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Il mio amico Mario è il classico malato di figa. Praticamente non pensa ad altro.
Sta tutto il giorno con quel cazzo di telefono in mano a cercare porche su instagram  e soprattutto ama addescare depravate sui migliori siti di incontri.

Un giorno mi fa vedere una foto sul telefono.

“Si chiama Sandra”,
mi fa.

“E’ una vera puttana”.

Io guardo lo schermo e vedo una ragazza sulla 30ina con un viso da porca, capelli ricci castani corti che non superano il viso, un neo sulle labbra.
Mi racconta di averla conosciuta in una delle tante chat porno che frequenta abitualmente e di averle dato appuntamento qualche settimana prima in un discopub in zona mare.

“Arrivato al locale vedo sta figona di 1 metro e 80, con un culo micidiale e due cosce che non finiscono mai. Tette piccoline, ma la troia ovviamente non usa il reggiseno e ama mettere in mostra i capezzoli. Dopo due chiacchiere, un paio di gin tonic, e mezzoretta di strusciate in pista da ballo, mi stava già lucidando la cappella nel parcheggio a colpi di lingua”.

A quanto pare la ragazza ha un talento estremo per succhiare il cazzo, e da grande amante dei pompini comincio ad incuriosirmi.

Allora chiedo a Mario:
“l’hai già chiavata?”

E lui:
“No, sta vacca non vuole darmela. Dice che il mio cazzo non gli basta. Se non porto un amico non se ne fa nulla”.

Dopo quelle parole è seguito uno sguardo di intesa. Io e Mario siamo amici da una vita. Ci siamo sempre scambiati le donne. Non abbiamo mai avuto un’esperienza a tre con la stessa tipa contemporaneamente. Ma non avevamo alcun problema. Insomma, un’ora dopo Mario aveva già scritto in direct alla troia per organizzare un incontro la sera stessa. La ragazza ci sta e ci da appuntamento in una sala giochi della città.

Ci presentiamo li alle 22:00 e la tipa non è ancora arrivata.
Passano 30 minuti e non si vede ancora nessuno. Alle 22:45 comincio spazientirmi, ma dieci minuti dopo la vediamo entrare nel locale.
A sorpresa, si presenta con un amico. Si chiama Giovanni, è un uomo sulla 50ina, alto e un po’ sovrappeso. Il tipo non sembra avere una bella cera.

Dopo i saluti e le presentazioni decidiamo di bere un po’ e fare una partita a freccette per rompere il ghiaccio. La ragazza è molto simpatica e disinibita. Continua a lanciare occhiatine, ammiccare, muovere il suo corpo in maniera studiata per provocare. L’uomo invece ha un atteggiamente strano, tra lo scazzato e l’imbarazzato. Finita la prima partita il tipo esce fuori a fumare e Mario decide di andare con lui. Voleva lasciarmi solo con Sandra per farci entrare in confidenza. Appena I due escono la ragazza si avvicina al mio orecchio e mi dice:

“Scusa per il mio amico. Di solito è simpatico ma oggi è davvero stanco. Gli ho fatto un bocchino da paura in macchina e adesso ha bisogno di riposare”.

Dopo quelle parole ho già il cazzo duro.

“E brava Sandra… Sei una che non va per il sottile. Occhio però, il tuo amico non ha più l’età per certe cose. Lo hai proprio messo KO ”,
Rispondo.

E lei:
“Guarda, la roba sottile non mi interessa proprio. Comunque hai ragione, appena rientra lo mando a letto. Stasera ho altri impegni… con te e il tuo amico.”

Io sorrido e torno a bere la mia birra. Poco dopo rientrano Mario e Giovanni.
Sandra dice di essere stanca e di volere tornare a casa ma avvisa Giovanni che non sarà lui a riaccompagnarla. Il tipo non sembra molto felice ma alla fine sorride a denti stretti e lascia il locale. Poco dopo siamo già in macchina. Io guido. Mario siede dietro con Sandra. Durante il tragitto I due iniziano a limonare e a un certo punto Mario le infila la mano fra le cosce.

La puttana esibizionista ovviamente vuole dare spettacolo e si posiziona fra I due sedili posteriori chiedendomi di guardare dallo specchietto.
Quando ho visto le dita di mario entrare nella figa bagnata di Sandra avevo già le palle che andavano a fuoco.

Finalmente arriviamo a casa. Non facciamo in tempo ad entrare all’ingresso che Sandra era già in ginocchio con il grosso cazzo di Mario in bocca. Appena ho visto la scena, ho tirato a fatica il cazzo dalla patta dei pantaloni per metterglielo in mano. LA puttana non ha perso tempo ed ha iniziato subito a segarmi con violenza, quasi a farmi male. Era davvero indemoniata, sembrava posseduta.

In meno di 2 minuti Mario le stava già venendo in bocca. La troia non contenta di ricevere la sborra tutta in gola, prima che Mario potesse finire sposta velocemente il cazzo e si sporca leggermente le labbra di sborra di proposito. Appena il suo cazzo ha smesso di sparare, afferra l’asta stringendo e tirando verso su come fosse un tubetto da cui cavare l’ultima goccia di dentifricio.

Dopo di ché si gira verso di me con uno sguardo da pornostar e mi fa:

“Adesso è il tuo turno”

Lei va per succhiarmi l’uccello, ma io prendo l’iniziativa, la sollevo da terra e la sbatto a pecorina sul divano di casa. Senza pensarci due volte le ficco il cazzo nella figa e comincio a stantuffarla con tutta la violenza che ho. Lei gode e grida come una pazza. Fa un baccano della madonna. Finché Mario, che nel frattempo è un po’ rinsavito, non si avvicina e le mette la mano sulla bocca.

Dopo qualche minuto lei si dimena ed esce dalla morsa. Vuole mettersi sopra. Io l’accontento e comincio a sbatterla nella posizione classica del missionario. Poco domo il cazzo di Mario torna in tiro, quindi mi chiede di darci il cambio. Lui comincia a sbatterla ed io le infilo il cazzo in bocca. Lei però lo sputa fuori e invece di succhiarmi l’asta comincia a leccare le mie palle. Ero ubriaco e sentivo di non avere grande autonomia. Stavo per esplodere, allora cerco di allontanarmi, ma la puttana mi blocca affondando le unghia sulle mie cosce.
Davanti a quella scena non posso far altro che lasciarmi andare. Le vengo in faccia. Il mio pene pulsa e spara colate di sperma sul suo neo senza che nessuno lo tocchi con le mani, nè io né lei. Semplicemente leccandomi le palle Sandra era riuscita a farmi venire come un ragazzino alla sua prima esperienza sessuale.

Con la faccia coperta di sborra si rivolge verso Mario dicendo di non fermarsi e di continuare a trombarla. Pochi secondi dopo si mette a urlare:
“STO VENENDO! DIO MIO… STO VENENDO”
Finche non caccia via Mario fuori dalla sua figa che nel frattempo cola di umori.

Allora Sandra, con le labbra tremanti, sussurra
“basta così”

Mario le risponde
“Voglio continuare a fotterti”

E lei
“basta così, ho detto”.

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