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Racconti CuckoldTrio

E’ l’occasione che fa la moglie vacca

By 24 Gennaio 2019Dicembre 16th, 2019No Comments

Lorena e io siamo sposati da qualche anno, una vita soddisfacente su tutto, o quasi. Per anni mi sono convinto che anche se tante cose piccanti a letto mancavano fosse normale o giusto così. Qualcosa in me si ribellava. Se provavo ad affrontare il discorso con lei, mi rispondeva che sono un porco e che penso sempre al sesso, quando ovviamente non è così.
Mi piace come a tutti, e dare sfogo ai propri desideri e alla propria libido è importante. Solo che non vale la pena insistere se una donna non lo capisce neanche per amore tuo. Educazione bacchettona del cazzo: a forza di non fare le troie in giro non fanno le maiale neanche con chi hanno sposato. E qui iniziano i problemi.

Sì, perché come tanti in momenti di solitudine ricerco dei porno di vario genere, anzi, più sono esperienze diverse e più le osservo, voglio perlomeno vedere tutta la varietà della goduria possibile. Solo che una volta sborrato so che non avrei avuto da mia moglie mai nemmeno una sorpresa erotica in vita mia, neanche una volta tornato da lavoro il giorno del mio compleanno, figuriamoci una volta a settimana. Eppure a letto, quando ci andiamo, le cose funzionano. Non si fa tutto, ci sono voluti anni per un pompino con ingoio e sono oggi rarissimi, ma almeno accade. Certo se mi si “sbloccasse la moglie”… e alla fine è successo.

Un giorno ce ne stavamo a centinaia di km da casa, avevamo affittato una stanza b&b vicino ad una spiaggia alle Canarie. Arturo, il proprietario, era una persona tranquilla, un po’ alto, capelli grigi, ben messo, con moglie e figli. Una bella famigliola che ci ospitava. In quei giorni andammo in spiaggia, lui ci spiegò che il giorno dopo se avessimo avuto bisogno ci sarebbe stato solo lui perché moglie e figli andavano in Spagna a trovare parenti. Nessun problema ovviamente. Quel giorno lo salutammo per andare in spiaggia, solo che dovemmo tornare indietro dopo mezz’ora perché avevamo dimenticato le il portafogli sul comodino. Una volta di ritorno io e Lorena entriamo e sentiamo dei rumori inequivocabili: una ragazza stava gemendo in modo molto caldo ed erotico, per di più parlando in spagnolo. Mia moglie buttò gli occhi di fuori e mi disse di fare veloce. Capimmo che non poteva essere la sposa di lui perché era partita di prima mattina, quindi chissà con chi si stava divertendo. Presi il portafoglio, ridacchiando uscimmo e partimmo per la spiaggia.

Al mare parlammo spesso di quel signore che ora chiamavamo “porco” e “puttaniere” divertendoci ed eccitandoci anche abbastanza. Dissi a mia moglie “non è che poi si viene a scopare anche te se ti lascio a dormire la mattina e io esco a fare una passeggiata?”. Mia moglie ridendo fece la porca lasciando intendere che non le dispiacerebbe. “Che maiala” dissi “in vacanza sei zoccola eh, non ti conosce nessuno”. “Già”, disse lei “non mi conosce nessuno”.. e mi guardò palpandosi una tetta.
Capitava di provocarci così ogni tanto ma mai in una situazione simile… le dissi “scommetto che sei tutta bagnata là sotto”. Lei rispose “perché non controlli?”. Senza che ci vedessero la toccai ed era effettivamente bagnata, mi disse all’orecchio “vorrei scopare qui subito”. Io le dissi “ho un’idea”, e la portai in acqua. Lì le feci sentire il mio cazzone durissimo sotto il costume che lei afferrò, poi si strusciò come un animale. “Basta, basta adesso” disse. Era caldissima. La giornata prometteva bene.

