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Racconti Gay

Sexyshop

By 10 Maggio 2020No Comments

Da tanto ci pensavo, alla fine sono entrato di nuovo.
Un sexy shop, in un vicolo discreto, senza insegne ma dentro, caldo ed accogliente, con tutti gli articoli possibili.
Era almeno la quarta volta che ci andavo.
Alla cassa, il proprietario, 1,90 pancia ma robusto ed abbastanza rude.
Ho fatto il solito giro, soffermandomi ad ammirare falli giganti bianchi ed anche neri per poi finire nuovamente allo scaffale della lingerie, sfortunatamente, di fronte alla cassa, sotto gli occhi del proprietario.
In giro nel locale, i soliti tre o quattro clienti , mezza età corpulenti, che scrutano le copertine dei video porno con la mano in tasca.
Quindi inizio a vedere le bodystocking, quelle deliziose tutine di rete a maglie più o meno larghe, con le aperture per usare tutti i buchi in comodità.
Deliziosi anche i completini, mi immagino in autoreggenti, scarpe nere con tacco e divisa da cameriera, gonna cortissima e così via…
La mia fantasia trascende immaginando scene orgiastiche dove vengo posseduto da gruppi di maschi, come un oggetto, come una puttana, quando sento una mano stringermi il braccio saldamente ed una voce che mi invita a seguirlo.
Mi giro ed è il proprietario, con la sua altezza mi sovrasta e decisamente mi invita a seguirlo.
Sono preso alla sprovvista ma lo seguo, anche per la sua stretta decisa, e silenziosamente mi accompagna davanti ad una porta, che apre ed attraverso la quale mi conduce.
È un ripostiglio, c’è uno specchio, uno sgabello e scaffali pieni.
Ti ho preparato il necessario mi dice, ti ho osservato dal primo giorno e so che non vedi l’ora di provarti queste cose. Indossa quello che ti ho preparato e tra poco vengo a vederti.
Mi vergogno, scoperto così da uno sconosciuto nei miei più intimi desideri ma, l’eccitazione e la paura mi fanno più audace.
Mi spoglio velocemente, trovo sullo sgabello, pronte, una di quelle tutine intere, nera, un corpetto lungo, come un piccolissimo abito a gonna corta, perizoma, stivali neri, alti che sembrano proprio la mia misura, una parrucca a caschetto nera ed una mascherina di raso nera.
Sono nudo, perdo ogni inibizione ed inizio a vestirmi. Ho finito, mi specchio ed arriva lui.
Apre la porta e mi dice di uscire ed anche se obbietto che ci sono i clienti mi afferra per un braccio e mi fa uscire, richiudendo la porta .
Bene mi dice, ero sicuro che fossi una puttanella davvero speciale, guardati, sei magnifica !
Nel frattempo tra gli scaffali un avventore mi ha gia notato.
Aspetta un momento e si allontana per tornare subito dopo con un rossetto leggermente scuro, con il quale mi disegna la bocca mentre, altri clienti mi intravvedono.
Poi, tira fuori da una busta un collare, mi scosta i capelli e me lo allaccia al collo, e con lui un guinzaglio.
Intanto i clienti con fare indifferente si avvicinano.
Il mastino dà uno strattone al guinzaglio dicendo di muovermi, per vedermi camminare, faccio resistenza sono in imbarazzo, i clienti ci osservano sempre più vicini ma poi, l’eccitazione ed uno sculaccione che mi da il mastino vincono ogni resistenza e mi muovo, camminando incerta sui tacchi, davanti a lui.
Ora i clienti ci seguono, ed iniziano a scambiare commenti con il mastino, commenti sempre più pesanti, come più pesanti sono le sue sculacciate.
Vuole vedermi sculettare come una vera troia, il culo mi brucia sotto i suoi colpi ma non oso ribellarmi
Altro strattone, mi fa fermare!
Piegati , mani sulle ginocchia, armeggia su di uno scaffale mentre la gonna cortissima ora lascia vedere il culo scoperto, rosso per le sculacciate, con il perizoma che a stento copre il mio buchino.
I clienti ci sono ormai intorno e scambiano volgari apprezzamenti sul mio corpo con il mastino.
Lui affida ad uno di loro il guinzaglio per non farmi alzare.
Ecco, sfiora il perizoma, lo scosta ed un dito freddo, umido , preme sul mio buchino, mi sta lubrificando, le dita diventano due , sono invadenti ed io cerco di alzarmi, mi muovo, tanto che in aiuto, gli altri si avvicinano e partecipano a tenermi.
Il posto delle dita, lo prende la punta di un cuneo, si , mi sta infilando un plug anale e piu lo spinge più percepisco la sua grandezza.
Mi lamento, lo prego di lasciarmi andare ma in tutta risposta mi colpisce ancora sulle natiche e la presa degli altri mi obbliga in quella posizione, è grosso e quando é entrato tutto grido, ma ormai e dentro.
Ancora sculacciate per farmi alzare, ha ripreso in mano il guinzaglio e le mani che mi tenevano salde mi liberano.
Mi rendo conto che mi sono scese due lacrime. Singhiozzo, lo imploro tra le risa ed i commenti degli altri di lasciarmi andare ma una nuova sculacciata, tirandomi per il guinzaglio, vincono la mia resistenza ed il giro del negozio riprende.
.
Il plug mi allarga ogni passo che faccio, mi fa male, il culo mi brucia per le sculacciate e finalmente torniamo davanti alla porta dello sgabuzzino.

