Quando Massimiliano ed Alice se ne tornarono a casa, era ormai notte fonda. Appena chiusa la porta di casa alle spalle della giovane coppietta, Veronica, Alessandro e io, stanchi e sfiniti, decidemmo di andare a dormire di filato. Prima, occorreva però, una bella doccia, quindi, come ultimo sforzo, la mia amica e io ci infilammo in bagno. Assieme entrammo sotto il getto d’acqua tiepida, e proprio in quell’istante, quello che ormai potevamo ritenere a ragione essere ‘l’uomo di famiglia’, fece il suo ingresso in bagno. Si spogliò, e in piedi, attese che gli lasciassimo il posto. Troppo stanca e anche sufficientemente appagata, lo guardai appena, quindi uscii dal box, mi asciugai e mi avviai rapidamente in camera da letto. Veronica mi raggiunse; anche la mia amante sembrava essere esausta e spossata, ed in effetti, si infilò velocemente sotto le coltri, mi sussurrò appena la buonanotte, quindi si girò dall’altro lato addormentandosi all’istante.
Nonostante lo sfinimento fisico, quella notte, con nella testa un turbinio di sensazioni e di intensi turbamenti, dormii veramente poco. Mi accorsi che anche Veronica si girava e si rigirava di continuo nel letto, poi, il sonno calò all’improvviso dentro di me e mi fece sprofondare nell’imo nero e scuro della notte. Quando mi svegliai, Veronica non era più vicino a me, toccai le lenzuola, esse erano ancora tiepide, segno evidente che la mia amante s’era alzata da poco.
Buttai via il lenzuolo e guardai l’ora, erano le dodici e trenta; un raggio di sole che filtrava dagli scuri delle finestre, mi accarezzava il corpo nudo all’altezza del pube. Mi dava calore laddove non era tanto necessario che lo facesse. Mi resi conto che mi scappava la pipì, mi misi seduta sul letto, poi a fatica sollevai le mie stanche membra e mi avviai verso il bagno.
Feci per aprire, ma qualcuno era già dentro ed aveva pure chiuso la porta a chiave. Bussai, ed in risposta udii la voce di Alessandro che diceva”
‘Un attimo, un attimo, arrivo subitoooo!!!’
Difatti, dopo pochi secondi, sentii la chiave girare nelle serratura e finalmente riuscii ad entrare.
Lui era nudo davanti allo specchio intento ad asciugarsi il viso con l’asciugamano. Mi sedetti sul water, liberai il getto d’urina ed ammirai ancora una volta il suo bel deretano. Nell’udire lo scroscio della mia pipì, il giovanotto si voltò e si mise a ridere”
‘Madonna Vale, ma quanto pisci????’
‘Deve essere tutto quello Champagne che ho bevuto la scorsa notte”
Accennando con lo sguardo al mio basso ventre…..
‘Fammi vedere”’
Aprii per bene le gambe e portando il bacino in avanti, divaricai con due dita le piccole labbra e gli mostrai gli ultimi zampilli dorati che fuoriuscivano dal mio forellino uretrale’.
‘Sono proprio un ignorante, ho sempre creduto che voi donne faceste la pipì dal buco della figa, invece”.’
‘Anche oggi non sei vissuto invano figliolo”’
‘Hai ragione, si impara sempre qualcosa di nuovo. Posso’. toccartela????’
Non ebbi nemmeno il tempo di rispondergli che lui mi appoggiò la mano aperta contro la figa, la carezzò un attimo solo, poi estrasse le dita bagnate di urina e se le annusò.
‘Non hai mai sentito il gusto della pipì??’
‘No, mai’.’
‘Leccami adesso la patata, così ne sentirai il sapore’..’
Il suo pene era naturalmente già duro e pronto; ancora una volta provai il forte desiderio di farmelo sbattere nel culo ed invece, lui si accucciò davanti a me e cominciò a lapparmi la vagina. Incorraggiai il suo fare e con le dita gli tenni premurosamente la figa ben aperta. Infine il baldo giovanotto si sollevò in piedi, io lo osservai attentamente mentre golosamente, quasi inebriato, si passava la lingua sulle labbra assaporando con piacere il gusto della mia urina.
‘Che buon sapore che ha la figa quando una donna ha appena pisciato’..’
‘Beh, sai, mi devo ancora fare il bidet e la mia vagina ha un po’ di odore suo, in più c’è il sapore della pipì’..’
‘Buono, proprio buono’.’
‘Così adesso, io e te siamo pari, ieri io ho assaggiato il tuo ‘bouquet’ ed oggi tu hai gustato il mio’.’
‘Ti scoperei adesso sai??’
Mi alzai dal water e mi sedetti sul bidet, mi rinfrescai la figa ed usai quei pochi secondi per rinfrescarmi anche la mente; quindi, tirando fuori tutta la forza psicologica che avevo in me, mi asciugai e poi gli risposi’.
‘Dai, usciamo di qui che è meglio, in cucina c’è tua madre, se non ci vede arrivare viene a cercarci e’..’
