Mi chiamo Lucio e quest’anno mia moglie Maria Vittoria (Mavi) passerà ferragosto dall’altra parte del globo. E’ tre mesi che sta lavorando in Australia e ne avrà almeno per altri due. Abbiamo 45 anni Mavi e 50 io, il sesso lo abbiamo esplorato abbastanza a fondo prima di incontrarci ma ci siamo trovati per farlo anche una volta insieme. E’ uno dei punti che più ci uniscono ed abbiamo un patto per cui siamo liberi di provare qualsiasi cosa basta che l’altro lo sappia, se possibile meglio se fatto insieme. Entrambi siamo bisex e, prima di partire, abbiamo attraversato una fase in cui Mavi faceva la domina ed io lo slave.
La cosa è piaciuta ad entrambi e lei ha comprato diversi giocattoli interessanti per rendermi ancora più sottomesso, manette, cunei anali, gabbiette, pinze sia per capezzoli che per lo scroto, strap-on con cazzi di tante dimensioni materiali e colori diversi.
Dopo avervi introdotto la situazione vi racconterò cosa è capitato a ferragosto. Abbiamo una casetta al mare sul litorale laziale, la ha ereditata Mavi dai suoi genitori e ci andava fin da piccola tanto che, quando siamo lì, frequentiamo un gruppo di amici locali. Con qualcuno dei ragazzi Mavi era stata fidanzata quando era pischella e frequentava la zona durante le vacanze e con un paio di loro era anche andata a letto. Uno in particolare le era rimasto impresso, lui, Marcello, ha la sua età, fisico atletico ed ha sposato Carlotta altra ragazza del gruppo di amici e con loro abbiamo praticato scambio di coppia. Marcello lavora nella ristorazione e l’estate ovviamente è il momento clou dell’anno ed a Ferragosto non riesce mai ad essere con noi. Un’altra coppia Rosaria e Franco lavorano entrambi a Roma ed anche lui purtroppo per ferragosto era di turno. Anche altri amici non hanno potuto partecipare, chi via per le vacanze e chi con altri impegni già presi. Per farla breve a ferragosto mi sono trovato da solo con 4 donne: Carlotta, Rosaria Roberta e Mariasole. Mariasole ha una splendida villa con un giardino pieno di piante di ulivo che rinfrescano l’aria. Quest’anno dato il clima rovente e la poca brigata rispetto agli altri anni, le ragazze hanno deciso di festeggiarlo con un pranzo in giardino da Mariasole, meno casino, più fresco, ognuno avrebbe portato qualcosa.
Siamo arrivati da Mariasole che erano le 11, grazie alla particolare conformazione della zona, una parte del giardino risulta essere per buona parte in ombra e, quando è al sole, siepi ed altre essenze mantengono la temperatura a livelli piacevoli anche quando fa molto caldo.
Mariasole aveva preparato un aperitivo con degli spritz e del prosecco oltre a qualche tartina da mangiare ed alle 11:30 avevamo già tutti quanti bevuto un paio di bicchieri e l’aria si stava surriscaldando con battute a sfondo sessuale. Mariasole, si diresse in casa e ne uscì con un pacco.
Subito le ragazze si avvicinarono chiedendo cosa ci fosse, sopra un bigliettino che sfilò e lesse ad alta voce.
“Cara Mariasole, nel pacco sono contenuti alcuni giocattoli che Lucio conosce bene e che ha già utilizzato. Ultimamente stiamo sperimentando la dominazione ma non vorrei che Lucio, visto che manco da tre mesi, dimenticasse quanto imparato come schiavo. Visto che siete tutte donne ho deciso di prestarvelo e vi esorto a divertirvi facendogli capire bene chi è e soprattutto chi comanda”. La firma era quella di mia moglie Mavi.
Mariasole, tenendo ancora chiuso il pacco, si rivolse a me: “immagino tu sappia cosa c’è qua dentro, se sei disponibile aprirò il pacco ma una volta aperto non si torna più indietro, tu sarai per oggi il nostro schiavo, ovviamente se anche Carlotta, Rosaria e Roberta vogliono vivere questa esperienza”.
