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lui mi ama e mi umilia

By 11 Gennaio 2015Dicembre 16th, 2019No Comments

Io e il mio ragazzo stiamo insieme da un paio d’anni. Sin da quando ci siamo conosciuti ho intuito che sarebbe stato facile aprirmi con lui e raccontargli tutte le mie fantasie, ma mai avrei pensato e sperato che riuscisse a tirarmi fuori le perversioni più profonde che si nascondevano dentro di me. Il regalo più bello, la sorpresa più inaspettata, fu quando decise di realizzare una di queste mie fantasie, eseguendo alla perfezione i dettagli che in varie occasioni gli avevo descritto. Un giorno, senza preavviso, mi invitò ad andare ad una festa a casa di amici suoi in campagna. Sul momento mi sorprese il fatto che non mi dicesse il nome di questi suoi amici, ma mi parve ridicolo indagare ulteriormente; mi stupii relativamente anche quando mi chiese di indossare della biancheria molto spinta che avevamo comprato insieme: diedi per scontato che volesse, come in altre situazioni era già accaduto, portarmi in bagno in mezzo alla festa e scoparmi selvaggiamente mentre di là c’erano altre persone, sapendo che la cosa mi eccitava da morire. Sapevo che dovevamo presentarci più o meno all’ora di cena, per cui mi feci trovare pronta verso le 7 di sera, sapendo che non gli piace dover aspettare quando mi viene a prendere; ma sadicamente fu lui stesso a farmi attendere per strada, vestita in modo un po’ succinto, che imbarazzata notai numerosi sguardi dei passanti e immaginai potessero farsi strane idee sul motivo per cui mi trovavo lì con quella mise. Quando arrivò entrai di corsa nella sua macchina e lo baciai con trasporto: amo il modo in cui le sue mani forti e decise mi stringono la nuca e la schiena quando lo faccio, mi fa sentire in suo possesso e questo mi scioglie completamente e mi fa scomparire qualsiasi inibizione. Mentre guidava notai che ci stavamo allontanando sempre più dalla città e sempre più perplessa sulla meta mi azzardai a chiedergli dove fossimo diretti, e lui non poco enigmatico mi rispose ‘lo vedrai tra poco, siamo quasi arrivati’. In effetti dopo pochi minuti entrò dentro un cancello e parcheggiò davanti ad una casetta di campagna, e notai che vi erano già 3 macchine. Mentre ci avvicinavamo all’entrata vidi che gli brillavano gli occhi, e mi sussurrò all’orecchio ‘poi non dire che non penso a te…’ . Il senso delle sue parole mi fu subito chiaro quando entrammo e mi accorsi che i presenti erano tutti uomini, non c’era del cibo preparato e numerosi giocattoli sessuali erano in bella vista sopra un tavolo. L mi presentò a quelli che capii non essere suoi amici, ma persone venute lì apposta per l’occasione ‘Lei &egrave la mia ragazza, di cui vi ho parlato, ma per stasera sarà solo una cagnetta nelle nostre mani. Anche se &egrave timida e non lo ammette facilmente le piace essere umiliata e punita, dunque noi ci adopereremo per soddisfarla, non mancando di allietare noi stessi allo stesso tempo. Predilige umiliazioni psicologiche, quindi non vi trattenete e date sfogo a tutta la misoginia di cui siete capaci. L’unica condizione &egrave che come prima cosa la sculaccerò davanti a voi, perché non mi &egrave piaciuto affatto il modo volgare in cui si &egrave vestita per l’occasione.’ Ciò detto mi levò il vestitino che avevo indossato e calandomi le mutandine che mi aveva chiesto di mettere mi fece adagiare sulle sue ginocchia per mettere in mostra il culo nudo, tenendomi un braccio dietro alla schiena perché non potessi muovermi, e iniziò a sculacciarmi dicendo ‘ adesso conta le sculacciate, saranno 50, e ringraziami dopo ognuna di esse, poiché sai bene di meritartele ‘. Eseguii godendomi il dolore che mi provocava piacere. Ad ogni colpo urlavo e gemevo, vedendo i volti dei presenti sempre più eccitati dalla scena; alcuni avevano già iniziato a masturbarsi lì davanti ed a fare commenti mentre io contavo e ringraziavo; dicevano ‘ punisci questa cagna, questa puttanella, falle male perché si vede proprio che le piace! Falle venire il culo tutto rosso!’ Un paio di loro si avvicinarono pure e mi sputarono in faccia urlandomi ‘ troia! Cagna!’