‘Va beneee”. Peccato però!!! Si poteva”’
Così dicendo, da dietro, mi passò ancora una volta la mano fra le cosce, io mi voltai sorridendogli e quindi uscimmo dal bagno.
Lui, andò nel ripostiglio, prese dall’armadio un paio di mutande e le indossò. Ora il cazzo era coperto, ma, la voluminosa forma, rimaneva comunque bene in evidenza. A mia volta mi vestii infilandomi un vestitino leggero sulla pelle nuda e, guidata dal buon aroma di caffè e dal brontolio della caffettiera, percorsi il corridoio ed arrivai in cucina. Veronica, stava spegnendo in quel momento il gas sotto la caffettiera’..
‘Ciao Vale, arrivi giusto in tempo per bere il caffè’.’
‘Ciao Veronica, si grazie, credo proprio d’averne bisogno’.’
‘Notte agitata vero???’
‘Si, in pratica non ho chiuso occhio”’
‘Anch’io mi sono girata nel letto tutta la notte”’
In quel momento vidi arrivare Ale, in mutande e con il cazzo ormai a riposo’..
‘Ciao mà, mi dai un po’ di caffè anche a me”.’
‘Ciao Ale, adesso te lo verso. Tu almeno hai dormito bene???’
‘Si, si, benissimo ‘
‘Fortunato te, Vale e io non molto”’
‘Ieri è stata una giornata intensa, fisicamente parlando dico, non eravate stanche???’
Risposi io’.
‘Si, io ero stanca e credo che lo fosse pure tua madre ma, soprattutto, ero molto agitata per quanto successo. Sai noi adulti pensiamo sempre alle colpe ed al cattivo esempio che diamo ai giovani, in special modo ai figli. E ieri non è che vi abbiamo insegnato qualcosa di positivo. I rimorsi a volte ci attanagliano il cervello e non ci lasciano dormire la notte.’
Veronica…….
‘Si, la stessa cosa anche per me’ Far sesso con i propri figli non è una cosa normale. E’ un grave peccato, contro natura e contro la legge, e questa cosa, mi provoca pesantissimi tormenti e dolorose afflizioni interiori.’
‘Oh mamma mia, che sarà mai!!! In fondo siamo tutti maggiorenni, non ci avete mica obbligati!!! E’ piaciuto anche a me a Max e ad Alice farlo con voi. Tutto rimane e rimarrà sempre tra di noi”’
‘Si, forse anche tu hai ragione, però noi ‘vecchiette’ ci sentiamo un pochino in colpa’.’
‘Umm’ vecchiette’. Se tutte le vecchiette fossero come voi io lascerei stare le giovinette e mi darei da fare diversamente’.’
‘Va beh, dai, beviti ‘sto caffè che ti diventa freddo’.’
‘Ok’..’
‘Veronica, comunque dipende tutto da noi, basta smetterla qui, abbiamo fatto uno sbaglio, d’ora in poi non succederà più, ci mettiamo una bella pietra sopra e tutto finito’..’
Veronica non mi rispose, al suo posto intervenne Alessandro’
‘Ma quali sbagli, quale pietra sopra, io ho parlato poco fa al cellulare con Max ed Alice, loro sono felici e contenti di quanto è successo ieri e la notte appena passata e, ti dirò di più: noi lo vogliamo rifare il più presto possibile’..’
Questa volta Veronica rispose’.
‘Calma, calma giovanotto, facciamo passare qualche giorno e poi vedremo’..’
‘Brava mami, uno spiraglio aperto”.’
‘Spiraglio, spiraglio, ho detto vedremo, non che sicuramente rifaremo le cose sconce di ieri !!!’
‘Va beh, io vado a vestirmi ed esco, ho un appuntamento con Max e Alice, andiamo al
McDonald’s a mangiarci un paio di hamburger”’
‘Ecco, bravo, il trio dei ‘magnifici porcellini’ si ritrova”’
Ale rispose canticchiando……
‘Già’. ‘Siam tre piccoli porcellin’..’
‘Visto Vale, lui canticchia e se ne sbatte di tutti i nostri problemi, vive alla giornata, pensa solo a divertirsi, non importa come o con chi, l’importante che si sia divertito. Tuo figlio e la sua ingenua fidanzatina, la pensano allo stesso modo quindi’.’
‘A noi restano i rimorsi, i pesanti dilemmi, le insicurezze, le incognite e le grandi preoccupazioni!!!!’
‘Va beh, io mi vesto ed esco, vado in Studio a dipingere, così mi rilasso un po’ e magari riesco anche a vendere qualche quadro.’
‘Non mangi niente???’
‘Mi prenderò un panino al bar lì vicino”’
‘Ok, vai pure, io riassetto la casa, sistemo un po’ di cose e mi preparo qualcosa da mangiare. Ah, pensavo….. stasera pizza???’
‘Si, dai è tanto tempo che non la mangio’.’
‘Ok, la preparo io’.’
