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Racconti sull'Autoerotismo

Quadri da un’Esposizione

By 3 Novembre 2012Dicembre 16th, 2019No Comments

Ammirare una ragazza masturbarsi è piacevolissimo. Tra i gesti più belli e sublimi che ci siano, c’è sicuramente quello di una ragazza immersa completamente nel suo proprio piacere, pienamente concentrata e sopraffatta sperimentando e godendo della sua sessualità. A me sembra magico, esteticamente bellissimo, quasi una scena artistica. Innanzitutto le donne sono già di per se belle. Come diceva un grande saggio indiano, la bellezza della donna ha il potere di sciogliere gli uomini come il sole scioglie il burro. Ed è proprio così, non solo dalla loro bellezza fisica, ma anche, e soprattutto, dal loro essere femminile, dal fare e pensare le cose così un po’ diversamente, un po’ più morbide, delicate, affettuose, che tanto affascina a noi uomini.
La masturbazione e poi tra gli atti primari, più belli e naturali che ci siano. Scientificamente provato che fa anche bene alla salute. Poi, come detto, quando guardo una ragazza masturbarsi rimango estasiato, mi sembra un angioletta. Ogni gestualità sua è eccitante. Per esempio, quando divarica le gambe, o quando si mette alla pecorina tirando infuori il suo sedere. Nel primo caso mi sembra un gesto di accoglienza che attira sessualmente tantissimo a noi uomini, l’altro è un offrirsi, donarsi, mostrandosi pronta, vogliosa e forse un po’ sottomessa, al coito. In entrambi i casi io, sentendo ormai una dura erezione, mi sento invitato al coito, vogliono che io le possieda, e con il mio fallo duro ed il movimento del mio bacino, le faccia sentire donne. Desiderano vivere dei forti orgasmi godendo dall’aggrapparsi al mio pene eretto.
Mi piace guardare come si toccano. Come con le loro bellissime mani si accarezzando le preziose labbra e clitoride, come avvolte trovano grandissimo piacere dal penetrarsi con le loro dita. Avvolte mi viene voglia di fermarle, scostando delicatamente la loro mano, per poi avvicinarmi a quella passera preziosa ed invitante, e baciarla tutta con passione, leccarla tra le gonfie e grande labbra, e poi quelle piccole che sembrano petali, i petali deliziosi di un frutto prelibato, proprio la squisitezza più deliziosa che ci sia al mondo: l’intimità, la femminilità di una ragazza. Passerei ore leccando la loro vagina, godendo dal profumo naturale della loro intimità, una delle cose che davvero mi eccitano istantaneamente, e non potrei mai fare senza. Poi c’è quell’immensa soddisfazione che sento ogni volta che riesco far venire la ragazza solo tramite il cunnilingus. è delizioso, vedere come si bagna, gustarla, sentire i suoi gemiti, guardare il suo volto in agonia dal piacere, e poi vedere come si tocca i seni e pizzica i suoi capezzoli eretti.
Inoltre mi piace guardarle quando si masturbano con un oggetto. Magari un vibratore o un dildo. Adoro come leccano la punta, il glande avvolte gonfio e maestoso; come accarezzano il fallo tra i loro seni, mantenendolo caldo, protetto, vicino al loro cuore. Poi vedere come giocano con lui nella loro fica bagnata, come se fosse un ‘bambino’ che viene a giocare con la sua ‘amica’. è tutto di una bellezza incredibile. Il fallo che si fa strada dentro di lei, ormai bagnatissima, calda sentendosi vogliosa, come una porcellina. Di nuovo, avvolte mi viene in mente di fermarle, di toglierle con delicatezza il dildo, e sostituirlo col mio pene ardente. Si sente bellissimo. Magari stiamo facendo l’amore ed i suoi genitori si trovano nella stanza affianco. Poi confesso che nelle mie fantasie a sfondo tabù (ma solo nelle fantasie!) mi eccito al pensiero di comprare segretamente un dildo alla mia figlia maggiorenne. Mi eccita il sentirmi partecipe delle sue esplorazioni sessuali.
Infine mi ha pure affascinato il pensiero delle prime volte. Il tema della scoperta, le prime timide, o magari focose, esplorazioni del loro piacere sessuale. Quel man mano lasciare di essere ragazzine per diventare sempre più donne, sempre più bisognose ed in calore, al punto di desiderare un uomo con un grosso pene, magari lungo ma soprattutto largo, virile forse con delle vene attorno, pulsante, peloso, pronto, in erezione, in attenzione come un soldato, solo presto a soddisfare loro. La vergine, la madre, la professoressa che desidera e sogna a letto di sentirlo duro dentro, forte, sentendosi sbattuta e posseduta da un forte, bello ed affettuoso maschio.

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