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Racconti Erotici Etero

Le chiavi

By 12 Febbraio 2004Dicembre 16th, 2019No Comments

Tiro fuori dalla borsetta le chiavi della casa, che condivido con Luisella e Sonia, infilo nella buca quella del portone, salgo le scale e tiro fuori quella dell’appartamento e penso:

– non ci sarà mica nessuno dentro?

Me lo domando perché fra noi tre c’&egrave un accordo fra noi, chiaramente diciamo quando non ci siamo e se usciamo la sera fino a che ora, per permettere a chi resta di organizzarsi come vuole, intimamente intendo, e penso che Luisella nel pomeriggio &egrave tornata a casa dai suoi, e fino a lunedì mattina non torna, l’unica può esserci Sonia, ma anche lei aveva detto che usciva fino a tardi con il suo ragazzo. Comunque per sicurezza origlio bene dalla porta e guardo il segnale.

Da dentro non sento niente, ed il segnale che &egrave un omino stampato di ferro e fissato con un chiodo alla porta, che quando una di noi occupa l’appartamento, deve ruotare fino a capovolgere la testa dell’omino. L’omino in questione &egrave ben diritto, allora penso che non ci sia proprio nessuno ed entro.

Vado in bagno, penso di farmi una bella doccia rinfrescante, entro in camera per prendere l’accappatoio, ma ci ripenso, ho voglia di ripensare alla serata e a come sono così arrabbiata.

Apro la finestra e spengo la luce per non farmi vedere dagli altri appartamenti situati di fronte alla mia finestra, mi butto nel letto per apprezzare l’arietta appena fresca che entra dalla finestra, apro anche un pochetto la porta per fare un po’ di corrente, infatti così l’aria diventa accettabile.

Non ho per niente voglia di addormentarmi, allora mi siedo accavallandomi nel cuscino e mi appoggio al muro e penso che anche io stasera dovevo uscire fino a tardi con il mio uomo.

Accidenti a lui, accidenti al suo lavoro.

Mi ero messa addosso quel vestitino leggero ma attillato che mette bene in mostra le mie forme, adoro farlo eccitare quando usciamo la sera del venerdì e del sabato sera.

Mi piace che gli altri uomini mi guardino e mi ammirino, anche per fare ingelosirlo, a volte indosso dei vestiti scollati che aderiscono bene al mio seno, che a detta di tutti &egrave bellissimo, e che indosso senza il reggi, e a volte quando siamo in compagnia mi piego spesso apposta per fare vedere bene, non tutto il seno, ma le sue rotondità. Lui a volte mi vede che faccio apposta e si arrabbia, ma a me piace molto questo, lui sa bene che non lo tradirei, anche se dopo stasera quasi ci ripenserei a questo, ma non vuole che io mostri le mie curve perché questo indurrebbe alle tentazioni maschili.

Stasera dovevamo andare in pizzeria e dopo a casa sua a scopare, e lo potevamo fare con calma visto che suo padre era fuori per lavoro e si era portato anche sua madre.

Quindi dopo una settimana di cacca, che avevo avuto, potevo sfogarmi stasera facendomi sbattere ben bene, ne avevo voglia dal sabato scorso quando in macchina di suo padre, un mercedes enorme, avevamo fatto una scopata ciclopica, lui aveva macchiato pure i sedili da quanta sborra gli era uscito dall’enorme piacere che avevamo provato.

Il bello di lui, che in settimana, quando posso, ripenso alle nostre scopate, e mi piace molto perché mi eccito come una matta, fino al punto che se sono sola in casa devo assolutamente toccarmi.

Stasera, mentre eravamo a mangiare in pizzeria, lui mi dice che il mattino dopo deve lavorare. Lui con suo padre e sua madre gestiscono un noleggio di pulman, una volta mi aveva portato a fare l’amore dentro un pulman, e stasera aveva ricevuto la telefonata di un dipendente, un autista che aveva avuto un malore da essere ricoverato urgentemente, quindi lui, che il fine settimana fa la riserva per eventuali problemi, la mattina dopo avrebbe dovuto prendere il posto del suo dipendente, e visto che doveva alzarsi alle tre, non se la sentiva di fare tardi.

-ma stai tranquilla, che il tempo per fare qualche cosa che ci piace tanto c’&egrave ugualmente.

Invece ti arriva a rompere le uova, una coppia di amici che mai avremmo voluto vedere, fatto sta che non siamo riusciti a trovare un attimo per appartarci, quindi alle 11, lui mi riaccompagna a casa.

– non ti preoccupare, domani sera quando torno, per prima cosa penserò a te, buona notte tesoro.

