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Sono un Uomo fortunato

By 12 Luglio 2011Dicembre 16th, 2019No Comments

 

Sono un Uomo fortunato,  perché oggi posso godermi la vita, e dedicarmi a quella che è diventata la mia passione, le donne.

Devo ammettere che ormai, non cerco la scopatina, ma ho dei gusti forse particolari: mi piacciano le donne dai 35 ai 40, magari sposate, comunque che hanno vissuto, e non espresse, magari inibite o timide, comunque che non hanno provato il tradimento o la trasgressione.

Come vi dicevo mi ritengo fortunato, a livello lavorativo per due motivi, il primo perché ho indovinato delle scelte, prima della concorrenza, e secondo perché mi sono contornato di persone capaci ed affidabili a cui delegare.

Tra due mesi, sarebbe andata in pensione mia zia, che è attualmente la responsabile dell’amministrazione, il gineceo dell’azienda, sotto di lei infatti tre dipendenti storiche, Laura, Elisa, Alessandra e due giovani stagiste.

Per Alessandra ed Elisa, avevo già avuto modo di assaporare le loro grazie, mentre Laura era l’unica donna in target, otto totali, che non avevo avuto.

Decisi che era l’ora di rimediare, Laura è sposata e mamma, irreprensibile, lavora per me da 12 anni, mai mi ha fatto avances, e al di della confidenza nemmeno Io ho mai cercato di portarla a letto, ma adesso era diverso, ora il mio principale lavoro non era più costruire l’azienda.

“Laura puoi passare nel Mio ufficio prima di andare via” gli dissi al telefono, era pomeriggio di venerdì, sorridendo pensavo a quanto tempo era passato dall’ultimo venerdi pomeriggio lavorato.

Appena entra gli dico: “E’ un problema se ti trattengo una mezzoretta, dovrei parlarti” (da solo, non l’ho detto ma era di facile intuizione) infatti dopo pochi minuti mi saluta Angela, la mia segretaria personale, uno sfizio che mi sono tolto due anni fa, la sua specialità è sicuramente la bocca, che in periodi di magra utilizzo a mio piacere.

Ma tornando a noi, Laura dopo la telefonatina di avviso ritardo al maritino, si accomoda è serena, direi quasi rilassata nel mio ufficio, sicura del proprio lavoro, e con candore mi fa: “dimmi”.

“Laura lo sai che in Amministratazione tra poco la mia zietta se ne va in pensione?”

“Si, lo so”

“Quindi sai che la devo sostituire?”

“Si”

Ho due alternative prendere una responsabile da fuori, magari un uomo……”

Lei pronta “sarebbe uno spreco di denaro, noi così ce la facciamo, potremmo assume una delle due stagiste, che tra l’altro sono bravine”

“Infatti, l’alternativa sarebbe promuovere una di voi tre”

“Daniele devo ammettere che un pensierino ce l’ho fatto, sono la più anziana dell’ufficio, aziendalmente  parlando, e credo anche quellaa cui hai sempre dato le mansioni di fiducia”

“verissimo, ma sei anche l’unica che non me l’ha mai data”

Laura è stata bravissima, ha assorbito il colpo basso in qualche secondo, “beh nel piatto dove si mangia non si fanno altre cose”

Mi divertiva la situazione, Laura è una donna molto intelligente, sapeva tenermi testa.

Diciamo così “sei la candidata numero uno a ricoprire quel posto, ma per promuoverti voglio la Laura di qualche anno fa, adesso sei spenta, piatta, non so di chi sia la colpa, ma rivoglio quella stupenda femmina che ha iniziato a lavorare qui a 25 anni”

L’avevo colpita, una pausa di silenzio, e poi molto più timorosa mi fa lei: “cosa dovrei fare?

“volere quel posto più di Alessandra e Elisa”

“Io lo voglio quel posto, ma sono una donna sposata e non la do per ottenere quello che mi merito”

“Guarda che non la voglio Lei (guardandola in mezzo alle gambe) Io voglio Te (guardandola negli occhi)

“Scusami Daniele, non capisco più niente, cosa intendi”

“Devi tirare fuori le palle, la grinta, riprendere le tue colleghe quando sbagliano, vestirti da direttrice, cosa sono codesti jeans? Tailleur e gonna corta, si devono girare tutti quando passi te, con le gambe che ti ritrovi; in due parole devi farti il culo e……..fartelo fare”

Era rimasta a bocca aperta, si, si , ma ……spero che stai scherzando?

