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Ordunque C’era una volta un giovane eroe, oddio, tanto giovane non era, ma non ditegli che ve l’ho etto, eh. Sapete, è così permaloso e veramente incapace di accettare la realtà. Come dite? Cosa stavo raccontando? Ah già, ecco, dicevo che c’era un volta questo giovane eroe a cui piaceva tanto tirare di schema. Sì, è uno sport da ricconi con la puzza sotto al naso e beh, lui non faceva eccezione, devo dire. Sisì, lo so, è un cretino, ma che volete farci? Non tutti gli eroi sono inteligenti. Comunque, il nostro… Tipo, forse è troppo chiamarlo eroe. Oh, che è sto brusio? Sto raccontando, capirete a tempo debito. Facciamo una cosa, ricomincio da capo.

C’era una volta un tipo, un giovane ragazzo che si avviava verso l’età adulta, che ormai era troppo vecchio per continuare a gozzovigliare, ma ancora troppo giovane per prendere sulle spalle le giuste responsabilità di un pater familias, che viveva passando le sue giornate tra monotone, e a tratti deprimenti, sessioni di allenamento di scherma, specialità alla spada, e il poltrire in maniera disgustosamente esagerata nel letto. A dire il vero, potremmo quasi dire che gli allenamenti avevano l’unico obiettivo di impedirgli di ingrassare eccessivamente. Sì perché non potevano di certo bastare a impedire un decorso così scontato con tutte gli stuzzichini che il nostro tipo, futuro eroe, sempre se vogliamo chiamarlo così, mangiava oltre alle abbondanti porzioni di cibo consumate nei pasti comandati.

Ecco, egli è il prototipo dell’idiota! Ma come fa un idiota a divenire un eroe? È facile: senza volere.

Egli conquistò il cuore della fanciulla più bella e pura dell’intero reame e come fece? Ah beh, questo dovreste chiederlo a lei, sempre se la trovate perché nel reame non c’è più traccia di lei.
Era una fanciulla tanto dolce e tanto premurosa, quanto esigente. Eh sì, perché la nostra giovine, vera giovine lei, aveva poche pretese, ma cascasse il mondo, esse dovevano essere esaudite.

Ordunque egli non le esaudì mai volontariamente, ma in modi misteriosi riuscì a far breccia nel cuore della giovine con una vanesia, quanto banale, cultura accademica. Tanto inutile era, quanto vasto il numero di libri mai scritto, eppure egli riuscì a brillare agli occhi dell’angelica creature tutte curve. Eh già, non bastava poltrire tutto il giorno e conquistare la fanciulla più ambita, essa era pure dotata delle curve che ogni uomo… Coff coff… Maschio potesse desiderare. Scusatemi, dimentico sempre che tra i miei lettori, quasi tutti, ci siano sempre gli incivili cavernicoli che aprono libro solo per errore. Dov’ero? Ah sì!

Il giovane riuscì a mantenere le apparenze per un po’, ma alla fine ance il miglior e più bel castello di sabbia crolla se arriva una tromba d’aria. E che tromba d’aria poteva arrivare? Sapete, quando una è alta un metro e sessanta, porta una quarta soda come il marmo, ha il culo più bello di Keyra Agustina… Sì, segaioli di merda, quello che avete sempre detto essere il culo più bello del mondo, proprio quello. Dicevo, se una è così, non può che attrarre uno alla sua altezza e tra le tante api che le ronzavano intorno non poteva che essersi un vero pezzo da novanta. Alto, muscoloso e superdotato come uno stallone con una resistenza da primato, giusto? No, è un piccolo burocrate con un’affinità da centodieci e lode con la giovane fanciulla

Io lo so, voi vi immaginavate già sessioni di sesso selvaggio, un cazzo enorme che penetrava la ragazza facendola urlare di piacere tanto da essere sentita per chilometri mentre veniva pistonata in culo e fica per ore e ore tanto da avere i buchi slabbrati?
Vi immaginavate i suoi dolci occhi nocciola osservare dal basso il suo stallone mentre si lasciava affogare in gola i suoi venticinque e passa centimetri di cazzo pulsanti e caldi come lava?
Io sono sicuro che stavate pensando anche al suo culo, così sodo e rotondo aperto con forza alla pecorina mentre veniva trapanata da un martello pneumatico che le tirava sberle degno di Bud Spencer sulle natiche.
E sono convinto che in tutto immaginavate una giovane ragazza che urlava di piacere e squirtava ad ogni orgasmo invitando, con voce suadente, il suo scopatore ad affondare con più forza e rudezza in lei.

Devo ammettere che l’ho sognato anche io, ma no. La nostra storia, che probabilmente è molto reale, non come i selfie in palestra o i reggiseni push-up,  racconta di un’intesa fatta di risate, di scherzi e di condivisioni. Di pensieri completati e donati all’altro senza che nulla fosse chiesto in cambio. Vabbè, ma questo arriva e si prende la fanciulla senza che il tipo dica nulla? Eh no, tipo sbraita e rompe, ma sempre stando sul letto, eh. Oh, non sia mai si muovesse da lì.

Sì, avete ragione, non è un eroe, è un demente. Una ragazza così e lui non fa nulla! Ah, chi ha il pane non ha i denti e chi ha i denti… Il pane lo trova. Già, il pane si trova cari miei e tipo è solo un coglione.

È un eroe però perché solo un eroe riuscirebbe a restare così immutabile in una simile situazione. È un eroe del cinema, di quelli che conquista la bella all’improvviso senza fare nulla per volerlo e poi non è che non vuole tenersela, lui non sa materialmente come fare. E per questo lui è un eroe. È un eroe perché se non gli diciamo almeno questo si butta al fiume, quindi shhhh!

E se nel frattempo volete sapere come sta la giovane fanciulla, guardate questo piccolo video del reame vicino dove il piccolo e insignificante burocrate si spoglia e mostra il suo cazzone da 28 centimetri affondare dentro quella fica morbida e mentre lei soggiogata diviene ciò che ognuno vorrebbe: la donna dell’uomo… Perché il nostro nuovo arrivato è un uomo, non un eroe

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