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Racconti Cuckold

Antonio’s Fantasy

By 1 Giugno 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

Antonio’s Fantasy

Un pomeriggio Arianna mi chiamò in ufficio tutta eccitata dicendomi che Antonio l’aveva chiamata per chiederle un piacere, aveva bisogno che entrambi passassimo da lui il giorno successivo, perché aveva un incontro con un cliente molto importante, voleva essere sicuro che non ci fossero intoppi informatici, quindi io avrei dovuto supervisionare la rete, mentre Arianna doveva aiutare Monica (l’unica ragazza del suo staff veramente carina) ad intrattenere le pubbliche relazioni, ovviamente le disse che ci avrebbe ricompensato per l’aiuto, Arianna su quel punto fu categorica, nessuna ricompensa sarebbe stato un piacere aiutarlo.

Il giorno successivo prendemmo entrambi mezza giornata di ferie, ad ora di pranzo ci presentammo entrambi in ufficio da Tony, il quale chiamò Monica e ci portò a pranzo per spiegarci i nostri compiti.

Il cliente era un ricco imprenditore francese che doveva aprire delle attività commerciali in Italia ed aveva bisogno di un consulente legale che lo seguisse costantemente, Antonio che aveva annusato il business riuscì a contattarlo ed ha fare un’ottima proposta, quel giorno avrebbe dovuto esserci la stipula del contratto che prevedeva la collaborazione dello studio di Tony e della messa ha disposizione di una persona che seguisse esclusivamente Monsieur Antoine.

Arianna e Monica avrebbero dovuto assistere all’incontro con il cliente, non solo come segretarie, ma eventualmente anche per servire caffè, da bere o quant’altro servisse, inoltre Tony le pregò di indossare quella che lui definiva la divisa d’ordinanza dello studio, Monica scoppiò a ridere, io e Arianna la guardammo, non capendo, lei ci disse semplicemente poi vedrete.

Io durante l’incontro sarei rimasto in saletta server supportato da Annalisa (penso la più insignificante delle sue assistenti, 1,65 25 anni,capelli castani sulle spalle, occhialini e i vestiti più anonimi che si possano immaginare), guardai storto Antonio ma acconsentii.

Ritornammo in ufficio, Monica e Arianna si recarono subito nel bagno privato di Antonio, mentre io e lui andavamo in saletta server mentre passavamo vicino alle sue collaboratrici chiamo Annalisa e le disse di seguirci e raccomandò alle due ragazze rimanenti (Rita e Monia) di essere pronte per qualunque evenienza.

Giunti in saletta Tony mi disse, tu qui sei di casa, ma adesso Annalisa ti farà vedere un piccolo segreto, ricorda che nessuno a parte lei ne sa nulla, detto ciò usci lasciandoci soli, nella penombra, Annalisa si sedette di fronte al monitor di servizio e mi disse;

– Vedi questo è il programma di videosorveglianza dell’ufficio, in ogni stanza c’è una telecamera ‘bagni compresi’, sai Tony ci tiene molto alla riservatezza inoltre è un grande porco, registra su file i momenti in cui le ragazze vanno in bagno e le conversazioni bisbigliate, così sa sempre come circuirle, per fortuna non le ricatta.
– Certo che è un bello sport, ma come mai tu sai tutte queste cose?
– Io sono la prima impiegata assunta da Tony, inoltre qualcuno che mantenga in ordine il sistema ci deve essere, e visto che lui non si fida di nessun’altra”.tocca a me.
– Scusa se te lo dico, ma ero convito che il suo braccio destro fosse, Monica.
– No lei è solo la facciata, io sono il vero braccio, adesso occupiamoci di controllare che tutto sia a posto.
Accendemmo tutte le telecamere, si vedevano Rita e Monica che chiacchieravano, Tony nel suo ufficio che parlava, Arianna e Monica in bagno che finivano di truccarsi ridendo di non si sa cosa, lì scoprii cosa intendeva Tony per divisa aziendale, non era nient’altro che il completo che aveva fatto indossare ad Arianna il nostro primo incontro (per chi non lo ricordasse era composto da:un tailleur grigio gessato, composto da una minigonna quasi inguinale e giacca, calze nere con la riga dietro attaccate al reggicalze e scarpe chanel con tacco vertiginoso, camicetta bianca, abbondantemente aperta e niente reggiseno), terminato di truccarsi le due uscirono dal bagno ed entrarono in ufficio da Tony, Annalisa manovrò la telecamera in modo che l’ufficio fosse in primo piano e che l’audio fosse perfetto.

Tony era ancora al telefono e fece un cenno alle ragazze di farsi vedere, le due piroettarono davanti alla scrivania, lui soddisfatto le indicò il divano dove le due si sedettero, terminata la telefonata, Tony le raggiunse sedendosi in mezzo a loro due.

– Allora ragazze mi raccomando gentilezza e disponibilità totale, adesso in piedi che voglio controllare una cosa, avanti tutte e due il piedino destro sul divano.

Obbedienti le ragazze sollevano la stretta minigonna e appoggiano il piede, sulla caviglia di entrambe fa bella mostra una cavigliera d’oro uguale, Tony fa scorrere le mani sulle gambe delle ragazze, sale fino al l’inguine, poi le estrae con aria soddisfatta.

Nello stesso istante suona il campanello, Tony si alza di scatto e dando una pacca al culo di Monica la manda ad aprire, intanto dice ad Arianna;
– Attendilo davanti alla porta.
Annalisa sposta l’inquadratura sull’ingresso, dove Monica attende Monsieur Antoine, sulla porta compare una specie di armadio di uomo sui due metri di altezza completamente pelato e con la pelle color ebano, elegantissimo, in un italiano perfetto saluta Monica (addirittura accennando un baciamano), lei lo fa accomodare e lo precede nello studio, il suo ancheggiare volutamente accentuato calamita gli occhi di Antoine, che si gode il panorama, Monica bussa alla porta e ricevuto l’assenso ad entrare apre mezzo battente, invita Antoine ad entrare costringendolo a strofinarsi addosso a lei.