“No,non scherzo, la fica è per l’amore della tua vita, il culo per l’amante, la bocca ce la divideremo”

Aveva una gran voglia di mandarmi a quel paese, ma non si permetteva e stava pensando alle conseguenze. Così ripresi in maniera più gentile:

“Laura, non sei obbligata, se non accetti tra noi rimarrà tutto come prima, questo fine settimana pensaci e martedì vieni a dirmi la tua decisione”

“Ma sono sposata? Non l’ho mai tradito…….”

“Beh sarà l’ora che Tu dia una sterzata alla tua vita, no?”

Senza dire una parola a testa bassa è uscita.

 

Sono un Uomo fortunato,  perché oggi posso godermi la vita, e dedicarmi a quella che è diventata la mia passione, le donne.

 

Arrivammo a Martedì mattina, all’entrata in ufficio notai immediatamente lo sguardo basso e agitato di Laura, notai anche un abbigliamento più curato del solito, nonostante una distanza di 10 metri e che non potessi vedere le gambe, la parte sopra era una giacca nera aperta con camicia bianca.

 

Dopo circa 15 minuti si presentò da Angela, la mia segretaria, e dalla telecamera  potei notare il tailleur con gonna sopra il ginocchio e un paio di meravigliosi decoltèe con un discreto tacco. Prometteva bene.

 

Lo stato d’agitazione era palpabile, comunicai ad Angela di farla attendere sul divano, precisando che aspettasse, altrimenti efficiente cm’è sarebbe rientrata alla propria scrivania.

 

Dopo 20 minuti di anticamera, andai Io personalmente ad aprire la porta, dicendoli davanti ad Angela: “Laura di quanto tempo abbiamo bisogno?”

 

Laura, non s’aspettava né il mio arrivo, né la domanda a bruciapelo,  balbettò e senza darle il tempo della risposta la precedetti, dicendo ad Angela: “Per 30 minuti non ci sono per nessuno”

 

Dopo averla fatta accomodare, la guardai negli occhi, sembrava che avesse superato l’imbarazzo dell’attesa e della domanda, e la fissai in silenzio.

 

Laura: “Daniele, questo week end ho pensato molto, alla tua proposta” lo disse con tono deciso,

 

“credo che sarebbe giusto che fossi Io a dirigere l’ufficio, ma non sono disposta a prostituirmi”

 

Io: “Va bene Laura, forse hai ragione sia sul fatto che sarebbe giusto che dirigessi tu l’ufficio, sia sulla prostituzione, aggiungo che se avessi pensato solo per un attimo che tu l’avessi presa così, non te l’avrei mai chiesto”

 

Laura: “Scusa tu come la chiameresti?”

 

Io: “Unire l’utile al dilettevole”

 

aggiungendo: “Per fare la dirigente ci vogliono doti di comando, di abnegazione all’azienda e di trattativa, che tu non hai dimostrato”

 

Laura:”Sarei un’ottima responsabile, saprei comandare, e per quando riguarda l’azienda, ho dato sempre il massimo, questo non lo puoi negare, per la trattativa mi pare che sia seduta qui, o sbaglio?”

 

Io: “Mmm così mi piaci, allora cosa proponi?”

 

Laura: “Di diventare la responsabile”

 

Io: “Si questo lo so, e prometti di farti il culo per me”

 

Laura: “Si, senza farmelo fare” diventando rossa;

 

Io: “Lo sai che non basta, oltre a quello voglio altro da Te”

 

Laura: “Potrei, ecco, si, diciamo che potrei di tanto in tanto accontentarti, ma non con lui, si, insomma baciandoti” ce l’aveva fatta;

 

Io: “Mmm, fammi capire meglio, cosa proponi?”

 

Laura: “Propongo di venire incontro alle tue …….richieste”

 

Io: “Ok, accetto, ma per il ruolo di responsabile, con l’integrazione di stipendio, non posso prometterti niente!”  “ facciamo così, diciamo che terrò in forte considerazione la tua candidatura a fronte di un immediato, dolce, stupendo e primo pompino”

 

Laura: “Adesso?”

 

Io:”Non fare la furbetta con Me, questa trattativa non ha eccitato solo Me, o sbaglio?”

 

Laura: “E se adesso lo faccio, mi considero la nuova responsabile?”

 

Io: “Se Ti appoggi alla scrivania e ti fai sverginare il culetto, si! Perché sei vergine dietro, vero?”

 

Laura, con di nuovo il rossore sule guance: “Si”

 

Io: “Invece se preferisci farmi un bel pompino, ti terrò in forte considerazione, ma senza certezza. Sei brava con la bocca?”

 

Laura: “Giovanni non si è mai lamentato”

 

Io: “E prima di lui?”

 

Laura: “Ero giovane e inesperta”

 

Io: “Vieni, vorrà dire che dopo ti darò il voto”

 

Continua……………………

 

Sono graditi commenti fantasiacanaglia@hotmail.it

 

Sono un Uomo fortunato,  perché oggi posso godermi la vita, e dedicarmi a quella che è diventata la mia passione, le donne.

