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Un caldo telefono

By 13 Agosto 2024No Comments

Scrivo e pubblico su Milù ormai da diversi anni, per un problema alla mail ho dovuto cambiare nick mantenendolo però molto simile al precedente.
Questo continuo pubblicare e l’indicazione della mia mail per richieste di racconti, han fatto sì che diversi mi scrivessero, single sia maschi che femmine e coppie, ciascuno di essi con le proprie fantasie e desideri che ho cercato di tradurre aggiungendo un po’ di fantasia e, talvolta, andando anche oltre quanto mi era stato richiesto. Chi mi ha commissionato le narrazioni però è sempre rimasto contento anzi, quando il racconto è andato un po’ sopra le righe, spesso i ringraziamenti sono stati anche più ampi.
Coppie che si sono fatte scopate più libidinose altre che, a modo loro, hanno messo in pratica quanto la fantasia aveva descritto trovando il coraggio di spingersi oltre nello scambismo o nell’essere cuckold.
Fra tutte però voglio raccontarvi una nuova storia in cui una mia fantasia ha trovato terreno fertile in una lettrice per la quale avevo scritto un paio di serie. Ovviamente non farò il nome reale, nel racconto che segue lei sarà Samantha o Sammy.
Sammy aveva scritto la prima volta un po’ titubante lodando un mio racconto in cui avrebbe voluto riconoscersi anche se un po’ oltre quella che era la sua fantasia; mi aveva detto che il mio stile la faceva masturbare furiosamente e mi aveva descritto per sommi capi una suo desiderio erotico. Aveva anche allegato una sua fotografia in cui mostrava il seno, senza ovviamente inquadrare il volto.
Dopo diversi scambi, racconti e foto sempre anonime ma sempre più spinte, un’idea era venuta a me. Si era creato una specie di legame, lei sposata ed innamoratissima del marito, aveva trovato in me qualcuno con cui sfogare le sue fantasie più recondite che non osava confessare al coniuge. A più riprese le avevo suggerito di lasciarsi andare col marito per raggiungere una completezza sessuale e creare più complicità di coppia ma lei mi aveva sempre detto che si sarebbe vergognata e che suo marito non avrebbe capito.
Decisi così di scriverle proponendo qualcosa io, ormai le storie per lei seguivano troppo lo stesso cliché, lei innamorata del marito veniva intortata, resisteva ma alla fine cedeva alla libidine di marpioni diversi salvo poi piangere dentro di sé e pentirsi.
Sammy le scrissi, nel mondo moderno ormai sempre più virtuale lo scambio fisico delle fotografie non è più necessario ma vorrei proportene uno di questo tipo. Tutti abbiamo un vecchio telefono in casa, ormai inutilizzato e riposto in un cassetto come telefono di scorta fino a che la scorta non diventa troppo ampia e si fa un po’ di pulizia.
Quello che ti propongo è di scambiarci telefoni, inizializzati, sui quali però abbiamo salvato nostre foto e video piccanti. Il metodo per lo scambio senza incontrarsi e senza sapere il nome uno dell’altro era semplice. Creare due profili su una nota piattaforma online di compra vendita di oggetti, senza usare i nostri veri nomi. La piattaforma fornisce anche la possibilità di spedire generando etichette. Anonimato garantito nelle spedizioni, sui pagamenti no ma non sarebbero stati dati che la controparte avrebbe visto.
Le scrissi via mail la proposta, passarono due settimane, ormai credevo che l’idea non le fosse piaciuta ed invece ricevetti una mail con il link all’annuncio pubblicato. Poche righe di commento in cui mi chiedeva con che nome avrei fatto l’acquisto in modo da mandare alla persona giusta le sue foto.
Dalle righe scritte traspariva l’entusiasmo per questa cosa ed anche io, ormai molto agé mi ringalluzzii in attesa del completamento della transazione.
