Ogni mattina Lisa, se non era all’università, attraversava il ponte e arrivava in piazza. Andava al bar di Fabio ordinava un caffè o un cappuccino.
Qualcuno aveva dimenticato il giornale lo leggeva benché non fosse così interessata alle notizie, più che altro guardava le foto e leggeva i titoli.
Quel mattino stava sfogliando un quotidiano sportivo quando Elena le diede una pacca dietro la schiena.
‘Che fai di bello oggi?’ le chiese poggiando il cappuccino davanti a Lisa.
Elena faceva la cameriera in quel bar da quando si era messa insieme a Fabio. Il che per Lisa equivaleva a dire da sempre. Si conoscevano da quasi due anni, avevano cominciato l’università insieme ed erano diventate subito amiche.
‘Non lo so’ rispose Lisa assente.
Il cielo era azzurro pallido, la foschia si stava diradando. ‘Pensavo di rimettermi a correre’.
‘Non sei mai stata al lago? C’è un bel parco’
‘No non ci sono mai stata’
‘Beh è proprio bello. Prendi la stradina che parte dietro il municipio e sali sulla collina.’
Era straordinariamente bello. Lisa si incamminò sul ciglio della strada, una strada di campagna che serpeggiava arrampicandosi sulla collina. Il parco era enorme con aceri brulli, betulle bianche e abeti scuri.
Dopo nemmeno mezz’ora si rese conto di essere inseguita. All’inizio era solo un’impressione poi divenne evidente che un gruppo di ragazzi le stavano dietro. Spinta dall’istinto si mise a correre.
‘Ehy aspetta!’ senti gridare. Ma lisa non aspettò nessuno. Anche se non era in piena forma era ancora scattante. Si fermò solo quando raggiunse la riva del lago ansimando.
Le voci degli inseguitori le arrivavano confuse.
‘Mi stanno ancora seguendo?’ si disse tra se e se ‘e sono sempre di più’
Lisa si sentiva confusa si stava immaginando tutto? Eppure la stavano chiamando per nome! Doveva tornare indietro ma era circondata. Cominciò a salire il panico e la situazione peggiorò quando si rese conto di essersi persa.
I suoi pensieri agitati e confusi vennero bruscamente interrotti da una voce alle sue spalle.
‘Ehm’ Lisa?’
Lisa trasalì, due mani le afferrarono le braccia. La presa era tutt’altro che forte, anzi quasi delicata. Lisa non sarebbe riuscita comunque ad opporre resistenza. Riusciva a stento a muoversi totalmente in preda al panico.
‘Accetto la tua’ proposta’
Lisa riuscì a voltarsi verso il suo interlocutore. Era un uomo alto e, Lisa dovette ammetterlo nonostante il panico, con un bel viso e un fisico ancora migliore.
Dopo un attimo le mani dell’uomo la lasciarono e cominciarono a sbottonarle la giacchetta.
‘Ehy’ ma cosa’?’
Con estrema facilità il tizio le tolse la giacchetta, seguita dalla gonna di jeans, dai collant e dalle mutandine. In un battibaleno a lisa era rimasta solo la maglietta. Non era mai riuscita spogliarsi tanto velocemente.
Il panico stava sfumando lasciando posto allo stupore.
Una mano si insinuò impudica sotto la maglietta trovando il petto di Lisa libero da reggiseno. Lisa sottovalutava le sue tette. Erano piccole certo, ma sode e suscitavano sempre non poche attrattive.
‘Apetta’no’ protestò Lisa in un filo di voce che nemmeno lei riuscì a sentire.
Due dita percorsero il triangolino di peli fermandosi sul clitoride.
‘aspetta un attim’aah’
Dopo pochi tocchi il clitoride si stava risvegliando. Scosse di piacere cominciarono a percorrerle il ventre. Era bagnata e la cosa la sorprese fino a farle paura.
La sua mente urlava, voleva fuggire, tutto questo non doveva accadere. Il suo corpo invece non aveva alcuna intenzione di scappare, ed era dannatamente più convincente.
‘Ehy’ mi piacerebbe scopare, ma”
Il suo corpo si lasciò guidare, venne messa a sedere sempre dando le spalle al ragazzo che ora era sdraiato sotto di lei.
Il cazzo scivolò dentro di lei senza trovare resistenza, impalandola completamente.
Le mani di lui la presero per i fianchi guidandola.
Lentamente inizia a muoversi sollevandosi fino a quando non sente la cappella vicina all’ingresso della vulva. Attenta a non farlo uscire, si cala adagio nuovamente su di lui. Con movimenti lenti e ampi si godendosi per intero le sensazioni di quel cazzo sentendosi riempita e svuotata ogni volta.
Rotto ogni indugio, Lisa cominciò a muoversi da sola su e giù, mentre le mani dell’uomo corsero libere sui suoi seni. Erano mani sapienti che seppero stimolare le piccole tette di Lisa a dovere.
Il cazzo le entrava dentro facendosi sentire in ogni suo centimetro. Era ormai presa completamente dalla voglia e dal desiderio. Ondate di caldo piacere cominciavano a pervaderla dal basso ventre. Seguendo la sua voglia. Cominciò ad aumentare il ritmo cavalcandolo sempre più velocemente. Non tratteneva più nemmeno la sua voce, i mugolii divennero man mano vere e proprie urla.
L’orgasmo arrivò e la travolse, lui continuò a muoversi sotto di lei. Lisa venne una seconda volta prima di sentire l’orgasmo di lui.
