua mano destra continua muoversi su e giù lungo tutto l’asta.
Gli guarda l’attrezzo, con la mano gli prende il cazzo e piano lo scappella, il più possibile quasi a fargli male. Lo avvicina alla bocca e comincia a baciarlo intorno all’asta.
Lo alza e bacia le palle, grosse, piene. Comincia a succhiargli le palle che diventano più dure.
Il suo cazzo intanto è arrivato all’eccitazione massima saranno circa 2021 cm, ben largo, colore nero ebano e pieno di vene pulsanti..
Simona è abituata ai miei 19 cm e questa differenza di lunghezza deve piacerle molto, comincia infatti a risalire l’asta con la lingua fino alla cappella gonfia. Ci gioca un po’ fino a farla finalmente sparire completamente in bocca, la mordicchia quasi con i denti.
Mentre guardo il lavoretto che gli sta facendo, lei alza lo sguardo ed incrocia il mio e dagli occhi sprizza la voglia che ha di divertirsi.
Ogni succhiata si prende in bocca sempre più cazzo, fino ad arrivare a metà dell’asta.
Decido di partecipare anche io ai giochi e mi avvicino a loro, chinandomi verso Simona le sussurro:
“ Bhe, sai fare solo questo, puoi impegnarti di più “
Mi posiziono dietro Simona e quasi inginocchiandomi di fianco a lei inizio a sgrillettarla con vigore.
Simona sussulta di piacere e smettendo di leccare avvolge completamente dentro di sei il cazzo di Kalè.
“ Mhhhh si “ – il nostro amico sembra gradire la calda bocca di mia moglie che lentamente succhia il suo cazzo.
Simona con una mano sale e scende mentre con la bocca segue i movimenti della mano ingoiando ad ogni affondo sempre più cm di cazzo.
Dalla mia posizione non riesco a smettere di osservarla mentre succhia il cazzo di uno sconosciuto, come la più esperta delle attrici pornografiche, Simona prima fa colare un filo di saliva sulla cappella del suo pene e poi riprende il suo lavoro.
Continuo a sgrillettare Simona cercando di avere lo stesso ritmo delle sue pompate:
“ Vediamo se riesci ad ingoiarlo tutto fino alle palle “ Le dico.
Simona ancora con metà cazzo in bocca fa un cenno di si con la testa ed inizia a leccare tutta l’asta partendo dalla punta ed arrivando fino alla base, più che leccare sembra che lo stia bagnando tutto per agevolare l’ingoio.
Altre poche leccate e Simona inizia ad ingoiare il cazzo di Kalè lentamente, aiutandosi con la mano, piano piano scende, ora ne ha dentro di se più della metà, continua a scendere ma più lentamente, segno che la difficoltà aumenta.
Kalè ha gli occhi sgranati e si sta gustando la scena di una donna bianca che lui reputerà sicuramente una troia che ingoia il suo cazzo nero.
Simona è quasi arrivata alla base, sembra fermarsi, non riesce ad ingoiarlo tutto, torna indietro, da un’altra leccata e riprova, sembra non riuscirci, è davvero troppo lungo.
Decido di darle un aiuto e interrompendo il mio ditalino porto la mia mano alla sua nuca e:
“ Vuoi una mano “ Ed inizio a spingere la testa di Simona verso il suo cazzo.
Simona emette dei mugugni come quelli che si sentono nelle scene dei film porno quando le attrici fanno i Deep-throat, la saliva le esce di lato dalla bocca ma non fa resistenza non cerca di dimenarsi.
Non lo avrei mai detto ma mi piaceva questa sorta di quasi violenza, ho sempre pensato non ci fosse nulla di sensuale o erotico nel vedere una donna che si strozza con un cazzo in gola ma vedere Simona così, sentire i suoi mugugni mi eccitava ancora di più.
Un altro paio di spinte e Simona è riuscita nell’impresa, ha oramai tutto il cazzo di Kalè in gola, un conato di vomito e tanta saliva mi dicono che è il momento di fermarmi:
“ Mhhh diciamo che sei stata brava, ora fa quello che vuoi “
Le lascio la testa, Simona fa un sussurro di sollievo e la invito ad alzarsi e rimanere piegata sul cazzo di Kale, così a pecora.
