ciao a tutti sono martina ho 20 anni sono bionda occhi azzurri, un po anomala per essere meridionale ma è cosi,,,e intendo bionda naturale
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la confessione che adesso sto per farvi risale a due anni fa, quando ancora andavo alle superiori, nella mia cittadina i quartieri sono quelli ci si conosce da quando si era piccoli, e a causa di questo motivo è accaduto quello che poi si è rivelato un guaio almeno per me.
io ho un fratello più piccolo di 6 anni, e non è un bulletto anzi al contrario i bulletti sono in classe con lui ma in particolare il figlio del pescivendolo, capirai questi sono 4 fratelli e il più piccolo è in classe con mio fratello, e comunque un bulletto di quelli che fanno sempre liti e scazzottate.
il calvario inizia l’estate scorsa, quando non so per quale motivo, l’alcol, il fumo, non so, a una festa mi sono ritrovata ad accettare un passaggio da questo ragazzo che nella confessione chiamerò gianni.
non era lontano dal nostro quartiere, era una serata di luglio, avevo un vestitino bianco corto e con i tacchi, e i capelli sciolti, mi ritrovai su quello scooter, e lui mi disse:
– Martì, io me la devo fumare prima di arrivare a casa altrimenti mi prendono a calci nel culo i miei fratelli.
io, dissi di fare come voleva, e lui;
– ma devo passare alla barracca a prenderla.
la baracca era una specie di box fatto di legno nella loro campagna dove tenevano cianfrusaglie, io gli dissi ok che lo aspettavo in macchina ma lui insistette:
– ja da, vieni che cazzo fai qua sola, camina che dentro ci sta dove sedersi che la devo cercare preparare.
naturalmente parlava di erba, allora cmq sono scesa, tutto buio perche era una campagna, entriamo e lui accende una lampadina al soffitto e inizia a frudare dietro un vecchio armadio ch era buttato la dentro, e dopo qualche secondo la tira fuori e inizia a prepararla, toglie fuori anche una bottiglia di grappa,e me la passa, io non volevo inizialmente, un po stavo gia stonata per quello bevuto alla festa, ma sotto la sua insistenza ho fatto un sorso naturalmente alla bottiglia mica ci stavano i bicchieri,
poi seduta su questo vecchio divano a due posti, pure un po strappato, lui si siede di fronte su una vecchia sedia, e inizia scherzando a dire:
– martì ma ti rendi conto che cazzo ci fai qua? ahahah siamo vicini e non mi hai mai cagato, infatti io e i miei fratelli con te non è che abbiamo confidenza ci hai sempre snobbato ahaha.
e io:
– vabbe…snobbato no dai, non ci siamo mai frequentatio comitive diverse amici diversi, alla fine più mio fratello è sempre buttato da voi in pescheria, poi lui va a scuola con tuo fratello.
e lui:
– si si lo so ogni tanto mio fratello glieli molla due cazzottoni ahahah,…comunque hai un grande perizoma, ahahah bello proprio
e io subito a tirare il vestitino in effetti non mi ero accorta di quanto mi era salito, e lui:
– e smettila dai mica ci scandalizziamo tanto al mare ti ho vista in costume ahahah e so come stai in mutande, fatti un tiro da…
io ho preso la canna in mano e ho fatto un tiro, poco è passato e la tresta iniziò a girarmi bene, mentre gianni si era messo comodo sul divano pure lui, erano le 2 di notte.
gianni, tirava e mi ripassava sta canna e mantre io facevo la mia boccata la sua mano si poggiava sulla mia coscia.
a un certo punto gianni mi disse:
finiscila tu…
e mentre facevo l’ultimo di quei due tiri rimasti mi sono sentita baciare l’orecchio, mmmm ragazzi credetemi ho avuto la pelle d’oca e lui sicuramente se ne è accorto, perche dal bacio, mi prese il lobo con le labbra, io mi sono sentita un calore salire e comunque per pudicità gli ho detto:
-che fai? con un risolino che mi è uscito…
e lui rispose: assaggio…
mentre la mano mi stringeva la coscia, insisteva sull’orecchio, tra il morsetti con le labbra e qualche leccatina io non esagero ragazzi credo di essermi bagnata sentivo come se mi stessi facendo la pipi addosso ma era un effetto di liquido che sentivo dall’interno, mentre una mezza ansimata mi scappò, lui mise la mano tra le cosce, era pure più piccolo di me di un anno, ho cercato di dire:
– no gianni dai andiamo a casa che è tardi…
e lui:
– e mo ti è venuta la fretta aspetta un attimo non ti piace cosi?
e io: mmm siii…
la mano intrufolata tra le mie cosce, si sfila e cerca di allargarmi la gamba per entrare meglio, la canna, lalcol, o non so cosa mi fece fare una cosa non usuale per me ho allargato un po le gambe e la sua mano è entrata spostando il mio perizoma bagnato, e penetrando con due dita dentro, gianni non si fece scappare l’occasione per dirmi che ero bagnatissima, mi disse:
– sei tutta rasata e bagnata mmm bella ti piace cosi?