Spossata ed appagata Lisa rimase inerme a lungo distesa sull’erba assopita. Si svegliò avvertendo che qualcuno le stava toccando le gambe, la schiena e il sedere. Trasalì vedendosi circondata da quattro ragazzi.
‘Adesso toccherebbe a noi vero?’ disse uno dei ragazzi.
Qualcuno le stava palpando il seno, un altro le accarezzava la pancia. Lisa si sentì di nuovo rapita da quella voglia di assecondare il suo corpo.
‘No ma io uhmp’
Un cazzo entrò nella sua bocca impedendole di finire la frase. Lisa cominciò a succhiarlo piano mentre mansueta si lasciò di nuovo guidare da mani sconosciute.
La fecero mettere a quattro zampe sull’erba. Qualcuno la penetrò da dietro, Lisa non si curò nemmeno di voltarsi dedicandosi invece al pisello che aveva in bocca. I due cominciarono a muoversi scopandola nella bocca e nella fica. Lisa era consapevole di non aver mai fatto nulla di più osceno e quel pensiero la eccitò ulteriormente. I due ragazzi vengono quasi contemporaneamente.
Non potè fare a meno di restare contrariata quando, proprio sul più bello, si fermano per ricoprirla di sperma. Ingoiò tutto senza nemmeno lasciare che le togliesse il cazzo dalla bocca, intanto l’altro si beava di far zampillare il suo sperma sulla schiena di Lisa.
Lei avrebbe voluto che continuassero, ma i due se ne andarono. Un terzo ragazzo si fece avanti sdraiandosi a terra e facendola mettere sopra di lui. Lisa contenta si impala come con il bel uomo che l’ha scopata prima. Questa volta però lui la tiene ferma limitandosi a strizzarle i capezzoli.
Solo dopo aver sentito che qualcuno le accarezza il sedere si rese conto che il quarto ragazzo si era messo dietro di lei.
Quando sentì che le sue natiche venivano separate realizzò le loro intenzioni.
Il ragazzo entrò lentamente dando il tempo al corpo di lei di adattarsi. Lisa trattenne il fiato stringendo i denti. Non è era prima volta che le penetrano l’ano, ma una doppia penetrazione era rimasta fino ad allora solo una vaga fantasia. Il dolore non si fece attendere ma poco dopo arrivò anche il piacere. Boccheggiò in cerca di aria mentre i due la riempirono completamente.
Quando i ragazzi cominciarono a muoversi per Lisa fu come se il mondo si stesse ribaltando. Non avrebbe mai potuto immaginare di riuscire a fare cose simili. Quando l’orgasmo la raggiunge a stento lo riconobbe, il piacere ormai l’aveva travolta trascinandola via, la sua stessa voce le sembrò estranea.
Si svegliò ancora nuda sull’erba soffice del parco. Era sola, l’unica traccia dei tizi era un po’ di sperma ce le avevano lasciato addosso. Arrossì violentemente incapace di credere che non fosse un sogno.
‘Di sicuro qui non si annoiano’ mormorò tra sé rivestendosi in fretta.
Si guardò intorno assicurandosi che non ci fosse nessuno, poi ammise.
‘è stata la più bella scopata della mia vita’
Impiegò un po’ di tempo a ritrovare la strada per tornare indietro. Davanti al bar trasalì quando si sentì chiamare.
Dietro di lei Elena la stava rincorrendo.
‘Ehy Elena’ rispose al saluto dell’amica tirando un sospiro di sollievo.
‘Che hai lì?’
Elena porse a Lisa un foglietto con un piccolo pezzo di nastro adesivo attaccatoad un lato.
‘Lo avevi dietro la schiena non te ne eri accorta?’
Lisa prese il biglietto e lesse:
PER FAVORE
SCOPATEMI
Lisa
A bocca aperta Lisa impallidì poi divenne rossa.
‘Qualcosa non va?’ chiese Elena preoccupata.
‘no no niente.’ Si affrettò a rispondere Lisa accartocciando il biglietto e gettandolo via.
Elena si incamminò insieme a Lisa.
‘Ho due ore libere mangiamo insieme?’
‘Ehm non saprei sono un po stanca”
‘Eddai su non fare la vecchia’ insistette Elena dandole una pacca sulla schiena.
‘ok ok andiamo al McDonald?’ Propose Lisa
“Questa volta sarò in prima fila” mormorò sorniona Elena
“come?”
‘No niente… buona idea. Ah sei stata al lago?’
‘Ehm.. si’
‘Bello vero?’
‘Sì molto’ pittoresco’
E così le due ragazze si avviarono lungo la strada verso il centro cittadino. Dietro alla schiena di Lisa era attaccato un biglietto su cui si leggeva chiaramente:
SCOPATEMI
FOTTETEMI
FATEMI SCHIAVA
Lisa
Mamma mia ruben, mamma mia... Ti prego, scrivimi a gioiliad1985[at]gmail.com , mi piacerebbe condividere con te le mie esperienze…
ciao ruben, mi puoi scrivere a gioiliad1985[at]gmail.com ? mi piacerebbe condividere con te le mie esperienze...
Davvero incredibilmente eccitante, avrei qualche domanda da farvi..se vi andasse mi trovate a questa email grossgiulio@yahoo.com
certoo, contattami qui Asiadu01er@gmail.com
le tue storie mi eccitano tantissimo ma avrei una curiosità che vorrei chiederti in privato: è possibile scriverti via mail?