Le ragazze tutte garrule mi venero intorno facendo un po’ le gattine invitandomi ad accettare e confermando che non vedevano l’ora di fare questa esperienza.
Mi trovavo davanti ad un bivio, con Mavi avevo fatto parecchio ma su quattro c’era la possibilità che almeno una fosse “più avanti” e ad un livello che non ero in grado di sopportare fisicamente o emotivamente.
Mentre tentennavo vidi che Mariasole armeggiava col tablet e fece una videochiamata. Rispose mia moglie. “Ciao Mavi, Lucio sta facendo un po’ il prezioso, non ha ancora deciso se aderire al tuo invito di fare il pacco regalo di ferragosto per noi, vuoi dirgli qualcosa che lo possa far decidere?”
Sullo schermo del tablet di Mariasole l’immagine del volto di mia moglie si allargò e la riprese a figura intera, era completamente nuda se non per un paio di autoreggenti ed un paio di scarpe con il tacco altissimo.
“Sto per uscire, mi metterò un cappotto e nell’altro di più, conto di andarmi a divertire ad una festa di ferragosto con alcuni colleghi che ho già conosciuto e di cui ti ho parlato”. Calcò molto la voce su conosciuto per far capire che la conoscenza era stata approfondita. D’altra parte tre mesi senza scopare non li avrebbe mai fatti e mi aveva raccontato che nei mesi di lavoro lì si era fatta scopare da tre diversi colleghi ma sempre uno alla volta. Da quello che avevamo capito quella sera li avrebbe presi tutti e tre insieme, non sapevo se ci sarebbero state altre donne, non lo aveva detto comunque o era una mini orgia o, se c’erano anche altri un bel gruppo di sesso libero. Mi aveva accennato qualcosa ma mi aveva liquidato con un “ti racconterò”.
Mariasole chiuse la comunicazione e rivolgendosi a me disse: “la tua signora oggi sarà la troia di diversi maschi, vuoi essere da meno e non essere la nostra vacca?”.
Il linguaggio di Mariasole mi sorprese ed arrapò al tempo stesso.
“E sia, aprite il pacco” risposi.
Le altre ragazze si fiondarono sul pacco e lo sventrarono. Dentro c’era un costume da cameriera con gonnellino cortissimo, un plug anale con coda di cavallo, un paio di gabbiette di silicone della mia misura ed alcuni degli strap-on che Mavi aveva usato su di me diverse volte.
“Spogliati subito vogliamo vedere come ti sta tutta questa roba ma prima, visto che dopo farà caldo, facciamoci un bagno”.
Ormai avevo accettato e mi denudai completamente davanti a loro, mentre le 4 donne restarono con la parte inferiore dei costumi. L’essere nudo davanti a 4 donne mi eccitava da morire ed il mio uccello diede ampi segni di gradire.
“Abbiamo uno schiavo esibizionista, guardate come gli è venuto duro” disse Mavi.
“Prima di entrare in acqua direi di mettergli questo” disse Carlotta impugnando il plug con la coda.
“Si si risposero n coro le altre tre”.
“Mettiti a pecora” continuò Carlotta, obbedii subito e le 4 iniziarono a sputarmi addosso cercando di colpire più possibile vicino al buco del culo. Quando fui coperto da una buona dose di saliva Carlotta la passò sul mio ano infilando tre dita ed iniziando a scoparmi”.
“Ti piace zoccola?”
“Si” risposi mugolando, ormai il mio uccello era in piena erezione.
Mi arrivò uno schiaffone sonoro sul culo.
“Si padrona, sei uno schivo e devi comportarti rispondendo a tono”
“Si padrona” replicai.
“Molto meglio” ed impugnando il plug diresse la punta verso il mio culo ben predisposto a riceverlo.
Il fallo finto entrò senza trovare grossa resistenza.
“E’ proprio una troia sfondata in culo, non mi ricordavo fossi così aperto l’ultima volta che abbiamo giocato noi quattro” disse Carlotta facendo riferimento a quando lei e suo marito erano venuti a cena da noi ed avevamo finito a scambiarci i partner.