e io:
– sii mi piace…
lui:
– vedi che se ci cagavi di più da piccoli magari ti facevamo gnagnare gia a 13 anni, mo ti do il cazzo martina mmmm ti scopo
ero stesa su queldivano vecchio e sporco, quando lui mi alza ancora di più il vestito e mi sfila il perizoma, ma nello sfilarlo mi tolse pure i tacchi, e con le gambe larghe si mise con la faccia sulla mia fica a leccarmi e diceva:
– che profumo che fai, ti scopo martina…
ha tolto il cazzo fuori e complimenti stava messo bene, si mise steso lui e mi disse di succhiarglielo, mentre mi levava del tutto il vestito ora ero del tutto nuda, io mi sono abbassata e l’ho preso in bocca succhiandolo, l’ho preso tutto in bocca su e giu e poiu salivo con la lingua e la giravo intorno alla cappella, e lui a un tratto mi disse:
– i coglioni…..leccami i coglioni maiala dai lecca tutto dai porcella
a un tratto si alza mi fa poggiare col petto sul poggiaschiena del divano e con le ginocchia sul divano e lui da dietro mi diceva:
– o ti sfondo sei una troia ti spacco la fica te la faccio viola…
e mi penetra tutto di colpo e affondo, io ero bagnatissima stavo godendo, si sentiva rumore di liquidi mentre mi penetrava forte e veloce, e mi ripeteva:
– ti piace? ti piace? che fissa aperta che hai
e io dicevo si mi piae siii
a un tratto mi sono sentita un dito ferzarmi il sedere, premettendo che ero vergine dietro ho fatto un mezzo balzo dicendo mmmm nnooo dai dietro no e lui:
– si voglio incularti martina
e io no sono vergine dietro ho paura, e lui:
– no ti metto solo il dito..
mi sono sentita uno sputo sul buco del sedere e il dito che sicuramente era unoto dei miei umori è entrato tutto e subito e io ho mollato uno strillo:
– noooooo ahhhhhh aspettaaaaa noooo
e lui:
– no dai che sto fermo faccio piano
ma in verità lo stronzo stava muovendo il dito nel mio sedere e no su e giu ma come se volesse piegarlo dentro di me a uncino e io:
– ahiaa mi fai male fermo
a un tratto ho sentito il dito che usciva fuori e anche il cazzo che usciva dalla fica e spingeva sul sedere, ma non feci in tempo a ribellarmi perche impregnato di umori come eraavevo gia metà cazzo nel sedere e io:
– ahhhh piano piano ahia dai basta cposi brucia
ma col cazzo che ascolatava le mie parole, lo aveva infilato tutto, l’unica mossa che mi rimase da fare era dalla pecorina in cui stavo stendermi pancia sotto sul divano di lungo sperando cosi che non potesse mettermelo tutto dentro ma era tardi perche lui a cazzo stava messo bene io il bruciore lo sentivo e lui continuava a sverginarmi il sedere mentre io:
– ahia brucia brucia piano mi scappa la cacca apsetta
a un tratto ho sentito una cosa calda dentro e la anche se non avevo mai preso una sborrata dentro ho capito che mi stava schizzando dentro perche ho sentito il suo cazzo che si induriva ancora di più.
come me lo ha tirato fuori ho fatto in tempo solo a vedere che il cazzo era sporco del mio sedere e parecchio e saltando dal divano dicevo:
– un bagno un bagno devo fare cacca
e lui:
– dove cazzo lo vedi il bagno fuori devi andare
mammamia che serata ragazzi non potete capire nuda scalza in quella baracca sporca con i piedi zozzi del pavimento che dovevo scappare in bagno perche mi venne la diarrea,e senza bagno ad uscire fuori di corsa facendomi male ai piedi perche mi vergognavo non volevo farmi vedere e sono scappata sotto un albero dove era più buio ma non avevo fatto i conti nella mia
ingenuità del fatto che poi lo dovetti chiamare per farmi portare dei tovaglioli quindi tutta quella fatica nello scappare in un punto buuio venne vanificato dal fatto che comunque lui dovette portarmi i fazzoletti.
e comunque ero passata da una fase che non mi ero mai cagata questo ragazzo e i suoi fratelli al fatto che mi ero fatta sverginare il culo e mi ero fatta vedere con la diarrea in aperta campagna davanti a lui, non vi dico la vergogna e come mi sentivo umiliata, pulita alla menopeggio sono salita sullo scooter e mi sono fatta portare a casa erano le 5 del mattino e il danno ormai era fatto.
da la dopo qualche tempo iniziò anche il calvario di mio fratello a subire atti di bullismo dal fratello piccolo di gianni che era suo compagno di classe che ogni colta che litigavano iniziava a dirgli che io avevo la fissa sfondata che a casa sua ci stavano 4 cazzi e a casa sua una fissa da spaccare che ero io,e che il fratello mi aveva fatto gridare con il cazzo nel culo, poi cominceranno anche altre cose che vi racconteò in seguito.