Spero sia finita, adesso sono spaventato, il mio pisellino non é mai stato così piccolo, sono in mezzo a cinque maschi e le loro intenzioni non sono rassicuranti.
Il mastino, con il guinzaglio mi attrae rudemente a se, perdo l’equilibrio, cado addosso a lui, che mi stringe a se ed in un lampo, mi infila la lingua in bocca, tenendomi per il collo con una mano mentre con l’altra infilata sotto la gonna mi strizza le chiappe.
Mi lascia, solleva la mia gonna mostrando agli altri le mie grazie, aggiungendo che ora si divertiranno con la sua nuova cagna , tra le risa degli altri.
Ora il collare tira verso il basso, una sua mano mi costringe in ginocchio in modo che, il mastino, liberando il suo arnese, me lo sventola sotto il naso, forzando le labbra ed infilandomelo in gola.
Ha un bel cazzo, non molto lungo ma largo in circonferenza ed a stento riesco a respirare quando inizia a scoparmi la bocca.
Intanto gli altri non si fanno attendere, si spogliano ed in un attimo mi prendono per mano per farsi segare.
Due hanno cazzi normali, uno non particolarmente impegnativo ma il quarto sembra anche più grosso di quello del mastino. Ho il rossetto sbafato, la saliva sul mento, non faccio in tempo a prendere fiato che un altro mi riempe la bocca ed inizia a scoparla, li ho succhiati tutti almeno due volte, quando il mastino ricomincia a tirare il guinzaglio costringendomi a camminare a quattro zampe fino ad un divano dove capisco che mi prenderanno.
Mi spinge il viso sulla seduta, dove un cliente si posiziona per riempirmi di nuovo la bocca, tenendomi lui ora, per il guinzaglio, il mastino passa dietro, mi divarica bene le cosce, così mi trovo in ginocchio, a terra, mentre ho in bocca il cazzo di quello seduto sul divano.
Mi strappa il perizoma, con decisione e libera anche il mio pisellino sempre più piccolo facendolo notare agli altri per umiliarmi, sfila di colpo, facendomi mugolare, il plug e, con un solo colpo mi penetra fino a che sento sbattere sulle cosce, i suoi coglioni grossi e pelosi.
Urlo dal dolore ma il cazzo che mi scopa la bocca fa uscire solo un ringhio, così il mastino mi monta, con violenza, spingendo sempre più dentro il cazzo durissimo, per un tempo infinito e poi rallenta, proprio quando il dolore diminuisce ed un calore eccitante sale dentro di me.
Inizio a succhiare per bene il cazzo che mi riempe ed accompagno la spinta sul culo, inarcando la schiena.
Ora le mie mani, libere, cercano gli altri cazzi da segare, mi sento una “ femmina ” ora !
Gli ultimi colpi profondi e decisi ed il mastino viene dentro di me mentre allo stesso momento il cazzo che sto succhiando mi riversa direttamente in gola la sua sborra, che sono costretto ad ingoiare. Sono libera dai cazzi, svuotata, l’aria fresca prorompe nel mio buco del culo, ancora oscenamente aperto, ricomincio a respirare bene ed il guinzaglio tira di nuovo, indietro, il mastino mi fa sedere sui talloni ed i due cazzi che mi hanno appena riempito si presentano ancora gonfi sul mio viso per essere ripuliti.