Dopo una mezzoretta, uscirono entrambi, quasi contemporaneamente, e mi lasciarono sola soletta.
Le gozzoviglie, il peccaminoso baccanale delle ore precedenti e la notte quasi bianca, mi rendevano fiacca, abulica e svogliata allo stesso tempo. Lavorai in casa e con molta lentezza riuscii a riordinare ed a rendere l’alloggio nuovamente presentabile.
Guardai l’orologio, le lancette segnavano le quindici. Aprii il frigorifero e trovai del prosciutto cotto, così, senza cucinare nulla, mi preparai un toast e, seppur con poco appetito, me lo mangiai. Accesi poi la tv e iniziai a fare un po’ di zapping con il telecomando. Al telegiornale una psicologa parlava dei rapporti conflittuali che esistono tra genitori e figli. Cavoli, era veramente una persecuzione!!
Vidi, sotto l’apparecchio tv, il registratore, ed a fianco, delle custodie di DVD. Pensai che avrei potuto guardarmi un bel film e così mi sedetti ancora in poltrona e feci scorrere fra le mani i dischetti. Lessi i vari titoli e scoprii che erano tutti film piuttosto datati ed obsoleti. Ne trovai uno solo, con il disco color argento, sul quale non c’erano titoli di sorta. Incuriosita lo infilai nel registratore ed attesi di vedere scorrere sullo schermo le immagini.
Dopo alcuni minuti di assenza di segnale, all’improvviso vidi me, nuda sul letto, mentre Veronica mi possedeva analmente; udii la mia voce urlare la mia goduria, mi sentii pronunciare parole oscene ed inimmaginabili e, presa dalla vergogna premetti subito il pulsante dello stop. Mi resi conto in quel momento, d’essere accaldata ed ansimante. Il cuore mi batteva a mille, le mani e le gambe mi tremavano in modo incontrollato. Corsi in camera da letto, guardai dappertutto e, finalmente, celata da un orsetto di peluche, trovai una microscopica videocamera. L’istinto fu quello di prenderla e buttarla in terra, poi, compresi che sarebbe bastato piazzare davanti all’obiettivo il pupazzo, per far si che la videocamera non potesse più riprendere nulla. Così feci, poi tornai il salotto, più calma, con addosso un prurito diffuso di curiosità e di lussuria; allora, premetti il pulsante play sul telecomando e mi sedetti comodamente. Che maiala che ero diventata!!! Non mi sarei mai immaginata così troia; il vedermi in azione mi dimostrava, per la prima volta, la mia reale dimensione, quella dimensione che fino a pochi mesi prima non avrei mai nemmeno pensato di riuscire a portare avanti.
Per facilitare la penetrazione profonda di quel mega dildo, muovevo il culo sporgendolo all’indietro ed incitavo la mia partner a fottermi sempre più a fondo. Quella era l’immagine che vedeva Veronica, ecco perché quando mi inculava era così eccitata e scalmanata.
Poi cambiò la scena e vidi lei, sofferente, mentre ad incularla ero io, le tenevo le gambe in alto e le sprofondavo nel culo quel grosso fallo di lattice. Filmava tutto la porcella, ma, perché lo faceva? Chissà se quando era sola lei si masturbava guardandoci fare l’amore. Per un paio di minuti, sullo schermo, vidi solo nebbia ed il classico rumore di un film quando è terminato. Stavo per spegnere quando sullo schermo apparve un uomo, di spalle, seminudo, con il bel culo peloso in primo piano. Lo vidi sfilarsi la camicia che lanciò sulla sedia in fondo al letto. Si girò, aveva un bel pisellone penzolante ed ancora a riposo. Mi parve di notare che i suoi occhi erano fissi sulla telecamera, come se sapesse d’essere ripreso. Sempre girato verso l’occhio segreto, si masturbò il cazzo tenendolo da sotto e sbattendoselo velocemente. Il pene si drizzò quasi subito e lui si sdraiò sul letto. Non era la camera dove dormivamo io e Veronica, era una stanza da letto di chissà quale casa. Nel raggio di ripresa della video camera entrò per un attimo un corpo femminile, giovanissimo e di colore. Subito appresso un altro corpo nudo, questa volta maschile e pure lui di colore. Entrambi i nuovi venuti si sdraiarono sul letto, la ragazza in centro e i due maschi di lato. Parlavano in inglese e le loro voci si udivano appena. L’uomo di pelle scura, si mise sopra alla giovanissima ragazza, le allargò le gambe e compresi che stava indirizzando con la mano il suo cazzo dentro la fighetta della ragazzina. Un gemito di lei seguito da una esclamazione a voce alta””
‘Ooohhh, my father’
L’uomo le rispose’.
‘Yeeesss Lucyyy’..’