Kalè ha preso calore e rimasto con il cazzo durissimo appoggia la mano sulla testa di Simona invitandola a continuare il suo abile lavoro di bocca.
Tenendole saldamente per i capelli, ne accompagna i movimenti. Simona sembra gradire, e gradualmente, aumenta sempre più la velocità del suo gesto. Su e giù. Su e giù.
Bisognosa di riprendere fiato, ogni tanto, Simona sostituisce le labbra con le sue mani. Le sue labbra scorrono desiderose lungo l’asta nera fino a quando:
“ No no! Qui si fa a modo mio “ Gli dice Simona scuotendo la testa ed allontanando la sua mano dalla testa.
Simona succhia golosamente, ogni tanto alterna delle succhiate a delle leccate di cazzo, lo sta proprio gustando vistosamente, Kalè inarca la schiena così da offrire maggiormente il cazzo il a Simona che gradisce ed emette un mugugno di piacere soffocato dalla saliva che le esce dalla bocca.
Deciso ad avere anche io la mia razione di pompino, mi avvicino a lei e le offro il mio cazzo, voglio vederla impegnata con due cazzi, come a casa di Grazia, glielo porgo ma Simona mi fredda:
“Sono una mogliettina obbediente, avevi detti che avrei dovuto far divertire il ragazzo dell’ascensore giusto? Quindi dovrai solo guardare…..se ci riesci”
“ Ok, voglio vedere proprio di cosa sei capace “ Le rispondo con fare contrariato, ho il cazzo che mi scoppia e vedere mia moglie alle prese con un cazzo nero mi fa eccitare ancora di più.
Simona interrompe il suo lavoro di bocca facendo sussurrare Kalè, si avvicina a lui e tenendogli il cazzo il mano gli sussurra all’orecchio:
“ Vuoi scoparmi, hai un preservativo?”
Il sangue mi si gela, Simona fa sul serio, il ragazzo annuisce, cerca di dare un bacio a Simona, ma lei lo scansa, Kalè le dice che non ha preservativi con se.
Simona, con ancora il cazzo di Kalè in mano e guardandomi con fare deciso mi dice:
“ Vai a prendere un preservativo in camera da letto, ho troppa voglia”
Come al suono di una sveglia, mi desto dal mio torpore e farfugliando qualche cosa mi incammino verso camera da letto.
L’eccitazione è alle stelle, in camera inizio a ravanare forsennatamente nei cassetti del comodino, trovo la scatola di preservativi, li usiamo raramente, solo quando Simona dimentica di prendere la pillola ed infatti la trovo vuota.
Rientro nel corridoio con la scatola in mano e mi imbatto in una scena nuova.
Simona inginocchiata con le spalle al muro, le mani alzate e tenute strette a mo’ di manette appoggiate sempre al muro e Kalè in piedi che sta letteralmente scopando la sua bocca.
Simona mugugna soffocata da quel cazzo nero, rivoli di saliva le scivolano dalla bocca e sembra gradire, Kalè è quasi in estasi, emette dei suoni gutturali di piacere, se la sta proprio godendo la mia mogliettina troia.
Simona mi vede arrivare con la scatola di preservativi, io rimango fermo a gustarmi la scena, con fare deciso si libera dalla presa di Kalè e sfilandosi per un solo secondo il suo cazzo dalla bocca si slaccia il reggiseno sportivo facendo rimbalzare le sue tettone grandi, enormi e naturali.
“ Ti piacciono?’ Gli chiede con tono malizioso.
“Molto “ Risponde in maniera semplice ed imbarazzata Kalè.
Simona:
“Vuoi provarle ? ”
Kalè quasi non risponde, annuisce solamente, forse non ha ben chiaro che cosa abbia in mente Simona.
Vedendolo esitante, Simona prende il suo pene e lo avvicina al seno, poi lo inserisce tra le due tette. Sorridendogli, si stringe i seni tra le mani ed inizia a muoverli su e giù in una lenta e sensuale spagnola durata qualche interminabile minuto.
Simona prova anche a leccargli il cazzo durante la spagnola ma non ci riesce. Il suo cazzo si perde infatti nel mezzo delle sue grandi tette mentre con il bacino va avanti ed indietro per aumentare il ritmo.
