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Racconti Cuckold

Doppio Cornuto

By 2 Febbraio 2011Dicembre 16th, 2019No Comments

La mia storia di cornuto è piuttosto banale ed accade in vacanza, in un villaggio turistico sul mare. Molti dei frequentatori, come me e mia moglie, tornano lì ogni anno, il mare è bello, la vita è tranquilla e non costa molto. Giulia, mia moglie, ha stretto anche amicizie che si rinnovano ogni estate, ormai da sei anni (ora io ho 36 aqnni e 34 lei). I nostri amici del villaggio, hanno più o meno la nostra età, tranne Ugo e Federica che ne hanno cinque o sei in meno. E si vede. Nel senso che Federica vuole sempre andare a ballare, mentre le altre ragazze preferiscono una partita di carte o bere una birra al bar. Federica e Giulia fisicamente si somigliano, a parte gli otto anni di differenza, ed hanno entrambe un bel fisico asciutto con un culo da urlo, lunghe gambe ben tornite ed un viso da fata turkina Giulia e da sporcacciona Federica. Quest’estate Federica indossava un costume piuttosto ridotto, un tanga che si infilava tra le chiappe, mettendo in risalto il suo culo sodo e presuntuoso.  

Una mattina ero seduto ad un tavolo del bar e leggevo il giornale, quando è arrivata Federica che mi ha salutato e si è infilata nel bar a comprare qualcosa. Quando ne è uscita è ripassata di fianco a me e, proprio a pochi metri davanti a me, le cade una banconota a terra. Si ferma per raccogliere e, invece di piegarsi sulle ginocchia, si china piegandosi sulle anche, con le ginocchia tese. Uno splendore, il culo illuminato dal sole, il filo interdentale che passa sul buco del culo, poi scende e tra le grandi labbra si congiunge al resto del costume. Una visione mistica che non mi abbandonò per tutto il giorno.

 

Poco prima di cena, decido che Ugo non può che essere d’accordo: meglio che la trombi io, piuttosto che un’altro. E così, dopo cena, mi allontano di soppiatto e la seguo, da solo, in discoteca. Tutti ragazzi e ragazze molto giovani e molto svestiti. Mi sale la pressione e con la pressione anche ….  avete capito, no? La cerco al bar, sulla pista, ai tavoli, perfino alla toilette, ma senza successo! Dove cazzo è finita Federica? Ma ecco, la vedo, sta attraversando la pista velocemente, la seguo con gli occhi, poi mi decido e mi avvio. Mi sembra di esserle simpatico, la inviterò a ballare. Ed invece lei non si ferma sulla pista, ma si infila tra due salici piangenti verso la spiaggia. La seguo a distanza, ma senza raggiungerla.

Tutto sommato, mi farebbe comodo se andasse in spiaggia. Potrei tentare un approccio senza avere scomodi testimoni. E lei, Federica, va proprio dritta dritta in spiaggia. Arrivo in spiaggia anche io, ma Federica non c’è. Dove è finita? La cerco con lo sguardo, poi mi avvicino ad un gruppo di scogli. Sento dei rumori. Con il passo del giaguaro che ho imparato da militare, mi avvicino ancora e vedo Federica, china, nella classica posizione di chi sta facendo un succosissimo pompino, su un cazzo che non era quello di Ugo.  

Rimango stordito, ma la scena è fantastica. Lei è una vera artista del pompino e, dai mugolii del fortunato, capisco che anche lui è d’accordo con la mia sensazione. Chi l’avrebbe mai detto, la cara Federica che si è trovata un diversivo. Illuminata dalla luna, posso vederla in tutto il suo splendore e non riesco a staccarmi dalla scena. Nemmeno quando lei, veloce come la luce, se lo sfila dalla bocca e ci si siede sopra. Quel magnifico culo stringeva con passione un cazzo enorme con una furia ammirevole. Metto le mani nei pantaloni e trovo il mio. Enorme, pompato a 3 bar di pressione. Ma cosa faccio qui? Mi dico: torno nel bungalow e scopo Giulia!!