“Mavi ha fatto un ottimo lavoro e noi oggi faremo in modo da darti una bella rinfrescata e magari a portarti anche più avanti. Io ho già qualche idea ma credo che anche le altre abbiano desideri reconditi da realizzare.
“Andiamo in acqua che fa caldo” disse Rosaria e salì la scaletta e si immerse.
L’acqua era fresca grazie alla tenda che copriva la piscinetta ed i capezzoli delle quattro donne si irrigidirono.
Rosaria e Roberta si guardarono negli occhi ed iniziarono a baciarsi sensualmente.
Carlotta e Mariasole invece si dedicarono a me.
Mariasole prese a muovere il plug nel mio culo scopandomi leggermente mentre Carlotta mi pizzicava i capezzoli. Si era presa anche delle mollette per stendere ed iniziò a piazzarle ovunque su di me.
Prima mi prese le palle in mano e strinse forte strappandomi un grido di dolore e facendo si che il mio uccello eccitato dalla scena saffica, si ammosciasse.
“Ti piace il trattamento troietta?” disse Mariasole
Dolorante per la schiacciata allo scroto risposi affermativamente non omettendo di aggiungere padrona in fondo alla frase.
Mariasole e Carlotta mi misero mollette sui capezzoli sullo scroto e pure sull’uccello.
Roberta e Rosaria invece si erano perse via fra di loro e si stavano masturbando vicendevolmente.
Uscimmo dalla piscina che erano quasi le 13, ci asciugammo e Roberta lanciò l’idea: “facciamoci servire dalla cameriera” porgendomi il costume che c’era nel pacco.
Mi infilai il completino. Ebbi qualche difficoltà per via del plug ancora saldamente piantato nel culo mentre Carlotta e Mariasole, aiutate dalle altre due, avevano rimosso le mollette non prima di averle torte per bene provocandomi dolore ad ogni punto dove erano attaccate.
L’uccello era moscio e spuntava da sotto il gonnellino, fu Rosaria a prendere una delle gabbiette in silicone e porgermela, sei uno schiavo, oggi ci divertiamo noi indossa subito questa prima che ti venga qualche tentazione.
Mi infilai l’oggetto e così con un plug nel culo e la gabbietta davanti che spuntavano dal minuscolo gonnellino ero pronto.
“Mettiti anche questa” mi disse Mariasole che sul fondo del pacco aveva trovato una crestina da cameriera.
Si sedettero a tavola e le servii, tutti piatti freddi per cui nulla da preparare.
“Mangia anche tu” disse Mariasole quando tutte e quattro furono servite.
Ebbi qualche difficoltà a sedermi, il plug premeva e mangiare non fu molto piacevole.
Eravamo arrivati all’anguria quando il tablet appoggiato sul tavolone cominciò a ronzare.
Mariasole rispose alla chiamata.
“Come va?” riconobbi la voce di mia moglie mentre Mariasole metteva il tablet in favore di telecamera per inquadrare tutto il tavolo.
“Non gli avete fatto ancora nulla” prosegui Mavi.
Carlotta riassunse quanto era successo dall’apertura del pacco alla anguria.
“Bene dateci dentro come ci darò dentro io”.
Mavi era nuda ed in ginocchio e nella visuale dello schermo entrarono 3 cazzi di cui uno molto grande nero.
Era di Michael, il collega superdotato di cui mia moglie mi aveva parlato.
Oltre a comparire gli uccelli si sentirono anche dei saluti di sottofondo.
“Ti va di lasciare la videochiamata aperta mentre ti diverti li in Australia e noi ti strapazziamo per bene il maritino?”
“Ottima idea” rispose mia moglie dall’emisfero australe un attimo prima che uno degli uccelli reclamasse la sua parte e le si posasse sulle labbra e lei iniziasse a leccarlo.
Mariasole prese il tablet, lo appoggiò su un ramo in modo che riprendesse la tavolata quindi disse di sparecchiare.