Antonio si alzò dalla sua poltrona per andarlo a salutare, poi presentò Arianna come una sua consulente, Antoine si sedette di fronte alla scrivania e per un tempo che mi parve interminabile parlarono d’affari, ci fu un viavai di Arianna e Monica che portavano documenti e pratiche varie, l’unica cosa degna di nota era lo sguardo di Antoine calamitato dal loro ancheggiare e gli sguardi assassini di Rita e Monica ogni volta che le veniva chiesto qualche cosa dalle altre due.

Visto che il video non era interessante mi soffermai ad osservare Annalisa, indossava una lunga gonna grigia, una maglietta color prugna e scarpe con il tacco basso, mi resi conto che se si fosse curata di più non sarebbe apparsa così insignificante,gli occhi nonostante fossero nascosti dagli occhiali erano di un bel verde, e il seno doveva essere una quarta abbondante anche se ridotto dalle spalle curve, al che mi venne spontaneo domandargli;
– Scusa non è molto che ci conosciamo, ma se mi permetti perché una ragazza carina come te”.
Non mi lasciò finire la frase;
– Non mi vesto più alla moda o per meglio dire come mai non mi sono adeguata alla zoccolaggine dell’ufficio, semplice, per due motivi, primo perché come ti ho detto sono stata la prima ad essere stata assunta, qui dentro quindi Tony sa bene quanto valgo secondo perchè anche io prima ero come loro, troietta ed arrivista, poi uno stronzo mi ha fatto scoprire cose di me stessa che mi hanno cambiato la vita, ormai sono un suo oggetto, e per non attirare l’attenzione degli altri mi mortifico così.
– Cazzo, mi uscì spontaneo, scusa non volevo essere invadente.
– No non preoccuparti, dovevo dirti queste cose perchè se no dopo non capiresti ciò che accadrà.
La guardai senza capire nulla.

Tornammo ad osservare il monitor, Monica sta porgendo a Monsieur Antoine dei documenti da firmare, ma si vede bene che è più interessato alla scollatura della camicetta, finite le firme Antonio e Antoine si alzano per scambiarsi una stretta di mano, poi Tony invita le due ragazze a preparare dello champagne per festeggiare, le due vanno verso l’angolo bar mentre Antonio e Antoine si accomodano sul divano.

Arianna e Monica tornano verso il divano una porta il secchiello con la bottiglia l’altra i calici, adesso entrambe hanno le giacche sbottonate e mentre camminano si nota benissimo l’ondeggiare dei seni ma soprattutto si notano i capezzoli turgidi premere contro la stoffa.

Servito da bere Antonio chiese ad Antoine se le andava un buon sigaro, precisando che era una sua mistura speciale!

Antoine accetto, Tony invitò le due ragazze ad andare a preparare i sigari, Monica e Arianna presero la scatola dei sigari e ancheggiando si avviarono verso il bagno, Arianna maliziosamente si girò verso Antoine e;
– Mi dispiace che non possa assistere alla preparazione ma è una ricetta segreta.

Dalla telecamere del bagno vedemmo che Arianna e Monica sollevate le minigonne iniziarono a sditalinarsi a vicenda, quando furono ben bagnate presero i sigari dalla scatola e se li infilarono a vicenda nella figa, tirarono giù le gonne e uscirono dal bagno, quando furono di fronte ai due uomini Tony;
– Prego Antoine serviti pure.
Questi lo guardo stranito, le due ragazze sollevarono le gonne mostrando l’originale portasigari, Antoine scoppiò a ridere, si avvicinò con la bocca alla figa di Arianna che le stava di fronte e prese il sigaro con le labbra sfilandolo, Tony fece lo stesso con Monica, Tony chiese al suo ospite;
– Cosa ne pensi della profumazione di questi sigari?
– Eccezionali dovrai regalarmene una scorta.
– Non ti preoccupare ne avrai quanti ne vuoi.
Mentre i due parlavano le due ragazze si sedettero sui braccioli del divano, Arianna accanto a Tony e Monica accanto ad Antoine, così sedute le loro gonne non coprivano nulla e se ne stavano beate con le fighe a pochi centimetri dal viso degli uomini, anche loro con le loro coppe di chemapagne fino a quando Tony;
– Allora mio caro amico, adesso faccio un paio di telefonate e poi andiamo a cena a festeggiare.
– Accetto volentieri solo se inviti le tue splendide collaboratrici.
– Ovvio!
Tony si alzò dal divano e si sedette alla sua scrivania, Monica e Arianna scesero dai braccioli per sedersi incollate ad Antoine, sollevato il telefono Tony compose un numero e il telefono della saletta dove eravamo io e Annalisa suonò.
Lei rispose immediatamente, Tony le impartì degli ordini, lei annuiva solo, chiusa la conversazione mi disse;
– Tu aspetta qua, io devo andare su nell’appartamento di Tony a preparare un paio di cose, mi cambio e poi andiamo ha prendere la macchina, Tony mi ha chiesto se per piacere potevi fare da autista, io ti sarò sempre accanto.
– Va bene ma non ho capito……….
Porca miseria non ero riuscito a finire di parlare che lei era già sparita, volevo capire cosa doveva preparare nell’appartamento e soprattutto dove pensava di cambiarsi, va be prima o poi ci capirò qualcosa, tornai ad osservare il monitor.

