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Racconti sull'Autoerotismo

Ultima corsa

By 19 Agosto 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

‘Basta! Me ne vado!’
Mi ero slanciata fuori dal ristorante, inseguita dai suoi richiami, mentre tentava invano di fermarmi.
Lui è il mio ragazzo e questa avrebbe dovuto essere una serata particolare, dato che ci si ritrovava dopo alcuni giorni in cui lui aveva dovuto assentarsi’ ma la leggerezza ( l’unica, dato il tipo’) di aver lasciato incustodito il suo cellulare sul tavolo mentre era in bagno, aveva solleticato la mia curiosità’e mi aveva spinto a fare ciò che non si fa’cioè’ciò che non si dovrebbe fare’.ma forse lì cercavo la spiegazione ad alcuni piccoli dettagli che non mi tornavano’
E la spiegazione l’ho trovata’altrochè se l’ho trovata!!!
Quel messaggio…inequivocabile’di “lei”‘mi ha chiarito tutto!!! Ecco il perché di una certa freddezza verso di me negli ultimi tempi’condita con tanta cortesia e bei modi, è vero’ecco perché era sempre sfuggente…e non si faceva più l’amore come un tempo….non era solo il lavoro a tenerlo così distante!! Avevo avuto dei dubbi…ed ora la certezza… una ragazza certe cose le sente’a pelle’.
E, accecata dalla rabbia, ero salita al volo sul 321, il bus che proprio in quel momento aveva fermato dall’altra parte della strada, in modo da sfuggirgli e non farmi raggiungere ‘.
Quello è un mezzo che dal centro città porta in periferia’.e mi avrebbe portato nelle vicinanze di casa mia, pur dopo un giro lunghissimo, ma non mi importava: l’unica cosa che volevo in quel momento era andarmene da lui!

I pochi passeggeri assonnati sui sedili in quella tarda serata, dopo avermi lanciato occhiate interessate per quanto era visibile di me, non parevano tuttavia accorgersi del tumulto dei miei pensieri.
Io, seduta alle spalle dell’autista,pensavo al mio ragazzo e osservavo con frustrazione
le mie gambe snelle spuntare dalla leggera minigonna a volants .
Mi ero preparata con cura per la serata’ed ora vedevo inutili i miei sforzi per catturare la sua attenzione..
Inutile il corpetto di raso nero, con l’allacciatura a gancetti sul davanti, stile lingerie sexy’
che premeva i miei seni verso l’alto, facendoli sembrare più abbondanti della mia “tranquilla” terza misura….
Inutili le scarpe dal tacco altissimo’ed il trucco leggero che mi dava l’aria di una ragazzina imbronciata’
…tutto inutile’ora imbronciata lo ero per davvero!!
Se non fossi scappata ed avessimo litigato’dopo il litigio ‘ forse avremmo fatto l’amore …e sarebbe stato molto eccitante, mi scoprivo a pensare’ma ora ero lì’ troppo tardi’e non ci potevo fare più niente….

Ad uno ad uno i passeggeri scendono…e la corsa continua nella notte verso il capolinea’mentre io rimango immersa nei miei pensieri…l’ira sta sbollendo e una strana eccitazione si sta impadronendo di me…

Ad un tratto incrocio, nello specchietto retrovisore, gli occhi dell’autista fissi nei miei…avvampo: per fortuna siamo in penombra…le fioche luci dell’autobus non riveleranno di certo il mio imbarazzo…
Lo guardo con attenzione: vedo la sua nuca, i capelli neri piuttosto lunghi che scendono sul collo…. noto che non ha il berretto, … sorrido tra me….che pensiero buffo in quella circostanza…
Le spalle larghe lasciano intuire un fisico palestrato…non è il genere di maschio che preferisco,di solito quelli così sono troppo presi da se stessi per dare importanza alle esigenze di una donna… ma ora…ora sono in una situazione particolare….ora devo farla pagare al mio “lui”,…rendergli pan per focaccia….mica trovare l’uomo della mia vita…e il bel palestrato è proprio quel che ci vuole….e poi mi piace…
Fino ad ora mi sono fatta certi scrupoli…non mi sono permessa di avvicinarmi ad un uomo solo perché mi attirava fisicamente…cercavo anche dell’altro…che scema sono stata, penso tra me,quanto tempo buttato via!! Gli altri non si fanno certi riguardi nei miei confronti….e allora…allora è ora che anch’io mi prenda quel che mi piace… e senza troppi complimenti!!
…..e il moro alla guida dell’autobus mi piace…. accidenti se mi piace!!
E poi quegli occhi! Occhi scuri, profondi…carichi di ammirazione che non cerca di dissimulare…e quella cosa che sta serpeggiando dentro me…quella voglia che si fa strada prepotente….