Fino a quando Simona interrompe la sua spagnola, si riaggiusti i capelli in una coda di cavallo ed inizia a succhiare di nuovo il suo cazzo.
Kalè la riblocca con le mani al muro ed inizia a scoparle la bocca con maggiore foga, con una mano le continua a forzare le braccia al muro e con l’altra le smanaccia con vigore un seno, lo soppesa godendone della grandezza, lo strizza, lo spreme e poi si sofferma sul capezzolo strizzandoglielo con l’indice ed il pollice.
Simona credo sia in difficoltà, la saliva le cola copiosamente sulle tette, noto prima uno e poi due, tre conati quasi di vomito.
“ Hey fai piano, me la rompi così “ Gli dico sorridendo
Kalè mi guarda e quasi con fare di scusa inizia a rallentare, a causa di ciò Simona si libera del cazzo che aveva in bocca e mi dice:
“ Shhhh stai zitto non era quello che volevi? Dai non dormire, dammi un preservativo o vuoi metterglielo tu forse…? “
“ Simo, sono finiti, c’è solo la scatola vuota“
Nel momento in cui proferisco le parole, il sangue mi si gela e penso tra me e me:
“ E se adesso mi dice che vuole farsi scopare senza preservativo, mia moglie scopata in casa mia da un extracomunitario di colore senza preservativo “
Simona mi guarda e:
“ Mhhhhh e adesso… ? Mhhh, ti è andata bene, dovrai essere bravo “
Simona con la mano mi fa cenno di avvicinarmi a lei, liberandosi dalla presa di Kalè si alza e completamente nuda si frappone in mezzo a noi.
In due passi sono da lei, Simona mi cinge i fianchi e mi bacia appassionatamente, la sua lingua è subito dentro di me e con un vortice lambisce ed accarezza la mia. Sembra quasi voglia farmi sentire quello che ha sentito lei, come a farmi sentire il sapore fantastico di un cazzo nero.
Le mie mani sono su i suoi fianchi, le accarezzo il culo e con le mani le divarico le natiche mostrando la sua calda fica a Kalè che si avvicina e cinge Simona da dietro prendendola dai seni.
Simona è oscenamente presa dai nostri corpi, ferma immobilizzata in un abbraccio a 4 mani che le sfiorano e le accarezzano il corpo. Le nostre lingue continuano a sfregarsi l’una con l’altra in un bacio appassionato mentre Kalè si sta gustando le sue tette e con la lingua le sta leccando il collo e le spalle.
Simona ansima, si sente presa, la bacio sul collo anche io mentre Kalè la lecca da dietro, poi piano scendo e incontro i suoi capezzoli duri, ma morbidi allo stesso tempo. Li prendo in bocca, prima uno, poi l’altro, e ci gioco con la lingua, li mordo delicatamente. Simona sospira, ansima, è completamente in balia di noi che ci stiamo godendo il suo corpo fantastico.
Kalè sembra quasi grugnire tanto dal piacere, anche perché mi sono accorto che Simona con una mano ha trovato la forza di segarlo.
Simona si stacca da me, quasi allontanandomi e:
“ Basta non resisto, scopami…! Altrimenti mi faccio scopare da lui senza protezione “
Simona si gira e dandomi le spalle si piega verso il cazzo di Kale pulsante, gli sorride e gli dice:
“ Dovrai accontentarti della mia bocca “ Ed ancora bagnato per il lavoretto di prima lo fa scomparire dentro di se.
Con Simona piegata a 90 gradi sul cazzo di Kalè, prendo il mio in mano e glielo punto con decisione sulla fica, senza neanche entrare la sento bagnatissima e calda, con una leggera spinta e senza trovare alcuna resistenza la penetro velocemente, è completamente fracida e già con la prima spinta sono completamente dentro di lei fino alle palle.
Simona emette un sussulto di piacere soffocato in gola dal cazzo di Kale, ora è lui ad essere in piedi con la schiena poggiata al muro, con una mano appoggiata alla nuca di Simona lentamente le impartisce il ritmo.
Simona ora sembra gradire maggiormente, io continuo a scoparla con decisione, con le mani libere le divarico le chiappe per affondare maggiormente i colpi ed avere anche una vista migliore della sua fica e del suo buchetto.
