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Racconti sull'Autoerotismo

Uno spettacolino ripreso solo per Lui

By 27 Settembre 2014Dicembre 16th, 2019No Comments

L’uomo aveva la mano che gli tremava in modo quasi impercettibile mentre con un clic del mouse apriva quella mail appena arrivata.
Nessun oggetto, nessun testo, solo il mittente era facilmente riconoscibile: era la sua donna.
Vide l’estensione del file allegato e rimase un attimo stupito: era un video e non una foto, come le aveva chiesto lui.
Sentì il pene che già si induriva al solo pensiero di cosa avrebbe potuto aver fatto quella porcellina della sua fidanzata, e si guardò attorno: era al lavoro e non poteva rischiare di essere beccato con l’uccello eretto dal suo capo o da uno dei colleghi.
Decise quindi di non aprire il file fino a che non fosse stato al sicuro da occhi indiscreti tra le mura di casa, e di lasciar passare la prepotente erezione che lo aveva colto, e che gli causava quasi dolore per la costrizione a cui era sottoposto il suo membro turgido.
Cercò di riprendere a lavorare normalmente, ma faticava a concentrarsi: il pensiero gli tornava in modo ossessivo a quella mail, e lo teneva perennemente in uno stato di leggera eccitazione, cosa che, per altro, provava già da qualche giorno. Da quando, cio&egrave, aveva scoperto che alla sua donna piaceva provocarlo con frasi spinte, inviate via sms, che lo mandavano su di giri e lo costringevano a farsi una sega al giorno leggendo quelle parole così eccitanti per lui. Lei gli raccontava di come avrebbe voluto succhiargli il cazzo, andando su e già con la sua boccuccia sull’asta di lui, e di come avrebbe voluto dissetarsi bevendo il suo sperma’ poi alludeva a quanto avrebbe voluto impalarsi sul suo uccello, per godere insieme. Questi ed altri pensieri sconci, a cui lui rispondeva altrettanto ardentemente, descrivendole lunghe leccate alla sua passera, avevano il potere di farlo restare col cazzo dritto per lunghissimi periodi!
Finalmente, dopo una giornata che gli parve infinitamente più lunga del solito, e in cui non riuscì a combinare assolutamente nulla, rischiando anche una ramanzina dal capo che lo vedeva un po’ svagato, l’uomo pot&egrave uscire dal luogo di lavoro e dirigersi verso casa.
Era impaziente di arrivare e percorse i due chilometri di strada che lo separavano dal traguardo a piedi, per fare prima, il respiro accelerato forse a causa del passo affrettato, o forse a causa dell’eccitazione che sentiva salirgli nuovamente a poco a poco.
Giunto a casa, si spogliò completamente e si distese sul letto, il portatile accanto a sé; aprì la casella di posta elettronica e fissò lo sguardo sulla mail tanto agognata, così a lungo che gli occhi iniziarono a bruciargli.
Inspirò profondamente e finalmente aprì l’allegato.
Vide la sua fidanzata che avviava la ripresa e poi si sedeva sul divano davanti all’obiettivo: indossava la sottoveste di seta nera che lui le aveva regalato qualche tempo prima.
Deglutì godendo di quella visione già arrapantissima e si afferrò il pene con una mano, stringendolo per farlo indurire ancora di più; poi iniziò a massaggiarne la punta con lentezza: era già durissimo e non voleva rischiare di venire ancora prima che lo spettacolo fosse iniziato.
La ragazza nel video, intanto, aveva sollevato la gamba sinistra, e la sottoveste si era sollevata a rivelargli che non portava le mutandine: poteva vederle il sesso spalancato, circondato dalla peluria scura e riccia, il clitoride roseo che sporgeva sfacciato, il buchino leggermente dilatato.
Sentì un guizzo del suo membro, mentre lei faceva scivolare la mano sinistra in basso, ad accarezzarsi il clitoride: lo muoveva tra le dita, solleticandolo, fino a provocare dei piccoli colpetti del bacino quando raggiungeva il punto del piacere proibito, e intanto tratteneva il respiro, gli occhi fissi in quelli di lui, pieni di desiderio.
Le mani dell’uomo erano ora entrambe sull’asta rigida che svettava tra le sue gambe, la percorrevano tutta gustando ogni secondo di quella visione goduriosa.
Lei intanto aveva infilato il dito medio nel buchino della sua fica e lo faceva scorrere velocemente dentro e fuori, dentro e fuori, fino a bagnarlo tutto dei suoi umori. Poi si era di nuovo concentrata sul grilletto, muovendo lo stesso dito in modo frenetico, provocandosi un piacere infinito.
A quel punto l’uomo vide con stupore misto ad eccitazione la ragazza scoprirsi il seno destro, prenderlo con l’altra mano e avvicinarselo alla bocca. Vide la sua lingua vogliosa saettare sul capezzolo dritto, leccarlo con dei rapidi movimenti, mentre chiudeva gli occhi per il godimento. Quella visione ebbe il potere di eccitarlo, se possibile, ancora di più, portandolo vicino al punto di non ritorno: non credeva che la sua dolce e timida fidanzata potesse trasformarsi in una simile porca, capace di filmarsi mentre si faceva un ditalino e contemporaneamente si leccava una tetta con voluttà, il volto tramutato in una maschera di goduria’ non ci credeva, ma ne era stregato: se era un sogno, di certo non voleva essere svegliato!
Vide la ragazza raggiungere presto l’apice del piacere, il buchino che si contraeva ritmicamente e lei che gettava la testa all’indietro e tratteneva il respiro, in preda all’estasi più pura.
Non resistette più e venne anche lui, inondandosi le mani strette attorno all’uccello con i suoi schizzi bianchi e caldi. Eruttò talmente tanto che un po’ di sperma finì anche sul suo torace e desiderò che la sua donna fosse accanto a lui, per permetterle di assaggiare i suoi succhi.
Dopo un attimo guardò il monitor del suo pc e vide la ragazza avvicinarsi all’obiettivo e strizzargli l’occhio soddisfatta, prima di interrompere la ripresa.
Sorrise anche lui, ringraziando la sua donna per quel regalo inaspettato quanto gradito: il più bello che potesse fargli.

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