spero questa mia confessione vi piaccia intanto vi saluto un bacio la vostra martina, per commenti
di ogni tipo martpucci@libero.it
….dopo quella esperienza iniziai a vedere un cambio di comportamento da parte di gianni, comportamento che inizialmente era quello di uno che mi aveva sempre sbavato dietro e io non me lo ero mai cagato e invece adesso, quando passavo nel quartiere e lui era con i suoi amici oppure davanti la pescheria, faceva lo spendido mandandomi bacetti facendomi battutine davanti a tutti.
io mi vergognavo e abbassavo la testa quando passavo e ci stava lui, immaginavo, anche se dentro di me speravo che mi avesse risparmiata almeno l’umiliazione di aver raccontato a tutti che mi era venuta la diarrea dopo che mi aveva sverginata il sedere, tanto sul fatto che lui sicuramente aveva raccontato che mi aveva scopata, non avevo dubbi, l’aveva sicuramente raccontato cisto che i suoi amici ghignavano insieme a lui quando passavo, ma l’umiliazione della diarrea nuda sotto un albero, quella almeno speravo dentro di me me l’avesse risparmiata.
una sera aller 21, uscivo dalla palestra che si trova vicino casa, quindi evito di fare la doccia in palestra e la faccio a casa, quando chi ti becco la fuori? gianni.
mi disse che mi doveva parlare, e io colsi la palla al balzo per dirgli che pure io avevo da dirgli qualcosa, volevo accertarmi che non avesse parlato con i suoi amici di quello che era successo, e allora gli dissi;
– gianni aspetta che mi faccio la doccia e ci vediamo tra un ora cosi parliamo che ho da dirti delle cose…
lui rispose subito;
– aspetta che tanto ho sistemato cose in pescheria e parliamo la che la sto chiudendo, cosi parliamo subito…
io allora sono andata l’ho seguito ed entrata in pescheria lui mi disse;
– aspetta che chiudo cosi non ci rompe le palle nessuno e ci fumiamo pure na canna tanto devo mettere nella cella sti pesci…
prese la solita canna, se l’accese e guardandomi in faccia con aria spavalda mi disse;
– parla dai inizia tu che devi dire?…
e io;
– voglio sperare che tu non sia andato in giro a dire quello che è successo l’altra sera perche non è una cosa bella…
e lui;
– stai tranquilla…e poi cmq se tu fossi stata al posto mio e avresti rotto il culo a una figa come te, non te ne saresti vantato?
io restai spiazzata non sapevo che dire e mi arrampoicavo sugli specchi dicendo che non era una cosa bella e lui come tutta risposta mi passò la canna, io feci due tiri, e lui mi disse;
– facciamo un patto, se non lo dico a nessuno tu che mi dai?
e io;
– e che ti devo dare?
e lui;
– niente qualcosina per farmi tenere il segreto…
e prese ad avvicinarsi e a leccarmi il collo e l’orecchio, io cercai di respingerlo ma con poca forza dicendo che dovevo andare a casa che dovevo ancora fare la doccia e lui mi rispose;
– infatti dai cosi poi ti lavi tutta dai martina che ho il cazzo duro…
mi prese le natiche tra le mani, io ero sudata o peggio il sudore mi si era asciugato addosso e adesso iniziavo a sudare di nuovo, avevo i leggins, e dicevo che non volevo che mi vergognavo, mentre lui iniziò ad abbassare i leggins, io gli dissi;
– però nessuno deve sapere tutte ste cose prometti…
e lui;
– te lo prometto tranquilla non dico niente…
mi allassò i leggins a metà coscia, e mi mise una mano nella mutandine da dietroarrivando con un dito dentro la fica e subbito esclamò;
– e che cazzo gia sei un lago ti piace allora…
io con le guance in fiamme dal rossore gli dissi;
– sponop sudata dalla palestra…
e lui;
– si sudata, aspetta che mo ti asciugo il sudore ahah
ero rossa in faccia e mi vergognavo acnhe per il posto in cui stavamo, ci stava una puzza di pesce la dentro, lui aveva la tuta e si vedeva il bozzo che aveva sotto i pantaloni che si abbasso togliendo fuori il suo cazzo duro e grossoe mi portò le mani sul suo cazzo facendomelo masturbare, mi abbassò le mutande e mi disse;
– succhiami il cazzo che mi piace come succchi dai zoccola…
io mi sono piegata in mezzo a quella puzza di pesce e presi a succhiarlo come sapevo fare leccando l’asta salendo con lalingua e facendola girare intorno alla cappella per poi riprenderlo tutto in bocca sui e giù, ma ad un tratto lui mi girò e in piedi mi fece poggiare con le mani al banco del pesce, non vi dico la puzza di pesce, mentre lui da dietro mi mise 3 dita nella fica, io ansimavo e dicevo di fare piano per non fami male, che vergogna ero tutta sudata puzzavo sicuro di sudori, e lui mi disse;
– tre dita ahah bella rotta come sei, mo quattro dita ahahah
io ansimai un po più forte e dissi;
– piano piano ti prego
e lui;
– quattro dita nella fissa maiala ti piace ce l’hai spaccata la fissa…
tolse la mano e portandosela al naso tutta bagnata dalla mia fica disse in dialetto;
– ti puzza a fissa e piscia, chi è non ti lavi? tiè…
e mi spalmo la mano piena di umori sulla guancia mentre io dicevo;
