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Interviste Erotiche

Intervista a July

By 31 Maggio 2004Dicembre 16th, 2019No Comments

Cari amici, ecco a voi una nuova intervista.
Statistiche alla mano, pare che quello dell”incesto’ sia il genere letterario più letto ed apprezzato dai lettori che quotidianamente si collegano al nostro sito.
Orbene, l’autrice che intervistiamo qui di seguito, July, &egrave diventata presto famosa per aver lanciato un racconto itinerante il cui giovane protagonista, René, ha rapporti incestuosi con vari membri della sua famiglia. Abbiamo chiesto a July il perché di questa scelta narrativa, per certi versi coraggiosa, e se continuerà ancora a scrivere seguendo questa direzione.
Le sue risposte? Beh, avete presente quelli che dicono che ‘le donne hanno un’intelligenza limitata’? Inutile consigliare loro di leggere questa intervista: non avrebbero i numeri giusti per poter comprendere minimamente non solo l’intelligenza, ma anche l’umanità e la saggezza che, attraverso le sue risposte, affiorano dell’intervistata!
Buona lettura e alla prossima!

Leon

_ Leon: Ciao July! Innanzitutto grazie per aver accettato l’invito a concedere l’intervista. La prima domanda &egrave mutuata dal tuo profilo: come mai questo rapporto così forte col ‘superfluo’?

_ July: Ciao Leon. Grazie a te per l’invito, che mi onora davvero. Il superfluo, talvolta, &egrave la parte più interessante della vita, specialmente se questa ha quali principali componenti quotidiane il dovere, la routine, la noia. Epicuro distingueva i piaceri in primari, ovvero quelli indispensabili per la vita stessa, come l’alimentazione, e quelli secondari: concedersi questi ultimi non &egrave essenziale per la vita, ma ne migliora tanto le condizioni.

_ Leon: Pensi che scrivere sia una forma di piacere?

_ July: Certamente sì, come suonare, dipingere, comunque creare, plasmare un’idea; ritengo che siano tutti mezzi, ovviamente di diverso valore ed impegno, per trasmettere al prossimo una parte della propria anima.

_ Leon: Quando nasce la July scrittrice di racconti erotici?

_ July: Esattamente come accade in una stupenda commedia interpretata da Gino Cervi e Andreina Pagnani, nella quale lei, mamma di una figlia normale in una famiglia a dir poco stravagante, riceveva, per un errore del postino, una macchina per scrivere e solo allora comprendeva che la sua vocazione era quella della scrittrice’ A me &egrave capitato con il dono di un notebook.

_ Leon: Ti capisco, anch’io ho un notebook!
Nel profilo di presentazione fai riferimento ad un ‘peso delle confessioni che portavi in te’. René, il protagonista di tutti i tuoi racconti, &egrave solo un (felice!) parto della tua fantasia o, a questo punto, ha piuttosto una controparte reale?

_ July: “Le vacanze di René” non &egrave altro che la trasposizione, romanzata, di un avvenimento realmente accaduto (e tuttora in pieno e sereno svolgimento) del quale mi &egrave stata affidata la confessione. Comprenderai che &egrave sconvolgente realizzare che talvolta la realtà supera persino le più ardite fantasie.

_ Leon: Beh, non mi stupisce! Borges, ad esempio, sosteneva addirittura che, in certi casi, ‘la realtà copia la letteratura!’
Tu sei l’autrice che, in relazione al totale dei suoi scritti, ha trattato in assoluto più volte il tema dell’incesto di chiunque altro. Si tratta di un caso o di una scelta precisa?

_ July: Nel mio lavoro, quasi per una strana coincidenza, mi &egrave accaduto di ascoltare, con una frequenza quasi stupefacente, casi di legami sentimentali profondi, stabili ed assolutamente duraturi tra consanguinei, madri con figli, fratelli con sorelle, ecc., intrattenuti ‘ e soprattutto accettati ‘ con una serenità ed una consapevolezza sconcertanti. Prima di venirne a contatto credevo che fossero una sorta di leggenda metropolitana, invece nella realtà accade molto sovente, più di quanto non si creda.

_ Leon: Rupescissa monitora regolarmente le scelte dei nostri lettori. Ebbene, sapevi che proprio i racconti di genere incestuoso sono i più letti? Hai una spiegazione?

_ July: Non lo sapevo, esattamente come non immaginavo che vi fossero tante famiglie nelle quali l’incesto viene praticato con serena e assoluta regolarità.

_ Leon: Le cose che ami di un uomo? E quelle che non sopporti?