Laura alternava momenti di decisione a rossori e pause, adesso nel momento della verità era stata perfetta, in silenzio si era inginocchiata ai miei piedi, aveva abbassato la lampo dei miei pantaloni.

Dopo la difficoltà iniziale a tirarlo fuori, la situazione mi aveva fatto parecchio effetto, ci fu uno sguardo cazzo, occhi, cazzo che mi è rimasto conficcato in mente, come se fosse ora.

Iniziò timidamente con la lingua, per poi succhiare la cappella forse con troppo lena, non volevo guidarla, ci sarebbe stato tempo in futuro.

La stuzzicai un po’ mentre si impegnava nella sua nuova mansione, domandandogli, se era contenta della scelta fatta e se ne avesse parlato con il marito, ma lei continuava imperterrita, anzi mi sembrò che nominandogli il marito si sciogliesse di più.

Per fortuna non ho mai sofferto di eiaculazione precoce, anzi con gli anni ho imparato a ritardare l’orgasmo, altrimenti sarei stato molto più rapido, quando arrivai vicino la sorpresi fermandola:

“brava Laura, adesso tirati su” mettendola a sedere sulle mie cosce “come avrai potuto notare sto per venire, quindi stiamo siglando il nostro patto, se ti inginocchi e finisci il lavoro che hai iniziato con la bocca ti terrò in considerazione, se invece ti cali gli slip il posto è tuo”

L’indecisione durò pochissimi secondi, senza dire una parola, stava facendo scendere calze e slip di pizzo, io iniziai una lenta carezza interno coscia, fino all’inguine. Era uno spettacolo con il collo all’indietro, mordendosi il labbro inferiore, gli occhi chiusi a godersi il tocco di una mano morbida e delicata.

Prima con i piedi si sfilò le scarpe, poi al primo tentativo si liberò delle calze dal piede sinistro, e poté finalmente allargare le gambe, mi riprese il cazzo in mano, e tentò una masturbazione che, ad uno meno esperto sarebbe risultata fatale. “Sieditici sopra” le disse, non se lo fece ripetere, stava godendo anche lei, ma era lucida, voleva arrivare all’obiettivo al minor costo possibile.

Reggendolo dritto si impalò con lentezza, assaporandone la consistenza lei, ed il calore io. In un attimo di lucidità mi disse di stare attento, perché aveva sospeso la pillola, la mia risposta fu piuttosto laconica “non ti preoccupare, li non rimani incinta”.

I braccioli della sedia ci impedivano di stare di fronte, inizia a raccogliere i suoi umori dai lati della fica, con l’indice e il medio delle due mani, ed a distribuirli in quel buchino indifeso, dicendogli “se preferisci toglierti subito il dente, alzati e appoggia i gomiti sulla scrivania, in meno di minuto godo, se invece preferisci dettare il ritmo te, questa prima volta, fallo da sola”

Laura dimostrava paura per il suo primo rapporto anale, ma si fece coraggio e riuscì a infilarsi la cappella, con un solo gridolino, dicendomi: “mi fa male” il tono era supplichevole, e se non fossi stato arra patissimo, forse avrei desistito, invece le misi in bocca la mia cintura chiedendogli di morderla, la presi per i fianchi e spinsi lentamente, ma inesorabilmente.

Non era la prima donna che sverginavo dietro, ma non la trovai strettissima, forse tutta la situazione aveva creato anche in lei un pathos che l’aveva rilassata. Una volta contento di averlo fatto entrare quasi tutto, iniziai a toccarla davanti, partendo dalla peluria, al grillettino, ad infilare due dita nella passera ad uncino, per poi ripartire da capo.

E’ particolarmente piacevole sentire il proprio cazzo tra la stretta parete che divide il culo dalla passera, inoltre in quella posizione con dite lunghe come le mie, sono un metro e novanta d’altezza, riesco ad arrivare al punto G.

La schiena era inarcata in mordo tale che la testa mi stava sulla spalla, Laura aveva sputato la cintura, era sudata e sconvolta, non sembrava la solita persona che conoscevo da 12 anni, ormai abituata alla penetrazione stava godendo dei miei tocchi profondi, me ne detta lei la conferma girandosi e dicendomi in faccia la sua verità “sei un porco, godo!”

Fu la goccia che fece traboccare il mio vaso, vedere una bella donna godere, è la visione più eccitante che abbia mai vissuto, e nonostante la musica classica di sottofondo Angela la mia segretaria, non poteva non aver sentito il mio primo orgasmo nel culo di Laura.

Sono graditi commenti fantasiacanaglia@hotmail.it

 

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