Tony era attaccato al telefono (evidentemente faceva finta si telefonare, visto che praticamente non parlava, ma osservava i tre sul divano e ogni tanto faceva dei cenni ad ognuna delle due ragazze come se le guidasse), Antoine era seduto in mezzo alle due, entrambe avevano la camicetta ancora più sbottonata, i seni erano più fuori che dentro, Antoine non si faceva di certo pregare per accarezzarli con scuse varie, anche se loro facevano le finte ritrose, non si capiva bene cosa dicessero, visto che tra bisbigli e risatine l’audio non era dei migliori, l’unico brano abbastanza chiaro fu quando Arianna le chiese se erano vere le dicerie sulla dotazione degli uomini di colore, ma ancora più chiara fu la sua risposta;
– Vedrai che prima di quanto tu immagini lo scoprirai da sola!
In quel momento si aprì la porta della saletta e rientrò Annalisa, faticai a riconoscerla, si era raccolta i capelli a coda di cavallo, tolta gli occhiali, truccata pesantemente,soprattutto le labbra con un rossetto rosso fuoco, indossava un taieur nero simile a quello Di Arianna e Monica, solo che sotto alla giacca non aveva la camicetta, ma solo un reggiseno a balconcino in pelle nera, anche la gonna era leggermente più lunga ma lo spacco anteriore arrivava fino al l’inguine, ad ogni passo si vedeva il perizoma coordinato con il reggiseno, niente calze e chanel nere lucidissime con il tacco in acciaio cromato e una cavigliera in oro con un pendaglio a forma di chiave, rimasi a bocca aperta;
– Be non hai mai visto una donna ?
mi apostrofò.
– Certo ma così sei una figa pazzesca è difficile non rimanere incantati.
– Grazie era tanto che qualcuno non mi faceva un complimento così spontaneo.
Dicendolo mi fece una carezza sul viso e mi diede un bacio sulla guancia;
– Adesso dobbiamo andare, io vado a chiamare l’Avvocato tu vai a prendere la macchina e aspettaci sotto.

Ero davanti al portone che li attendevo, uscì per prima Annalisa con un’agenda sottobraccio e un’aria terribilmente professionale che contrastava con l’abbigliamento terribilmente eccitante, che aprì la porta posteriore, poi arrivarono Tony abbracciato a Monica e Antoine abbracciato ad Arianna, entrambi aiutarono le ragazze a salice con una pacca sul culo, Annalisa chiuse la porta e si accomodò accanto a me, Tony mi presentò Antoine e le spigò che ero un suo collaboratore “multifunzionale”, poi mi diede l’indirizzo del ristorante.

Durante il tragitto non accadde nulla di particolare i quattro la dietro ridevano e facevano un sacco di battute tutte a doppio senso, solo quando fummo vicini al ristorante Annalisa si avvicino a me e mi disse nell’orecchio;
– Adesso che arriviamo tu non scendere, aspetta che io li accompagno all’ingresso poi raggiungimi.
Riuscii solo a smozzicare un Ok il profumo che aveva messo mi stava stordendo, era assolutamente ipnotico e afrodisiaco.

Quando fermai la macchina davanti all’ingresso, Annalisa scese, aprii la portiera e li precedette all’interno del ristorante, io parcheggiai, e mi recai all’interno, appena entrato trovai Annalisa che mi spettava, mi prese sottobraccio, (potevo sentire il suo seno sodo strofinarsi) e mi condusse in una saletta dove era apparecchiato un tavolo per due, mi guardai intorno e notai che una parete era coperta da un pesante tendone inoltre non c’erano finestre.

Ci accomodammo e appena il cameriere che prese le nostre ordinazioni se ne fu andato Annalisa mi disse;
– Devo essere sincera, questa sera vedrai delle cose che probabilmente ti faranno cambiare opinione su Arianna, non giudicarla subito, prima riflettici bene, inoltre mi vedrai fare delle cose particolari, ma ti prego non giudicarmi subito, spero che passata questa serata mi permetterai di incontrarti di nuovo e di spiegarti, sappi solo che dopo cinque anni sei il primo uomo che mi fa sentire in imbarazzo per quello che sto per fare e di cui temo il giudizio, la colpa è dei tuoi occhi così indagatori e innamorati.
– Va bene, ti prometto che non dirò nulla e che prima di esprimere qualche giudizio cercherò di valutare tutte le circostanze.
– Grazie.

Al termine della nostra conversazione Annalisa premette un bottone sulla parete (era un semplice interfono) e chiese che ci fosse portata la cena completa su un carrello e che poi non fossimo più disturbati.

In poco tempo il carrello arrivò, il cameriere sparì lasciandoci di nuovo soli, Annalisa si alzò e premette un’altro pulsante accanto al tendone, questo silenziosamente si aprì mentre le luci divennero più soffuse, apparve una specie di finestra che dava su un’altra saletta, evidentemente era il classico finto specchio.
– Non ti preoccupare noi possiamo vederli e sentirli mentre per loro è solo uno specchio, solo Tony lo sa.
– Ma perchè?
– Perché così Lui può farmi sapere se ha bisogno di qualcosa, in più è il solito, se guardi bene in alto ce una telecamera che riprende tutto, come dice Lui nella vita non si sa mai cosa può servirti, a volte usa i video per lavoro altre per usi molto più personali…….

I quattro erano seduti ad un tavolo rotondo, circondato per tre quarti da un divano, le coppie erano sedute come prima, Monica e Tony, Arianna e Antoine, le ragazze avevano tolto le giacche e come in ufficio le camicette erano praticamente del tutto aperte, mentre gli uomini erano ancora in giacca e cravatta, accanto al tavolo in piedi c’erano due camerieri, un ragazzo e una ragazza, avranno avuto si e no 20 anni, entrambi in pantaloni neri, camicia bianca e papillon, l’unica particolarità che notai era che la cameriera non indossava il reggiseno, evidentemente l’aria condizionata le manteneva i capezzoli turgidi.

Annalisa nel frattempo mi chiese se poteva servirmi la cena, acconsentii, ma le dissi che se preferiva ci avrei pensato io, lei insistette, andò verso il carrello e prese gli antipasti portandoli poi al tavolo, stappò una bottiglia di bianco, o assaggiò da consumata intenditrice, poi lo servì ad entrambi, ogni volta che mi si avvicinava per servirmi mi trovavo la scollatura della sua giacca sotto al naso, e la vista del suo capezzolo dritto e il profumo che indossava mi rincoglionivano del tutto.