– nooo daii smettila basta…
ho sentito le sue mani che mi allargavano le natiche e tutto a un tratto uno sputo proprio nel mio buco del sedere e poi di colpo la sua cappella che spingeva per entrare, mentre io mi lamentavo per il fastidio e un po di bruciore e lo imploravo di fare piano, lui non solo penetrò sotto il mio grido, ma iniziò subito ad andare su è giu veloce il tutto mentre io ero poggiata sempre al banco puzzolente del pesce, e lui mi teneva dai capelli tirandomi verso di lui e io col collo tirato indietro che lo imploravo e lui che mni diceva;
– te lo spacco il culo zoccola vogli vedere quanto te lo faccio largo tanto se ti scappa da cagare adesso sei vicino casa , capito troia ti faccio il culo quanto sta porta, dimmi che sei la mia puttana dai
e io;
– no dai piano dai—
ma ogni volta che rispondevo cosimi tirava dai capelli e insisteva, mentre mi ripeteva che la fissa mi puzzava di pesce e non me la leccava,
– ti puzza di pesce la fissa non te la lecco dimmi che sei una cagna dai dillo…
ad un tratto apparte il bruciore al sedere ho sentito una cosa fredda che mi entravas in fica, pensando che fossero le sue dita non mi sono ribellata, ma purtroppo magari fossero state le sue dita, era una cosa fredda e viscida che mi entrava dentro in profondita, quando mi accorsi di quello che stava facendo sobbalzai a tal punto che il suo cazzo mi usci dal culo ma no quella cosa che aveva infilato, era un anguilla nella fica, lui mi disse;
– fermaaaa ti puzza a fissa di pesce che ti frega…
e io;
– nooo smettila caccia fuori sta cosa no dai…
e lui;
– aspetta che ci divertiamo…
mi infilò di nuovo il cazzo del culo spaccandomi lo sentivo ancora più duro di prima me lo sentivo nella pancia, e di colpo una cosa calda umida nel sedere, mi aveva sborrato dentro…io distrutta, umiliata sudata e puzzolente anche di pesce ero senza parole un esperienza nuova nella mia vita non sapevo se essere incazzata o incredula per quello che mi aveva fatto, mi sono toccata il buco del sedere lo sentivo larghissimo tre dita insieme non coprivano il buco allargato, sentii sfilare quella anguilla dalla mia fica e lui come se non fosse successo niente che mi disse;
– questa me la faccio cuninare domani ahahah col tuo brodo—
mi ritirai su mutande e poantaloni e tornai a casa, pensando che stavo entrando in un tunnel dal quale non sapevo come ne sarei uscita.
se volete commentare come vilete la mia mail è martpucci@libero.it, baci martina
Dopo la quella cazzata nella pescheria, sono tornata a casa come se nulla fosse, ero sporca e puzzolente, mi sentivo pure la puzza del pesce addosso, passò una settimanella senza che mi dicesse niente gianni, anche se comunque non lo so se fosse per colpa della coscenza sporca, ma mi sentivo osservatissima da tutti, come se tutti sapessero, magari anche colpa del fatto che mio fratello continuava a litigare spesso col fratello di gianni sia a scuola che nel quartiere e lui con degli altri bulletti non perdevano occasione per dirgli cose sconce su di me, del tipo…
_ ma la fissa a tua sorella gliel’hai mai vista? mio fratello dice che ce l’ha aperta e rossa ahahaha….
oppure…
_ ma quando ce lo fa un pompino tua sorella? glielo metterei nel culo la farei gridare, ahahaha mio fratello dice che quan do gli è uscito dal culo ci aveva il buco del culo bello largo…ahahahah….
Ricordoancora era un sabato sera e dovevamo uscire con delle mie amiche, il solito pub o disco-pub, mi misi un vestitino nero corto e ai piedi dei sandali col tacco, capelli sciolti e leggermente truccata, arrivata al pub, mi guardavano tutti, ma ci restammo il tempo di mangiare qualcosa, ci stava una festa a casa di un ragazzo nella villa al mare, e decidemmo di andare la, il problema era solo che come mi sedevo avevo tutte le cosce scoperte, allora, si è avvicinato Marco, un ragazzo della comitiva di gianni, ma non è del mio quartiere, e si è seduto vicino a me, ha iniziato a parlare, e dopo un po mi disse:
-guarda, ti faccio vedere una cosa ‘
Ha tirato fuori il telefonino, e mi ha fatto vedere un video dove si vedeva me nella pescheria con gianni mentre mi scopava ed ero appoggiata all banco del pesce, e mi ha detto:
-dai Martina, mica ti chiedo la luna, mi basta che mi succhi il cazzo pure a me-
Mi si è gelato il sangue nelle vene, ad un tratto si è seduto dall’altra parte gianni, che mi ha detto:
– dai martina vuoi farlo rimanere con la voglia del pompino? Che ti costa farglielo-
Io:
-no ragazzi vi prego cancellate quel video dai non voglio-
Gianni:
– ok speriamo che non mi rubino il tel, sai se va in giro sta cosa che sputtanamento?-
Io:
– ok va bene dai ti faccio una sega ‘
ero viola in faccia dalla vergogna mi sentivo il viso in fiamme, quando Marco mi ha detto:
– siii! Adesso vuoi toglietela con una sega, ahahah intanto leviamoci dal cazzo di qua che ci sta troppo casino.