I due erano padre e figlia, ma, il terzo intruso, chi era? Costui guardava arrapatissimo la scena che si svolgeva vicino a lui, poi all’improvviso decise di allungare una mano sfiorando le natiche lisce e scure dell’incestuoso padre. Le dita del bianco si insinuarono fra le chiappe del ‘colored’ e gli sollecitarono il buco posteriore, poi vidi l’uomo bianco posizionarsi dietro al nero e dirigere il suo pene duro fra i glutei dell’altro. Mi stavo eccitando, guardavo quel sandwich un po’ particolare, dove forse, chi godeva di più era quello in mezzo e mi toccavo la figa ormai divenuta oscenamente bagnata fradicia.
Il volume della tv si alzò all’improvviso mentre il trio continuava la sua performance emettendo grugniti e sospiri di passione.
Scandalosamente a gambe spalancate, con gli occhi chiusi, con la figa allagata e la mano sul grilletto intenta a masturbarmi, udii solo la voce di Massimiliano seguita da quelle di Alessandro e di Alice’.
‘Mamma, ma che fai??’
‘Si sta sditalinando la maiala!!!’
‘Ma cosa stai guardando alla tv?’
In una frazione di secondo aprii gli occhi, mi misi seduta composta e spensi la tv.
‘Scusatemi!!! Che figura, che figura!!!!!’
‘Ma dai mamma!!! Dopo quel che è successo ieri, non ci scandalizziamo di sicuro per questo; vero Alicetta mia????’
‘Si, Vale, non ti fare problemi, anch’io mi faccio spesso i ditalini’.’
‘Mami, facci vedere cosa stavi guardando dai!!!’
‘Ah, no, è meglio di no!!!’
Massimiliano si impadronì del telecomando e ridendo spinse il pulsante ‘play’ .
Ricomparvero le mie immagini assieme a Veronica, i tre giovani si lasciarono cadere sul divano ed estasiati si misero a guardare le scene hard che sfilavano sullo schermo.
‘Wow, mamma, ma tu lo prendi nel culo alla grande!!!!’
‘Ma scusa Vale, ma come fai a farti entrare quella cosa gigante nel buchino dietro??
Io credo che ne morirei. Non è meglio prenderlo nella figa? A me ieri è piaciuto tantissimo. Non subito ma dopo un po”’.’
‘A molte donne non piace, a me invece è particolarmente gradito prenderlo nel culo’..’
‘Io non lo farò mai, piuttosto lascio Max, ma non gli darò mai il mio sedere!!’
‘Alice, io, quando ero giovane, avevo una mia amica che aveva un paio d’anni più di me.
Lei lo prendeva in culo regolarmente e mi ribadiva sempre che era bellissimo. Io invece, le dicevo le stesse cose che ora dici tu, ma poi”.’
‘No, no, io sono sicurissima e straconvinta che in quel buchino così stretto non lo prenderò mai’.’
‘Beh, visto che ormai siete un ‘trio’ potresti sempre cominciare con quello di Alessandro; lui ha un cazzo di giusta forma, sembra fatto apposta per entrare facilmente nel culo.’
‘No, Vale, ti confermo che ne quello di Alex e ne quello di Max entreranno mai nel mio sederino”
‘Va beh, chi vivrà vedrà”’
Intanto sullo schermo io stavo inculando Veronica.
‘Oh cazzo!!! Anche mia madre si dà da fare a farsi sfondare l’ano!!!”
‘Vedi Alice, anche lei era convinta che non l’avrebbe mai preso in quel posto e invece adesso ci prova pure gusto!!!!’
‘Veronica è libera di fare ciò che vuole, ma io, considerate anche le dimensioni di Max, giuro che non me lo farò mai mettere nel culo!!!’
‘Ok, va bene, tranquilla’.’
Cambiando discorso, Massimiliano, mi guardò in modo equivoco e mi disse’
‘Certo mami, che tu e Veronica siete due belle maialine!!!’
‘Proprio te parli, che con Alex ed Alice, non più tardi di ieri, avete fatto tutte le porcherie possibili???’
Arrivò la nebbia sullo schermo e subito appresso le scene dei due uomini con la ragazzina.
Alessandro, sorpreso ed allibito, fissò lo schermo e poi”
‘Woww’. maaa….. quello bianco è mio padre’.’
‘Tuo padre????’
‘Si è mio padre, ma’. cosa sta facendo??? Oddio si incula il negro!!!’
Era veramente turbato e sbigottito dalle scene che vedeva scorrere sul televisore’..
‘Mio padre era bisex, ecco perché io”.’
Max, che stava seguendo il suo discorso”.
‘Ecco perché tu’ cosa?????’
‘Beh, io’ eeemmm’.. credo d’essere” anch’io’. bisessuale’..’
Sorridendo gli dissi’..
‘Con due genitori come i tuoi non poteva essere altrimenti…….’
‘Beh, Vale, anche tu sei bisex, stai con mia madre e ti piacciono pure i maschi”
‘Si, hai ragione Ale, è vero, poi qui c’è anche Max che l’altro giorno ti ha fatto una bella sega; Alice poi, che ha leccato la figa a Veronica??? Credo proprio che tutto il nostro gruppo sia ‘felicemente’ bisex.’