Mi diletto a stimolarlo prima con l’indice e poi con il pollice, ogni tanto le do anche qualche sonoro schiaffo sul culo facendo diventare una natica rossa come avviene nei film porno.
Kalè con le mani è passato a gustarsi di nuovo le mammelle di Simona che in quella posizione le ballonzolano oscenamente con una vacca.
Simona è in estasi, mugugna di piacere senza mai perdersi il cazzo di Kalè dalla bocca, è sempre stata una grande pompinara ma non la ho mai vista gustarsi con tanto piacere un cazzo.
Con una mano fa scivolare il cazzo nella sua bocca mentre con l’altra si appoggia alla pancia di Kalè accarezzandogli l’addome, tastandogli gli addominali ed il petto scolpito.
Simona è allo stremo, sento che il ritmo dei sui respiri aumenta sempre di più, mugugna, sospira, geme, rivoli di saliva inondano le sue fantastiche tette mentre io continuo a scoparla da dietro aumentando il ritmo delle spinte.
Simona sta per venire ed anche io, le gambe iniziano a tremarle, dal godimento quasi non riesce più a succhiare avidamente il cazzo a Kalè, infatti ora è di nuovo lui che le pompa la bocca e con la mano con la quale lo stava spompinando ha iniziato a sgrillettarsi forsennatamente.
Si libera del cazzo che ha in bocca, ansima forsennatamente ad occhi chiusi, muove la testa a destra e a sinistra, si inarca, sta per venire.
“Aaaahhhh… aaahhhhh… mmmmmm… aaahhhh”
Al primo mugugno un fiotto di liquido sembra schizzare fuori dalla sua fica, mi bagna il cazzo. Le sue gambe tremano e si chiudono e si aprono più volte.
Simona è in estasi:
“ Mhhhh, si dai, dai, dai così “
Inizio a pomparla più forte, anche io sono al limite, stiamo per venire insieme come piace a noi, coppia affiatata dentro e fuori dal letto.
“ Simo …” dico con voce bassa. Ansimante. “ Sto per venire “
Altre due, tre spinte ed esplodo in uno spasimo:
“ Mhhhh vengoooooo “ Inizio a scaricarle il mio seme dentro.
Anche Simona che era all’apice del godimento al sentire la mia sborra inondarle la fica si lascia andare ad un poderoso orgasmo:
“ “Mmmmmmm, sìììììì… aaaahhhhhh… sììììììì, cazzoooooo”“
Le gambe quasi le vengono meno, sento le vibrazioni della sua vagina sul mio cazzo e ciò amplifica il mio piacere, continuo a pompare a ritmo del respiro di Simona, fiotti di sborra riempiono la fica di mia moglie mentre spompina un cazzo nero di uno sconosciuto.
Mi sento completamente prosciugato, estraggo il cazzo dalla fica di Simona, vedo le pareti della sua fica restringersi e chiudersi, subito dopo un rivolo di calda sborra le fuoriesce, scivolando lentamente sulla sua gamba.
Un ultimo sussulto di piacere accompagna Simona, che quasi come alla fine di una trance mistica, si riprende e poi si siede affannosamente ai miei piedi.
Anche io mi siedo a terra come a riprendermi e le sussurro:
“ Mii hai fatto impazzire “
Simona esausta mi risponde con un sorriso, prima di avere quasi una scossa, un brivido, forse un ultimo spasmo dovuto all’orgasmo causato dalla sborra che le fuoriesce da dentro.
Accanto a noi, in silenzio con il cazzo sempre ben dritto c’è Kalè, in attesa di ricevere anche lui un orgasmo, Simona se ne accorge e nonostante fosse esausta con un sorriso malizioso si tira su e si rivolge al nostro amico:
“Stenditi”
Lo guarda negli occhi neri e profondi e:
“Ora tocca a te, divertirti”
Con una mano fa cenno a Kalè di stendersi, che sempre in silenzio esegue e si mette in posizione supina.
Simona subito si fionda sul suo cazzo iniziando un lento ma profondo pompino aiutata dalla sua mano, che provvede su e giù a scappellare la punta di quel palo di carne in attesa che la bocca accogliesse la cappella.