. Io sentivo già i miei umori colarmi tra le cosce, e ciò era visibile a tutti, ed infatti qualcuno non riuscì a resistere fino alla fine della punizione ed iniziò a toccarmi la fica fradicia, ma L non gli disse niente. Non sapevo chi fosse perché tutto accadeva dietro di me, ma nessuno dei presenti era attraente: erano quasi tutti sovrappeso e con un aspetto poco curato; sembrava fossi finita in un covo di camionisti! Finite le sculacciate L soddisfatto mi levò del tutto le mutande e mi ordinò di mettermi a quattro zampe; tirò fuori un collare con un guinzaglio da cane e me lo mise e mi disse di camminare così, completamente nuda in mezzo a quegli uomini. Loro erano tutti seduti su dei divani ed erano 8, ovviamente con il cazzo duro in mano. Mentre camminavo come una cagna davanti a loro uno mi disse di mettermi davanti a lui con la bocca aperta e la lingua di fuori; io obbedii e lui mi sputò in gola e mi fece inghiottire. Tutti si misero a ridere di me ‘ puttana fai proprio schifo, chissà cos’altro vorresti ingoiare con quella bocca di merda ‘ e seguirono il suo esempio. Mi toccò ingoiare la schifosa saliva di quelle persone, ma non sapevo che il peggio doveva ancora venire. L mi mise una benda sugli occhi e mi disse di sdraiarmi per terra, perché avremmo fatto un giochino che mi era molto familiare. Una volta messa giù sentii la pressione di un culo sopra la mia faccia ed una voce che non era quella del mio ragazzo che diceva ‘ leccami per bene il buco del culo brutta troia, che L dice che ti piace tanto!’ mi ritrovai, quasi soffocando, obbligata ad infilare la lingua nel suo ano e sentivo che godeva. Un altro aveva iniziato a masturbarmi ed io inevitabilmente godevo come una troia. Tutti ridevano, mi insultavano e mi costringevano a parlare pur sapendo che con la lingua infilata dentro ad un culo mi sarebbe stato impossibile rispondere, ma questo li faceva divertire ancora di più. Alla fine con la mia lingua lo feci godere così tanto che il tizio decise di venirmi in faccia, e subito si sedette un altro, che concluse allo stesso modo. Io nel frattempo mi ero eccitata così tanto che gli umori avevano bagnato per bene anche il mio culetto, così mi fecero alzare e, sempre bendata, mi fecero piegare su un tavolo; mi avvicinarono un oggetto al viso e mi dissero di leccarlo per bene, così mi accorsi che era un enorme dildo di gomma. Una volta lubrificato per bene uno di loro, con una risatina sadica mi disse ‘ adesso te lo infilo tutto nel culo, vediamo se ti piace! ‘. Io cominciai a piagnucolare dalla paura ma questo mi attirò più insulti di prima e con violenza mi trovai sodomizzata da quell’arnese. Non paghi di ciò iniziarono a scoparmi la fica brutalmente a turno e dopo avermi sbattuta per bene mi fecero mettere in ginocchio in mezzo a loro, mi levarono la benda e mi sborrarono in faccia tutti insieme, urlandomi ‘ prendila tutta, cagna schifosa! Goditi tutto il nostro sperma !!’. Data l’enorme quantità vari schizzi erano finiti sul mio corpo, sui miei capelli ed alcuni anche per terra. Io rimasi lì in ginocchio tutta impiastricciata e sfinita e quando L mi si avvicinò pensavo fosse finita, mentre invece mi prese per i capelli e mi spinse la faccia a terra ordinandomi di leccare ciò che avevo fatto cadere; leccai tutto in quella posizione, con il culo ancora penetrato dal dildo del tutto esposto al pubblico ludibrio. Alcuni non riuscirono a trattenersi e mi sculacciarono con forza come L aveva fatto all’inizio. Ero umiliata ed eccitata e finii per accasciarmi a terra masturbandomi senza più pudore davanti a tutti e mentre lo facevo uno di loro disse ‘non ti vuoi sciacquare via tutto quello sperma dalla faccia e dal corpo?’ Io rimasi interdetta da quella gentilezza inaspettata e risposi subito di sì… che illusa! Si misero tutti a ridacchiare e tirati fuori i cazzi iniziarono a pisciarmi addosso mentre ero lì sdraiata, puntando alle tette, alla fica, ma soprattutto alla bocca, tanto che fui costretta ad ingoiare una grande quantità di piscio. Una volta concluso il tutto quasi svenni per terra. L mi prese in braccio, mi portò in bagno e mi lavò con cura, dopodiché mi portò in una stanza e mi mise a letto rimboccandomi le coperte con amore. Mi bacio profondamente e lo sentii andare di là a salutare gli altri che andando via si complimentarono con lui per la cagna che aveva come fidanzata. Poi tornò da me tutto sorridente e facemmo l’amore con passione, e subito prima di addormentarci mi disse ‘ti amo veramente da morire ‘….

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