Dopo quel momento di libidine però ritorno un po’ troppo in sé, e quando tornammo la sera tardi dopo cena la casa era vuota. Lei non parlava più di quell’argomento e dopo aver chiacchierato del più e del meno si spogliò per infilarsi a letto con me. Lì tornai alla carica accarezzandole tra le cosce.. aveva un po’ sonno ma un po’ di voglia le era rimasta. Le dissi “allora non è possibile che quest’uomo che non ha la moglie qui tromba più di me che la moglie ce l’ho qua vicino”. Al sentire queste parole si scatenò e iniziò a baciarmi con la lingua con passione. Dopo un po’ mi salì sopra per farsi mettere il mio arnese nella fessa calda bagnata di umori. Fu bello, lei cavalcava ad occhi chiusi tenendosi con un braccio sul muro…
All’improvviso sentimmo il portone aprirsi, era il proprietario che rientrava. Ci immobilizzammo un attimo, colti di sopresa. Le sussurai “Dai… continuiamo”… e siccome non ripartiva le dissi “altrimenti pensa che tromba solo lui in questa casa?”. Lei sorrise e continuò a muoversi come una porca, anche se rimase in silenzio per non farsi sentire dal proprietario. Lo sentimmo andare in camera sua. Dissi a mia moglie “Dai che ti prendo da dietro”. Lei si mise a pecora e io fui eccitatissimo, pensai a che cosa avrebbe provato Arturo nel vedere il suo culo grande e tondo offerto a pecora, quindi lo spinsi dentro piano fino in fondo. Iniziai a pompare e dissi a mia moglie “allora non ti piace..? Fammelo sentire”. Lei iniziò a gemere piano.. Io le dissi “dai forza che se Arturo ci sente capisce che non tromba solo lui”… Sentivo mia moglie prendere ritmo e voglia gradualmente.. le diedi uno schiaffo sul culo! Lei ansimò un po’ più forte, allora io feci sentire dei bei grugniti da porco schiaffeggiando il culo, lei mi seguì con gemiti da puttana, mi esplodeva il cazzo perché mi guardava sorridendo facendomi capire che le eccitava farsi sentire dall’uomo nell’altra stanza.. Vedendola così porca durai ancora poco, le dissi alzando la voce “Porca! Ti piacerebbe farti guardare anche da quello e magari anche il cazzo in bocca!!!” Detto questo sborrai come un porco in calore nella sua figa allargata e grondante di umori. Lei muoveva il culo avanti e indietro, io mi sfilai piano, le dissi “Adesso ti sdrai”. Volevo assolutamente che venisse. E fu davvero da porci..

Le dissi all’orecchio mentre toccavo sia fica che tette un sacco di porcate del tipo “ecco adesso tu sei qua con me e lui è di là mentre si fa una sega e pensa a te che godi come una vacca… ti piace? Lo sai che vorrebbe venire qua a mettertelo in bocca e anche in tutti gli altri buchi?” Lei si muoveva come una laida troia in cerca di un orgasmo esplosivo e mi rispondeva continuamente di sì. “E lo sai” dissi “che quando godi devi farlo sentire come la più troia delle puttane per godere come una cagna e far godere anche lui?” “Sì…” “E anche io me ne vengo di nuovo, ti sborro addosso perché penso a te con il suo cazzo e con il mio che fai la puttana, capito? Vacca..” “Sì.. leccami la faccia!!” mi disse.. quando succede vuol dire che è proprio partita come una troia… io accelerai il ritmo la leccai in faccia, le sputai anche addosso mentre lei iniziava a godere in un delirio di gemiti assurdi… Sul momento più intenso le dissi ad alta voce “Dillo che vuoi fare la puttana con due cazzi!” Lei: “Sì sbavami e sborrami porco, sono la puttana che vuole due cazzi!” Gridò molte volte come nei migliori dei film porno e io sborrai anche l’anima… poi lentamente si accasciò sorridente. Il giochino le era piaciuto.. e sicuramente era piaciuto anche ad Arturo.

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La mattina dopo ci alzammo con calma. Andammo in sala da pranzo, c’era Arturo che ci aveva preparato la colazione. Eravamo un po’ imbarazzati dopo la nottata di sesso, sicuri di essere stati sentiti da lui. Lui era cordiale e tranquillo come sempre, anche se mi sembrava che avesse sul viso un sorrisetto che nascondeva a fatica. Parlammo del più e del meno mentre mangiavamo, le spiagge, il sole, la vacanza.. lui sapeva anche un po’ di italiano, noi un po’ di spagnolo. Pensai alla notte di ieri, a come fossero lontane in quel momento le fantasie che facemmo su di lui. Quasi mi venne da sorridere. Arturo ci saluto e si alzò per andare in camera. Però notai una cosa. Aveva lasciato la porta aperta, e non penso fosse casuale: nello specchio del corridoio si rifletteva la sua immagine mentre si spogliava. Mia moglie non se n’era accorta. Io glielo feci notare. “Ehi” le dissi “guarda là che ti perdi!”. Arturo era di spalle, si spogliò completamente mettendo in forma un fisico tonico e desiderabile. Si girò leggermente di profilo e vedemmo chiaramente la sua proboscide penzolare tra le gambe. Un bel tubo di carne ancora da indurire sovrastato da una piacevole foresta di peli neri che prometteva chissà quale meraviglia una volta rizzato per bene. La massa di quel pene aveva incuriosito anche me, sembrava molto bello. A mia moglie Lorena le mancò il respiro dall’imbarazzo.. poi lui si mise l’accappatoio, uscì dalla stanza e andò in bagno. Io e mia moglie facemmo degli apprezzamenti che iniziarono a far scorrere gli ormoni della libido nel sangue, anche se al momento eravamo più divertiti che eccitati. Mi balenarono mille pensieri in testa.. ma al momento attesi che mia moglie si preparò per la spiaggia.