Prima di iniziare il brindisi che volle fare mi stupì un pò;
– A questa serata che sento cambierà molte cose per me ma soprattutto a te che ne sarai l’artefice!
– A te che sei una Donna affascinante, misteriosa e molto triste, spero questa sera di riuscire a cambiare il tuo sguardo.
Mi venne spontaneo, non so resistere ad uno sguardo di donna triste, la mia frase la colpì perché divenne rossa in volto, bevemmo e iniziammo la nostra cena commentando lo svolgersi della serata nell’altra saletta.

Ai quattro venne servito un vassoio di ostriche, gli uomini imboccavano le due donne e quando si servivano facevano ovvie comparazioni sulla somiglianza con la vagina, erano già alla seconda bottiglia di champagne e soprattutto le due ragazze erano decisamente su di giri, quando Tony se ne uscì dicendo che anche il profumo era lo stesso Monica si risentì affermando che la sua fighetta era molto più profumata, Antoine diede ragione a Tony mentre Arianna spalleggiava l’amica, se ne ottenne un pareggio di opinioni, pertanto Antoine suggerì di avere un parere imparziale disse così a Monica di sedersi sul bordo del tavolo;
– Adesso tira su la gonna e apriti bene la figa.
Lei ubbidì, Antoine si alzò, si avvicino ai due camerieri con un’ostrica in mano e disse ad entrambi di annusarla, poi ordinò loro di inginocchiarsi davanti a Monica e di annusarle la figa, iniziò il ragazzo, che partì a razzo si inginocchiò, inspirò profondamente un paio di volte beandosi della fragranza, poi si rialzò e disse;
– Se mi permette signore il profumo della signorina è decisamente più buono.
Arianna e Monica batterono le mani, mentre Antoine e Tony, lanciarono uno sguardo torvo alla cameriera.
Io e Annalisa smettemmo di mangiare in attesa di vedere dove andava a finire la situazione, vedevo Annalisa tesa come se si attendesse un epilogo non piacevole.

Antoine si avvicinò alla ragazza e le disse con tono minaccioso;
– Adesso tocca a te!

Lei lo guardò, ebbe un attimo di incertezza poi si avvicinò a Monica che si stese ancora di più sul tavolo, si inginocchiò e avvicinandosi con il viso annusò la fighetta di Monica, poi rialzatasi, si rivolse ad Antoine e confermò;
– Ha ragione lei signore è identico a quello dell’ostrica.
– Brava, ragazza.
Tony intervenne;
– Siamo di nuovo pari, la disputa è ancora aperta, Arianna secondo te come facciamo a stabilire chi ha ragione?
– Secondo me per avere un parere imparziale bisognerebbe chiamare un asessuato altrimenti andremo avanti all’infinito.
Antoine e Tony la guardarono stupiti, e Tony le disse;
– Complimenti dovresti darti alla politica, hai risolto la disputa con assoluta diplomazia, e tu Monica smetti di esibirti e torna qui.
Annalisa tirò un sospiro di sollievo e scolò un bicchiere intero di vino sotto il mio sguardo;
– Temevo mi tirassero già in ballo.
Si giustificò
Non dissi nulla, lei invece;
– Posso servirti il primo?
– Certo ma non ti disturba questa volta tocca me!
Mi alzai misi un tovagliolo sul braccio imitai grottescamente il cameriere.
– Madame mi consente di servirla?
– Prego faccia pure!
Si scostò leggermente dal tavolo e accavallò le gambe scherzosamente mettendo in mostra tutta la gamba fino al perizoma, po’ facendosi aria con il tovagliolo;
– Lei non trova che ci sia un caldo eccessivo qua dentro?
E si sbottonò del tutto la giacca, mettendo in mostra i seni sostenuti dal reggiseno a balconcino (e pensare che quando la conobbi credevo avesse le tette piccole e cadenti, aveva una quarta abbondante e sodisssima), deglutii, ma cercai di continuare a scherzare;
– Ha ragione madame il caldo è insopportabile se vuole mi vado a lamentare con il proprietario.
– No lasci stare se proprio dovesse peggiorare vorrà dire che le chiederò di sventolarmi.
– A sua completa disposizione.

Scoppiammo entrambi a ridere, lei poi tornata seria mi guardò negli occhi e;
– Grazie, era tanto che non ridevo più così, ti secca se rimango con la giacca aperta, mi tira un pò.
– Figurati, per la risata non ce problema per la giacca, sappi solo che non riuscirò a scollarti gli occhi di dosso!
– Va be vorrà dire che farò questo sacrificio!

Ridemmo di nuovo, ma fummo interrotti da ciò che succedeva al di là del vetro.

Al quartetto fu potato un vassoio di spaghetti all’astice ed evidentemente Tony e Antoine mantenevano alto il livello del vino nei bicchieri delle ragazze, visto che queste ultime ridevano decisamente brille.

Si passò al secondo, ripetei la scenetta del cameriere con Annalisa, ma questa volta osai di più e mentre le servivo l’aragosta, feci cadere una posata, mentre mi inchinavo per raccoglierla, lei socchiuse le gambe mostrandomi il perizoma e non era una mia impressione, ma era umido e si sentiva chiaramente il suo profumo, mentre ero ancora inginocchiato a raccogliere la posata;
– Mi perdoni madame, sono proprio sbadato, come posso farmi perdonare.
Rimasi inchinato appoggiato ad un ginocchio e la guardai negli occhi, lei spiazzata mi disse;
– Per questa volta, non importa ma presti più attenzione.
Era turbata, decisi di forzare un pò il gioco le presi un piede e me lo appoggiai sulla gamba abbastanza vicino alla patta.
– Non so proprio come scusarmi ma è caduta una goccia sulla sua scarpa, mi permetta di pulirla.
Presi il tovagliolo e iniziai a pulire l’inesistente macchia, lasciai cadere il tovagliolo e accarezzai sia la scarpa che la caviglia giocando con il ciondolo della cavigliera, Annalisa tratteneva il fiato, chiuse gli occhi, alzai lo sguardo e la vidi che si stava torcendo un capezzolo.
– Va bene così.
Riuscì a dire,puntò l’altro piede sul mio petto e mi fece ruzzolare a terra, mi rialzai, guardandola negli occhi le chiesi scusa;

– Scusa di cosa, la colpa è del cameriere, mica tua.
Mi sorrise e evitando altri commenti si finì il vino nel bicchiere, non capivo, il suo corpo diceva una cosa ma lei sembrava ancora bloccata.

