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Questo racconto è su mia zia di secondo grado. Una donna alta 1.75, con una 5 di seno un culo incredibile e grassottella ma non troppo, non era considerata grossa ma normale solo con un po’ di pancetta. Aveva i capelli ricci “corti”. Mi ero sempre segato su di lei. Un giorno mentre eravamo a tavola (villeggiavamo in montagna insieme) mentre mangiava, notai che per mangiare l’arancia prima di metterla in bocca metteva la bocca che sembrava stesse facendo un pompino. Le riuscì a scattare una foto di nascosto proprio nell’attimo in cui stava per metterla in bocca e quindi avevo la sua bocca libera. Feci un taglio alla foto e ci montai la foto del mio cazzo in modo tale da farlo sembrare nella sua bocca e mi fece una sega incredibile. Qualche giorno dopo giocavamo a carte e notai il suo modo molto particolare di sbadigliare. Sbadigliava facendo “oooo” e la bocca sembrava ancora di più a pompino. Questa volta mi chiusi nel bagno e mi segua direttamente pensando al momento. Un’altro giorno, invece, mentre mangiavamo la frutta non c’erano le arance e lei scelse la banana. Non vi dico quante foto ma ci fu un momento in particolare, ovvero quando aveva la banana in bocca e mi guardò ma appena i nostri a guardi si incrociarono lei lo distorse subito. Con quel momento mi ci feci seghe per 2/3 giorni. Tutto cambiò quando mia mamma mi aveva costretto a uscire invece di giocare alla play e facendomi una passeggiata nel paesino di montagna da solo decidi di scendere verso la periferia che costeggiava il bosco per evitare di incontrare gente che mi annoiava salutare. Ero infreddolito, c’erano almeno 3 gradi ma ad un certo punto arrivato alla fine della strada nel bosco a circa 20/30 metri da me vedo mia zia con le mani contro una albero, inclinata, che si fa inculare da un uomo che non è mio zio ma mi sembra di conoscere. È l’uomo che gestisce l’unico tabacchino del paesino. In quel momento ebbi una pensata e decisi di scattare delle foto. Scatti 4 foto due dell’inculata, una mente faceva un pompino e una mente camminavano insieme. Approfittai del momento del pomeriggio di quando mio zio era sceso in città a fare la spesa e i miei erano usciti a fare una passeggiata. Chiamai mia zia e la feci seder sul divano. Senza parlare le mostrai le foto e lei mi disse chi mi aveva dato le foto e dopo che le spiegai che le avevo fatte io mi disse “hai intenzione di dirlo a qualcuno?” Lì ebbi un lampo di genio e risposi “Zia hai due opzioni: soddisfi anche me e le foto rimangono a me oppure ti rifiuti e le foto vengono lattate allo zio e al resto del mondo” lei fece una faccia come se non avesse scampo e le dissi “zia la risposta è semplice” e lei mi disse “***** sei mio nipote” e io le dissi “fai finta di niente” e lei mi chiese “che devo fare” le risposi “calati e mi piacerebbe che mi facessi un pompino” Lei con aria quasi triste si alzò e si inginocchiò tra le mie gambe. Le dissi “zia prima che cominci magari mostrami le tue tette. Allora si levo la maglietta e il reggiseno e rimase con i jeans che le ricoprivano le coscione e le scarpe con i tacchi. Le toccai un po’ e le succhiai poi la feci calare e dopo aver uscito il cazzo lei lo guardava ma non lo voleva succhiare. Sentivo in suo respiro sul mio cazzo, erano vicini ma non intendeva metterselo in bocca. Mi disse “non ci riesco, non posso farti una sega?” Le dissi prendendo il cazzo e portandoglielo vicino alla faccia “dai zia non è così male dai” lei mi si opponeva ma le spinsi la testa contro il cazzo e le entrò in bocca. Le spingevo la testa che si opponeva. Inizialmente sentivo un po’ i denti poi quando smise di opporsi iniziò la vera estasi.Succhiava velocemente e in modo egregio e si sistemava i capelli come una pornostar che succhia. Ad un certo punto mi alzai e iniziai a spiengerle la testa fin quando non stavo per venire. Iniziai ad ansimare e lei lo capì e inzio a opporsi la movimento della mia mano. Quando iniziai a schizzarle contro il palato lei inziò a spingere e con le mani contro le mie coscie ma non al lasciavi sganciare. Fin quando non le finì tutto ciò che avevo da sborrare in bocca e lei si ganciò. Aveva ancora tutto lo sperma in bocca e la teneva aperta. Lo sperma le gocciolava ma dopo un po’ lo inghiottì schifata. Mi era piaciuto troppo. Presi mia zia è la tirai sopra di me sul divano e la baciai inizialmente non era convinta ma poi iniziammo un bacio alla francese intenso. Mi stavo innamorando. Mi alzai, volevo un altro pompino. Ma già quando mi accennavo ad alzare mentre limonavano lei capì le mie intenzioni e si inginocchiò da sola. Presi il mio cazzo sporco di sperma asciutto e puzzolente e glielo spalmavo sulla faccia dicendogli di odorarlo. Lei me lo levo dalle mani e iniziò a spalmarselo sulla faccia. Poi iniziò a succhiarlo di nuovo ma le piaceva questa volta. Inizia a fare un verso che ripensandoci ora mi vergogno ma credo sia stato dato dall’eccitazione. Iniziai a fare invece di “ahhhhh” facevo “oooohhhhh” Lei infatti accenno una risata mentre succhiava. Questa volta le svorrai sulle tette e perché avevo il cazzo Pieno di salvia e non riuscivo a sentire più l’attrito della bocca e quindi non riuscivo a venire. Quindi mi magari davanti la sua faccia e poi le sborrai sulle tette. Mi disse “ti è piaciuto ahh?!” Io la tirai sul divano sopra di me mentre ero disteso e le dissi “mi sei piaciuta tu” e iniziamo a baciarci alla francese. Sentivo l’odore di smegma che aveva la sua faccia e mi ricordai che si era spalmata la cappella sulla faccia prima di farmi il pompino. La sua bocca sapeva di cazxo e il suo alito di cappella. Abbiamo limonato per circa 30 minuti poi mi alzai e mi spogliai. Ero completamente nudo col cazzo duro davanti a lei seduta che si era appena spogliata. Mi avvicinai e lei se lo mise in bocca. Dopo un po’ le dissi che la volevo scopare e lei mi disse indecisa “ma senza preservativo?” Non risposi poi mi guardò e mi disse “ma si dai mi sento una ragazzina” si mise a pecora sul divano e inizia a penetrarla nella fica. Le piaceva molto e faceva versi di godimento. Poi mi disteso sul divano lei si mise sopra di me se lo infilo e me tra faceva su e giù limonavamo. Le sborrai dentro e dopo avrò fatti rimasi dentro per qualche minuto mentre ansimavano entrambi abbracciati e stanchi. Appena uscì vidi lo sperma colare dalla fica e lei mi disse “non preoccuparti, ora mi prendo la pillola” e stanco della scopa mi addormentai insieme a lei.

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