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Racconti erotici sull'Incesto

TRASGRESSIONI GIOVANILI E NON

By 30 Settembre 2025No Comments

TRASGRESSIONI GIOVANILI E NON

Luca Anna Carla Anita

All’ epoca avevo quasi diciasette anni. A scuola filavo con una sedicenne, Anna, ragazza alta, castana un bellissimo viso incorniciato dai suoi capelli lunghi. Lei erala figlia di una amica di mia madre Carla. Quando mi masturbavo pensavo a lei, anche se fra noi due non cera stato nulla…finora. Mia madre passava, per un paio di volte alla settimana, con l’ amica Anita lunghi pomeriggi. Un pomeriggio chiedo a mia madre:
– Vengo anche io con te?-.
– Si, vieni, lo so che fra te e la figlia di Anita c’è del tenero..-.
A questa sua risposta… credo di essere arrossito. Andiamo da loro, che ci accolsero con calore. Anita ci fa accomodare su un divano dicendo:
– Prendo qualcosa da bere, e qualche pasticcino…-.
Rimaniamo da loro un paio d’ ore, parlando del più e del meno, e mentre parliamo mi accorgo che la padrona di casa mi osserva con interesse. Interesse corrisposto da parte mia…visto che Anita è una bella milf.
Un paio di giorni dopo, dico a mia madre che sarei uscito con degli amici. Invece vado a casa di Anna, lei non è sola, c’è anche sua madre.
Sono felici di vedermi, mi acolgono a braccia aperte. Mentre, sul divano, sorseggiamo da bere, Anna mi pone una mano su una coscia. Sale lentamente, fino all’ inguine. Io non so come comportarmi, volgo lo sguardo verso sua madre, che mi sorride dicendo:
– Ragazzi…è meglio se andate su, nella camera di Anna.
Io sono eccitatissimo. Nella camera, la mia ragazza mi bacia, restituisco il bacio sollevandole la gonna, infilandole due dita fra gli slip toccandole la fica. Lei sospira, inizia a slacciarmi i pantaloni che cadono ai miei piedi. Si inginocchia, mi sfila gli slip. Il vio cazzo turgido svetta davanti a lei.
Poi inizia a denudarsi, seguita da me.
Siamo un po’ impacciati, Anna sussurra:
– Come lo hai grosso…ti confesso che non ho mai provato…con un cazzo vero.-.
– Anche per me…è la prima volta cara…sei vergine?-.
– No…non lo sono… ma chi è stato allora?-.
Sta per rispondermi quando entra la signora Anita.
– Sono stata io…con questo-. Mostrando un vibratore che ha in mano.
Resto allibito. Avevo un body ed autoreggenti nere, mi ordina di toglierle lentamente il body. Glielo tolgo…unpo impacciato. Anna ci osserva sorridendo.
– Ora, caro Luca mia figlia è tutta tua…-.dice.
La ragazza si distende sul letto, a gambe larghe attendende il mio cazzo.
Prima però, la signora Anita mi infila un preservativo dicendomi:
– Sai…e per no rischiare di metterla incinta…-.
Mi distendo su Anna, lei mi prende il cazzo e lo appoggia alla sua vergine vagina. Spingo lentamente chiedendole:
– Ti fa male?-.
– No…no…continua…caro- sussurra.
Fino in fondo. Inizio a muovermi e guardo verso Anita. Lei sdraiata sulla poltrona, con le cosce spudoratamente aperte, si masturba con il vibratorecome una forsennata! Raggiungendo orgasmi ripetuti.
Io sono al settimo cielo, la mia prima chiavata, sentivo che non sarei durato molto. Io e Anna ci abbracciamo stretti, ci baciamo. Poi sentendo arrivare l’ orgasmo godiamo…godiamo gridando tutta la nostra lussuria.
– Godo…godoooo…Anna…come godoooo-. grido eiaculando fiotti di sperma nel preservativo.
Non mi sfilo subito…ma dopo un po’.
Ci baciamo nuovamente, sua madre si avvicina a noi, ci accarezza ambedue sussurrando:
– Luca, vorrei essere stata al posto di Anna…è stata la tua prima volta?
– Si…Anita…la prima volta, dopo tantissime masturbazioni pensando a tua figlia.- rispondo.
Dopo una doccia, tutti e tre assieme, io mi rivesto. Saluto, baciandole, tutte e due e torno a casa.
Vedendomi, mia madre chiede:
– Ti vedo un po’ stanco…cosa hai fatto?-.
– Con gli amici ho giocato a pallone… sono un po’ stanco- rispondo. Se solo avesse saputo la verità!
Dopo un paio di giorni mia madre rientra dalla visita alla sua amica. Sorridendomi, mi guarda e dice:
– Eri a giocare a pallone eh! Non me la dici giusta, Anita mi ha raccontato tutto.-.
Sono arrossito come un pomodoro. E continua:
– La prossima volta che vado da Anita…vieni anche tu…mi ha confessato che per l’ età che hai…sei ben disposto…e che Anna è rimasta soddisfatta, del tuo…diciamo lavoro…-.
Mi si avvicina, mi slaccia i pantaloni e dice.
– Fammelo vedere…su…ti ho visto tante volte nudo…da piccolo…ti vergogni?-.
– Un po’…si…- mormoro.
Mi denudo completamente, mia madre mi guarda stupita, poi mi si inginocchia davanti, mi palpeggia i testicoli. Il mio cazzo è duro, teso.
Me lo imbocca, inizia a succhiare, a leccare, mi infila il dito medio nel culo. Io sento che non resisterò a lungo, sussulto e mi agito. Lei sa che sto per godere e mi sprona.
– Su…Luca…godi senza timore…godimi in bocca…-.
– Si… siii…mamma…vengo…vengo…godoooo…godoooo….-. Scaricandole in bocca dei copio getti di sperma caldo.
Ci separiamo, mi siedo sul divano, ansante. Lei mi si avvicina e mi sussurra:
– Non sapevo di avere in casa un bel cazzone…e io che, per placare le mie voglie, mi masturbavo con un cazzo finto…-.
Mi accompagna nel bagno, mi fa sedere sul bidet e mi lava il membro a riposo.
Ritornati nel soggiorno, mia madre dice:
– Ti voglio mostrare una cosa…-.
Prende il cellulare, apre i video e mi fa vedere delle scene che non avrei creduto di vedere.
Lei con Anita nude, che lesbicavano in tutte le posizioni, con Anna che le osservava, poi loro due che lesbicavano con la ragazza, che si masturbavano a vicenda.
– Ho capito ora perché andavi spesso da Anita- le sussurro.
– Si Luca, e d’ora in poi tu sarai con noi- risponde.
Il cazzo mi si stava indurendo, avevo nuovamente voglia, mi masturbo lentamente sotto lo sguardo di mia madre. Lei mi ferma. Si inginocchia sul divano, con le spalle appogGiate alla tastiera. Solleva la gonna, non portava le mutandine, e mi dice:
– Prendimi…tesoro…chiavami…chiavami subito.-.
In piedi dietro di lei, mi avvicino e sfrego il glande fra le labbra della sua vagina, poi infilo il mio cazzo duro fra le sue carni. Mi appoggio su di le, inizio a chiavarla, palpeggiandole i seni.
– Si…si…caro Luca…così così…è da tanto che non sento un cazzo vero…non fermarti…fammi godere…- mormora lei.
La chiavo a lungo, faccio di tutto per trattenere il mio orgasmo, ma alla fine il piacere ha il sopravvento…in tutti e due e quasi assieme.
– Godo…mamma…godo…godoooo…- sussurro.
– Anche io…anche io figlio mio…godoooo…godoooo…- grida la mia genitrice.
Ci separiamo, ansanti, sudati, ma soddisfatti del piacere avuto
Dopo un doccia assieme, mia madre prepara la cena, e per quel giorno eravamo soddisfatti.
Lei volle che dormissimo assieme, nel grande letto matrimoniale, teatro di grandi amplessi con mio padre…prima del divorzio.

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