Cedo, inizio a prenderci gusto.
Ora il mastino decide che il prossimo a scoparmi sarà uno dei due, con il cazzo normale, per fortuna.
Mi vuole come una femmina, a cosce larghe, sdraiato sul divano con la testa un po’ fuori dal bracciolo, si accomoda sopra di me, mi allarga le cosce e dopo essersi sputato sulla cappella mi penetra senza troppi complimenti.
Che troia, mi dice, e guardate che pisellino piccolo, sembra un clitoride, agli altri ridendo.
La mia bocca é nuovamente piena, le mie mani si muovono per segare gli altri due, uno é normale, l’altro ben grosso….il mastino intanto mi strizza i capezzoli. Il tipo che mi scopa, mentre mi sbatte continua a chiamarmi troia e mi bacia sul collo, dopo non molto viene anche lui e l’altro “ normale ” prende il suo posto, riempiendomi nuovamente.
Ed ecco la seconda sborrata in gola, e sono di nuovo costretto ad ingoiare.
Mentre continua a torturare i capezzoli il mastino mi fa nuovamente ripulire i cazzi che mi hanno scopato e dopo poco anche l’altro sborra dentro di me.
Ora tocca al più grosso mentre io sono entrata in fase cagna in calore, si sdraia sul divano a gambe larghe con il cazzo in tiro, il guinzaglio tira e mi conduce sopra di lui, salgo ed il maiale mi afferra per i fianchi sistemando la cappella lucida contro il mio buchino ormai già largo. Mi tira per i fianchi e sento che inizia ad entrare ma nonostante tutto mi fa un po’ male. Mi spinge verso il basso e contemporaneamente spinge il cazzo verso l’alto.
Di nuovo non posso lamentarmi, il mastino mi blocca le mani dietro la schiena mentre altri due cazzi degli altri due in piedi sul divano, si alternano impegnando la mia bocca, a fatica e con dolore è entrato tutto e mi scopa, dando possenti colpi che mi fanno sobbalzare fino a che il dolore lascia il posto al piacere ed inizio a cavalcarlo io, mi gusto gli altri due in bocca e neanche sento più il mastino che mi stringe i capezzoli, che mi schiocca sculacciate e mi stringe il pisellino.
Interminabile cavalcata ed alla fine esplode dentro di me, scaricando tutto il suo seme .
Continuo a rimanere impalato sulla sua verga mentre gli altri due mi riempiono a turno la bocca con il loro seme, allora mi alzo, diligentemente pulisco quel cazzo enorme ed il mastino mi richiama all’ordine col guinzaglio.
Mi fa mettere in ginocchio, col culo sollevato e si divertono a guardare il loro sperma scolare dal mio buchino ormai pieno.
In ultimo, il mastino, si tiene per se il finale, congedati gli altri mi porta nel bagno ed in ginocchio nella doccia, mi risciacqua con la sua pioggia dorata.
Finalmente avevo trovato il padrone.

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