_ July: La capacità di comprensione, la pazienza, il fascino. Non sopporto l’imbecillità, nelle sue varie forme di estrinsecazione.

_ Leon: Di recente ho appreso che hai un simpatico scambio di mail con l’autore Shining, che pure detesta gli ‘strizzacervelli’! Tu ti senti diversa dalla media degli psicologi?
_ July: Non migliore ma certamente differente: ne &egrave prova la positiva, e da me molto apprezzata, presumo sincera considerazione di Shining! Mi riconosco una capacità: quella di entrare sempre nei panni degli altri, di chi soffre ed ha bisogno di aiuto, con semplicità, senza salire in cattedra e, conseguentemente, di mettermi a disposizione per la risoluzione dei problemi.

_ Leon: Secondo te, esiste una ‘normalità’?

_ July: Non c’&egrave un canone per determinare la normalità. Per i latini normale era “l’id quod plerumque accidit”, ma secondo me non esiste l’unità di misura. Per dirla come Enzo Biagi, bisogna avere il senso del relativo: la mia normalità, da te potrebbe essere giudicata come stravaganza estrema’ Il vero filosofo &egrave colui che riesce ancora a meravigliarsi. A me non capita più da tanto.

_ Leon: Se te ne dessero la possibilità, in quale periodo storico del passato sceglieresti di trascorrere qualche giorno, e perché?

_ July: La macchina del tempo &egrave una bellissima illusione. Vorrei tornare indietro a venti anni fa per poter salvare una persona a me molto cara, che ora non c’&egrave più per un errore dei medici.

_ Leon: Hai scritto un racconto, che non fa parte delle avventure di René, in cui affronti velatamente il tema della dominazione. Una mia amica sostiene che, al mondo, esista per natura chi tende a dominare e chi &egrave dominato, e l’unico vero problema consista nel mantenere stabile l’equilibrio. Pensi che sia davvero così?

_ July: Potrà apparire banale, ma l’esperienza mi ha insegnato che ci sono persone che amano rifugiarsi sotto le ali dominatrici perché si sentono sicure e protette ed altre che impongono la propria personalità: entrambe le tipologie denotano la presenza di problemi relazionali. Le prime pagano la loro tranquillità con la cieca sottomissione, le seconde si sentono indispensabili. Poi ci sono quelle “normali”, nel senso innanzi espresso, che intendono l’equilibrio come un normale scambio di manifestazioni sentimentali e di energia positiva, che indubbiamente arricchiscono entrambi.

_ Leon: Il tuo più grande difetto? Ed il tuo più grande pregio?

_ July: Per i difetti non ci sarebbe spazio nella memoria del server che ospita il sito www.iomilu.com. Un pregio potrebbe essere la capacità di ascoltare gli altri.

_ Leon: Come scrittrice, pensi di aver eletto a tuo modello dei maestri?

_ July: Ho letto tante volte “I promessi Sposi” e penso che Manzoni sia il più grande scrittore di tutti i tempi. Ma eleggerlo mio maestro mi sembrerebbe davvero esagerato. E poi penso che l’oggetto dei miei scritti non sarebbe congeniale a quel genio. Preferisco riferirmi a July, che nella sua estemporaneità non ha maestri che forse si vergognerebbero ad averla ispirata.

_ Leon: La più grossa bugia che hai mai detto?

_ July: In genere, quando si &egrave innamorati, si dicono bugie grosse come mongolfiere. Ne dico tante che ricordarne una grossa mi riesce davvero difficile!

_ Leon: Pensi che la famiglia sia ancora un valore imprescindibile?

_ July: Beh, non dovrei dirlo proprio io, nel momento in cui descrivo una famiglia che proprio sana e normale non &egrave, ma proprio per questo, al di là delle distorsioni, ritengo che la famiglia sia il nucleo centrale ed originario di una società e di una nazione.

_ Leon: Tre valori in cui credi?

_ July: Il coraggio, la sincerità, l’amicizia.

_ Leon: Freud sosteneva che ‘parlare di sesso &egrave sconveniente’. Pensi sia davvero così?

_ July: Soleva dire G.B. Shaw (riferendosi sia al golf che al sesso) che ‘chi lo pratica bene non ne parla, mentre chi non ne sa nulla pretende di insegnarlo agli altri’. Freud &egrave il più grosso bluff della scienza moderna, quindi le sue affermazioni mi lasciano indifferente! Personalmente mi piace parlarne, ma non dal parrucchiere, che pare sia divenuto il luogo elettivo per lo scambio di esperienze – le più spinte, tali da far arrossire persino René – tra le clienti!

