La sento respirare lentamente ad un paio di metri da me. La desidero come non mai.
Un incontro così a Torino, non me lo sarei mai aspettato.
Vedo il suo ventre spostarsi appena nella penombra della stanza e il suo seno seguirlo. Un movimento impercettibile, ma che i miei occhi famelici riescono a cogliere, mentre scrutano la sua sagoma sensuale veleggiare nell’oscurità come una bellissima apparizione.
Siamo in una stanza di albergo, un albergo di lusso nel cuore di Torino e questo incontro è tutto ciò che desidero per questa notte.
L’ho vista per la prima volta questa sera, durante la cena d’affari a cui entrambi abbiamo preso parte, ma sono mesi che la sua voce sexy mi tormenta al telefono e poi continui scambi di mail. La prima volta che ho udito quella voce è stato quando ho chiamato il commercialista dell’azienda per chiedergli un’informazione sulle importazioni estere.
Una scintilla si è accesa. Dovevo sentire quella voce di nuovo!
Lena è la rappresentazione della sua voce. Alta, mora, occhi grandi e profondi, una bocca che scrive silenziosa la parola seduzione.
E ora è qui, nella mia stanza.
Con un movimento lento, alza il braccio e si porta la mano sopra la spalla, poi con le dita lunghe e sottili fa scendere la spallina dell’abito. Il vestito rosso scivola fino a terra e i miei occhi puntano i fianchi snelli che emergono.
Il mio respiro accelera. La voglio.
Voglio stringerla tra le braccia e farla mia. Voglio sentirla urlare e godere.
Non riesco più a trattenermi e vado verso di lei, con un gesto selvaggio le strappo il reggiseno e la butto sul letto.
Lena è focosa, mi attira a sé e inizia a baciarmi con passione. Il suo ventre ha un fremito di piacere quando la sfioro in mezzo alle gambe.
Lei mi slaccia i pantaloni e fa scivolare una mano sotto i boxer, prendendolo in mano. Tra le sue braccia mi sento come un adolescente alle prime armi che non sa gestire la propria eccitazione.
Le tolgo il perizoma e con un gesto veloce la penetro, dalle sue labbra esce un gridolino di piacere.
Io esulto silenziosamente, mentre mi muovo con foga aumentando il ritmo. Alla fine veniamo insieme e cadiamo addormentati sul letto, abbracciandoci.
Quello che è stato l’oggetto del desiderio per mesi è finalmente diventato mio.
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Bhe...è difficile che si ricevi un commento, Questo sito non è tantissimo frequentato da gente attiva :)
Una serie di racconti sempre più eccitanti, alla fine Gianni ha raggiunto il suo scopo
Mi sa che alla prossima Gianni raggiunge l'obbiettivo
Un vero cuck, lei senza problemi gli racconta, d'altronde lui glielo aveva permesso al telefono