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Racconti Erotici Etero

Mio cognato Pino

By 10 Febbraio 2004Dicembre 16th, 2019No Comments

Prima di iniziare il mio racconto devo fare una precisazione doverosa verso i miei lettori, ne và della mia credibilità. Rileggendomi ho notato di aver fatto una gaffe, una errata età anagrafica. All’inizio del mio primo racconto, forse dovuto ad un lapsus dico che sono una ragazza di 21 anni, in realtà io ne ho 27, quasi, vi prego di scusarmi e’.buon divertimento.

***

Pino &egrave il marito di mia sorella Letizia che &egrave di due anni più grande di me; all’epoca erano ancora fidanzati, io avevo circa 22 anni, Pino era sui 30, dirigente d’azienda, sempre elegante, colto, e quel che conta bello’maledettamente bello, ed in questo mia sorella non &egrave da meno..bellissima ragazza. Insomma senza rendermene conto avevo preso una ‘cottarella’ per mio cognato, la cosa mi turbava non poco essendo io molto legata a mia sorella, ma mi ritrovavo spesso di notte ad immaginarmi con lui in situazioni erotiche’scabrose, e mi masturbavo raggiungendo orgasmi fantastici. Si avevo qualche filarino con dei miei coetanei, ma niente di importante, niente che mi prendesse totalmente, quindi fantasticavo su di lui. Con mio cognato c’era un rapporto stupendo, di complicità, di intesa, mi confidavo spesso con lui, e solo Dio sa quante volte mentre parlavamo avrei voluto buttargli le braccia al collo’baciarlo, dirgli che ero pazza di lui, che di me avrebbe potuto fare ciò che voleva, ma mi tenevo tutto dentro per amore di mia sorella, fino a quando”!!!!

Un fine settimana i nostri genitori andarono a trovare dei parenti in un’altra città, e ci lasciarono sole per alcuni giorni; la mattina come al solito mi preparai per andare a scuola, e vidi Letizia ancora a letto:’ che fai??’ le dissi-‘ non vai a lavoro?’ Letizia lavora in ospedale come analista-‘ no..non mi sento molto bene’