Anche nell’altra saletta la cena volgeva al termine, vennero portati i dolci e i liquori, Tony disse alla cameriera di versare subito due limoncelli ghiacciati alle ragazze e due whiskey a loro, poi fece portare una coppa enorme di fragole e panna, disse ad Arianna e a Monica di sbottonarsi completamente le camicette, di tirare su le gonne e di sedersi sul bordo del tavolo, poi chiese al cameriere come si chiamava;
– Amed, Signore sono tunisino.
– Bene Amed, quanti anni hai?
– 18 Signore.
– Bene,bene, adesso prendi la panna la spalmi per bene sulle tette delle nostre donne poi prendi le fragole e ne metti almeno tre per ogni figa, hai capito bene?
Il ragazzo, rosso fa cenno di sì e inizia il lavoro, poi Tony si rivolge alla cameriera;
– E tu bella brunetta come ti chiami?
– Narcisa Signore vengo dall’Ucraina
– Ok, anni?
– 19 Signore
– Sei vergine?
Lei sbarrando gli occhi lo guardò e rispose balbettando;
– No Signore, ma cosa centra?
– Innanzitutto non rispondere mai ad una mia domanda con un’altra domanda poi come ben saprai, tu qui devi obbedire a qualunque mia richiesta.
– Si Signore
– Ok andiamo meglio, hai detto che non sei più vergine, ma le hai perse tutte le verginità?
– Non capisco, Signore?
– Cazzo Antoine questa è proprio dura, dovrò dirgliene quattro al proprietario del locale, il servizio sta scadendo.
Amed, si schiarisce la voce per attirare l’attenzione salvando così per il momento la sua collega;
– Io avrei finito Signore.
– Bene hai fatto un buon lavoro, adesso Narcisa prenderai le fragole le passerai nella panna e imboccherai me e il mio ospite, questo ti è abbastanza chiaro.
-Si signore.
La cameriera si avvicina a Monica e tremando estrae la prima fragola dalla figa la passa nella panna che ha sui capezzoli e imbocca Antoine, che apprezza;
– Complimenti Tony le tue specialità sono eccezionali, a proposito non è che dopo mi fornisci uno dei tuoi sigari?
– Certo magari lo facciamo preparare a Narcisa cosa ne dici?
– Ottimo.
La cameriera continuò a servire così i due, mentre il cameriere si occupava di mantenere piene di fragole le fighe delle due ragazze, anche io e Annalisa arrivammo al dolce, Annalisa si era fatta portare una torta alla panna e cioccolata, si scusò ma lei era allergica alle fragole.

Mentre guardavo dal vetro Annalisa si prodigò a preparare le porzioni, quando mi mise il piatto davanti mi voltai per ringraziarla, mi trovai davanti al suo seno impreziosito da due riccioli di panna sui capezzoli, si era tolta la giacca ed il reggiseno ed ora il suo seno svettava libero e imponente mi guardò e mi chiese;

– Non ti piace la panna?
– La adoro è che mi sono incantato davanti a tanta bellezza, mi dispiace rovinare il capolavoro che hai preparato.
– Non fare lo scemo, e lecca via la panna.
La accontentai subito, passai prima la lingua e poi mi soffermai a succhiare i suoi capezzoli, usai solo la bocca e tenni le mani ferme, notai però che le sue mani non stettero ferme, scostò il tanga e iniziò ad accarezzarsi, le presi le mani e la invitai a sedersi sul tavolo, le scostai il tanga e mi tuffai a leccarle la figa, mentre lo facevo la guardavo fissa negli occhi, lei si stava torturando i capezzoli, ogni tanto, buttavo uno sguardo al vetro per controllare cosa succedeva, non volevo che succedesse qualcosa che necessitasse l’intervento di Annalisa visto che in quel momento non era in grado di intervenire.

Dall’altra parte del vetro Arianna e Monica iniziarono a lamentarsi per la mancanza di attenzioni, Tony decise che il dolce era sufficiente e serviva qualcosa di più interessante, ordinò ad Abdul di ripulire le fighette delle due ragazze, poi prese per un braccio Narcisa le diede due sigari e le spigò cosa doveva fare.

La cameriera sconvolta chiese se poteva andare in bagno per fare ciò, Tony ridendo le disse che doveva farlo lì.

Lei sconvolta si sfilò i pantaloni mettendo in mostra un paio di coulotte infantili, le abbasso e provò ad infilarsi i sigari, la paura la manteneva asciutta come un deserto, Antoine vista la difficoltà della cameriera si alzò e quando fu vicino si inginocchio tirando fuori un palmo di lingua iniziò a leccarla, Narcisa nonostante l’imbarazzo non poté fare a meno di gemere, in breve Antoine la lubrificò per bene, le tolse i sigari dalla mano e li fece sprofondare insieme nella sua figa strappandole un gemito di dolore.

Li fece scorrere per un pò poi li estrasse ne infilò uno in bocca e porse l’altro a Tony, Entrambi li accesero e seduti si godevano lo spettacolo di Amed che cercava di accontentare entrambe le ragazze senza riuscirci.

Annalisa nel frattempo mi riempi la bocca con i suoi umori, tremando per l’orgasmo raggiunto, ancora ansimante, con lo sguardo appannato, cercò di riprendersi, ma sinceramente ero anche io decisamente arrapato, le appoggiai una mano sul petto costringendola a sdraiarsi sul tavolo, poi presi il suo piede destro tra le mani le sfilai la scarpa e iniziai a baciarlo e leccarlo, partendo dalla cavigliera, proseguendo sulla pianta per terminare succhiando ogni singolo dito come se le facessi un pompino, ogni volta che prendevo un suo dito in bocca, la penetravo con due dita nel culetto, era completamente fuori, non ce la facevo più mi slacciai i pantaloni e tirai fuori il mio cazzo congestionato , vibrava nell’aria dotato di vita propria, l’avevo talmente duro che mi faceva male.

