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Considerazioni

By 8 Novembre 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

Mi hai chiesto di venire da te tante e tante di quelle volte che ormai ho perso il conto.
   Mi ha sempre spaventato quella tua aria così spregiudicata.
   Il fatto di dire sempre quello che pensi; la consapevolezza di quello che dici mi ha sempre spaventata.
   Ogni volta che mi dicevi come volevi scoparmi; ogni volta che mi raccontavi le tue fantasie era come se mi leggessi nel pensiero, come se riuscissi a capire quello che io avevo timore di dirti, quello che io avevo timore di dire a chiunque.
   Il fatto di provare le stesse pulsioni, quelle stesse pulsioni che mi hanno sempre eccitata e spaventata, metteva in me timore e curiosità.
   Le tue mani sulla mia testa, fra i miei capelli, le tue dita che scendevano sul collo e s’impossessavano dei miei seni, che scendevano verso la fica umida, che si facevano strada fra le mutandine già bagnate solo dal pensiero dalla tua presenza. La tua lingua nella mia bocca a scavare fra la carne, le tue labbra che baciavano ogni centimetro della mia pelle, che si appoggiavano ai capezzoli e li racchiudevano, che succhiavano avidamente il clitoride gonfio e pulsante. E allo stesso tempo le tue dita erano dentro di me. Due nella fica e una nel culo. Sempre, incessantemente, senza via di scampo.
   Ti piace prendermi da dietro. Appoggiare le tue mani sui miei fianchi e spingermi forte contro un tavolo, un mobile, una scrivania, qualsiasi superficie dove puoi costringermi ad appoggiarmi e a mostrarti il culo.
   Sei perverso, sei bastardo, sei opportunista, sei un esibizionista, sei eccitante e sei dolcissimo.
   Sei perverso quando mi chiedi di inginocchiarmi ai tuoi piedi e di succhiartelo come nessuna ha fatto mai.
   Quando vuoi venirmi in bocca, quando vuoi sborrarmi sulla faccia, quando vuoi vedere il tuo sperma colare sopra la mia pelle.
   Sei un bastardo quando vuoi farmi male, quando vuoi legarmi le mani e abusare di me senza nessun ritegno, quando vuoi farmi sentire un oggetto, quando vuoi che io mi senta completamente nelle tue mani, quando vuoi sentirmi supplicarti di farmi venire.
   Sei un opportunista quando vuoi godere senza ritegno, quando cerchi tutti i modi possibili per provare piacere senza che io ne provi necessariamente altrettanto.
   Sei un esibizionista quando vorresti che ci vedessero mentre sei inginocchiato sotto alla mia scrivania, con la testa sotto la gonna, con la testa fra le mie gambe, con la lingua sul mio clitoride e con un dito nel culo, quando vorresti che altri vedessero quanto mi fai godere, quando vorresti mostrarti mentre mi scopi o quando vorresti che io fossi un oggetto da far ammirare agli altri.
   Sei eccitante. Sei eccitante sempre. Quando mi parli, quando mi guardi, anche solo quando t’immagino. Mi eccita terribilmente quando mi dici che mi vuoi, quando mi mostri quanto sei eccitato, quanto mi vuoi.
   Sei dolce quando mi racconti come stai, quando mi chiedi qualcosa di nostro, qualcosa che nessuna sa darti, o che forse da nessun’altra non vuoi. Quando dici che sono tua. Quando dici che sono la tua piccola giovane troia. Me lo dici spesso, me lo dici adesso. Vorrei che tu continuassi ancora a dirmelo, fino a quando vorrai.


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