Sullo schermo ora scorrevano immagini sconosciute anche a me. La ragazza spompinava il negro ed il padre di Ale leccava la figa alla giovincella.
Poi, con nostra grande sorpresa, entrò in scena un altro uomo, giovanissimo, attorno ai vent’anni e pure lui di colore. Era di pelle nerissima, color ebano, alto e magro ed un cazzone a riposo da guinness dei primati.
Compresi dalle immagini seguenti che fino a pochi secondi prima era stato lui a filmare le scene che si svolgevano sul letto.
La videocamera ora inquadrava gli avvenimenti senza più spostarsi. Il giovane allontanò l’uomo di pelle scura e diede da succhiare il cazzo alla giovane fanciulla.
Il negro adulto, con voce roca e gutturale, in lingua inglese”’
‘Yess’. sucking cock your brother’. Yesss’
Padre figlio e figlia, ecco chi erano i tre colored. Vidi Max che si massaggiava il cazzo da sopra i pantaloni, Alessandro lo seguì a ruota e poco dopo entrambi ce l’avevano fuori.
Alice in mezzo ai due ragazzi li guardò ammirata, poi Ale le mise una mano sulla nuca e le spinse il capo verso il suo cazzo. Lei, di buon grado, appoggiando i polpacci sul divano si chinò verso quel grosso membro e glielo imboccò. La cortissima gonnellina risalì e le lasciò il culetto appena coperto da un minuscolo perizoma bianco. Subito Max ne approfittò ed infilò la mano quelle esigue mutandine.
Sullo schermo intanto, la ragazza di colore era presa a sandwich dal padre e dal fratello. Quest’ultimo aveva un randello veramente impressionante che si stava insinuando a fatica nel piccolo e sodissimo orifizio anale della sorella.
Mentre una colata lavica mi allagava completamente la figa, io non sapevo più dove guardare. Tutto era eccitante, sia i miei giovani ragazzi, sia i protagonisti del video.
La videocamera intanto era nuovamente diventata mobile, probabilmente a manovrarla era l’unico che non compariva in scena, ovvero il padre di Alessandro. Mi avvicinai a Max e lo aiutai a calarsi i calzoni e le mutande, poi gli presi in mano il cazzo e glielo scappellai. La mia bocca si impadronì del suo grosso glande e lo avvolse nel suo cavo caldo e umido.
In quel momento, al fondo del corridoio, vidi apparire Veronica.
Lei vide noi, udì i gemiti provenienti dalla tv e si avvicinò velocemente. Guardò le scene e subito riconobbe i personaggi. Si impadronì del telecomando ed interruppe la proiezione.
‘Cavoli, non vi si può lasciare soli un attimo che subito vi ritrovo a fare le porcherie!!!’
‘Veronica, vuoi unirti a noi???’
‘Ma dove l’avete trovato quel video???’
‘Era qui in mezzo ai CD, cercavo un film da vedere e su questo non c’era scritto niente e allora”.’
‘L’hai visto’. dall’inizio??’
‘Si, si, ho visto che hai fatto delle belle riprese dei nostri incontri!!!
‘Volevo tenermi un ricordo di noi due, caso mai, tu fossi nuovamente scomparsa’.’
I ragazzi intanto si erano ricomposti e parevano tre scolaretti davanti alla loro severissima insegnante.
A questo punto Massimiliano se ne venne fuori con una proposta.
‘Ecco, io avrei pensato che nel mio alloggio, visto che abbiamo formato un bel gruppetto, potremo starci tutti più comodi, ci sono tre camere da letto un salone grandissimo, insomma se tu Veronica, assieme ad Alessandro vi trasferite da me, saremo tutti più comodi. In quella casa ci staremo agevolmente anche in quattro o cinque.’
‘Bravo figlio mio, ottima idea, che ne pensi Veronica?’
‘In effetti, il ragazzo ha ragione, staremo meglio e potremo dividere i costi. ‘
‘Verresti con noi Alice??’
‘Devo parlare con i miei, ma credo che non dovrebbero esserci problemi’
‘Allora? Approvato il mio progetto?’
‘E quando si potrebbe fare?’
‘Veronica, dai la disdetta al tuo padrone di casa e poi organizziamo il trasloco’.’
‘Amore mio, tu intanto telefona ai tuoi’.’
‘No, non posso dirgli ‘sta cosa al telefono’.’
Max le accarezzò il viso e poi le disse:
‘Va bene, tranquilla, vai a casa e stasera glielo chiedi e poi ci fai sapere’.’
‘Ok Max, ora vado’.’
Veronica e io quella sera, chiuse in camera, meditammo un po’ circa l’importante decisione da prendere e poi convenimmo che avremo potuto farci il trasloco un poco per volta in completa autonomia e che alla fine avremo pure risparmiato una marea di quattrini.
Dal giorno dopo tutto avvenne febbrilmente. Noi donne, compresa Alice, che aveva avuto dai suoi genitori il permesso di trasferirsi da noi, ci dedicammo ad imballare tutto ciò che c’era negli armadi, mentre i due ragazzi si incaricarono di caricare in auto gli scatoloni e di portarli nella ‘nuova casa’.