Io uscì..arrivata alla facoltà..appresi che le lezioni non ci sarebbero state per uno sciopero di non so che, non me la presi poi tanto, dopo un giro in centro con degli amici, decisi di ritornare a casa, erano le 11,00, e se non ci fosse stato lo sciopero sarei tornata a casa verso le 15,00 del pomeriggio. Arrivata nel viale di casa, da lontano scorsi parcheggiata al lato di una cascina la macchina di Pino; rimasi un poco sorpresa, solitamente quando viene a casa la mette nel nostro cortile, per di più che non c’era nemmeno l’auto di papà.Mi avviai alla porta ed in quel momento, mentre stavo per aprire mi venne un’diciamo dubbio..non so come un presentimento che era meglio passare per l’entrata posteriore, e così feci. Entrai dal lato della cucina, ed appena vicino all’uscio che dava nel salotto sentì dei rumori, più che rumori erano gemiti’sospiri; mi accostai leggermente dato che la porta era semiaperta e vidi uno spettacolo’affascinante, mia sorella e mio cognato erano nudi, al centro della stanza. Pino era in piedi appoggiato al tavolo, e Letizia inginocchiata ai suoi piedi gli stava facendo un pompino colossale, rimasi a bocca aperta, non tanto per la scena dato che, come avrete notato, non sono una santarellina, ma per le dimensioni del pene di mio cognato, una cosa mostruosa,anche se ero distante potevo scorgere le grosse vene che percorrevano l’asta, vedevo la mano di mia sorella che non riusciva a cingere interamente la circonferenza del pene, le grosse palle rigonfie di sperma che lei con l’altra mano carezzava, e l’enorme glande che ogni tanto faceva uscire dalla sua bocca per poi ingoiarlo di nuovo, voracemente.Vidi che Pino strinse improvvisamente la testa di Letizia tirandola a se..e sborrò..riversando litri di sperma nella gola della sorellina, era tanta perché vidi chiaramente dei rivoli di seme biancastro colare dai lati delle labbra di Letizia. Lo scettro non dette segni di cedimento, con un gesto sapiente la fece alzare ed appoggiare le mani al tavolo, si inginocchio a leccarle la fica con delle linguate che partivano dalla fica per arrivare al buco del culo, mia sorella gemeva in preda a degli orgasmi violenti e continui, si posizionò dietro di lei, ed in un solo colpo le infilò dentro il suo immenso cazzo..e cominciò a stantuffare potentemente; io avevo intanto infilato la mia mano sotto la mutandine e mi masturbavo..ero talmente bagnata che mi bruciava, non mi accorsi che nel fare questo mi ero sporta troppo, e proprio in quel momento lo sguardo di Pino si incrociò col mio, lui non si scompose, mi sorrise e continuò il suo pistonare nella fica di mia sorella, io feci altrettanto, dopo il primo momento di imbarazzo continuai il mio ditalino..fino a che quasi contemporaneamente io venni sulla mia mano, e Pino inondò la fica di Letizia, che non si era minimamente accorta della mia presenza.quando vidi che avevano terminato’scappai quasi, tornai fuori e mi andai a fare un altro giro. Quando ritornai la macchina di Pino non c’era più, entrai in casa, salutai Letizia chiedendogli come stesse:’ bene..mi &egrave passato’ mi rispose’.’ E ci credo..con quel coso dentro’ pensai tra me. La sera Pino venne a cena da noi, ero un po’ imbarazzata, ma lui con la sua affabilità e simpatia, smorza quel mio nervosismo, dato che io e lui ‘ sappiamo’. Tra un discorso e l’altro’Letizia dice che domani ha una giornata lunga e faticosa, e che rientrerà tardi a casa, ed io dico che non devo andare a lezione poiché c’&egrave ancora lo sciopero in corso. Dopo un po’ li saluto e salgo in camera mia ‘vi lascio da soli’ dico maliziosamente dando uno sguardo a Pino, che ricambia abbozzando un sorrisetto. La mattina dopo quando mi sveglio Letizia già &egrave andata via, faccio colazione..una doccia, e mi metto a fare delle ricerche al computer, quando sento bussare alla porta, vado ad aprire, &egrave Pino. Il cuore mi schizza in gola, devo essere diventata di mille colori, riesco a dire’Ma’Letizia non c’&egrave’, ‘ si lo so’ risponde lui ‘ sono venuto per prendere dei libri, e delle cose che ho lasciato qui ieri’, mente spudoratamente, lo faccio entrare, io sono vestita per casa, leggerina, gonnellina corta, una canotta che dai lati lascia intravedere buona parte dei miei seni’sodi e a punta.’ Ci facciamo un caff&egrave?’ gli dico ed entriamo in cucina, Pino si siede mentre io preparo, e noto che non mi toglie gli occhi di dosso, sono nervosa’poi..’ sai che sei stupenda?’ mi fa’io non mi giro’.continuo in ciò che stavo facendo fino a quando non sento le sue mani che si poggiano sui miei fianchi, ho un sobbalzo che mi fa cascare la macchinetta che avevo in mano, lui risale fino ai miei seni’ No..che fai..dai’ incurante della mia flebile resistenza mi comincia a baciare sul collo’ no..dai..Pino’..ma gemo e riverso la testa all’indietro, lui continua..’ ti ho visto che ci guardavi ieri sai’e ti masturbavi, ti &egrave piaciuto lo spettacolo?’..intanto mi ha infilato una mano sotto la gonna e scostato lo slip le sue dita cominciano a torturarmi la mia michetta..gemo ancora’ ti stai eccitando vero?..ti ho sempre desiderata’ora non mi scappi’, mi gira e le nostra bocche si appiccicano in un bacio travolgente. Sono stordita, lui mi trascina letteralmente in salotto, nello stesso punto dove aveva scopato con Letizia’.si vede che il posto lo eccita eheheh’.mi spoglia, mi stende sul tavolo mi fa allargare le gambe, ed inizia a leccarmi tutta, dopo avermi procurato un terribile orgasmo con la lingua, mi fa scendere ed inginocchiarmi davanti a lui, gli comincio a slacciare la cintura dei pantaloni, e quando li tiro giù insieme ai boxer mi si para davanti al viso un cazzo spaventoso, enorme, lo prendo in mano, al tatto sento le vene che lo percorrono, la cappella &egrave violacea ed enorme, le palle sono durissime; lo comincio a picchiettare con la lingua, prima la punta, poi scendo e gli percorro tutta l’asta, poi passo alle palle le prendo in bocca una alla volta succhiandole, risalgo e cerco di introdurmi in bocca quel maestoso attrezzo, impossibile, benché ce la metta tutta, introduco la cappella e un pezzetto di quel bastone di carne, Pino mi spinge contro di se, quasi soffoco, con una mano lo masturbo velocemente, non ci mette molto ad inondarmi la gola di sborra, sembra una lava di un vulcano, ne bevo tantissima, ma altrettanta mi esce fuori, continuo a succhiare fino a che non mi fa rialzare. Mi fa mettere a quattro zampe sul tappeto, un’ultima leccata, e sento la punta del suo cazzone all’entrata della mia michetta, mi spaccherà penso, ma se lo riesce a contenere Letizia perché io non dovrei penso, lo aiuto nella penetrazione rinculando, e lento il suo bastone mi entra dentro, tutto, interamente; Pino inizia il suo pompare dapprima lento, sistematico, lo estrae quasi tutto lento’e poi sempre lentamente facendomi assaporare centimetro dopo centimetro il magnifico attrezzo me lo rimette dentro. Poi i suoi movimenti si fanno via via sempre più veloci e potenti, lo sento arrivarmi in gola, la mia fica deve essere dilatata al massimo’Ti piace puttanella vero?..non l’hai mai provato un cazzo così..ti spacco’..stò godendo come non mai’ siii..daiii..rompimi tutta..spaccami con quel tuo cazzone’ sono in totale delirio’improvvisamente sento inondarmi il mio orifizio..getti di sborra caldi..una quantità indescrivibile, dopo aver goduto non lo toglie, ma continua a pompare facendo un rumore strano’sono piena della sua sborra’continua per altri dieci minuti, poi si sfila e con la punta sporca dei suoi e dei miei umori la strofina sul mio buchetto’ nooo’nel culo no Pino ti prego’ gli dico terrorizzata’ &egrave troppo grosso mi spaccheresti’ ‘ ma mica sei vergine di culo?’ mi fa ‘ no..ho avuto spesso rapporti anali..ma mai con un cazzo come il tuo’ desiste..rendendosi conto anche lui che il mio culetto &egrave troppo piccolo per il suo cazzo, incuriosita gli domando’ ma..Letizia si fa inculare da te’..sorride..’ si..in principio &egrave stato doloroso per lei, ma adesso entra tutto..sai tua sorella &egrave una vera porca’.come te’

