Dopo che i tre uomini se ne furono andati, dopo che avevano approfittato del mio corpo,mi ritrovai sola in camera.
Sentii bussare e con fatica mi alzai dal letto e aprii : era Teresa, il mio capo o meglio la moglie , il braccio e la mente di quell’impresa o azienda che dir si voglia,che macinava lavoro e denaro …anche con sistemi del genere, cioè con l’aiuto del corpo di persone come me, disponibili o obbligate dalla necessità.
Teresa: sono venuta per dirti che se vuoi puoi tornare anche domani con un treno.quì è tutto pagato.
Io: ok se vuole andare vada pure, mi lasci i soldi per il treno.
Teresa: non c’è nessuno e puoi darmi del tu. comunque voglio dire che sei stata brava ieri notte, mi hanno fatto i complimenti. Fatti una doccia e riposati.I soldi li lascio quì.
e detto questo andò via.
Nell’albergo c’era il giorno una conferenza e al buffet trovai un bel po’ di persone e una fila lunga.
Dietro di me sentii che si era appoggiata nelle mie rotondità qualcosa:era una borsetta che urtava di continuo e mi infastidii.Mi voltai per dirne quattro alla persona che mi urtava e vidi che era una donna sui 40 e che a sua volta era spinta da altre persone.
Lei: mi scusi ! se è perchè spingo ecco non è colpa mia, sa c’è il convegno che riprende tra meno di un’ora e qui vogliono mangiare e prendere una boccata d’aria.Ah mi chiamo Adriana e sono una hostess, tengo un po’ di contatti quì e lei…?
Io: mi chiamo Monica ed ero quì per lavoro ieri, ma ho finito e ho la camera pagata per oggi, vado via più tardi.
Un’altra spinta e mi ritrovai Adriana addosso:ero certa che sentì il mio grosso seno e io il suo.La sua mano si appoggiò al mio braccio e si tenne per non cadere,e io nel curvarmi per non cadere e non farla cadere percepii il suo dolce profumo.
Adriana: mi scusi ancora…
Io. diamoci del tu e poi non è colpa tua, è dal fondo che scalpitano.
Vedendo che la fila era ancora lunga sia dietro ma anche davanti le dissi:Ti va se pranziamo nella camera mia?
Lei: pranzare? ma io devo lavorare!
Io: prendiamo qualcosa di leggero e lo facciamo portare nella mia camera. se vuoi beninteso, io non ho più voglia di farmi spingere e stare in piedi.
e così mi staccai dalla fila e mi diressi verso la camera.
Si stavano per aprire le porte quando comparve Adriana al mio fianco.
Vengo con te!tanto fino alla 6 non avrò da fare. dopopranzo riprende il convegno e …
le porte si aprirono e una volta dentro spinsi il bottone del 4′ piano: giunte al piano uscimmo e le mi seguì fino alla camera.
Per fortuna era rifatto il letto e tutto era in ordine: non vi erano tracce di sperma o altra confusione che potesse far capire il mio ruolo in quella trattativa.
Io: eccoci …che cosa vuoi mangiare?Non preoccuparti perchè è tutto pagato.
Ordinai qualcosa di semplice e leggero ma accompagnato da vino bianco frizzantino, che a me piace e Adriana mi fece compagnia
Mi raccontò di lei e che faceva questo lavoro per arrotondare.
Anche io le dissi che mi spostavo per lavoro e che ,per necessità , mi prestavo a concludere fuori dall’azienda dei contratti.
Mentre tenevo in mano il bicchiere, mandai giù tutto di un fiato e poi le dissi: Ti faccio una confidenza Adriana, ieri quì ho incontrato degli uomini, proprio lì in quel letto. Ti scnadalizza la cosa?
Adriana: no per niente.sono cose che succedono e poi…
Io: Scusa mi sono presa delle libertà di parola e ti ho messo in imbarazzo, non volevo è che non posso dirlo a mio marito…
Adriana: Io il mio l’ho mandato a quel paese da tempo…siamo separati ed è meglio così! E poi se sono cose tue è giusto che non le sappia.
Io: In effetti è una questione di lavoro…devo farlo per…
Adriana: Non sei obbligata a dirmi niente…
Nel farlo si avvicinò a me e mi poggiò un braccio sulle spalle e risentii quel contatto con il mio seno, grosso , ma anche il suo non scherzava. Sentivo il mio capezzolo che si induriva e delle sensazioni strane ma piacevoli. Il suo calore umano era pari al suo sguardo dolce e comprensivo.
Io: Sono stata costretta a farlo ma…mi è piaciuto, alla fine ho goduto pure io.
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Bhe...è difficile che si ricevi un commento, Questo sito non è tantissimo frequentato da gente attiva :)
Una serie di racconti sempre più eccitanti, alla fine Gianni ha raggiunto il suo scopo
Mi sa che alla prossima Gianni raggiunge l'obbiettivo
Un vero cuck, lei senza problemi gli racconta, d'altronde lui glielo aveva permesso al telefono