_ Leon: Perfettamente d’accordo su quanto pensi di Freud!
Hai mai confidato a qualcuno dei tuoi racconti? Lo trovi ‘sconveniente’?

_ July: Mai. Soltanto a tre persone: a te, a Shining e a’ ‘iomilu’!

_ Leon: Beh, penso che quasi 20.000 utenti giornalieri non siano poi pochi!
Torniamo a René. Se non sbaglio, spesso l’allegra brigata scorazza in luoghi letteralmente da sogno. Sono i luoghi che hai visto?

_ July: Mi sento come Salgari, che ci ha donato delle magistrali descrizioni del Borneo senza nemmeno sapere dove fosse. Ho visitato altri luoghi da sogno, cui ho tratto ispirazione, ma non ancora la Polinesia. Mi pagherò il viaggio con le royalty delle “Vacanze di Ren锑

_ Leon: Credi esista davvero, come si dice, un ‘sesto senso’ tipicamente femminile?

_ July: Il sesto senso esiste, io personalmente lo avverto e ne posso fornire testimonianza a chiunque. Ma non &egrave tipicamente femminile. Ce lo abbiamo tutti, però ci sono persone un pochino più distratte. Se tutti prestassimo più attenzione ai messaggi che ci arrivano da ogni parte comprenderemmo che talvolta le coincidenze non sono semplicemente tali, ma sono avvisi ben precisi. La bravura sta nel saperli cogliere: &egrave bravo chi &egrave più attento!

_ Leon: Ok! Capisco perché Shining ti stima tanto!
Che rapporto hai con l’irrazionale?

_ July: Ma &egrave il principio ispiratore della mia vita! Scherzi a parte, il senso del relativo comprende anche l’obbligatorio tentativo di comprensione dell’irrazionale e la capacità di ricondurlo ad un motivo determinante, oppure di comprendere le motivazioni che lo hanno generato.

_ Leon: La tua canzone?

_ July: “Diamante”, nella versione di Zucchero, ma specialmente in quella di Mia Martini, la cantante più brava nella storia della musica.

_ Leon: Già! E sfortunata aggiungerei!
Hai mai pensato di scrivere un libro, non necessariamente di genere erotico?

_ July: Tante volte. Mi piacerebbe scrivere un romanzo di spionaggio: i miei autori preferiti sono Nick Carter e Jean Bruce. Ma se non riesco a consegnarvi i successivi capitoli della saga di René, non potrò ancora cimentarmi!

_ Leon: La tua paura più grande?

_ July: Quasi di nulla, tranne che della morte delle persone che amo.

_ Leon: Ti reputi una donna fragile o molto forte?

_ July: Mi vedi fragile? Preferirei che rispondessi tu: accetterò qualunque definizione.

_ Leon: Fortissima! ‘ ma soprattutto nel cervello, e non &egrave poco!’
La tua definizione di ‘felicità’?
_ July: Un punto molto dolente. Ne vedo molto poca, anche in me, e quindi ho difficoltà a definirla. Forse l’assenza di eventi negativi.

_ Leon: Due domande a nome dei tuoi lettori. Quanto durerà la saga di René? Hai intenzione di dar vita a qualche altro personaggio?

_ July: La saga di René non &egrave ancora finita. Non riesco a definire in quanti altri capitoli si svilupperà. L’importante &egrave che non divenga scontato l’epilogo e che non annoi i lettori l’overdose di sesso. E ti do un’anteprima: ci saranno altri personaggi, eccome!

_ Leon: Ottimo!
Ricevi più mail da uomini o da donne?

_ July: Da uomini, ma quelle delle donne sono più interessanti nei contenuti. Molte mail chiedono (e non mi rendo ancora conto del motivo, tranne che non sia per “vendersi” il romanzo a qualcuno) di avere il romanzo completo, in anteprima e a casa loro. Ma siccome io avverto potente il senso dell’appartenenza (Gaber insegna’) il nostro unico punto di riferimento &egrave lo splendido salotto virtuale di “iomilu”.

_ Leon: Grazie per la stima che ci concedi, madame!
Ogni giorno si collegano al nostro sito tantissime donne. Ti senti di dar loro qualche particolare consiglio?

_ July: Non cercate mai le “pari opportunità”: FARESTE UN PASSO INDIETRO!

_ Leon: Sono d’accordo! Grazie e buon lavoro!

_ July: Grazie a te, di esistere, di essere così bravo e di essere mio amico.

_ Leon: Ma guarda un pò! &egrave ciò che penso anch’io di te!’

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