Mentre io rimuovevo le stoviglie, le 4 donne si accalcarono intorno al tavolo ed iniziarono a concionare.
Quando ebbi finito ognuna indossava uno strap-on. Mariasole mi mise una mano sulla testa premendo in modo che mi inginocchiassi a favore di telecamera del tablet. Intanto Carlotta era entrata n casa e ne era uscita con uno schermo da 32” che collegò al tablet.
Mia moglie stava alternando fra le mai e la bocca tre cazzi che ormai erano completamente duri, Mariasole allora mi disse “vedi che gran pompinara è tua moglie? Non vorrai essere da meno”.
Mi tappò il naso e quando spalancai la bocca mi ficcò quanto più cazzo poté in gola. Quasi soffocavo e mi venero dei conati ma lei insisteva. Carlotta e Roberta intanto sbattevano i loro cazzi finti in faccia dicendomi cose tipo “fai vedere a tua moglie che sei una grandissima troia anche tu”.
Rosaria invece aveva preso il tablet e faceva da regista inquadrando il mio viso da vicino.
Mariasole finalmente liberò la mia gola dal cazzone di gomma e mi disse: “vedi cosa prova chi fa un pompino, ricordatelo la prossima volta che lo stai ficcando in gola ad una donna”.
Non aveva ancora finito che i cazzi di gomma di Carlotta e Roberta tentarono di infilarsi entrami nella mia gola. Li afferrai ed iniziai a leccarli alternati strofinando le cappelle come se potessero provare piacere dalle mie mosse.
Il cazzo dentro la gabbietta mi scoppiava e mi faceva un male terribile, ero super eccitato dalla situazione. Ero andato bel oltre quello che facevo con Mavi dato che lei era sola e non sapevo che altro mi avrebbe aspettato.
Buttai un occhio al tablet e vidi nella metà dello schermo dedicata all’Australia, che mia moglie si era impalata su uno dei tre cazzi e stava facendo esattamente la stessa cosa che facevo io, pompino doppio strofinando le cappelle che però, essendo di cazzi veri, provocavano gemiti di piacere ai portatori.
Rosaria mentre inquadrava il tutto esclamò “sono due gemelline del sesso, due troioni professioniste del pompino” e le 4 donne iniziarono a ridere.
Intanto sullo schermo in bocca a mia moglie era rimasto un solo cazzo. Uno si vedeva che si era portato alle spalle di Mavi e presumibilmente la stava prendendo in una doppia.
Sentii qualcosa in inglese tipo “not in the ass, fuck me both in the pussy” o almeno io lo intepretai così.
In effetti il cazzo che stava ancora spompinando era di una dimensione notevole e probabilmente voleva prepararsi a riceverlo.
Per un attimo l’immagine scomparve e quando riapparve capii che avevo avuto ragione. La figa slabbrata di mia moglie stava ricevendo due degli uccelli che aveva spompinato prima. Si muovevano bene come fossero un cazzo solo, entravano ed uscivano in sincro anche se solo di pochi centimetri e dall’ansimare che percepivo da mia moglie capii che era prossima ad un orgasmo.
“E’ ora che di allarghiamo anche noi il culo”.
Mariasole mi fece alzare e, con un colpo secco ed anche un po’ doloroso dato che il buco ormai era asciutto, estrasse il plug con la coda.
Rosaria aveva ripreso il tutto anche se non so se mia moglie aveva avuto la possibilità di vedere la scena.
“Mettiti a pecorina” mi disse Mariasole, obbedii senza proferire verbo ed uno schiaffone sonoro si abbatté sulla mia natica destra.
“Si padrona” aggiunsi dandole soddisfazione. Si spalmò un po’ di gel e ne mise anche sul mio orifizio che era ancora completamente aperto. Il cazzo di gomma scivolò dentro in un attimo. Rosaria lasciò il tablet a Carlotta, si tolse lo strap on e invitò Roberta a fare lo stesso, si sdraiarono quindi sul tavolone ed iniziarono un fantastico 69.