Simona pompa voracemente per portare Il più velocemente Kalè all’orgasmo, io sono seduto di fianco a loro a godermi la scena.
La scena stile Cuckold che mi sto gustando viene interrotta però da un classico suono della ricezione di un messaggio Whatsapp, non ci faccio quasi caso.
Kalè mugugna e forse farfuglia qualche cosa nella sua lingua all’indirizzo di Simona, l’avrà sicuramente apostrofata con le peggiori offese nella sua lingua….
Nel frattempo altri messaggi disturbano la visione della scena, di fianco noi c’è un mobiletto svuota tasche, li il cellulare di Simona lasciato prima di andare a correre, continua a vibrare e suonare fastidiosamente.
Indispettito, allungo una mano per vedere chi disturbi con tanta veemenza:
“ Ragazzi dove siete, noi stiamo andando al Centro Commerciale, ci raggiungete per un caffè :) ? “ Un messaggio di Grazia susseguito da una serie di faccine ed emoticons.
Stavo quasi per buttare via il cellulare e continuare a godermi la scena quando un’illuminazione mi folgora.
Mi avvicino a Simona e senza interromperla nel suo lavoro di succhiatrice di cazzi le sussurro all’orecchio:
“ Chissà cosa direbbe la tua amica Grazia di quello che stai facendo “
Le appoggio leggermente la lingua nell’orecchio e lo do una sculacciata sul suo bel culone facendolo scoccare.
Simona si libera del cazzo di Kalè solo per un secondo e mi risponde:
“ Glielo dirò sicuramente quello che mi hai fatto fare “
Sempre con il cellulare in mano e puntandolo verso di loro:
“ Non c’è bisogno, glielo faccio vedere io quanto sei troia “
Così un classico suono di un click di fotocamera echeggia nella stanza.
Simona mi guarda sorpresa, sta per dire qualcosa ma la mano di Kalè la riporta ai suoi obblighi di pompinara e subito si ritrova con il suo cazzo di nuovo in bocca.
Pochi secondi ed il silenzio è interrotto da un altro messaggio di Grazia:
“ Wau ma dove siete? Sei proprio la mia amica più troia….“
Attivo la videocamera e stavolta mando in chat un breve video di 10 secondi.
Giro lo schermo del cellulare verso Simona e le dico:
“ Ho mandato a Grazia, una foto ed un video di te che succhi il cazzo come una troia “
Simona senza togliersi il cazzo dalla bocca annuisce sorridendo.
Altri lunghissimi secondi e Grazia risponde:
“ Ci siamo fermati alla piazzola di sosta in tangenziale, Gerardo si è eccitato a vedervi e ha voluto che gli succhiassi il cazzo.”
“Comunque non pensavo fosse così brava in questo genere di cose :) Ma io so fare decisamente di meglio! “
Recitava un altro messaggio con una foto allegata di Grazia con tutto il cazzo il Gerardo piantato in bocca mentre è seduto alla guida in macchina.
Kalè inizia ad ansimare più forte, il suo respiro è sempre più affannoso, non avrei resistito così tanto ad un lavoretto di quel genere da parte di Simona.
Riprendo il cellulare ed attivo la fotocamera di nuovo e filmo tutto.
Kalè alza quasi il bacino da terra per offrire maggiormente il suo cazzo a Simona e con la mano dietro la nuca la spinge a pompare maggiormente.
Finalmente sta venendo, con voce decisa ma tranquilla gli dico:
“ Non le venire in bocca “
Simona alza la testa di scatto e con espressione arrabbiata mi fa cenno di stare zitto, Kalè la riprende per la testa e la rifionda sul suo cazzo.
Simona:
“Ricordati solo di avvertirmi quando stai per…..”
Kalè con la testa fa cenno di aver capito e riprende a scopare la bocca di Simona più velocemente:
“Mhh, sto per venire…”
Ancora qualche altro affondo:
“Vengo, vengo ” Un paio di secondi prima di esplodere.
Simona scansa la mano di Kalé dalla sua nuca ed aggiustandosi i capelli per non farseli imbrattare di sperma, accoglie nella sua bocca il primo schizzo, poi un secondo e poi un terzo.