Ci impiegammo una ventina di giorni ed alla fine rimasero solo i mobili che non erano da traslocare in quanto di proprietà del locatore. Era il primo di settembre quando, dopo aver controllato d’aver preso tutto, uscimmo da quella casa ed andammo a consegnare le chiavi al proprietario.
Occorsero ancora un’altra ventina di giorni per mettere in ordine e svuotare gli scatoloni, ma alla fine, un bel giorno, ci guardammo attorno e fummo tutti molto soddisfatti del risultato ottenuto. Una camera destinata a me e Veronica, una a Massimiliano ed alla sua Alice e un’altra, un po’ più piccola, per Alessandro.
Il salone era immenso, anche la stanza da bagno era grandissima e le camere spaziose e luminose. Era in fondo l’appartamento che, assieme a mio marito, avevo arredato, passo dopo passo, con grande passione e infinito amore, scegliendo mobili e suppellettili di pregio. Veronica sembrava veramente felice e, altrettanto soddisfatta ero anch’io. Così, tutti d’accordo, decidemmo di festeggiare. Veronica acquistò quattro bottiglie di Spumante Ferrari e le infilò in frigorifero e, dopo una abbondante cena, ci sedemmo comodi sulle poltrone in pelle scura del salone. Fui io a chiedere a Veronica’..
‘Veronica, ma quel video che stavamo vedendo io e i ragazzi quella volta, che fine ha fatto???’
‘Vorresti rivederlo?
‘Io si e voi ragazzi???’
‘Ok, ok, lo vado a prendere’..’
Chiesi poi a Max di andare avanti a velocità massima, fino a quando non sarebbero iniziate delle immagini a noi sconosciute.
Veronica ebbe modo di vedere il suo ex marito mentre veniva inculato dal ragazzo di colore e di vederlo godere un mondo a prendersi quel grosso cazzo nel culo. La ragazzina invece aveva invertito la sua posizione ed ora era suo padre a sodomizzarla mentre il fratello la scopava in figa.
Poco alla volta, stuzzicato dalle scene ed eccitato dallo Spumante, qualcuno iniziò a spogliarsi e dopo poco tempo tutti gli altri seguirono il suo esempio ed in breve ci trovammo tutti nudi ed estremamente vogliosi di sesso.
Veronica e io ci allontanammo ed entrammo in camera nostra, lasciando il terzetto sul divano.
La mia amante mi stava leccando la figa, quando fece il suo ingresso il resto della truppa.
Da quel momento iniziò una ammucchiata colossale, i ragazzi mi scoparono in figa a turno, mentre Alice e Veronica lesbicavano sul letto. Poi io chiesi a mio figlio di ficcarmi il suo enorme bazooka nel culo e lui esaudì il mio desiderio represso, desiderio che tenevo dentro di me ormai da parecchio tempo.
Il suo cazzone era più largo del dildo di Veronica ed entrò con molta fatica nel mio intestino. Dolorosamente, centimetro dopo centimetro, il grosso cilindro di carne dura e calda si fece strada, e mi allargò ancora di più il mio povero sfintere anale. Poco alla volta cominciai a sentire arrivare un piacere celestiale ed infinitamente intenso, arrivai all’orgasmo mentre lui mi sborrava copiosamente nel culo.
Subito appresso anche Ale volle sodomizzarmi, ma con lui fu invece una gradevole e comoda passeggiata. Godetti anche con lui, e da lui, mi feci riempire la bocca di caldi schizzi di sperma.
La scena madre fu quando i due maschietti si avvicinarono ad Alice e la possedettero nella figa. Lei godeva come una matta e arrivò alcune volte all’orgasmo.
Ma i ragazzi avevano in mente una brutta sorpresa per la giovinetta.
‘Alice, adesso ci dai il culo!!!’
Massimiliano tentò di tenerla ferma ma lei si divincolò e corse verso la porta, le si parò davanti Alessandro, lei con le unghie cercò di graffiargli il viso. Lui le bloccò i polsi e chiuse le gambe evitando una ginocchiata nei testicoli. Poi gli venne in aiuto Massimiliano ed in due la portarono di peso verso il letto, la depositarono a pancia in giù e subito Ale le fu sopra sedendosi sulle sue belle natiche. Cercò di girarsi la ragazza, ma Max tornò subito con una grossa corda da alpinismo. In breve legò al letto i polsi e le caviglie della giovane e quindi la lasciò libera di divincolarsi. La povera Alice così immobilizzata, pianse ed urlò, si agitò moltissimo, poi Max, con estrema calma le disse:
‘Non fare la stronza Alice, te lo ficchiamo solo nel culo, hai visto mia madre prima, ci ha presi tutti e due ed ha pure goduto come una matta’..’
‘Non voglioooooo!!!!! Non vogliooooooo!!!!!!’
‘Non urlare mia bella troietta, qui siamo isolati non ti sente nessuno!!!!’