Lo strap on di Mariasole era uno di quelli che contiene all’interno un altro cazzo finto per cui ogni volta che mi dava un colpo ne riceveva uno. Iniziò a montarmi regolando il ritmo in modo da avere piacere.
Rosaria e Roberta intanto usavano i cazzi finti per darsi reciproco piacere ed uniti alle loro lingue sentii che stavano gemendo. Mariasole venne e si scambiò di posto con Carlotta che aveva uno strap on più grosso che non unse.
“voglio sfondare per bene e non deve piacerti”.
In effetti il poco gel che avevo nel buco riuscì solo ad aiutare parzialmente la penetrazione e sentii un dolore al buco. “L’ho sfondata sta mignotta, le ho rotto il culo che sta sanguinando”.
Mariasole inquadrò da vicino il mio culo pieno del cazzo attaccato a Carlotta e vidi dal monitor un filo di sangue uscire. Guardando il monitor mi accorsi che il cazzone grosso aveva preso il posto dei due più piccoli nella figa di mia moglie che si era messa a cavalcarlo. Lui le sussurrava dolci paroline tipo bitch ed altre similari e gli altri due che avevano usufruito della sua figa, erano davanti a lei, se lo stavano menando e nel giro di poco la riempirono di sborra in faccia e sulle tette.
Carlotta intanto soddisfatta ed eccitata del suo operato venne piantandomi le unghie nel fianco aggiungendo dolore a quello provocato dal culo sfondato.
Anche Roberta e Rosaria erano venute nel frattempo, io ero eccitatissimo ma dolorante in diversi punti.
Sentii dal monitor che mia moglie era squassata da un orgasmo lungo ed anche Michael mentre le riempiva la figa di sborra, urlò tutto il suo piacere.
Erano venuti tutti tranne me.
“Se si è comportato bene fate godere anche lui” chiese mia moglie.
“Carlotta estrasse lo strap on dal mio culo e si sedette davanti a me iniziando a leccarmi il cazzo dopo averlo liberato dalla gabbietta. Era un’ottima pompinara come avevo avuto modo di provare in passato, poco dopo si unì anche Mariasole che non avevo mai provato e l’azione combinata delle lingue e delle labbra delle due donne ci mise pochissimo a farmi venire il cazzo duro nonostante il dolore al culo.
Ci misi meno di 5 minuti a venire ma non mi fecero sborrare nelle loro bocche ma sulle mani quindi, tappandomi di nuovo il naso, mi fecero leccare il mio seme dopo avermi detto “lecca schiavo” obbedii subito anche se l’eccitazione stava scemando.
Dall’altra parte dello schermo mia moglie si stava ripulendo inghiottendo le sborrate che le avevano decorato volto e seno ed anche estraendo seme dalla figa.
“Serve una doccia” disse Mariasole. “Sdraiati per terra”.
Mi tolsi quello che restava del costume e nudo come un verme mi misi sul terreno.
Le 4 donne aprirono i rubinetti pisciandomi addosso su tutto il corpo. “Apri quella latrina di bocca” disse Rosaria che mirava a farmi bere quanto più piscio potevo. Obbedii ancora una volta ed una volta finito guardai verso lo schermo, mia moglie stava ricevendolo stesso trattamento. I getti potenti degli stalloni che la avevano montata erano diretti sul viso, la bocca ed il seno. Il cazzo mi tornò duro all’istante.
Mariasole lo notò subito: “schiavo e cornuto felice, che bella combinazione, se vuoi abbiamo registrato tutto ora facci vedere che ti fai una sega guardando la prestazione di quella mignotta di Mavi”.
Ero ancora schiavo così, dopo aver risposto un classico si padrona, inizia a menarmelo mentre sullo schermo iniziava da capo il film porno di mia mogie che mi stava mettendo un triplo palco di corna.
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scusa, al quarto sono bloccato!
ti ringrazio, mi fa molto piacere sapere che ti sia piaciuto! il secondo capitolo l'ho completato. nel terzo sono bloccato.…
ne ho scritti altri con altri nick...spero ti piacciano altrettanto.
Vedi la tua posta indesiderata
Ti ho scritto, mia Musa....attendo Tue...