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Racconti sull'Autoerotismo

Piaceri

By 14 Febbraio 2004Dicembre 16th, 2019No Comments

Finalmente Venerdì ho avuto un po’ di tanto agognata privacy, era un bel po’ di tempo che non potevo stare un po’ da solo, ed il mio culo protestava per la mancata razione di bastone degli ultimi tempi.

Appena solo mi spoglio completamente e me ne vado in bagno con il mio attrezzo preferito, una spatola col manico ad ogiva, lungo una dozzina di cm e largo nel punto più largo 5 cm.

Comincio a passare il medio sulle pliche del forellino massaggiando accuratamente mentre cerco di produrre più saliva possibile, poi mi faccio un accurato bidet, anche interno, per ripulirmi l’ano da ogni piccolo residuo di feci.

Il dito nel culo comincia immediatamente a regalarmi un intenso piacere, il culo si lubrifica immediatamente, tanto &egrave il suo desiderio di farcitura, mentre prendo in bocca il manico della spatola, immaginando che sia un enorme uccellone, duro e nodoso, da piantarmi al più presto tra le chiappe.

Il cazzo si muove da solo, assumendo un aspetto più turgido, e, una volta ripulito del tutto, con un movimento secco mi infilo il manico tutto intero nel retto.

Socchiudo gli occhi in preda ad un desiderio montante, adoro infilarlo tutto e poi farlo uscire, aspettare che il forellino si contragga e poi tornare a sfondarlo, comincio a sgocciolare bianche perle di sperma che raccolgo con la mano libera ed assaporo avidamente, vorrei per una volta riuscire a sborrare solo di culo.

Le contrazioni rettali mi regalano un piacere intensissimo, che fa scomparire ogni freno inibitore, voglio qualcosa di più energico e rivolgo la mia attenzione ad una bomboletta di autan.

Mi metto a pecora e cerco di dilatare il buchetto più che posso, mentre inarco la schiena per mirare meglio, il fondo incavato dello spray mi crea qualche difficoltà per l’effetto sottovuoto, così riprendo ad incularmi con il manico per meglio spalancare l’antro tra le mie natiche, con l’altra mano raccolgo altre stille di piacere e me le passo ovunque, provando brividi di desiderio, poi rapidamente sfilo il manico e prima che il buco mi si richiuda, mi spingo la bomboletta nelle viscere, senza riuscire a trattenere un gemito di autentico dolore misto ad un piacere esaltante.

Spingo aritmicamente, godendo come una cagna, ma ben presto mi rendo conto che mi serve qualcosa di più lungo, che mi esplori le viscere per bene.

Mi sollevo dal pavimento in preda all’estasi e prendo una banana che mi affondo tutta fino alla base, nel frattempo il continuo su e giù mi ha stimolato l’uretra, insieme allo sperma comincio a secernere gocce di piscio dall’acre odore inebriante, il problema &egrave che la banana &egrave morbida ed a un certo punto la spinta delle contrazioni anali, la fa letteralmente esplodere, mentre la sfilo ed abbasso la lingua per leccare le gocce di liquido misto cadute sul pavimento, mi ricordo di una bottiglia di vino vuota!

Mi alzo e la vado a prendere, ha il collo lunghissimo e si dilata gradualmente, mi appecoro di nuovo, allargo per bene le gambe, punto e me la sparo tutta fino quasi a metà nel buco del culo ormai dilaniato, FANTASTICO!

Spingo forte, provando squassanti ondate di libidine, godo da gran troia, vorrei un grosso cazzo che mi esplorasse per bene il cavo orale fino alle tonsille!
Sento l’uccello che si inturgidisce, ad ogni colpo alza un po’ più la testa, sento che sto per sborrare!

Gocce di liquido preeiaculatorio miste a caldo, saporito piscio, cadono sul pavimento, so che ingoierò sperma misto a da urina, ma questo non mi frena, anzi mi eccita ancora di più, e alla fine, mentre le contrazioni del culo raggiungono un ritmo quasi parossistico e dal culo mi gocciola un liquido schiumoso che trangugio, assaporandone l’intenso gusto, sento che sto per venire.

Abbasso le spalle per avere il viso ad altezza di sparo e finalmente uno, due, tre schizzi di liquido caldo, non denso a causa della presenza del piscio, mi colpiscono al viso, sull’occhio destro e soprattutto sulle labbra, mentre mi inculo con il vigore riservato agli ultimi colpi, mi passo avidamente la lingua sulle labbra per gustare fino in fondo quel nettare divino e finalmente stramazzo al suolo in preda agli spasmi di un orgasmo incontrollato, assolutamente magnifico!

Certo un paio di cazzi grossi e duri sono tutta un’altra cosa, ma devo dire che spanarmi il culo come ho fatto venerdì regala un piacere decisamente intenso!

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