Intanto di là Tony decise che era ora di cambiare i giochi, disse ad Arianna e Monica;
– Ragazze cosa ne dite di assaggiare lo speciale cannolo Tunisino?

Arianna e Monica si gettarono su Amed, le calarono i pantaloni e scoprirono che non portava le mutande e per esser un ragazzino era dotato di un cazzo molto lungo (quasi 30 cm) ma molto sottile, affascinate si dedicarono a leccarlo e succhiarlo con foga, non disdegnando limonate tra di loro.
Tony e Antoine, si sedettero sul divanetto e chiamarono Narcisa, quest’ultima cercava di nascondersi, visto che l’avevano lasciata nuda dalla vita in giù.
Tony la chiamo;
– Avanti bellezza vieni qui e sbottonati la camicia che vogliamo vedere le tette.
Lei obbedì mettendo in mostra uno splendido seno dalle areole moto larghe e dai capezzoli completamente retratti dalla paura.
Antoine guardandola negli occhi le ordinò;
– Adesso tiraci fuori i cazzi e inizia a darti da far.

Narcisa si inchinò davanti ai due e iniziò a fare quello che le era stato ordinato, Annalisa nel frattempo raggiunse l’ennesimo orgasmo e mi pregò di fermarmi, l’accontentai, estrassi le dita dal suo culetto, le annusai e le dissi;
– Dovresti brevettarlo come afrodisiaco.
Lei mi guardò e invece di sorridere come pensavo si sfilò anche l’altra scarpa, si sollevò sui gomiti e senza dire nulla mi prese il cazzo tra le piante dei piedi, lo strinse e iniziò a farli scorrere, il piacere che mi procurava era enorme, mi appoggiai allo schienale della sedia senza fiato chiusi gli occhi e mi abbandonai al piacere che mi stava dando Annalisa.

Riuscii ad aprire gli occhi per un istante, e in un flash vidi gli splendidi piedi di Annalisa che scorrevano sul mio cazzo, il suo sguardo eccitato che li guardava, dall’atra parte del vetro Amed in piedi con Arianna e Monica in ginocchio che si contendevano il suo cazzo mentre si sditalinavano a vicenda e Narcisa in ginocchio che cercava di soddisfare con la bocca Tony e il Cazzo spropositato di Antoine solo in quel momento realizzai che la diceria su gli uomini di colore era vera (mal contati 30 cm di lunghezza per una lattina di coca di diametro).

Annalisa non smetteva, il suo massaggio;
– Guarda che così mi fai venire.
– Avanti sborrami sui piedi.
– Non ce la faccio più, vengoooooo!

Non riuscii più a trattenermi e sborrai sui suoi piedini, lei mi guardò soddisfatta, scese dal tavolo si rimise le scarpe e si inginocchio, mi prese il cazzo in bocca per ripulirlo poi mi guadò e mi disse;
– Non mi pulisco così ti tengo con me!
– Mi hai svuotato, non so come ringraziarti.
– Non ti preoccupare lo fari dopo.

Si sedette in braccio ed entrambi tornammo a guardare cosa succedeva di là.

Narcisa era alla pecorina sul tavolo mentre Amed la scopava, Tony e Antoine erano in piedi, con Arianna e Monica che li spompinavano, Antoine evidentemente arrapato, disse ad Amed;
– Avanti mettilo in culo alla tua amica.
Amed sfilò il cazzo dalla figa e lo appoggio al culo di Narcisa, lei lo pregò di far piano perchè non era abituata, Amed lo appoggiò e iniziò a spingere Narcisa iniziò a lamentarsi per l’intrusione, Amed superato l’iniziale ostacolo inizio a sprofondare nel suo culo, quando fu giunto alla fine la fece abituare poi iniziò a incularla con costanza, Narcisa passo dai gemiti di dolore e imbarazzo a gemiti d piacere, Antoine si staccò dalla bocca delle due e si avvicinò ala coppia di camerieri, si mise alle spalle di Amed, il suo cazzo duro si posizionò in mezzo al culo di Amed che fece uno scatto in avanti, Narcisa gemette più forte, Antoine si prese i cazzo in mano e iniziò a strofinarlo sul culo di Amed, poi senza tanti riguardi le spinse la cappella dentro, il ragazzo fece un balzo in avanti sfondando definitivamente Narcisa, Antoine iniziò ad incularselo, ad ogni suo colpo Narcisa ne riceveva uno doppio. Tony nel frattempo si faceva spompinare da Ariane e Monica, promettendole che una volta arrivati a casa le avrebbero smontate.

Antoine aumento i colpi nel culo di Amed e in breve le venne nel culo, lo stesso Amed sentendosi riempito riempì a sua volta Narcisa, Tony intanto imbrattava i visi di Monica e Arianna.

il quartetto riprese fiato, Io e Annalisa nel frattempo ci eravamo ricomposti anche se la visione della mia compagna ricoperta di sperma e dei piedini di Annalisa intorno al mio cazzo mi turbavano, ci recammo, Annalisa a saldare il conto ed io a recuperare la macchina.

Quando Annalisa accompagnò il quartetto alla macchina li fece accomodare su
su sedile posteriore e contrariamente a quanto mi disse Tony che voleva andare in un piano bar, lei mi disse di andare verso casa di Tony e mentre me lo diceva si girò e fulmino Tony con lo sguardo.

Capii che era meglio seguire le indicazioni di Annalisa, mi diressi verso casa di Tony, in poco tempo eravamo sotto al portone, ,ma lei mi disse di scendere nel garage che saremmo entrati da lì.

