Durante il pomeriggio e la serata di quel giorno Roxana si mosse per casa con la solita disinvoltura ma il suo sguardo e la sua voce rivelavano in alcuni momenti un certo turbamento interiore, specialmente quando parlava con la sua signora, Sonia.
Sonia si manteneva molto riservata e di poche parole, si comportava come se nulla fosse accaduto fra lei e Roxana, e in qualche circostanza fu anche un po’ dura nel precisare delle richieste alla sua collaboratrice. Sonia era comunque decisa e ferma mentre notava degli atteggiamenti di incertezza o di timore nel modo di fare di Roxana, che pure aveva un carattere molto forte. Era come se la bella donna rumena si fosse di colpo indebolita e fosse diventata più fragile di fronte alla sua signora. Era, difatti, interiormente combattuta fra l’essere pentita di aver interrotto quelle dolci e piacevoli intimità con la sua signora e il non voler dispiacere ancora, in qualche modo, a Sonia.
Roxana si arrovellava in questo intimo tormento.
Il giorno dopo, terminato il pranzo, Sonia si ritirò nella propria camera a riposare. Aveva mangiato da sola, perché suo marito Marco lavorava in ospedale e sarebbe tornato la sera. Roxana l’aveva servita silenziosamente con molte attenzioni poi era rimasta ad occuparsi della tavola, dei piatti e della cucina. Sonia era malinconica e inquieta. Si distese sul letto dopo aver accostato i grandi tendaggi verdi per creare una distensiva penombra nella quale lasciarsi avvolgere e rilassarsi.
Si tolse tutti gli indumenti e nuda indossò un’ampia e morbida vestaglia colorata, con la quale si distese sul soffice copriletto. Guardando il soffitto della sua stanza lasciò vagare i pensieri, i sentimenti, la sua fantasia.. Al centro di quel flusso interiore, vario e stimolante, tornava costantemente ad apparire l’immagine prepotente di Roxana, il suo corpo forte ed attraente, il bacio prolungato e la tenerezza piacevole dei suoi seni.. e la fuga precipitosa, ed ora quel suo modo di fare nuovo, diverso, silenzioso, dimesso, quasi da ‘cagnolina bastonata’. Tutto questo toccava e stimolava Sonia, sviluppando in lei una tensione ed una eccitazione del tutto nuove e sconosciute.
Di colpo ebbe un’intuizione: decise di chiamare Roxana e di parlarle per affrontare direttamente quello che era accaduto fra loro, chiarendo così una volta per tutte quell’episodio che stava creando un fastidioso muro di separazione e un grande disagio fra di loro. Usando un citofono di collegamento fra le numerose stanze e i diversi piani della villa, Sonia invitò Roxana a salire da lei per alcune cose che doveva dirle personalmente. Roxana stava completando il suo lavoro: lasciò tutto e salì subito dalla sua signora.Mentre saliva le scale il cuore cominciò a batterle forte nel petto.
Dentro di sé si domandava: ‘Cosa mi dovrà dire? Cosa succederà adesso? Cosa vorrà la mia signora?’ Con questo tumulto nella mente e nel cuore Roxana si fermò davanti alla porta aperta della camera di Sonia e chiese: ‘Posso entrare, signora?’ Subito la voce di Sonia si fece sentire: ‘Certo, Roxana, vieni, entra pure.’ Roxana entrò timorosa e con le guance un po’ arrossate. Era tanto bella ! Aveva lo sguardo sottomesso di una docile cerbiatta, si teneva le mani strette all’altezza dello stomaco e in questa posizione le sue braccia sollevavano ancor più i suoi grandi seni attraenti, che dalla camiciola tesa mostravano i capezzoli turgidi. Sonia, al vederla, sentì un rimescolamento intimo e un improvviso calore nel petto. Lei stava seduta su una delle due sedie della camera da letto e si era chiusa la vestaglia intorno alla vita. Fece sedere la sua collaboratrice e iniziò a dirle: ‘Roxana, ti ho chiamato per parlare di quanto è accaduto fra noi ieri.’ A queste parole Roxana arrossì notevolmente ed abbassò lo sguardo. ‘Vedi, ciò che è avvenuto è stato un mio errore perché ho sbagliato a forzarti al secondo bacio. Il primo bacio era capitato così, come per sbaglio.’
Poi aggiunse: ‘Puoi accogliere le mie scuse, Roxana?’ Sonia parlò così, senza spiegare i motivi che l’avevano spinta ad agire in quel modo. La donna rumena disse subito: ‘No, signora, lei non deve scusarsi di nulla; lei non mi ha fatto nulla di male.’ E aggiunse con un tono convinto:’Sono io che devo chiederle scusa, signora, sono io che l’ho offesa e l’ho fatta dispiacere, quando sono corsa via per andare nella mia stanza. Sono io che adesso le chiedo scusa: mi dispiace tanto quello che le ho fatto.’ E mentre pronunciava queste parole delle lacrime le scesero lungo le guance. Sonia rimase sorpresa, incantata da quella stupenda risposta che capovolgeva tutta la situazione. Immediatamente si avvicinò a Roxana per abbracciarla e per asciugarle teneramente le lacrime che scendevano copiose. Roxana si abbandonò all’abbraccio chiedendo ancora: ‘Scusi, signora.. mi scusi, signora; mi dispiace tanto..’ Sonia la strinse forte a sé, accarezzandola, rassicurandola, dicendole parole dolci. Allora Roxana, rinfrancata e riconoscente, alzò il suo volto, aperto e sorridente, verso Sonia ed offrì desiderosa le sue labbra alle labbra della sua signora, che con passione la baciò lungamente, sentendo con gioia la corrispondenza nuova e viva della sua donna rumena. Si baciarono ancora, più volte, con tanta eccitazione, stringendosi, accarezzandosi, liberando finalmente tutte le loro tensioni e i loro timori. La vestaglia di Sonia si aprì e gli indumenti di Roxana furono presto per terra. Nude e calde si avvinghiarono sul letto sentendo tutto il piacere di quel nuovo delizioso contatto dei loro corpi, che si cercarono con tanto desiderio e con tanta attrazione reciproca, e si amarono si amarono appassionatamente lungamente, in tanti modi meravigliosi, per tutto quel primo stupendo pomeriggio.
Sempre più pazzesca..vorrei conoscervi..anche solo scrivervi..sono un bohemienne, cerco l’abbandono completo ai piaceri.. e voi.. Scrivimi a grossgiulio@yahoo.com
Grazie per i complimenti. Ma non so come consigliarti per cercarli.
Adoro i tuoi racconti! c'è ancora modo di trovarli raccolti per autore? con la nuova versione del sito non ci…
Grazie mille, sapere che il mio racconto sta piacendo mi riempie di soddisfazione! Se non vuoi aspettare i tempi di…
Ma che bello vedere la complicità, l'erotismo e l'affinità costruirsi così! Davvero ben scritto! Attendo il seguito! E ho già…