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Racconti Erotici Etero

In sauna

By 10 Febbraio 2004Dicembre 16th, 2019No Comments

Nella palestra che frequento, &egrave stato realizzato un angolo relax con sauna promiscua, solarium e prossimamente anche massaggi; come di consuetudine anche questo giovedì sera sono andato a fare la sauna. Nello stanzone dove c’&egrave la sauna ci si cambia liberamente, maschi e femmine. Avevo finito il mio turno, ero andato a fare la doccia per poi andare a casa, quando sono uscito dal bagno, solo con asciugamano fasciato attorno alla vita, mi sono trovato di fronte a Martina in maglietta e mutandine, lei &egrave una ragazza non molto carina, ma con il suo sguardo sornione ed il sorriso malizioso avrebbero fatto resuscitare anche un’impotente! Ed infatti un bizzarro e voluminoso gonfiore si poteva notare sotto l’asciugamano; per scherzo le chiesi se aveva bisogno di una mano per cambiarsi, e lei mi rispose di seguirla nella spaziosa doccia realizzata in muratura, per aiutarla.

Ho iniziato a spogliarla di quel poco che aveva ancora addosso, potendo così osservare tutte le sue forme: seno prosperoso, fianchi un po’ larghi ma abbastanza proporzionati al resto, e.

.passera rasata a palla di biliardo!!

Ops, era la prima volta che mi capitava di vederne una, rasata, dal vivo!! Abbiamo aperto l’acqua, sotto al getto caldo della stessa ha iniziato a baciarmi un po’ dappertutto senza soffermarsi su alcun punto; al magico tocco della sua insaziabile lingua, lunghi brividi di piacere percorrevano il mio corpo ignudo e bagnato.

.Ma nella mia mente frullava solamente un pensiero: degustare il nettare del frutto del peccato!!!

Così con un trasalimento felino mi ritrovò sotto di lei, come un esploratore accorto, con la mia lingua approfondivo la conoscenza del frutteto, alla ricerca del succo del fiore proibito.

Tra affannati gemiti della fanciulla, caduta in oramai in extasi, decisi che era giunto il momento di azionare lo scavatore e con arsura, penetrarla! Appoggiai lei con a schiena al muro della doccia e con colpi secchi e ritmici iniziava la danza del piacere, lei mi leccava il viso, cercava di baciarmi di limonarmi ma il piacere provato in quel momento era poderoso. Desideravo approfittare di lei e provare ad esplorare la buia grotta dall’ingresso posteriore.

. Con un sol colpo riuscì ad oltrepassare la zona buia; tra gridolini di dolore e piacere ben presto si diede vita ad un’esplosione di gioia, colmata da inondazioni nelle viscere di Martina. Il peccato era stato consumato.

Spossato mi sono rivestito e sono ritornato a casa.

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