Le risposi subito ed andai al link. Il telefono era un modello alquanto vecchio, di quelli non smart ma con la possibilità di inserire una scheda di memoria. Feci l’acquisto dopo aver mandato il nome (molto particolare per evitare dubbi) con cui avrei proceduto.
Nel giro di pochi giorni il pacchetto arrivò al punto di ritiro che avevo indicato, il cuore mi batteva a mille, arrivai a casa e, con il telefono, un foglio con le istruzioni. Foto e video non erano state fatte con quel telefono che aveva risoluzioni minime rispetto a quelli moderni ma quanto prodotto era stato scaricato su una memoria molto capiente. Quando attaccai la memoria al pc ero come quando la mattina di Natale i piccoli scartano i regali.
Nelle righe di accompagnamento Sammy mi diceva di seguire la sequenza cronologica dei files perché c’era una logica.
Il numero uno era un video in cui una voce femminile in sottofondo mi ringraziava (usando il nick di Milù) per la gioia che le avevo portato. Poi interveniva una voce maschile che diceva che era il marito, che Sammy alla fine si era confidata con lui e che pian piano le aveva raccontato tutto. Lui era entusiasta. Avevano letto i racconti insieme facendosi scopate come non facevano da anni.
Dal numero due al 100 erano fotografie, Sammy se ne faceva regolarmente nel corso del tempo. In tutte il volto era oscurato e raccontavano una decina di anni suoi, sempre sola, il corpo si modificava, i due figli con il primo accenno di pancia, l’allattamento con le tette ingrossate e così via.
L’ultima era recente, lo si capiva anche dalla risoluzione dell’immagine, Sammy con le pecette sul volto, stava succhiando il cazzo di un uomo, sotto la scritta saluti da Sammy e xxxx, il marito.
Poi c’era una serie di video, selezionati, come spiegato nel file 101, fra quelli in cui non era riconoscibile.
Seno, figa, culo in movimento. Alla fine due video recenti. Nel primo il telefono che mi era stato inviato come contenitore dei files, era il protagonista insieme a Sammy. In sottofondo la voce del marito che la incitava a dare il meglio chiedendole di essere il più troia possibile. Sammy, dopo aver infilato il telefono in un preservativo, ungeva il tutto con del gel intimo e poi iniziava ad infilarselo e, come nella migliore tradizione dei filmati dell’epoca di quel telefono, ad un certo punto cominciava a trillare mentre era all’interno della sua figa. Lei con un opportuno movimento pelvico lo espelleva e rispondeva con l’altoparlante dopo averlo tolto dal preservativo. Dall’altro capo la voce del marito che la apostrofava con epiteti poco lusinghieri per una signora ma molto adatti alla circostanza. Sammy poi si masturbava il clitoride con il telefono usato a mo’ di piccolo dildo fino ad arrivare ad un orgasmo probabilmente più mentale che fisico.
Nell’ultimo video Sammy ed il marito ringraziavano per l’energia che racconti e lo svelare degli stessi avevano portato nel loro matrimonio. “Siamo tornati ragazzi alla scoperta del sesso ed è un regalo bellissimo. Non sappiamo se tu sia uomo o donna, alto o bassa, magra o grasso, giovane o vecchio, la tua mente ci ha affascinato e ci piacerebbe conoscerti di persona senza nessuna prospettiva sessuale”.
Mi masturbai con piacere avendo un orgasmo. Diverse coppie mi avevano contattato ma erano già partecipi, i miei racconti avevano rinnovato un po’ i rapporti ma nessuno, almeno per quanto ne sapevo, avevano portato così tanto al rapporto.
La richiesta di incontro era molto lusinghiera, avrei potuto tranquillamente accettarla ma la regola che seguivo era quella di non avere mai incontri con chi mi aveva contattato.
Feci una piccola eccezione, registrai un audio in cui li ringraziavo ed ero felice ad aver contribuito al loro nuovo fuoco sessuale ma, preferivo che si costruissero l’immagine di me che più piaceva loro.

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