Simona mugugna, non riesce ad ingoiare tutta la sborra e fiotti bianchi di seme iniziano a scendere dalla sua bocca ed a scorrere sul cazzo di Kalè che per effetto della saliva mista a sborra ora appare lucido.
Simona ha quasi un conato e scansandosi, continua a segare il cazzo, guardandolo eruttare 4, 5, 6 volte.
Kalè le riprende la testa tra le mani e la riporta prepotentemente sul suo cazzo.
Simona non oppone resistenza, le sue tette ballonzolano oscenamente, Kalè:
“ Siiii, siiii“
E forzandola ulteriormente le scarica in bocca le ultime gocce del suo seme.
Simona ingoia con difficoltà continuando a salire e scendere sul suo cazzo, Kalè le tiene sempre la mano sulla nuca e le detta i tempi.
Kalè è tutto un fremito di piacere, Simona si libera dalla sua presa, si posiziona di lato ed inizia oscenamente a leccare la cappella del suo cazzo soffermandosi sulla punta, le ultime gocce di sborra fuoriescono e subito vengono riprese dalla lingua di Simona.
Kalè è stremato, Simona continua a pulire le ultime gocce di sborra.
Non l’avrei mai detto che mia moglie fosse amante delle sborrate in bocca, è una cosa che mi ha riservato pochissime volte ed invece ora è li a pulire le ultime gocce di sborra dal cazzo di uno sconosciuto.
Simona si ferma per un istante e dice:
“ Mhhh mamma mia quanta ne avevi, era parecchio che non …..? “ E sorride maliziosamente.
Kalè imbarazzato fa cenno con la testa di si e ritraendosi, inizia ad alzarsi.
Kalè inizia frettolosamente a vestirsi mentre io e Simona rimaniamo ancora a terra, lei con bocca intrisa di sborra e con la fica ancora gocciolante del mio nettare.
Il tempo di avvicinarmi a Simona che lei mi si butta addosso e di spalle si accovaccia su di me, Kalè è già vestito e frettolosamente si avvicina alla porta di ingresso e con voce flebile e tremolante ci saluta:
“ Mhhh grazie , Io, direi, io andrei, forse è meglio “
Senza neppure aspettare la nostra risposta, apre la porta di casa e esce.
Io e Simona sorridiamo di questa scena e lei mi dice:
“ Ma è scappato, non sarò stata abbastanza brava forse? A proposito ma cosa voleva di tanto importante Grazia “
Le rispondo:
“ Nulla, solo sapere quanto sei troia, ma non ti preoccupare adesso lo sa… Ahhh ahhhh “
Simona:
“ Ma Veramente gli hai mandato le nostre foto e video? Ma sei scemo… ? “
“ Non ti preoccupare, si sono eccitati ed hanno finito per scopare anche loro su una piazzola in tangenziale….Ahhhh ahhh, dopo chiamala per vedere come è andata…“
Mi viene voglia di stringerla e soprattutto di baciarla, lei capisce subito e mi fa segno di aspettare, si alza, si dirige in bagno ed apre l’acqua per pulirsi un po’.
Tornata da me, con fare amorevole mi asciuga il cazzo con un asciugamano e gli da un’ultima leccatina sulla punta.
Mi si accoccola addosso e mi bacia, rimaniamo così qualche minuto fino a quando sorridendo ed ancora un po’ imbrattata di sborra si incammina di nuovo verso il bagno.
Anche io dopo un po’ mi alzo e dopo essermi vestito la raggiungo, la trovo sotto la doccia a lavarsi vistosamente i denti:
“ Hei il tuo amico nello scappare ha lasciato il cartone di una pizza familiare all’ingresso, sarà il tuo premio per essere stata brava? Ahhhhh Ma ti stai lavando i denti ? “
Simona:
“ Mi è rimasto uno strano sapore in bocca, non so, tipo di rider nero “ E mimando con lo spazzolino il gesto di un pompino mi sorride.
Mi giro ed uscendo di casa per andare a prendere i ragazzi a scuola, penso alla mia nuova moglie ed a quello che ci aspetterà…….
Aspetto i vostri commenti e giudizi anche a mezzo mail royy@inwind.it
stupendo, nella forma e nella sostanza
Grazie mille, hai letto anche gli altri miei racconti?