‘Veronicaaa, Valentinaaaa, aiutatemiiiiiii, aiutatemiiiiii!!!!!!’
‘Loro sanno che è bello prenderselo in culo, vero mami??? Vero Veronica???’
‘Dai Alice, bella bambina, non hai visto prima come si gode a prenderselo nel culo, Max mi ha sodomizzata alla grande, piacerà anche a te vedrai!!!!’
‘Nooooo, non voglioooo, vi pregoooo, vi pregoooo, nooo Max, noooo, ce l’hai troppo grossooooo, ti amooo, ma lasciami stare ti pregooooo”.’
Massimiliano e Alessandro avevano entrambi il cazzo durissimo. Ale fu il prescelto per aprire la stretta via. SI mise dietro e sputò abbondate saliva fra le chiappette della ragazzina, quindi piegò in avanti il membro e lo appoggiò allo sfintere. Lei tentò di muoversi per scacciare l’intruso, ma lui le mise una mano sui glutei e, premendo verso il basso, la bloccò; quindi, con l’altra mano guidò nuovamente il suo pene contro lo stretto anello. Spinse e la sua cappella fatta a cuneo si infilò un pochino dentro.
‘Aaaaahhhhiiiiiaaaaaaaaa, malissimoooo, Aleeee, nooooooo, mi sento morire dal doloreeee, toglilooooo, cazzoooo, togliloooooo”..’
‘Ormai ce l’hai dentro e adesso ti inculo per bene!!!!’
‘Aleeee, sei un bastardoooooo, bastardoooooo, toglimi quell’affare dal culoooo, oddioooooo, mi sento svenireeeee, ti pregooooooo”’.’
‘Ummmhhhhh, che culetto stretto che haiii, che meravigliaaaaaa, ti spacco il culooo bambina miaaaaa, di grazie al tuo amico Ale che ti sta rompendo il culooooo!!!!’
‘Non ti voglio più come amicoooo, mi stai violentandoooo, io non volevooooo”’
‘Toh, toh, prenditelo tuttoooo, troietta miaaaaa”..’
‘Aleeeee, fai pianoooo, fai pianooooo, per favoreeee, ti pregooo, fai pianissimo ti pre’gooooooo’..’
‘Nooo, te lo devo ficcare tutto dentroooo, voglio che godi con il culooo, vedrai che sballo venire con il cazzo in culoooo!!!!!’
Più lei si lamentava, più lui glielo spingeva dentro, ancora quattro o cinque centimetri e gliel’avrebbe sbattuto tutto nelle viscere. La teneva fortemente per i fianchi e la galoppava con estrema energia, lei sbattuta sul materasso era come trafitta e subiva le spinte profonde di Alessandro. Lui si accorse che Alice, si lamentava un po’ meno e vide che si era infilata una mano fra le cosce’..
‘Brava la mia maialina, siiiii, sditalinatiii, brava porcellina, fatti un bel ditalino mentre te lo prendi in culoooo!!!!!’
‘Fai solo più piano, Ale, non così forte, mi stai spaccando veramente il culoo!!!
‘Siiiii, te lo voglio sfondare, ci voglio mettere dentro una mano nel tuo bel culo largoooo!!!!’
‘Bastardo, sei un maschio bastardo!!!!’
‘Te lo sei goduto fino adesso il bastardo e adesso non ti va più bene????’
‘Eri più dolce, ade’ssooo’ sei un bas’..tar’dooooo!!!!!
‘Tu mi hai detto che volevi il cazzo e adesso te lo prendi tutto nel culooo!!!! Toh, toh, toh, toh, toh, toh”.’
Le palle di Ale sbattevano ormai contro la figa di Alice, il cazzone sprofondato fino alla radice nella voragine che si era aperta”..
‘Aleeee, piano, siiii cosììì, così, piano, siiiii, oohhhh, ohhh””
‘Brava la mia puttanella, godi, dai, voglio che vieni mentre te lo sbatto in culo!!!!’
‘Siiii, sono la tua puttanellaaa, hai ragione Aleee, siiiii, daiiii, continua, an’cooo’raaaa, anco’..raaaaa, siiiiii, nel culoooo, nel culoooo, siiiii, sono la tua troietta , la tua bambina troiaaaaa”’..’
‘Siiiii, dai vieniii, porcellinaaaa, godiiiiii, godiiiii, impazzisco quando godii, daiii, che ti sborro in culoooo, daiiiiii vieni bella maiala!!!!’
‘Ohhhh, Aleee, ooohhhhhh, ooohhhhhh, siiiiii, siiiii, non ti fermareee, non ti fermareeee, ooohhhhh, godoooo, ti amo Aleee, ti amoooo, godoooo, godoooo, vengoooo, eccomiiii, vengooooo, vengooooo, ahhhhhhh, ahhhhhh, ahhhhhhhh, uuummmhhhhh, uuummhhhhh””
‘Sborrooooo, sborrooooo, ti allago il culooo, ti riempio le budellaaaa, ahhhhhh, ahhhhhh, uuummmhhhhh, schizzooooo, schizzoooooo, sborroooooooooo””.’