Agisco d’impulso… e mi scopro a provare desiderio per quell’uomo , così attraente, un bisogno di averlo stasera….subito…adesso!!….E’ una sfida con me stessa, dopo l’esperienza bruciante di poco fa…Lo voglio stuzzicare, provocare…voglio vedere fino a che punto è capace di resistermi….se mai volesse resistermi…

Trovo nella borsa un fermaglio per i capelli…con gesti lenti e studiati me li alzo sulla sommità del capo….cerco di appuntarli, ma loro sfuggono in parte……nel sollevare le braccia per fare questo so benissimo che buona parte dei seni esce libera dal corpetto…fino quasi a mostrare le areole….è una mossa che avevo studiato davanti allo specchio a casa…per fare colpo…
…e una brusca frenata del moro al volante mi dice che…ho fatto colpo!!
Con aria finta-ingenua cerco di sistemare i seni dentro al corpetto…ma nel farlo , in realtà indugio volutamente più del necessario…me li massaggio…mi prendo i capezzoli tra le dita…faccio come se fossi da sola nella mia camera da letto……mi lascio andare a carezze lente e provocanti….mentre con la coda dell’occhio non perdo nulla del suo sguardo…sempre fisso su di me..

L’autobus continua nella sua corsa verso il buio della periferia….le strade sono sempre meno illuminate… e i suoi occhi non mi abbandonano un attimo, mentre la mia mano scende piano tra le mie gambe….
Senza fretta mi alzo la gonnellina e divarico le cosce…un massaggio sul perizoma che poi.. scosto …. socchiudo gli occhi e mi passo la lingua sulle labbra, mentre le mie dita incontrano il mio sesso…ora sono proprio su di giri….come non lo sono mai stata in un luogo pubblico e la novità della situazione…il fatto che sia io ad avere in mano le redini di tutta la faccenda…mi dà alla testa…
Mi produco in uno spettacolo che mai avrei pensato di osare davanti ad uno sconosciuto…ho voglia…una terribile voglia….che lui mi veda….che lui si ecciti….mi piace l’idea di farlo impazzire mentre sta lavorando… e non può fermarsi…e non può fare a meno di guidare ….
Mentre muovo lentamente e ritmicamente il bacino, le mie dita entrano tra le piccole labbra…ora lo sto guardando…incrocio i suoi occhi nello specchietto e mentalmente gli rivolgo un pensiero:
‘Vedi? Ho voglia di fare l’amore….’
Le dita affondano…sono calda e bagnata…ed è come se lui lo potesse sentire…la mia mano lavora febbrilmente… sento il piacere montare e poi fluire verso il basso….non mi sono mai masturbata con così tanta soddisfazione…
E dopo molte carezze… ritiro le mie dita intrise dei miei stessi umori…
….senza distogliere lo sguardo da lui me le porto lentamente alla bocca….poi assaggio il mio sapore….mentre socchiudo gli occhi….

Non mi sono accorta che l’autobus è nel frattempo arrivato al capolinea: ha fermato bruscamente…sento il rumore delle portiere che si aprono e immediatamente dopo si chiudono…le luci si spengono…fuori non c’è anima viva…è notte ….

…. l’autista si è alzato dal suo posto …ed ora è in piedi davanti a me…

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Attendo commenti, proposte , critiche….
…o anche suggerimenti e/o contributi per proseguire la storia.
Grazie :)

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