Mi hanno fatta alzare, li ho seguiti, e siamo andati nello scantinato, la senza che mi dicessero niente, ho messo a Gianni la mano sui pantaloni e gli ho toccato il cazzo, era già duro, mentre marco mi ha detto:
-aah ti è venuta la voglia di colpo, fammi sentire se hai voglia Martina ‘
Ha tolto il suo cazzo dai pantaloni e anche Gianni, li ho presi in mano tutti e due e ho iniziato a segarli, erano durissimi, mi vergognavo troppo non avevo mai fatto una cosa simile con due ragazzi, poi Gianni ha detto:
-brava, si dai,facevi tanto la principessina del quartiere non ti cagavi a nessuno e ora mmmmmmm
Gianni mi ha poggiata al muro e mi ha messo la mano sotto il vestitino toccandomi le mie parti intime, poi mi ha abbassata il perizoma, mentre marco mi alzava il vestitino e mi toccava la fica con la mano, avevo la mano di gianni davanti sulla mia fica con un dito dentro e la mano di marco da dietro con un altro dito dentro, poi senza preliminari mi ha messa il cazzo nella fica, io non avevo bisogno di preliminari ero un lago, e mentre mi scopava, io ansimavo, e marco aspettava il suo turno, Gianni mentre mi scopava mi ha detto:
-ti piace?-
Io:
-si si-
Gianni aveva un cazzo lungo e grosso, e mi penetrava forte, non tutto dentro visto la posizione, io sono stata subito raggiunta da un orgasmo, non volevo, mi vergognavo, perché sapevo che sarebbe successo, e poi non volevo fargli vedere che mi stavano facendo godere, ho stretto i denti con le lacrime per lo sforzo, ma niente, ad un tratto l’ultima cosa che ho sentito è stato un rumore di squacquerio mentre mi scopava con botte forti e veloci, e di colpo sono caduta a terra, mentre Gianni usciva dalla mia fica, e da essa mi usciva un flusso di liquidi assurdi, non mi era mai successo mi sono bagnata le cosce come se mi fossi fatta la pipi addosso, sono caduta a terra, non mi hanno retto le gambe, la prima cosa che ho sentito dopo essere caduta erano Marco e Gianni che ridevano e dicevano frasi del tipo ‘stai aperta come una cozza ahahah’, poi mi hanno aiutata ad alzarmi e mi hanno poggiata con la pancia alla spalliera di un vecchio divano facendomi rimanere col sedere in aria, ma io ho cercato di dire:
– no ragazzi basta cosi vi prego, ho il vestito sporco ‘
Ma marco mi ha risposto:
– non me ne frega un cazzo del vestito, adesso che tocca a me ti prendi il mio cazzo, ahaha sono il padrone di casa qua e non ti spacco un po sta fissa aperta che tieni? ahahah-
Mi hanno messa in quel modo, il vestito era sulla mia pancia, e poi marco da dietro mi ha fottuta, penetrandomi con tutto il cazzo, Marco aveva un cazzo normale, poi mi ha presa dai capelli e mi dava botte cosi forti che si sentivo il rumore della sua pancia che urtava al mio sedere, poi mi diceva:
-non ti faccio bagnare io zoccola? facevi a principessa du cazzo non ti cagavi nessuno, bella che fissa calda stai spaccata, mmmmm si na cagna-
Io ero tutta rossa di vergogna per quelle parole, mentre i miei capelli erano sciupati dai sudori e iniziavo a sentirmi pure sopra puzza di sudore, mi stavano facendo puzzare, mentre sentivo la musica al piano di sopra, e pensare che ero veramente,la ragazza più ambita del quartiere, che delle su e mi stavo facendo scopare da ragazzi che non avevo mai neanche guardato in faccia, ragazzi a cui non avevo mai dato confidenza, che mi sbavavano dietro da anni, poi ho sentito la voce di Gianni che diceva a Marco:
– a questa gli piace il cazzo guarda che ricotta ha nella fissa ahaha, ma lo potevi dire da quando eravamo piccoli che il cazzo ti faceva quest’effetto, che ti facevamo arrivare a 20 anni con la fissa bella rotta, ahahh vabbo che siamo in tempo ahaha, ti piace il cazzo Martina? Dillo dai zoccola dillo, ahahah si na lurida, na sporca-
io :
– si sie-
poi Marco è uscito dalla mia fica ed ha detto:
– come cazzo mi hai ridotto ahahah che cazzo è sta crema che ti è uscita? hai fatto la ricotta? leccamelo, puliscimi, togli la tua merda bianca dal mio cazzo troia-
poi mentre gli succhiavo il cazzo sempre nella stessa posizione, di colpo ho gridato perché Gianni senza preavviso era penetrato con tutto il suo cazzo enorme in fica, e marco gli ha detto:
– hai visto Gianni solo il tuo cazzo le piace a Martina –
e Gianni dandomi uno schiaffo sul sedere mi ha detto:
-pensavi che era tutto prima? Adesso è tutto, ti piace il biscotto bionda? Ti rompo le ovaie troia ‘
Poi ho sentito lo stesso brivido di mezzora prima, mi è venuta la pelle d’oca, e marco ha detto che voleva filmarmi mentre godevo, mentre stavo per dirgli di no ho sentito di nuovo le gambe deboli e mi tremavano mi hanno cedute di nuovo mentre godevo ho gridato noooooooooooo per le riprese, e intanto mi è partita dalla fica tutto uno schizzo in tre volte che mi ha fatta cadere di nuovo a terra, sul pavimento freddo e bagnato, poi tutti e due si sono avvicinati, avevo gli occhi rosi per l’orgasmo, il trucco colato, e mi hanno sborrata in faccia Gianni, e Marco sulle gambe, io mi sentivo addosso la mia puzza di sudori, di sperma, non riuscivo ancora a rialzarmi per via dell’orgasmo, poi loro mi hanno detto:
-vai a casa Martina e lavati che puzzi ‘
Sono tornata a casa, e mi sono buttata sottola doccia perche puzzavo troppo di cazzo di sperma di liquidi miei che avevo addosso.
per qualsiasi commento, martpucci@libero.it …ed eccomi qua a raccontare a tante persone sconosciute su un sito di racconti hard tutte o quasi tutte le mie confessioni…
di sicuro vi sto raccontando le più eclatanti, vale a dire la storia che è iniziata a 17 anni ed è finita a 20, una storia iniziata a causa di tanti fattori…il bulletto di turno che umilia mio fratello in classe, il fratello del bullo, che non mi ero mai cagata, e poi, io, una ragazza, non per vantarmi ma desiderata in tutto il quartiere, nel quale avevo sempre snobato tutti, ed in fine un ubriacatura e una canna, che danno il via a una serie di effetti domino che cambieranno la mia vita e da principessina del quartiere mi faranno diventare l’ultima, con un incremento di umiliazioni da parti di bulletti per mio fratello ma soprattutto per me.
gianni aveva una mia foto compromettente, una foto scattata quella sera nella pescheria, io stesa con il petto sul banco del pesce con un anguilla in fica…ero davvero scivolata, caduta in basso, e di tanto, davvero tanto…nel quartiere su di me si iniziava a parlare e mormorare, qualche voce la conosco perche il fratello di gianni rompeva le palle a mio fratello col fatto che la sorella…cioè io, avevo la fica aperta, ero una zoccola , che il fratello mi aveva rotto il culo, che ero una culilarga e che mi puzzava la fica per tutti i cazzi che prendevo.
tutta la mia storia continua cosi…
la telefonata di gianni:
-stasera dopo la palestra senza farti la doccia, ci vediamo in pescheria…
io:
– non posso stasera, ho da fare…
gianni:
– ti devo solo parlare tranquilla…
e io:
– non posso te l’ho detto devo tornare a casa…
gianni:
– allora non hai capito un cazzo, ti ho detto un attimo, quindi ti fai la doccia a casa al posto che in palestra e vieni 5 minuti qua capito?…
e io:
– ok ok…
ricordo ancora, era fine maggio, e faceva davvero tanto caldo, uscii dalla palestra e mi avviai verso la pescheria, quando ho sentito il calcson dello scooter e gianni che mi chiamava e mi invitava a salire, senza dire niente sono salita e dopo 10 minuti di guida siamo arrivati nella zona del mare, dove gianni aveva la casa, si era fatta sera, e pensai di avvisare mia madre che avrei mangiato da un amica, e poi gianni mi disse:
– mo arriva un amico mio che porta cose buone per questo ti ho chiamata perche so che ti piace e quindi ce le fumiamo insieme con lui…
e io:
-pure con lui?
gianni:
-certo, che cazzo ti frega la porta lui la roba. è normale che fuma con noi…
dopo un quarto d’ora arrivò l’amico che per giunta io di vista conoscevo molto bene, visto che era uno di quelli che stavano al muretto sotto il lampione vicino casa mia, il suo nome, Nico.
nico:
– ragazzi scusate il ritardo ma mi hanno rotto il cazzo ho aspettato un amico che me la portava, erba purissima guardate che bella…
e tolse dalla tasca un pugno d’erba, e rivolto sempre a noi disse:
-woaa martina…la più bella del quartiere, che onore, ahahaha non ci siamo mai cagati io e te, o per meglio dire, non mi hai mai cagato, ahahah quindi ti piace fumare? ahahah stai apposto con me te lo faccio uscire pure dalle orecchie il funo ahahaha…
e io:
– vabbe il fatto che frequentiamo persone diverse io ho la mia comitiva conosco altre persone, al muretto non sono mai stata…
nico.
