Una domenica di settembre, con la mia ragazza Alessia siamo andati a Firenze, per vedere una mostra famosa a palazzo Pitti.
La mattina è scorsa dentro le stanze del famoso palazzo fiorentino, dove abbiamo gustato la bellezza della mostra.
Oramai che eravamo lì abbiamo deciso di salire ai giardini di Boboli dove c’è anche un bar per mangiare qualcosa. Dopo un panino, ed un caffè ci siamo gustati la bellezza del parco, finchè un po’ stanchi ci siamo riposati su un muretto che casualmente era abbastanza riparato. Un bacetto, una carezza, una stretta, insomma ci è presa voglia di fare qualche cosa.
Alessia è molto sensibile alle carezze, così l’ho stretta a me e l’ho iniziata ad accarezzare le tette, che sono non grandissime, ma molto sode. Ha sentito il capezzolo ingrossarsi e diventare duro, con la mia mano glielo ho stretto e l’ho massaggiato ben bene. Sentendo che iniziava a godere, ho portato la mia mano alla cerniera dei suoi pantaloni, e tirata giù, sono entrato dentro con due dita ed ho iniziato a farmi spazio fra gli slip e ho iniziato a entrare dentro la sua fessura bagnatissima. Questo movimento la fa sempre impazzire, lei si volta intorno e vedendo che il posto è abbastanza sicuro, mi dice:
– senti io mi abbasso i pantaloni, e tu me lo metti dentro, che ho tanta voglia di sentirlo.
– Io te lo infilo dentro subito, solo che eccitato come sono, credo di venire subito, solo che non ho preservativi dietro.
– Come non hai preservativi- mi risponde decisamente incavolata ‘ lo sai che li devi sempre avere dietro con te.
– – ma venendo in gita a Firenze, non credevo ce potessimo usarli
– sai che fai, mi hai fatto venire voglia, ora me la togli, me lo metti dentro e guai se vieni subito.
Mi ha sbottonato i pantaloni, me lo ha tirato fuori e se lo è infilato dentro, lei con il sedere sui miei fianchi, ha iniziato a muoversi energicamente, solo che io sentendo che stavo per venire l’ho tirato fuori.
– ma che fai?, sto quasi godendo ‘ mi dice Alessia decisamente irritata
– ma anche io sto quasi godendo, ma non voglio rischiare di farti qualche brutto scherzo..- le dico io, visto che tante volte lei mi ha detto che non vuole assolutamente rischiare di rimanere incinta.
– Allora, sai che fai me le metti nel culo, che io voglio godere con lui
Ad Alessia piace moltissimo sentirlo anche nel culo, quasi come dentro nella figa, solo che per metterglielo, devo usare sempre l’olio, ma in quel bel giardino, non avevo ne preservativi, ne olio, alloro mi sono ben sputato sulla mano, e con la saliva, mi sono ben bagnato l’uccello. Ho riavvicinato Alessia a me, e ho preso in mano il mio uccello e l’ho immesso nel suo buchetto posteriore e iniziato a spingere, piano e poi sempre con maggior decisione, ma
– ahi, ma sei matto, così me lo spacchi ‘ mi dice Alessia
– sto spingendo poco, ed ecco è entrato anco di più
Ma niente, nemmeno stando fermo qualche secondo, non riesce a sopportarlo.
– sei proprio stronzo – mi dice Alessia- prima mi fai venire voglia e poi non riesci a soddisfarmi per niente.
– Vedrai che ti farò godere ugualmente
Ed inizio ad accarezzarle bene la figa, con le dita, e con tutta la mano, e poi entro prima con uno, poi con due dita dentro ed inizio a pomparla. Le piace moltissimo, tanto che lei non può fare a meno di prendermelo in mano e inizia a masturbarlo, solo che io la freno e le dico.
– no voglio venire con la tua bocca ‘
– ma qui, e se mi vedono? ‘ mi risponde Alessia , poco preoccupata e molto eccitata.
Intanto continuo con le mie carezze che si fanno sempre più intense e molto eccitanti tanto che basta poco per farla venire la prima volta, allora passo ad accarezzarle il buchetto posteriore, solo che sente ancora dolore per la precedente penetrazione, allora la giro a me, l’abbasso un po’ di più i pantaloni, e mi inginocchio con la bocca alla sua figa, e con la lingua inizio a farle delle carezze di cui lei ne va matta, tanto che basta che accenni ad entrare un po’ con la lingua dentro che lei viene per la seconda volta.
Ora sono io ad essere eccitatissimo, mi alzo e la prendo la testa per farle capire che deve essere lei ora la protagonista, basta poco perché lei si avventi sul mio uccello ed inizia a leccarlo esternamente con la lingua, fino a giocare con la cappella, io sono molto eccitato.
– sto per venire ‘ le dico
allora Alessia, se lo infila dentro la bocca ed inizia il movimento di sali scendi e contemporaneamente con la lingua me lo stuzzica, pochi secondi e vengo con uno schizzo violento e con una sborrata abbondante tutta dentro la sua bocca. A volte lei si fa sborrare nella faccia perché le piace sentirsi inondare il viso mentre se lo struscia tutto, solo che stavolta essendo in un parco e non potendosi lavare la faccia, ha deciso di accogliere il mio frutto del godere, dentro la sua bocca.
Tante volte lei mi a fatto venire con i pompini, ma questa volta per l’ambiente non molto sicuro come casa mia, ha reso la cosa molto più eccitante, tanto che organizzatomi di preservativo ed olio, abbiamo ripetuto l’esperienza di scopare all’aperto ed in posti poco sicuri anche altre volte.
Gentile, ma dietro il racconto ci sono esperienze reali - sempre - con donne e maschi
anche le ascelle sono zone erogene
Racconto veramente eccitante! Ti prego, continua.
Grazie Anolinda per la segnalazione, a quale parte del racconto ti riferisci
Continua daiii eccitantissimo