Il pensiero che mia sorella si fa inculare mi eccita di nuovo’.Pino sta seduto sul divano, mi inginocchio tra le sue gambe e gli riprendo in bocca l’attrezzo’lo sento crescere rapidamente contro il mio palato..sembra un’coso di gomma che qualcuno gonfia’e così facendo mi dilata la bocca, una sensazione strana..ma bella. Lo sento gemere’gli piace..ce la metto tutta, gli faccio un signor pompino..siccome &egrave già venuto due volte questa volta &egrave più lunga’alla fine dopo circa 20 minuti mi sborra in bocca..e quando mi ritraggo o i muscoli della bocca indolenziti. Ci puliamo..una doccia insieme..ci rivestiamo, e finalmente ci facciamo un bel caff&egrave..mentre stiamo seduti gli domando’ ma dimmi la verità’sei venuto apposta vero?’..mi sorride come sempre’ si..sapevo che eri sola, e non volevo sciupare questa occasione”mi bacia..’ sarà il nostro segreto’ mi fa’.e salutandomi con l’ennesimo bacio se ne và. Letizia rientra verso le 15,00 allegra come al solito ‘ Sorellina..tutto bene?..la mattinata come &egrave andata?’..’ b&egrave’ gli faccio ‘ meglio di così non poteva’ Pino ed io non abbiamo una relazione, abbiamo avuto altri tre incontri da allora, sempre fantastici, ma poi lui e Letizia si sono sposati ed abbiamo deciso( anche se a malincuore) di non continuare nei nostri giochi. A proposito l’anno scorso sono diventata zia di una bellissima nipotina Alessia.

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