– e vabbe ce n’è tempo per conoscerci più affondo ahahah…
e gianni:
– dai saliamo a casache ho una bottiglia di jack ahahaha…
una volta saliti sopra, mi sono seduta subito sul divano, io avevo un paio di nike, i fusò neri da palestra, la maglia a bratelline nere della palestra, mentre nico e gianni tutti sorridenti e borbottando, mettevano sul tavolo cartine ed erba e iniziavano a preparare tutto.
una volta pronte 3 canne, ne accesero una e iniziarono a girarla, passando anche la bottiglia dalla quale io feci sono un sorso, poi si sedettero pure loro sul divano ai miei lati, e cosi continuò la situazione per qualche minuto, prima che a me iniziò a girare la testa e loro iniziarono a fare domande sempre più spinte fino a quando nico mi chiese:
– Martì, ma tu sei bionda naturale o ti tingi?
io:
– ma che sei pazzo?…non si vede che sono bionda naturale?
e lui:
– e che ne so io ahahaha secondo me sei tinta ahahah, solo in un modo si puù verificare…
e io, frastornata ma decisa, mi alzai dal divano, abbassai i fusò a metà coscia con tutte le mutandine in un colpo solo e mostrai loro la mia fica, anche se non avevo calcolato che ero rasata, ma loro presero la palla al balzo…
e nico disse:
– ma sei rasata non si vede una cazzo, ti radi perche non sei bionda ahahah
io incalzai:
– ma che cazzo dici? aspetta che ho un po di ricrescita guarda e mi avvicinai…
in quel momento nico mi mise la mano dietro i sedere e mi tirò a se, baciandomi sul monte di venere, e con sincronia gianni si alzò si mise dietro di me e tenendomi in quella posizione, mi tolse la maglia a canottiera che avevo mentre nico prese a leccarmi tra le cosce…
io non solo lo lasciai fare, ma ho aperto un po le gambe e gianni da dietro mi ha messa due dita in fica…era la fine, ero ricaduta come una scema in quel gioco, ma questa volta ansimavo, mi piaceva, nico mi disse:
– sai che ti puzza la fissa? ahahah facevi tanto la snob e ti puzza la fissa…
ancora con le dita di gianni nella ficva mi sono rotrovata appoggiata al tavolo mentre gianni aveva infilato il terzo dito, e io dicevo siiii ahhhhh mmmmm….
nico:
– vedi martina come gli piace il cazzo ahahah sembrava tutta schizzinosa tutta la principessina dei miei coglioni invece vedo che il cazzo ti piace assai…ahahah e noi siamo qua per questo…
mi mise due dita in fica pure nico dopo che le tolse gianni, mentre lui si spogliava nico mi masturbava commentando in ogni modo il mio stato di lubrificazione, poi mi fece girare e mettere in ginocchio, io presi il cazzo con la mano e lo portai in bocca…dentro me lo volevo, mi piaceva , ma avevo vergogna ad esternarlo, perche proprio come aveva detto nico, io eroi sempre stata la principessina del quartiere, bionda bella, con un sacco di corteggiatori che mi ero snobata, e proprio ora stavo in ginocchio a succhiare il cazzo a uno di quei corteggiatori che mai avrei paensato di fare una cosa simile, non era neanche un bel ragazzo oltretutto.
succhiavo il cazzo di nico, mentre gianni si spogliava, e dal canto suo nico mi aveva messa una mano dietro la testa e mi incitava dicendomi:
– brava….siiiii succhi bene ….mmmmm bella e puttana…..si leccami la capocchia, dai lecca le palle pure….mmmmm brava siiii martina mmmmmm guardami in faccia mentre mi succhgi il cazzo…..
