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Racconti Cuckold

complice di una coppia di amici

By 19 Agosto 2009Dicembre 16th, 2019No Comments

All’epoca dei fatti ero uno studente uniersitario che per guadagnare qualche extra facevo dei lavoretti di impaginazione e grafica al pc.
Tramite una mia prof conobbi una coppia, che in futuro sarebbero diventati colleghi, più matura di me, i quali si avvalsero delle mie capacità informatiche. Nacque subito una stima reciproca e una simpatia tanto che alla fine di extra ne feci pochi perch&egrave io insegnavo loro qualcosa sul pc e loro mi davano dritte sul lavoro.
lei simpatica ma culona e tettona un po’ formosa ma con un bel viso, lui uomo longilineo piacente.
un giorno rimanemmo io e lui soli presi dai dannamenti del lavoro, ma giunti ad una pausa ci mettemmo a parlare del più e del meno e data la confidenza che c’era mi confessò della simpatia che sua moglie provava per me…che dalla malizia che metteva in mostra tutto sembrava tutto fuor che simpatia.
Indagai incuriosito e venne fuori una fantasia che si dicevano spesso loro due a letto, lei presa da uno sconosciuto che iniziasse ad importunarla in autobus per poi possederla con forza.
Mi sentii eccitato e gli dissi che se per lui andasse bene io avrei fatto la parte dello sconosciuto, che tanto sconosciuto non ero, ma forse l’avrebbe in qualche maniera soddisfatta.
Lui mi disse che ci avrebbe pensato e che mi avrebbe fatto sapere.
Il giorno dopo mi chiamò e mi dettò le condizioni del gioco:
1) mi sarei dovuto appostare dentro il bus che tutti i giorni la riporta a casa
2) avrei dovuto fare il porco già in autobus
3) avrei dovuto possederla con forza e decisione quasi senza rispetto
4) avrei dovuto farlo senza preservativo e venendole dentro
5) avrei dovuto mandargli una mail per raccontargli tutto perch&egrave conoscendo sua moglie non gli avrebbe detto nulla

Accettai senza pensarci, il gioco era eccitante e carino, così mi organizzai e per qualche giorno studiai le mosse di lei per essere certo di prendere lo stesso autobus dalla stessa fermata senza farmi scoprire

Il giorno fatidico arrivò e ora di seguito vi scrivo quello che scrissi al mio amico per mail.

“l’autobus &egrave affollato, io sono dietro tua moglie, la calca, il sudore e l’odore di tua moglie invade le mie narici, la chimica fa il resto.
il mio cazzo si ingrossa dentro i pantaloni e la voglia di sesso mi invade e inizio a strusciarmi al culo di tua moglie
lei rimane come impietrita dalla sorpresa
ma la calca, la sorpresa, e la curiosità la fanno star immobile
sente il cazzo dietro di lei che si struscia sul suo culone
le mie mani le cingono i fianchi, come a non farla scappare
lei si sente ormai mia preda
sente il mio cazzo grosso e vigoroso e lo immagina dentro di se
istintivamente allarga leggermente le gambe e avanza il busto come ad offrirmi il suo culo
la fantasia di tua moglie la invade…sogna membri di ogni forma e dimenzione che le roteano attorno, li sente in ogni suo buco
l’autobus corre verso il capolinea e piano piano si svuota, ma noi due rimaniamo attaccati come due calamite
il mio movimento si fa più ritmico e deciso, come a scoparla senza ritegno
lei &egrave bagnata, gronda, vuole solo una cosa, il mio cazzo
oramai la fermata di tua moglie &egrave passata da tempo
rimane solo il capolinea.
l’autobus si ferma
la prendo per mano, lei non ha difese, mi segue come un automa
in testa ha solo cazzi, ma li vorrebbe altrove
la porto verso un boschetto vicino alla fermata dell’autobus
lei mi guarda
mi sbottono e tiro fuori la verga calda dura e pulsante tua moglie continua a guardarla
io le ammollo un ceffone e le dico “troia succhiami il cazzo”
dolorante al volto si china e inizia a soddisfare il suo aguzzino
sente che le spingo il mio membro sempre più dentro la sua bocca, quasi a farla vomitare, tanto &egrave grosso e voglioso
lei scorre sull’asta mentre con la lingua mi stuzzica la cappella
sono sempre più eccitato
le prendo i capelli per darle un ritmo forsennato
lei sente il dolore dei capelli, ma allo stesso tempo asseconda i miei movimenti, i miei voleri non ha tempo nemmeno di deglutire, la sua bava scola fuori dalla bocca, rendendo più bagnato il mio cazzo.
la faccio alzare, le scopro il seno, le tiro giù i calzoncini e li butto distante
poi la obbligo ad appoggiare le mani ad un albero e tenendola a pecorina indirizzo il mio cazzo verso la sua fica grondante, sposto solo il perizzoma e la penetro con un colpo unico, deciso
lei ha un lamento
poi inizio a muovermi ritmicamente, con forza e decisione; lei dal lamento passa al piacere, quasi urla, presa sotto i colpi di un cazzo possente
glielo tolgo dalla fica ben umido e appoggio il cazzo al buco del culo.
lei protesta “no nel culo no, non l’ho mai fatto”
ma, non l’ascolto, sono eccitato perch&egrave lo sento stretto e
spingo con forza per vincere la restistenza e piano piano e con fatica lo faccio entrare..
lei urla di dolore ma io me ne infischio, oramai &egrave dentro, mi muovo con decisione e forza, lei soffre dal dolore, urla, mi prega di smettere, ma io aumento il ritmo, sento il culo cedere sotto ogni colpo
lei sente piano piano scemare il dolore e si sente pervadere dal piacere, dai lamenti passa ai mugolii di piacere fino a muoversi ritmicamente per prenderlo tutto nel culo.
comincio a schiaffeggiarla sulle natiche, con forza e violenza mentre continuo con ritmo forsennato a scoparle il culo
lei a questo punto mi incita a scoparle il culo con forza, le sta piacendo
sento il piacere che sta arrivando, lo tolgo dal culo e lo infilo nella fica fradicia di umori, altri tre colpi decisi poi mi infilo fino in fondo ed eiaculo tre caldi fiotti pieni di sperma che invadono la fica di tua moglie
lo tolgo dalla fica e ancora duro glielo infilo in bocca esortandola con un “puliscilo troia”
lei lo prende in bocca con ardore e passione lo bacia come per ringraziarlo della scopata lo ripulisce dallo sperma e dai suoi umori di fica calda e vogliosa.
lo rimetto dentro le mutande e lasciandola seminuda a pecorina la saluto “a domani puttana” e me ne vado scomparendo”

La coppia di amici la rividi in situazioni piccanti per altri 4 volte, poi smettemo perch&egrave io ero sotto esame e loro ebbero un problema familiare, poi il lavoro ci allontanò.

A distanza di 5 anni il destino ha voluto che io e lei si lavori nella stessa azienda e, dopo i primi sguardi imbarazzati che ci siamo scambiati, abbiamo cominciato a parlarci…ma da gli ultimi colloqui mi sa che a presto parleremo meno e quaglieremo di più. Questo ha fatto si che mi ritornasse in mente l’esperienza vissuta che vi ho voluto raccontare.

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