E mentre mi bacia mi mette una mano sulle gambe e velocemente la fa salire fino alla patatina, la cosa mi eccita immediatamente e per ricambiare gli metto la mia mano sul suo membro, ma subito lui mi ferma e mi dice che deve proprio andare.

– se domani &egrave il caldo come oggi devo riposare bene, per non avere problemi, buona notte tesoro a domani.

Quindi sono qui, incavolata come mai, a pensare che invece di essere in un letto con lui sono in un letto ma da sola.

Sento che la porta d’ingresso si apre, e sento entrare qualcuno, vedo che si accende la luce dell’ingresso, faccio per alzarmi velocemente per far notare la mia presenza, ma poi penso che romperei le uova a Sonia che &egrave venuta pensando che l’appartamento fosse libero.

Sonia mi aveva raccontato che una volta era in terrazza a stendere dei vestiti che aveva lavato, quando era entrata Luisella con un uomo, ebbene mi ha detto che &egrave stata due ore in terrazza ad aspettare che i due facessero, per fortuna che non faceva freddo.

Quindi stasera dovevo essere io a non farmi notare.

Sonia parla con il suo uomo e le dice che il posto migliore per fermarsi &egrave il salotto, il posto più fresco della casa.

C’erano solo due grossi problemi: che io non potevo chiudere la porta della mia camera, perché avrei fatto sicuramente casino e poi che dallo specchio del mio armadio io li avrei visti, mentre sicuramente loro non avrebbero visto me che ero in totale ombra.

Cavolo che cosa faccio ora, li vedo che entrano in salotto lui le versa da bere e si versa da bere, poi dopo aver bevuto si abbracciano, ma subito Sonia si allontana da lui e sento che chiude la luce e apre la finestra con le sue ante, probabilmente per far entrare l’aria fresca, poi da quel lato della casa nessuno può vedere dentro la casa perché ci sono solo orti ed in lontananza, quindi per loro va benissimo.

Dallo specchio non vedo tutto il salotto, però loro girano in divano in modo da stare in penombra per loro, ma non per me che li vedo benissimo, o meglio vedo bene le loro ombre, cerco di mantenermi più ferma possibile per non farmi notare, ormai ho deciso di non rovinare la serata a Sonia facendomi notare, ma pensavo di poter evitare di veder loro che scopano.

Cerco di concentrarmi in qualche cos’altro per non notarli, purtroppo accovacciata come sono non posso far altro che sedermi meglio e tentare di vedere fuori dalla finestra, ma non vedo che tre finestre, due con la luce accesa ed una con la luce spenta.

Involontariamente vedo che Sonia si sta spogliando lentamente davanti a lui che &egrave seduto sul divano, toltosi le mutande vedo che lei si avvicina a lui che la cinge attorno alla sua testa, e capisco che lui gliela lecca, lei infatti allarga le gambe per permettere che lui lavori meglio con la sua lingua, poi lui se la allontana e la fa sede sul divano, inizia a spogliarsi, ma si toglie solo la maglia e si inginocchia davanti lei ed inizia ad accarezzarle le tette poi lui si butta sulla sua fighetta. A questo punto penso che al posto di Sonia ci potrei essere io che per permettere al mio uomo di leccarmela meglio gli allargo bene le gambe per permettere soprattutto alla sua lingua oltre di leccare bene le labbra, anche di entrare dentro, il mio uomo ha una lingua lunghissima, che quando entra mi fa impazzire, la sento bene dentro di me, sento che mi lavora sopra e sotto, da tutti i lati e poi lui si aiuta molto bene, con le dita che si muovono dentro di me da farmi impazzire, mi vanno ad esplorare ogni angolo della mia fighetta, mi piace molto quando poi mi fa voltare tipo a pecorina e mi lecca da dietro, infilandomi bene il dito dentro, e mentre mi accarezza con le sue labbra si avvicina al mio culetto ed inizia a baciarlo e a versi della saliva, io so bene il perché me lo lubrifica, con l’altra mano si avvicina e con un dito mi entra dentro il culetto, piano piano, poi lo toglie e se lo infila in bocca per bagnarselo bene e poi rientra piano dentro, quindi sento uno o due dita dentro la passera e uno dentro il culetto che si muovono in sintonia ed io che non reggo e che parto con il prio, poi il secondo e terzo orgasmo, uno più forte dell’altro perché lui mentre godo mi dice che mi sente benissimo venire e sente di entrare con se stesso dentro di me.