ero bagnatissima, ma sempre il mio rossore di vergogna in faccia, ma mi piaceva, poi gianni mi prese dai capelli per farsi leccare pure il suo di cazzo e avevo il cazzo in bocca di gianni e nello stesso tempo nella mano tenevo quello di nico…
nico poco dopo, mi fece stendere sul divano a pancia sopra dove gianni continuava a mettermi il cazzo in bocca e nico mi mise la faccia tra le gambe iniziando a leccarmi la fica, i commenti erano sempre gli stessi su di me, che ero bella e dovevo prendere cazzi per questo, perche la bellezza va condivisa e quindi tutti avevano il diritto di sfondarmi la fica, io sentii un calore salirmi dalla pancia, non mi era mai accaduto, so solo che iniziai a succhiare come non avevo mai fatto quel cazzo, salivo con la lingua dall’aste e la giravo intorno la cappella come una vera puttana, mi ero eccitata da morire e nico in quel momento mi infilò il suo cazzo in fica iniziando a scoparmi, mentre mi teneva le gambe aperpre mi leccava il dito del piede, mi accusavano di puzzare di sudori, e io mi giustificavo col fatto che ero appena uscita dalla palestra,
ma a loro non importava, continuavano a scoparmi e a farsi succhiare il cazzo da me…
gianni mi tolse il cazzo dalla bocca e mi sputò in faccia…ero eccitata non capivo cosa volesse dire quel gesto, ma gianni mi disse subito mentre mi spalmava lo stuto sulla faccia mi disse:
– sei la nostra puttana lo sai? mo te li prendi tutti i cazzi nel quartiere tutti quelli a cui non ti sei mai cagata…dillo che sei troia dai dillo davani a me e nico…
io:
– si sono troia mi piace il cazzo…
nico:
– brava ….si dillo che sei una lurida….dimmi che ti puzza la fissa…
e io:
– si sono lurida mi puzza la fica..
gianni:
– ha ragione mio fratello a picchiare tuo fratello a scuola perche sei una zoccola vero dillo….
io:
si ha ragione siii
nico:
– girati zoccola…che facciamo una cosa bella…
mi girarono, nico si mise sotto di me e prese a scoparmi mentre nico me lo mise in bocca, ero eccitatissima stavo colando avevo bagnato il divano, poi di colpo, una cosa insolita….un dito nel sedere, che mi fece sobbalzare…e la voce di gianni che mi diceva di stare calma che era una cosa bella…tutto con le risate di nico, che mi uscì dalla bocca, per prendere posto dietro di me, mi sono sentita allargare le natiche con le mani e sentivo il buco del mio sedere aperto ed esposto, quando uno sputo improvviso nel pieno centro del mio buco del sedere e io allora:
– no no no no no ragazzi che fate no no….non voglio cosi…
e gianni:
– statti ferma non rompre il cazzo come fai a sapre se ti piace o no se prima non provi, aspetta…,
nico inizio aspingere la cappella sul mio buco, io strinsi i dentie gianni mi teneva schiacciata a se, quando uno strillo mi parti dalla bocca….era nico che era entrato tutto dentro e io:
– piano piano nico ti prego piano…
e nico:
– piano piano ti allargo il buco del culo tranquilla…
riprese il movimento pure gianni nella mia fica mentre pure nico andava su e gio e io a bocca spalancata rossa in viso senza fiato in gola, cercavo di ansimare, mi sentivo spaccare in piena regola, uno schiaffetto sul culo da nico che mi diceva:
– mo si che sei spaccata ahah…
tolse il cazzo dal sedere e guardava il buco largo del mio sedere aperto dal suo cazzo e ancora un altro sputo nel mio intestino, e di nuovo il cazzo dentro…disse a gianni:
– aspetta mo che lo tolgo fuori caccialo poure tu voglio vedere quanto è spaccata ahahah…
cosi fecero, e i commenti di nico si sprecavano…lo rimise dentro e insieme a gianni mi continuarono a spaccare in questa doppia penetrazione a me completamente nuova come esperienza, nuova e dolorosa a sentirmi cosi piena e spaccata…a aperte i loro grugniti sentivo solo il rumore dei miei liquami nella fica e nel sedere e le botte delle loro palle sul mio corpo.
il primo a venire fu nico era talmente dentro il mio sedere che non si fece scrupoli a venirmi dentro…anche questa per me era una nuova esperienza…ho sentito un getto caldo dentro l’intestino e a dento stretti gridaiii di nooo…ma nico mi rispose:
– che no??? mica resti incinta se prendi la sburra nel culo ahahah ti lubrifico il culo con la sburra ihihihih….eri una snob e ora sei una zoccola col culo rotto…
gianni me lo tolse dalla fica e me lo face succhiare fino a quando non mi venne in bocca e mi costrinse a ingoiarlo tenendomi in naso tappato, poi mi chiese se il sapore era buono…
ci rivestimmo e naturalmente essendo una casa al mare mi disse che l’acqua era chiusa dai tubi centrali nell scantinato e non mi permise neanche di farmi una doccia, mi rivestti col sedere farcito di sperma e tutta sudata e puzzolente e mi feci accompagnare a casa…appena rientrata mi buttai sotto la doccia, mi sentivo il sedere viscido mentre camminavo scivoloso….
P.s. per commenti di qualunque tipo la mia mail è martpucci@libero.it
In tutte le volte in cui Maria ordina a Serena di spogliarsi, Serena rimane sempre anche a piedi nudi oppure…
Quanto vorrei che il live action di disney fosse più simile a questo racconto! Scherzi a parte: divertente, interessante, bel…
grazie amore
Non credo di aver avuto il paicere, ma grazie intanto della lettura.
Leggendo i tuoi racconti continua a venirmi in mente Potter Fesso dei Gem Boi