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Racconti Erotici Etero

Tiziana (parte quinta): nuda

By 10 Febbraio 2004Dicembre 16th, 2019No Comments

Questa volta ero davvero nei guai..mi ero lasciata trasportare in un gioco perverso e per certi versi stupido. Ora ero completamente nuda in una strada di campagna con la sola borsetta e dei tacchi da squillo..non sapevo come tornare a casa e mi sentivo umiliata..da me stessa più che da quella voce..camminavo ma non volendo incontrare nessuno in realtà..non potevo mostrami così..ma stava per nascere l’alba e tra poco sarei stata alla mercé di tutti e non volevo..avevo solo i soldi di quello stronzo che mi aveva lasciata li..pensai ad un taxi..ma come sarei potuta salire..ma soprattutto scendere davanti a casa mia nuda..e camminando in quella strada deserta potei leggere la scritta ‘pensione’. Entrai cercando di coprirmi le parti intime vergognandomi..e arrossendo..

‘salve vorrei una camera’

‘ non sono una puttana mi hanno rubato i vestiti’

Lui stupito di vedere una donna nuda in quella topaia a quell’ora di notte mi pose le chiavi..io mi voltai mostrando il sedere e avviandomi verso le scale ancheggiando sui lunghi tacchi che mi tenevano su..mi sentivo una puttana. Dormii tranquilla..e mi lasciai risvegliare da un raggio di sole che mi sfiorava il viso..Aprii gli occhi e pensai ad un brutto sogno ma guardando il mio corpo nudo e la stanza squallida a me sconosciuta mi accorsi che era tutto vero.. telefonai a casa ma la linea era staccata..il telefono scarico..comincia a risentire la paura prendere possesso di me..uscii dalla stanza coprendomi con lenzuolo a piedi nudi e scusi le scale..lui sembrava aspettarmi.

‘buongiorno signorina’

‘le ho preparato la colazione’

mi accompagnò alla camera con una tavola imbandita e mi face il gesto di togliermi il cappotto anche se avevo indosso solo il lenzuolo..ma lo tenni indosso..era comunque molto gentile e accese una candela, un altro al suo posto mi sarebbe già saltato addosso!! Magari ero stata fortunata ed era gay..gli chiesi..

‘avrei bisogno di un vestito ma ho solo pochi soldi e devo pagarle la notte’

‘in più o il telefono scarico’

‘che telefono ha?’

io..:’un c25′

‘bene allora posso aiutarla’e se ne andò dalla stanza..’

Non so se quella fosse una scelta giusta ma sapevo che non avrei potuto chiamare certo casa, n&egrave amici..volevo che quella storia rimanesse segreta. Vidi tornale il tipo..porgendomi il caricatore..

‘ecco a lei..’

‘grazie lei &egrave gentile..’

‘per i vestiti ora non posso aiutarla, andrei a comprarle qualcosa ma &egrave domenica..’

‘grazie lo stesso chiamerò un’amica..’

Continuai a far colazione e chiesi se ci fossero altri clienti e lui rispose di no..poi mi alza e mirerai in camera attaccando il telefonino’che immediatamente squillò’

‘Tizy dove sei?’

‘mamma sono da un’amica..ho fatto tardi.. torno penso verso sera”

‘ok a dopo..’

Subito dopo l’altra telefonata che spettavo..

‘buongiorno Troia..dimmi dove sei e come sei messa’

io’:’sono in una pensione, nuda e non ho più soldi..quelli che avevo servono per pagare la notte..aiutami’

lei..:’brava puttana’ora andrai dal gestore e gli dirai che ti fermarai qualche giorno..e che pagherai con la carta di credito che hai tra le gambe..e vacci completamente nuda e con le scarpe..Troia..a dopo.ah..mi raccomando avverti casa”

Rimasi impietrita e mi misi le mani nei capelli..non sapevo se ascoltarla o se chiamare qualcuno che venissi a prendermi..e al diavolo cosa avrebbero pensato di me..l’avrei potuta raccontare come una violenza’ma ormai ero in gioco..lasciai cadere il lenzuolo..mi feci una doccia..mi asciugai..e ancora umida mi misi le scarpe e scesi..andando poi verso il bancone della reception..

‘senta’io dovrei..cio&egrave..dirle che”

‘prego mi dica..’

‘dovrei fermarmi qualche giorno..’

lui”quanto vuole signorina..’

io..’solo che’insomma..non ho più soldi..e vorrei pagare..’

non riuscivo a dirlo e mi allontanai perché mi vedesse nella mia interezza’e sibillò..

‘ho capito’siamo d’accordo’per che ora vuole mangiare?’

‘per l’una..’

‘ok a dopo..’

Più tardi mangiammo tranquilli..io al solito nuda..poi dopo il caff&egrave mi consigliò un riposino e andai’pensando che mi avrebbe raggiunta’

Mi misi buona a letto e chiusi le tapparelle..lui non mi piaceva e pensai che al buoi sarebbe stato più semplice..lasciai la porta semiaperta e preparai il preservativo che avevo nella borsetta. Sentii ben presto entrare qualcuno e inizio a baciarmi le gambe’lento e inesorabile..con passione’poi il ventre’e via via il seno..stringendolo come un assetato in un deserto a cui viene offerti un bicchiere d’acqua..salì verso il mio volto cercando le mie labbra ma non gliele concessi..forse innervosito sa questo’mi apri di scatto le gambe e inizio a penetrarmi con forza..io non ero eccitata era presto’ma dopo pochi colpi venne’lo vidi correre in bagno..rivestirsi e sparire’a io restai li sdraiata con le gambe larghe..e diciamolo pure..insoddisfatta..ma sentii riaprirsi la porta..era buoi e non vidi se fosse ancora lui..ma mi accorsi che non era quando sentii la barba sul mio corpo’e lui non ne aveva’ma presa da un rampus glielo presi in bocca e iniziai a succhiarlo’lui eccitato mi fece rivoltare con dolcezza..e mi prese da dietro’erano colpi fortissimi..ma l’eccitazione di saliva’mi stava scopando egregiamente..come meritavo..stavo quasi per venire..quando decise di penetrarmi dietro’ero ancora impaurita dal dolore che avevo provato il pomeriggio stesso ma lo lasciai fare..e lui’inizio a spingere..e io a urlare’avevo dolore ma gli chiesi di continuare..e lui non smetteva..mi sentivo troia’il supplizio durò molto..e in me ebbe l’effetto di una fustigazione..gli chiesi di mettere il preservativo e mi accontento..ma poco dopo riprese a prendermi dietro’inesorabile’senza mai smettere’ero oramai in preda ai suoi voleri’quando sentìi il preservativo gonfiarsi..e anche lui corse in bagno si rivestì e se ne andò..io ero scossa e decisamente appagata’ma sentii la porta riaprirsi’per tutto il giorno si alternarono varie persone..

Scesi giù per la cena che mi fu servita..a mangiai’verso la fine chiesi al gestore dei profilattici e senza dire una parola mi diede alcune scatole e risalii sopra ma non vidi nessuno in giro’chiamai a casa avvertendo che restavo fuori’..presto la porta si riaprì’a per tutta la notte diedi me stessa al meglio delle mie possibilità..da brava troia..

To be continued’

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