Parcheggiata la macchina Annalisa mi disse;
– Io vado avanti ad aprire per piacere accompagnali su visto che mi sembrano un pò alticci.
– OK
Detto ciò sparì con l’ascensore, Aprii la porta posteriore dell’auto e invitai i quattro a seguirmi, i due uomini erano si allegri ma non fuori come pensava Annalisa, le donne erano decisamente più su di giri, soprattutto erano molto arrapate e molto in disordine, entrambe avevano le camicette completamente sbottonate e le gonne completamente arrotolate in vita, non si curarono molto di ricomporsi, camminarono così abbracciate tra di loro mezze nude nel garage, ai loro lati i due uomini.

Nell’ascensore le palpate continuavano e i giochi di lingua tra le due donne anche, per fortuna l’ascensore terminava la sua corsa direttamente all’attico di Tony, ad attenderci davanti all’uscio c’era Annalisa, quando la vidi mi prese un colpo, indossava una guepiere in pelle che lasciava completamente scoperti i seni, una specie di collare con attaccate due catenelle che terminavano con delle pinzette attaccate ha capezzoli, minigonna tipo seconda pelle nera ad altezza figa e stivali con tacco spropositato alti fino alla coscia.
Si rivolse a Tony;
– Bentornato padrone, si accomodi la sala è pronta.
– Bene accompagna il mio ospite in sala e poi prepara le mie amiche, io torno subito.

Mi prese sottobraccio e mi portò in una camera attigua alla sala.

– Innanzitutto grazie per l’aiuto, vedrai che non te ne pentirai, seconda cosa dovrai poi dirmi cosa hai fatto ad Annalisa uscita dal ristorante aveva uno sguardo perso, ultima cosa, come vedi anche qui ho una sala regia ti chiedo per piacere, goditi lo spettacolo e stai tranquillo Arianna è in buone mani e si divertirà parecchio.
– Ok farò come dici peccato solo che non posso essere lì.
– Vedrai che quello che vedrai ti soddisferà comunque.

Uscì dalla stanza e tornò in sala dove Antoine, si era servito del wiskey e stava beatamente seduto sul divano, quando vide Tony;
– Mio caro amico una serata stupenda, il degno modo di concludere un affare.
– E non è finita, mio caro adesso ci godiamo un bello spettacolo.

Batte le mani, iniziò a diffondersi una musica di sottofondo di tipo Arabo, le luci si abbassarono e entrò Annalisa tenendo due catene in mano, al seguito Arianna e Monica, vestite come duo odalische, pantaloni di velo trasparente, corpetto anch’esso in velo, ed un collare a cui erano attaccate le due catene.

– Signore le due schiave sono pronte hai suoi ordini.
– Bene togli il collare e falle danzare per noi.
Annalisa eseguì l’ordine, Arianna e Monica iniziarono a ballare in modo sensuale, soprattutto iniziarono a strofinarsi tra di loro, abbracciate, simulavano (ma non troppo), un rapporto sessuale.

Antonio ordinò ad Annalisa di spogliare sia lui che Antoine, lei iniziò dall’ospite, lo fece alzare e lo spogliò completamente, mentre lo faceva le dava piccoli baci su tutto il corpo, quando si trovò di fronte al cazzo enorme iniziò a leccarlo partendo dalle palle per finire sulla cappella, poi si dedicò a Tony ripete gli stessi gesti anche con lui solo che questi ne approfittava per tirarle le pinzette dei capezzoli strappandole gemiti di dolore.

Terminato il suo compito Annalisa si sedette sul pavimento in mezzo ai due uomini e li masturbava lentamente mentre loro si gustavano lo spettacolo.

Tony evidentemente annoiato, dice ad Arianna;

– Dai Ari, facci vedere come ti scopi quella puttanella di Monica.

Arianna non se lo fa ripetere e non so da dove prende uno stra-on nero (a dire il vero decisamente grosso), lo indossa e fa mettere Monica in ginocchio prendendola per i capelli, le mette il cazzone in bocca dicendole di insalivarlo bene.

Monica obbedisce, inizia a slinguarlo e insalivarlo per bene, sembra proprio che Arianna se la stia godendo, Tony interviene di nuovo e le dice;
– Avanti facci vedere come te la scopi.

Arianna fa mettere Monica alla pecorina, si mette dietro di lei e le appoggia il cazzone alla figa, con un colpo di reni la penetra fino in fondo, Monica prima urla per il dolore, ma Ari non le da tregua e inizia subito a scoparla con forza, Tony suggerisce ad Antoine di tappare la bocca di Monica, questi capito il suggerimento si alza e infila il suo cazzone in bocca alla ragazza, ad ogni colpo che Ari infligge il Monica si trova ad ingoiare sempre di più il cazzo di Antoine.

Anche Tony raggiunge il gruppo, si mette alle spalle di Arianna le appoggia il cazzo e la incula, Ari colta di sorpresa fa un salto in avanti urlando e sfondando ancora di più Monica, il quartetto continua così per parecchio, Annalisa visto che non è più chiamata in causa si avvicina a Tony e le parla in un orecchio, questo senza smetter di incularsi Arianna annuisce, Annalisa lascia così la sala, sono così concentrato ad osservare l’orgia in corso che non mi accorgo che lei è comparsa alle mie spalle.

– Ti piace lo spettacolo?
– Azz mi hai spaventato, ( e colto in flagrante con il cazzo duro in mano).
– Allora’cosa ne pensi?
– Direi che il tuo capo, nonché amante, si sa divertire, peccato che tu, sia troppo innamorata, vero?
– Te l’avevo detto che prima della fine della serata avresti capito, è vero ma da stasera le cose cambieranno vedrai, adesso però non pensiamo a queste cose ma pensiamo a sfruttare la situazione ed a divertirci.

Si avvicina, mi si siede in braccio dandomi la schiena, prende le mie mani e una la porta su di un seno, l’altra in mezzo alle gambe;

– Toccami mentre li guardiamo scopare.

La scena sul monitor nel frattempo è cambiata, Antoine e sdraiato a terra mentre Monica lo cavalca, Arianna non ha ancora smesso di incularsela mentre Tony in piedi si fa succhiare da Ari.