Alessandro grondante di sudore, si accasciò sulla groppa di Alice, la strinse a se quasi a stritolarla, poi le accarezzò le tette, e quindi le sfilò la proboscide dall’ano spalancato. Quello che poco prima era uno strettissimo orifizio, adesso era una voragine rossastra con delle increspature lievemente sanguinanti. Beh si, gliel’aveva proprio rotto, eccome se gliel’aveva rotto!!!
‘Adesso tocca a me vero amoruccio mio, hai visto che ti è piaciuto????’
‘Max ti prego, il tuo no, è il doppio di quello di Ale, per favore noooo!!!!’
‘Prima hai preso la maturità adesso prendi la laurea!!!!’
‘Max, inculati quella troia di tua madre, incula la maiala di Veronica incula chi vuoi, ma ti prego non ficcarlo nel culo a me!!!!’
‘Ale, tieni ferma la verginella, che glielo sbatto tutto dentro!!!!’
Max, si appropinquò dietro alla sua ragazza, prese uno dei cuscini e glielo infilò sotto la pancia, poi le affibbiò un paio di sculacciate e le appoggiò il mostruoso cazzo sul buco già aperto da Alessandro.
‘Aaaagghhhhhh” aaaaggghhhhhh’ aiaaaaaaa’.. fermatiiiiii’ fermatiii’. mi roviniiiiii’..’
Mio figlio sudava e spingeva la mega cappella dentro lo sfintere di Alice. Lei stringeva il lenzuolo con le mani contratte, gli occhi erano serrati e il suo dolce visino, si era trasformato in una maschera di dolore e sofferenza. Pensai che comunque aveva faticato a sodomizzare me e che con quell’arnese gli sarebbe stato estremamente difficile allargare ancora di più l’ano alla povera Alice. Urlò e si dimenò la ragazzina fin quando il cazzone le fu dentro almeno per metà; poi, come un pistone dentro ad un cilindro, poco alla volta il membro tornò indietro, quindi nuovamente si immerse dentro l’intestino martoriato di Alice. Ad ogni escursione il cazzo penetrava qualche millimetro di più. Poi Max, accelerò i movimenti mentre Alessandro si mise inginocchiato sul letto di fronte alla giovane fanciulla e le porse il cazzo nuovamente rigido.
Lei, lo prese in bocca e lui iniziò a scoparla in fondo alla gola.
‘Ti piace prenderlo in culo vero???? Ciucciami il cazzo, ciuccialo puttanella succhia cazzi!!!’
‘Uuuummhhhhhh,uuummmhhhhh”.’
Vidi la porcellina spingere il culo all’indietro e il cazzo di Max entrarle un poco più a fondo, poi Alessandro estrasse il membro dalla boccuccia di Alice e prese a menarselo velocemente, l’afferrò per i capelli e le sollevò il viso, quindi con la cappella appoggiata sulla fronte ed i coglioni che strusciavano contro la bocca, lè riempì il viso ed i capelli di calda e copiosa sborra.
Lei ora gemeva e muoveva il culo spingendolo ancor più all’indietro, mentre Max le affondava fino alla radice il suo bel palo, lei urlò il suo piacere. Lo fece gradatamente con un crescendo rossiniano, sempre più forti e sempre più ravvicinati i suoi urletti, poi alla fine gridò a squarciagola”.
‘Siiiiii, mi piaceee, mi piaceeeee, mi piaceeeee”’..’
‘Ti sborro in culoooo, ti riempio le viscereeee troiaaaaaaa, troiaaaaa, godiiiii, godiiiii troiaaaa””. ‘
‘Siiiii, godooooo, godooooo, godooooo, vengo vengo ti amooooo, ti amooooo, siiiiiiii, siiiiiiiiii”..’
I tre giovani si sdraiarono esausti ed ansimanti sul letto, lei li guardò teneramente e li accarezzò entrambi sul viso’..
Alice, la pura e ingenua bambina era arrivata a casa nostra e subito aveva perso la verginità anale. Non aveva iniziato nemmeno dalle elementari, era passata subito all’università.
Non era facile trovare un cazzo come quello di Alessandro e, ancor di più, come quello di Massimiliano e in fondo, la ragazzina era stata fortunata, ella non avrebbe mai più avuto problemi di stitichezza, la strada ormai era aperta, e lei non desiderava altro che continuare a prenderselo in figa e anche nel culo!!!
Buon sesso a tutti da parte di ombrachecammina
e-mail: alexlaura2620@libero.it
Sempre bello leggere i tuoi racconti, spero di non aspettare tanto per il prossimo capitolo
Storia interessante e piacevole lettura. Spero continui con il 10 capitolo
Racconti intriganti e piacevoli nella lettura complimenti. Aspetto da tempo e spero arrivi il terzo capitolo con finale
Grazie Rebis
Bellissima storia, molto realistica