Nella realtà avvicino una mano alle mie mutande e sento che sono bagnatissime, questi pensieri mi hanno eccitata, apro gli occhi e vedo che l’uomo di Sonia si &egrave alzato e si &egrave avvicinato a lei che gli slaccia la cintura dei pantaloni glieli tira giù e gli abbassa gli slip, da dove esce fuori un membro erettissimo. Dall’ombra si vede chiaramente che lei lo prende in mano e se lo porta alla bocca ed inizia a baciarlo, e poi se lo mette in bocca. Poi lo bacia e così via.

Penso a quanto &egrave bello baciarlo e prenderlo bene in bocca, soprattutto quando &egrave come grosso come quello del mio uomo, oltre che con la bocca, a me piace lavorargli bene l’asta anche con le mani, mi piace accarezzarli sia tutto il membro che le palle, mi piace prendergliele con delicatezza e farle come ruotare nel mio palmo.

A volte basta questo per farlo venire immediatamente, poi mentre viene dentro la mia bocca, che accoglie tutte le gocce del suo sperma, riesco a farlo impazzire e a godere anche io, continuando ad accarezzarlo bene. A volte &egrave meraviglioso impugnarlo bene e portarlo appena dentro alla bocca poi farlo entrare tutto e quando lui mi dice che sta venendo sentire i suoi saltelli stringendo la cappella con le mie labbra e continuando ad accarezzarlo mentre esce il suo liquido e mi inonda tutta la bocca, a volte se lo faccio venire baciandolo con le labbra, il liquido fuoriesce e mi bagna anche la faccia, ma io che lo voglio tutto per me, perché a me il suo odore il suo sapore mi piace, perché &egrave l’odore dell’orgasmo che lui prova grazie a me, quindi &egrave anche il mio orgasmo.

Le mie mani non sono tolte dalla mia passera, e mentre pensavo a quando io lo faccio impazzire baciandolo, si sono mosse quel poco, che mentre pensavo mi davano piacere.

– si amore mio, continua così, dai ancora più veloce che &egrave bellissimo

la voce e le parole di Sonia si fanno sentire e mi portano lo sguardo allo specchio e vedo che lei &egrave seduto sul divano e lei a cavalcioni su di lui, che si sta movendo come una pazza, lei si alza e si abbassa veemente e lei le accarezza le tette.

Come vorrei sentire dentro di me il cazzo del mio uomo, a colte quando abbiamo tutta la sera per noi e me lo voglio gustate tutto per bene, se ci sono le condizioni, lo faccio venire anche nel parcheggio della pizzeria, massaggiandoglielo e baciandoglielo in macchina.

Poi andiamo in pizzeria e dopo due ore scopiamo, lui regge tantissimo ed io me lo godo in più posizioni e in più modi, tra le quali dove io riesco a provare tanti orgasmi &egrave quello che lui sotto ed io lo cavalco da sopra, lui mentre io mi muovo mi accarezza la passera oppure mi accarezza il culetto. Penso alle tante posizioni che ci piace provare e quello dove il il suo cazzo entra tutto e così bene da farmi vedere le stelle mentre provo l’orgasmo, come quella volta che nel bosco mi ha preso di peso e mi ha calato per fare entrare il suo membro dentro la mia passera, e poi si &egrave mosso alzandomi ed abbassami con una grazia e leggerezza, che mi sembrava di volare, sembrava che il suo uccello volasse dentro di me, mi veniva a bussare alle mie pareti entrando tutto dentro. E’ stato un orgasmo ciclopico, a pensarci non posso fare a meno di abbassarmi le mie mutandine ed avvicinare le dita alla mia passerotta vogliosa. Con il palmo di tre dita inizio a massaggiare le mie labbra inferiori e continuando a pensare a quando mi ha fatto la sorpresa di prendermi da dietro la sera dei fuochi d’artificio, che mi fece sentire le sensazioni di sapere e non sapere che era lui a prendermi. Oppure a quella volta che nel letto dove sono ora, all’ultimo di carnevale, noi lo abbiamo festeggiato scopando e dove lui mi ha fatto provare degli orgasmi baciando lentamente tutta la pelle del mio corpo, ed accarezzandomi con delizia, le sue mani mi hanno fatto provare orgasmi anche accarezzandomi fra le costole, massaggiano il mio seno e i miei capezzoli, nel ripensare a queste sensazioni, non posso fare a meno di fare entrare la mie dita dentro la mia passera e pensando che siano le sue, e anche se a me non riesce muoverle come fa lui, il pensiero di lui che mi accarezza e mordicchia i capezzoli, mi fa provare un orgasmo piccolo, ma sento che &egrave stato lui a farmelo provare per questo mi concentro di più ad accarezzarmi, le mie dita iniziano a massaggiarmi le labbra della passerina sempre più velocemente e penso che lui mi viene sopra di me ed entra con il suo bel membro e si muove con dolcezza e mi dice che devo gustami piano, lentamente il movimento che lui sta facendo.