Un fulmine, in meno di tre minuti percorro i cinquecento metri che mi separano dal bungalow. Sto per entrare quando sento, di nuovo, rumori sospetti. Mi affaccio dalla finestra. E’ Giulia che è avvinghiata con Ugo. Si abbracciano si stringono, si baciano e si tastano sopra i vestiti. Una scena molto eccitante per me che ero già molto eccitato. È evidente che se non li disturberà nessuno finiranno a scopare. Giulia è bella come Federica, la scena è eccitante come quella della spiaggia. Stavo per entrare come una furia per mettere a nudo la tresca e fare una strage, ma decido di lasciare che si compromettano un po’ di più, per fermarli prima di diventar cornuto, ma abbastanza avanti per aver la scusa buona per far cornuto Ugo.

Si tastano e si accarezzano l’un l’altro, è evidente che ognuno dei due sta aspettando il segnale per affondare senza rischiare uno spiacevole rifiuto. Guardo le sue lunghe gambe ambrate, si muovono per intercettare le mani di lui. Ed è Giulia che si scopre, mettendogli la mano sulla patta. Chi se lo aspettava! Giulia la santarellina stringe, seppure sopra i pantaloni, il cazzo di lui tra le dita. Critica con veemenza gli amici che tradiscono il partner e poi afferra con decisione un cazzo che non è di suo marito. Così riservata ed invece è lei che gli apre la porta. Lui la imita e le mette le mani sulle tette. Mani ansiose, strizzano, stringono, tirano, accarezzano e poi strappano il reggiseno. Penso, tra me e me, che ora lei lo uccide.

Lei, invece, allarga le braccia perché lui possa sfilarle comodamente il reggiseno e poi, con una mossa rapida, gli tira giù calzoncini e mutande in un colpo solo. Uhù! E chi se lo aspettava? Sono stupefatto! Mi chiedo se sia mia moglie. Noto, però, che Ugo ha un bell’oggettino in tiro. Non distinguo molto bene, non saprei dire sulle dimensioni, ma Giulia apprezza molto con un leggero ululato da vera assatanata. Lo tiene in mano mentre lo bacia con voluttà. Poi, senza che lui le dica nulla, si abbassa e prende a succhiargli il cazzo.  Sono ancora più stupito. E incuriosito. Da un po’ di tempo, noi solo posizione del missionario, niente orale.  

Voglio veder dove vogliono arrivare. Poi lui, la fa alzare, la prende tra le sue braccia  e la deposita sul letto. Lei si lascia depositare e poi gli dice: “Entra dentro di me, presto….. prendimi…prendimi…..”. Lui non si fa pregare. Le alza le gambe, la piega come un panino, si appoggia  su di lei e le infila l’uccello nella figa.

Ho l’uccello di nuovo a 3 bar di pressione, mentre osservo mia moglie che mi sta incoronando cornuto. Distratto per un attimo e…….. sono nel club dei cornuti. È inutile, ormai, interrompere proprio ora la scopata. È uno spettacolo straordinario. E poi, come sa bene per avver vissuto questa stessa situazione, è eccitante da morire!

 

Ansimano entrambi, e mia moglie ha ancora fiato per magnificare le doti del suo amante. “Hai un cazzo enorme e durissimo, un cazzo d’oro. Prendimi, prendimi … sfondami ……  dammi tutto ….. riempimi di sperma calda e profumata!!!”. Ugo ansima come una locomotiva e spinge come un toro ma non cede, resiste. Meno male, almeno lo spettacolo continua. Mi accarezzo il mio uccello. Era il mio orgoglio, ma ora …… .è lì, barzotto, un po’ intimidito.  Giulia denuncia almeno tre orgasmi con gridolini inequivocabili e poi anche con affermazioni chiare e stentoree. Sono sopraffatto dallo stupore. E, forse, per continuare a stupirmi, al terzo orgasmo, Giulia si sfila l’uccello dalla figa e si mette a quattro zampe e gli ordina: “Sfondami il culo stallone! È da tanto che aspetto di essere soddisfatta così profondamente!!!!”.

Basta, questo non doveva farlo. A me non ha permesso nemmeno di mettere un dito … nel suo culo!!! Ora entro e faccio un macello! Ma lo spettacolo è troppo eccitante per metter fine. Ugo si avvicina da dietro, l’uccello in fiamme (presumo, non sono sicuro), allarga le chiappette che io amo tanto, appoggia l’uccello sul punto giusto e, con un colpo di reni, entra.