Annalisa sicuramente sentiva il mio cazzo riprendere vigore sotto di se, iniziò infatti a roteare il bacino strofinandoselo sul clitoride, era già molto eccitata, senza dire nulla prese le catenelle attaccate hai capezzoli e me le mise in mano, inizia a tirarle piano, ma più tiravo più lei gemeva forte.

I quattro avevano cambiato posizione adesso al centro di una doppia penetrazione c’era Arianna con Tony nella figa e Antoine che la inculava, si sentivano chiaramente sue le urla di piacere, Monica intanto sul divano si chiamava da sola con un vibratore.

Annalisa si alzò leggermente dalle mie gambe, si appoggio la cappella sul buchetto dietro e si lasciò andare di colpo impalandosi, mi fece un male cane e istintivamente tirai forte le catenelle che avevo in mano, lei rimase senza fiato con la bocca aperta, poi iniziò a tremare tutta e cacciò un urlo fortissimo godendo, l’orgasmo che raggiunse fu talmente forte che sembrava mi avesse pisciato addosso, poi sfinita reclinò la testa sulla mia spalla per riprendere fiato.

In sala erano ormai arrivati anche loro in dirittura di arrivo, Tony si era sfilato da sotto Arianna ed era andato da Monica ormai semisvenuta sul divano dagli orgasmi, e le aveva piantato il cazzo in bocca, due colpi e le aveva riempito il viso e il seno di sperma.

Antoine continuava ad incularsi Arianna come se fosse una bambola, anche lei ormai priva di forze si faceva fare senza reagire, ma anche lui ormai era alla frutta, lo vidi irrigidirsi e riempirle il culo, ne fece talmente tanta che quando lo sfilò sembrava avessero stappato una bottiglia, Arianna si accasciò sul tappeto distrutta, con il culo arrossato e colante di sperma.

Alla visione di quest’ultima scena, anche io non ce la feci più e iniziai a godere dentro al culo di Annalisa che sentendo gli spasmi del mio cazzo e lo sperma riempirle l’intestino mugolò soddisfatta, si girò e dandomi un bacio;
– Vedo che hai apprezzato lo spettacolo?
– Oltre che lo spettacolo ho apprezzato molto il tuo trattamento.

Lentamente si alzò sfilandosi il cazzo dal culetto, mi prese per mano e mi disse;
– Vieni con me andiamo a darci una rinfrescata e poi ti faccio vedere una cosa.

Attraversammo la sala dove i quattro dormivano beatamente, sembrava un campo di battaglia, andammo in bagno, Annalisa si spogliò completamente, poi spogliò anche me e dopo aver regolato l’acqua della doccia ci infilammo sotto, ci lavammo a vicenda, la insaponai tutta partendo dal seno scendendo lungo la pancia per arrivare alla sua fighetta ancora gonfia e viscida di umori, poi la girai e passai al culetto, gocciolava ancora del mio sperma, lo insaponai infilandole due dita dentro, lei si appoggio alla parete con le mani, la posizione era troppo invitante, me lo presi in mano e la inculai di nuovo, iniziai a penetrarla lentamente, volevo che lo sentisse entrare centimetro dopo centimetro, mentre con le mani le strofinavo il clitoride e i capezzoli.

Venne ancora una volta, ma quando si fu ripresa, si sfilo e inginocchiatasi mi prese in bocca e strizzandomi le palle volle bere tutto.

Con le gambe malferme uscimmo dalla doccia, dopo esserci asciugati rimanemmo nudi, lei tenendomi per mano mi condusse in una stanzetta dicendomi;

– Vedi questa è camera mia, come avrai capito lo stronzo di cui ti parlavo oggi pomeriggio è Tony, quando fui assunta, rimasi affascinata da lui, ricco importante e con una grande esperienza, non ci mise molto a farmi cadere hai suoi piedi, pendevo letteralmente dalle sue labbra, facevo tutto quello che voleva, mi vestivo come piaceva a lui e come voleva lui, non hai idea di quante volte mi ha presa in ufficio, quando poi sono arrivate le altre ragazze ha iniziato a fare lo scemo anche con loro, non dicevo nulla ma ci stavo male.
Poi il contentino mi ha fatto venire ha vivere a casa sua pensavo che mi amasse invece come vedi, sono solo la sua tuttofare, e quando non ha di meglio mi da una ripassata.
Ma da domani le cose cambieranno, ho si decide a cambiare modi di fare o me ne vado e lo mando a fare in culo.

– Be è difficile dirti qualunque cosa, solo sono contento che sia riuscita a riprenderti la vita, sappi solo che se posso aiutarti non farti scrupoli e conta su di me.

– Ti chiedo ancora un favore, visto che di là ormai sono fuori combattimento, questa notte dormi con me.

Ci mettemmo nudi nel suo letto singolo, lei si abbraccio a me e in breve fu vinta dal sonno, io non chiusi occhio ripensai a tutta la serata trascorsa, amavo profondamente Arianna e mi aveva fatto divertire ed eccitare, e nello stesso tempo ero abbracciato ad una splendida ragazza che non solo mi aveva fatto godere tantissimo ma in quel momento mi faceva una grande tenerezza.

La mattina dopo Annalisa mi sveglio regalandomi uno splendido bacio ed un sorriso, ci alzammo entrambi nudi e andammo in cucina a fare colazione, evidentemente il profumo del caffè richiamo tutto quanti, sembravamo una comune di nudisti, i quattro stavano ancora smaltendo i fumi della sbornia, io e Arianna lasciammo casa di Tony mentre lui e Annalisa cercavano di chiarirsi, Antoine docciato insieme a Monica (sicuramente sotto la doccia si fecero un’altra scopate) riprese il suo ruolo, accompagnato da Monica rientrata anch’essa nel suo ruolo, di assistente.
E’ la prima volta che scrivo un racconto sarei felice di ricevere commenti e critiche
max.tatoo65@gmail.com

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