– E’ come se io scolpissi la tua statua,- mi dici tu- il mio battere lo scalpello sul marmo, deve essere deciso ma calmo, non posso rovinare un’opera d’arte, e lo scolpire il tuo orgasmo &egrave un’ autentica opera d’arte, che posso ammirare solo io, e come un’opera d’arte deve essere composta lentamente.

Io vorrei lasciarmi andare ai miei gridi, ma tu mi freni, vuoi che sia ancora con più calma che deve avvenire l’ultimo colpo dell’artista, deve essere quello che fa dire all’artista che l’opera &egrave perfetta, ora, mi dice, posso esplodere.

Le mie mani mi toccano, ma &egrave come se ti sentissi veramente sopra di me a dirmi queste cose, ed esplodo in un orgasmo copioso, mi ricordo che non devo fare nessun rumore, per via di quei due, ma mi piace tantissimo abbandonarmi al mio lui, all’unico che riesce a farmi provare i brividi anche quando non c’&egrave , eccolo un secondo sempre copioso orgasmo che mi riempie di brividi per tutto il corpo, come vorrei che lo sentisse anche lui, come quando mi dice che me li potrebbe raccontare tutti per filo e per segno, con precisione chirurgica.

– Ahi fai piano, fai piano che mi fa tanto male.

Le urla di Sofia mi fanno tornare alla realtà, guardo lo specchio e vedo che lei &egrave inginocchiata e poggia il busto nel divano e lui a pecorina che la monta, capisco che la vuole sodomizzare, ma vedo che lei si agita e si volta protestando, alla fine lui l’ha vinta e capisco che lo ha fatto entrare con forza, lo capisco dalle urla di lei, che si lamenta del dolore, ma poi dopo poco, vedo che lei si abbandona e vedo che lui piano piano comincia a ritmare i movimenti.

Con il mio lui &egrave splendido anche il rapporto anale, lui &egrave bravo nel farmi provare profonde sensazioni anche dietro, mi ricordo quando nel lettone dei suoi, mi ha unto ben ben il buchetto con dell’olio particolare, poi mi ha disteso bene nel letto e mi ha appoggiato il suo cazzone, che &egrave entrato senza che io me ne accorgersi tanto era stato bravo.

Poi l’ ho sentito, eccome se l’ ho sentito muoversi piano poi sempre di più.

– guarda di non venire subito ‘gli ho ordinato con una decisione mai avuta prima, volevo proprio gustarmelo.

Il suo movimento, il suo membro che mi allagava sempre di più il mio buchetto, le sue mani che mi accarezzavano la passerotta, i suoi movimenti d’anche per farlo entrare sempre di più, sarò venuta, non so quante volte, ma ricordo di aver provato un piacere dolce, ma profondo. Mai sazio, un godere che mi faceva volare, provare la sensazione di grande potenza interiore, di sensazione di essere la più donna completa dentro.

Anche a lui &egrave piaciuto da matti, anche se non ci &egrave venuto dentro perché voleva ubbidire a me e farmi provare tanti orgasmi, a lui piace tanto il mio culetto dove quando ci viene a me piace sentire il suo membra fare i saltelli di esplosione, mi ricordo che l’ultima volta mi ci ha sborrato dentro per tanti minuti, non finiva più, e ricordo addirittura quando me lo ha messo dietro due volte di fila nel giro di cinque minuti venendoci per due volte.

A questi pensieri continuano le mie carezze che mi portano ad un altro orgasmo che mi fanno abbandonare da tutto il resto.

Mi risveglio dai miei pensieri e sento che i due nel salotto stanno discutendo animatamente, a Sofia prenderlo nel sedere le ha fatto tanto male e l’ha minacciato di non fare mai più niente con lui se tenterà nuovamente di sodomizzarla.

Sento la voce di lui che da la colpa a lei perché non rilassandosi sente molto dolore.

I due vedo che continuando la discussione si rivestono e dopo essere andati nel bagno, dopo pochi minuti escono.

Rimango ferma nella mia posizione per molti minuti, per sentire dentro di me le sensazioni che il mio lui riesce sempre a farmi provare, anche quando &egrave lontano.

Non sono sufficienti per accontentarmi, ma almeno un po’ di compagnia me l’ha fatta mi ha caricato come vorrebbe sempre lui, ed &egrave per questo che mi piace sempre tanto.

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