Giulia lancia un urlo di dolore, presumo.  Invece no. Gli urla di continuare così, di sfondarle il culo, di sfondare tutto. E lui non si fa pregare. Su e giù, su e giù. Lei gode come una indemoniata, anzi, come una vera zoccola. Lui sembra uno stantuffo rotto ed io sono eccitatissimo ed ho dimenticato di irrompere sulla scena. E poi perché rovinare a me lo spettacolo e a loro la festa? Tanto ormai sono cornuto.

Ho aspettato che Ugo si rivestisse ed uscisse e sono entrato in casa. Giulia, senza forze, faceva finta di dormire. Mi spoglio nudo e mi stendo al suo fianco. Giulia era ancora senza mutande. Le passo la mano tra le cosce. In altri tempi avrebbe reagito immediatamente aprendo le gambe. Continua a fingere di dormire. E’ stanca, non ha voglia di scopare anche con me. È ancora calda dell’amplesso. Sulla sua pelle sento l’odore di Ugo. So che Giulia dopo aver fatto l’amore le piace tenersi lo sperma dentro finché le è possibile. Ora, nel culo, halo sperma di Ugo. Mi piacerebbe leccarle il suo nobile buchino e sentire il sapore dello sperma di Ugo, ma non mi lascia avvicinare. Tiene le gambe strette, non vuole privarsi del suo intimo trofeo.  Poi mi prende la testa tra le braccia.

Un suo capezzolo mi finisce vicino alla bocca. Mi dice: “sono stanca morta, amore, …… sta buono …….. ti prego, dormi”. Ma io insisto. Voglio scoparla anche io. Allora lei mi prende il cazzo in un mano e dolcemente, mentre mi canta una nenia, mi masturba lentamente. Non mi lascia avvicinare alla sua figa nemmeno con la mano. Mi piace da morire. Le succhio il capezzolo. Voglio scoparla ed allora le dico: ti ho visto scopare con Ugo. Si blocca per qualche interminabile secondo. Poi riprende e sussurra: “ma cosa dici, amore mio?”

“Ti ho vista, un attimo fa, qui in questo letto, ero alla finestra, avete scopato di brutto”

Senza smettere di masturbarmi lentissima “Mi hai vista? Allora avrai visto che non ero affatto contenta. E’ un animale, un vero bruto. Ho dovuto cedere per non litigare con Federica”

“Non mi sembravi così dispiaciuta. Sei venuta tre volte…..”

“Ma no, amore, ho finto tre volte, per farlo finire in fretta”

“Te lo sei fatto mettere nel culo…..”

“È vero, non volevo, …… era come un animale ….. praticamente mi ha violentato….. ho resistito per non rovinare l’amicizia con Federica” e intanto continuava a masturbarmi

“A me è piaciuto molto vederti scopare con Ugo” dissi e sparsi il mio sperma sulle sue gambe.

“Ti è piaciuto? Davvero? A me no! Mi ha fatto tanto male. È stato doloroso fisicamente e moralmente. Ha fatto a pezzi la mia dignità. Mi sono sentita una puttana! Ma, per farti contento, amor mio, lo scoperò ancora”

“Si – le dissi – fallo ancora per amor mio”

“Va bene, come vuoi tu. Sappi, però, che se scopo con lui, non scopo con te. Non voglio distruggere anche la tua dignità di uomo ed obbligarti ad entrare dove altri entrano”

“Non te lo chiederò più se, come stasera, avrai cura del mio cazzo ferito”

Mi addormentai felice al suo fianco

Eravamo tutti e due soddisfatti, tutti e tre, se mettevo in conto anche Ugo, tutti e cinque, se mettevo in conto Federica ed il suo amico.

Da quella sera Giulia sa che io so e sa che apprezzo. Federica per tutta la vacanza ha continuato ad andare a ballare con il suo giovanotto e poi in spiaggia a trovar pace. Ugo, libero di Federica, va in Bungalow da Giulia che lo aspetta. Anche io lo aspetto e mi godo lo spettacolo di Ugo e Giulia dalla finestra. Sono davvero scatenati. Giulia sa che io li osservo dalla finestra e scopa con più tranquillità e maggior soddisfazione. Ugo non sospetta nulla di Federica né di me. E quando hanno finito, mi stendo al fianco di Giulia, le prendo un capezzolo in bocca, lei mi masturba dolcemente e ci addormentiamo.

 Marco Benelli

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