Sei inginocchiata sul letto da dietro domino il tuo sedere.
La mia verga entra ed esce da te, il ritmo è serrato.
Ogni volta che esce il mi sguardo cade li, e bagnata, fradicia.
Vedo tutti i tuoi umori che ricoprono il mio pene.
Tu no parli, non te ne do il tempo continuo a muovermi.
Dentro, fuori, dentro, fuori, dentro, fuori.
Continuo, ti sposti un pochino ma con le mani afferro le tue natiche e ti blocco, ti voglio così
Dentro, fuori, dentro, fuori, dentro, fuori.
Ti voglio, ti voglio da dietro, non penso, ‘ continuo il movimento
Dentro, fuori, dentro, fuori, dentro, fuori.
Muovi leggermente una gamba, cerco di capire cosa fai, ti appoggi sui gomiti e sposti leggermente il viso
Dentro, fuori, dentro, fuori, dentro, fuori.
Non ti vedo in faccia, la nascondi tra le braccia e le lenzuola, ma sento che mia assecondi ancora di più
Dentro, fuori, dentro, fuori, dentro, fuori.
Stai godendo, non urli, non gemi, non lo hai mai fatto, intuisco la tua espressione e il fatto che tu stia venendo perché con i piedi fai un movimento per cercare di ancorarmi a te.
Dentro, fuori, dentro, fuori, dentro, fuori.
Cerchi di alzare il busto, fai forza sulle mani ti tiri su, io contino a tenere ben salde le mie mani
Dentro, fuori, dentro, fuori, dentro, fuori.
Cedi ancora, non riesci a rimanere su con il busto, ti accovacci di nuovo mentre spingo senza interrompere il ritmo
Allunghi un braccio e la mano afferra le lenzuola
Dentro, fuori, dentro, fuori, dentro, fuori.
Ora stai spingendo tu, mi vieni incontro ogni volta che senti che sto rientrando..mi vuoi dentro ..tutto
Dentro, fuori, dentro, fuori, dentro, fuori.
Fai scivolare una mano da sotto e mi afferri i testicoli, li massaggi, mentre continuo a pompare
Dentro, fuori, dentro, fuori, dentro, fuori.
Un brivido mi attraversa, mi è sempre piaciuto quando fai così
Dentro, fuori, dentro, fuori, dentro, fuori.
Sono sudato, ho la schiena un po’ indolenzita vedo le gocce di sudore sul mio petto, istintivamente soffio per cercare un po’ di refrigerio, una cade dalla mia fronte e finisce sulla tua schiena.
Dentro, fuori, dentro, fuori, dentro, fuori.
Continuo a guardare la mia verga che affonda in te, umori che la ricoprono, caldo
Dentro, fuori, dentro, fuori, dentro, fuori.
Cerchi di svicolarti, non ci riesci, lo sai che ti voglio così, questa sera non ci saranno evoluzioni, questa sera nessuna altra posizione, questa sera così, solo così
Dentro, fuori, dentro, fuori, dentro, fuori.
Breve, ma piacevole, anche se ammetto che avrei gradito più dettagli. È bello vedere qualche racconto con bellezze esotiche, invece…
Ciao mi piacciono parecchio i tuoi racconti se ti lascio la mail ci scriviamo in privato?
grazie mille! altro che pollice serve per pastrugnarla! :-)
Racconto travolgente… il fatto che sia poco passibile di realtà lo rende ancora più arrapante. E il ritmo e’ perfetto.…
Ottimo racconto e fantastica descrizione! Peccato poter dare solo un pollice su o ne avrei dato un secondo per il…