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Racconti Erotici Etero

Il dottore

By 20 Dicembre 2004Dicembre 16th, 2019No Comments

‘Amore, non sto bene!’
Quella mattina mi svegliai e la mia ragazza, con la quale convivo da due anni ormai, mi salutò così.
Le misurai la febbre e l’aveva a 38′, per lei anche troppo alta.
Le preparai una spremuta e un’aspirina dicendole ‘Tranquilla cara, sarà soltanto un pò di influenza, niente di grave, adesso io devo andare a lavorare, ma te mi raccomando non alzarti se non strettamente necessario, e chiamami piu tardi, ok??’
Verso la fine della mattinata squilla il cellulare ed è lei che mi dice che la febbre c’è sempre e che si sente debole. A quel punto mi trovò spiazzato e non sapendo che fare decido di chiamare un mio amico, Gianni, che è medico per chiedere consigli. Mi tranquillizza dicendomi che è un male di stagione ma comunque nel pomeriggio sarebbe passato da noi per visitare la paziente! Lo ringraziai, felice del fatto che quel pomeriggio sarei stato a casa dal lavoro e avrei potuto assistere la malata. Tornai a casa e comunicai la notizia ad Elena, la mia donna, la quale fu felice di sapere che sarebbe venuto Gianni a visitarla.
‘Ehi, piccola, non è che Gianni ti piace?’
‘Beh, sai Mario, è un bel ragazzo però sai che io amo solo te!’ disse con bel sorriso che mi eccitò ed iniziai a baciarla convincendola che la miglior cura per un pò di febbre era il sesso. Dopo poco le ero sopra e stavamo scopando in modo molto dolce e sensuale. Nel pomeriggio, dopo aver scopato e mangiato qualcosa, e visto che Elena dormiva, decisi di riposarmi, tanto era presto per l’arrivo di Gianni. Appena sveglio misurai la febbre ad Elena.. 37.8′ la scopata non era servita a molto, se non a far star bene me!
Poco dopo suonò il campanello, era lui. Lo feci entrare e dopo brevi convenevoli ed averli offerto da bere andammo nella camera della paziente. Lei era sdraiata a letto con un bella ma normalissima camicia da notte, ma addosso a lei era decisamente sexy.
‘Ciao Gianni, non sai che piacere vederti, spero che tu abbia qualche rimedio miracoloso per me”
‘Ciao Elena, sei bellissima anche da malata’ per prima cosa misuriamo la febbre’. ‘
‘Appena fatto.. 37.8’ ‘Ummm” fece preoccupato ed aprendo la valigetta tirando fuori uno stetoscopio ‘Adesso per prima cosa alzati la camicia e dammi la tua schiena, che sentiamo i polmoni’ Lei inaspettatamente si tolse la camicia restando a seno nudo, una splendida terza abbondante e soda, e soltanto con un paio di slip, e vedendo il mio sguardo sorpreso mi disse ‘Tranquillo, Gianni è un medico, chissà quante donna nude ha visto solo oggi’
Non sapendo cosa dire lasciai fare al dottore il suo dovere’ appoggiò lo stetoscopio alla schiena di Elena la quale al contatto si irrigidì leggermente e si lamentò del freddo del metallo, ma notai i suoi capezzoli indurirsi.. ebbe si, lo confesso vedere lei nuda in camera con un altro uomo mi stavo eccitando e non vedevo l’ora che lui se ne andasse per sfogarmi con lei’ Mentre ero immerso nel mio fantastico mondo, ad un certo punto Gianni disse ‘non capisco, i polmoni vanno bene, non hai mal di gola ne raffreddore, probabilmente è un altro tipo di infezione’
Ero preoccupato: ‘Gianni, dimmi cosa può essere!’
‘Ti dirò, Mario, ieri ho visitato un’altra donna con i sintomi simili ed aveva un’infiammazione alla vagina’
Elena esclamò preoccupata ‘Dottore, è grave?’
‘No, direi di no’ quando hai rapporti ti fa male?’ Elena ridacchiò imbarazzata ‘No, l’abbiamo fatto anche oggi e sono stata bene’ Gianni allora disse ‘dovresti farti vedere dal tuo ginecologo, però se vuoi do un’occhiata per vedere che non ci siamo cose evidenti, sempre che a te Mario non dia fastidio’ Esclamai ‘Fastidio? Per il bene di Elena questo ed altro’ stranamente mi stavo eccitando solo all’idea che lui mettesse le mani nella fica della mia donna’ ‘Allora Elena dovresti toglierti gli slip e allargare bene le gambe’ io stavo sudando freddo, lei fece come gli era stato ordinato come fosse la cosa piu naturale del mondo. Gianni si infilò un guanto e iniziò a palpare la fica di Elena in modo molto professionale, dopo poco e molto lentamente infilò un dito nel mio buco preferito. Io ebbi un sussulto, guardai Elena tenendole la mano, era bellissima, e si stava evidentemente eccitando. Iniziò lentamente a muovere il bacino dando segno che stava gradendo questa penetrazione professionale. Mi strinse forte la mano e mi dette uno sguardo languido, al quale non sapevo resistere, intanto guardavo il dottore esplorare e vedevo la fica della mia donna sempre piu arrossata e umida, chiaro segno di eccitazione. Finalmente il dottore ruppe il silenzio: ‘Cara Elena, sembra che qua sia tutto a posto” ed Elena mi sorprese dicendo ‘Dottore, sei sicuro di aver controllato bene? Non è che ti sei dimenticato qualcosa?’ ‘Ma no, tranquilla” non fece in tempo a finire che Elena disse ‘se togli quella mano ti uccido” Ormai aveva perso tutti i suoi freni inibitori, e vidi la sua mano sulla coscia di Gianni, accarezzarlo e salire piano piano, mentre lui ormai la stava palesemente masturbando. So che avrei dovuto dire qualcosa per far finire tutto questo ma ero veramente eccitato, come mai avrei pensato, e l’unica cosa che feci mi allungai baciando in bocca la mia donna che veniva masturbata da un mio amico.. che situazione! Mentre la stavo slinguando con la coda dell’occhio vidi che lei stava accarezzando l’uccello di Gianni da sopra i pantaloni, dai quali si notava chiaramente la sua eccitazione. A quel punto non ci vidi più, iniziai a succhiarle i capezzoli, lei prese quel mio gesto come segno di approvazione e mentre lui ormai aveva avvicinato la sua bocca al suo sesso, lei gli tirò fuori l’uccello ormai già bello duro ed iniziò e segarlo in modo dolce e sensuale e con l’altra mano stava cercando il mio, ci voleva entrambi. In breve tempo ci trovammo tutti e tre nudi sul letto, Elena era sopra a Gianni e mentre lei lo spompinava lui le leccava la fica ormai grondante di umori. Io mi posizionai dietro di lei e potevo vedere chiaramente la lingua di Gianni sparire nella fica. Il mio uccello stava per scoppiare, iniziai a baciare il culo della mia donna a pochi centimetri di distanza dalla lingua di lui’ quando fu bella lubrificata puntai il mio uccello verso il suo buco e la penetrai con facilità. Bastarono poche spinte oltre che vedere l’uccello di un altro uomo venire nella bocca della mia lei che non resistetti e la riempii con un getto lungo e potente. Ci fermammo, tutti e tre nudi sul letto, tra stanchezza ed imbarazzo non sapevamo che dire. Io ormai avevo perso ogni freno ed ero ancora molto eccitato, quindi incominciai a massaggiare la sua fica, cosa che gradì molto, infatti si piegò verso il fondo del letto e si mise a massaggiare entrambi i nostri cazzi facendoci capire che non era ancora soddisfatta. Anche Gianni la stava toccando. Le dissi ‘Tesoro, ti meriti di più..’ Lei sembrò non capire, io mi sdraiai sul letto con il mio uccello che era tornato in forma, e la invitai a sedersi sopra. Non se lo fece ripetere, si impalò immediatamente e con un grido di piacere, continuando a massaggiare e leccare l’uccello di Gianni. Dissi a Gianni di portarsi dietro e di metterlo nel culo. Lei si spaventò, non aveva mai subito la doppia penetrazione, aveva paura di sentire male. Ma Gianni incurante delle sue lamentele e dopo una breve preparazione infilò deciso il cazzo nel culo di Elena, la quale s’irrigidì un po e chiese di toglierlo. Per fortuna Gianni non le dette ascolto e appena il suo culo si rilassò iniziammo a muoverci all’unisono, Elena sembrava un’indemoniata, gridava, rideva, rantolava’ ci chiedeva di smettere ed un’attimo dopo ci diceva che se ci fermavamo ci avrebbe uccisi’ vederla così eccitata mi emozionava e spingevo sempre piu deciso dentro la sua fica mentre il mio compagno faceva lo stesso con il culo. Dopo un po’ decidemmo di scambiarci i ruoli e lui le prese la fica ed io il culo. Non fu, come le tante storie che ho letto, una cosa violenta e condita da parolacce ed offese. Anzi dirò che fu una cosa molto sensuale ed eccitante come se fossimo tre amanti fissi e non una scopata occasionale. Addammo avanti per un tempo che non so definire, scambiandoci piu volte il posto ed ogni tanto facendoci spompinare per farle riposare o il culo o la topa. Nessuno di noi voleva smettere. Il primo a scoppiare fu Gianni, il quale puntò il suo uccello nella bocca di Elena ed esplose con una copiosa sborrata mentre io continuavo a scoparla. Non potevo distogliere lo sguardo da lei con quel cazzo in mano mentre stava bevendo tutto il suo sperma e mentre lo leccava estasiata. Dopo poco sentii che ero vicino, lo sfilai dalla sua fica ormai in fiamme e lo puntai anch’io verso la sua bocca felice di ricevere lo stesso trattamento che la mia ragazza aveva fatto pochi secondi prima ad un altro cazzo. Crollammo tutti e tre nudi sul letto esausti, con Elena con la faccia piena di goccie di sborra. Al mio risveglio Elena era dormiva ancora mentre Gianni era sparito. Trovai un suo biglietto dove raccomandava ad Elena di riposarsi e quando avesse avuto bisogno di un’altra visita di controllo lui sarebbe stato disponibile. Avevo scoperto un lato di me che non conoscevo, perché al solo pensiero di ripetere la visita mi stavo eccitando’. Per la cronaca: Elena al suo risveglio stava molto meglio!

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