Quando fummo in spiaggia dissi a Lorena “Hai visto che roba? Sarà contenta la sua amante. Scommetto che se la porta a casa anche oggi”. “Già, ce l’ha grosso anche da moscio!” disse lei. “Chissà com’è in erezione? 18 sicuri ma soprattutto grosso.. magari più del mio?” “Più grosso del tuo, ahia, che dolore!” disse lei. Io risposi “Guarda il mio non è mica tra i più grossi, pensa che goduria per le donne”… “Porco.. ” disse lei. Io le dissi, accarezzandole il corpo seminudo al sole “Senti.. stasera ti vesti e trucchi da porcella per uscire che voglio fare il bis?” “Molto volentieri..”. disse lei da dietro gli occhiali da sole.

Passammo una bella giornata sull’isola. Quando tornammo in casa, eravamo da soli. Io le dissi: “senti, usciamo a cena, mi raccomando abitino e trucco!”. Lei si preparò. Nel frattempo rientrò Arturo, che salutai. Volle entrare in bagno, ma era occupato da mia moglie. Sorrise. Io le dissi “ah, le mujeres…” Lui ridacchio, disse che non fa nulla. Poi Lorena uscì e la visione improvvisa di lei fu spettacolare: vestitino nero fino quasi alla chiappa, cosce fuori, sandalini neri col tacco, lucidalabbra, orecchini grandi, capelli sciolti fino alle spalle e scollatura generosa. Lei sorrise imbarazzata: sembrava proprio una troietta. Diedi un’occhiata ai pantaloni della tuta di Arturo: si stava gonfiando. Ed era difficile nasconderlo, quindi sorrise imbarazzato e si infilò nel bagno. Dissi a mia moglie: “Hai visto?” Lei fece “cosa?” “Eh..” dissi “l’amichetto di Arturo ha apprezzato il tuo look”. Lei disse “Cooosa?! Non me ne sono accorta..” “Peccato…” risposi “è entrato in bagno prima che gli schizzasse fuori dai pantaloni!” Mia moglie non rispose ma quella risposta la eccitò parecchio. Durante la serata fu molto allegra e bevemmo assieme un litro di buon vino bianco. Quando tornammo Arturo non c’era. A me a quel punto venne un’idea perversa.. Andai in bagno e mi sparai una sega, per tenere il mio cazzo floscio.
Poi tornai di là, e complice l’alcool iniziai a buttarla sul letto, le sfilai le mutandine ancora con il vestito addosso e i tacchi, iniziai a baciarla e toccarla sotto come un maiale. Lei ridacchiava e cercò il mio cazzo in tiro. Dopo un po’ mi disse “dai, ora mettimelo dentro”, ma io risposi “no tesoro, stasera durerei troppo poco, ho bevuto troppo” “Fa lo stesso” disse lei “te lo faccio tirare io di nuovo” “Eh ma vedi amore.. stasera ci penso io con mani e lingua, non si alza… Non è che ti va prendermelo in bocca?” Lei, come spesso accadeva mi risponde “no.. lo voglio dentro..”.
Io le dico “Allora tu intanto prova a dirmi porcate mentre ti tocco”. Mia moglie per farmelo alzare andò subito a parare sulle fantasie con Arturo, nel migliore dei modi “Allora porco… ormai ti si rizza solo se pensi a me che succhio quel cazzone?!” “Sìì..”… dissi io. Cazzo, presto ero di nuovo in erezione, quindi lei voleva il cazzo in fica. In quel mentre sentimmo la porta di entrata: Arturo era rientrato. Forse sarà stato l’alcool, ma mi venne un’idea incredibile.

Dissi a Lorena: “ok maialona te lo do tutto ma facciamo un giochino: ora vado a prendere una cosa e ti bendo” “Perché??!” “Hai capito perché..:” Lei mi disse.. tu sei proprio un depravato.. vuoi che lo facciamo mentre penso al cazzo di quel porco….” Ci guardammo per un secondo.. poi lei disse “Ok, va bene. Ma fai in fretta maiale”. “Tu toccati intanto… ” dissi uscendo e richiudendo la porta.
Così misi in azione il mio piano. Il cuore mi batteva all’impazzata: un’emozione tremenda, non sapevo cosa sarebbe successo. Incrociai Arturo che mi fece un cenno con il capo per salutarmi. Presi un foulard appeso in corridoio e lo guardai mettendomi il dito sulle labbra e facendogli cenno di seguirmi in silenzio. Lo condussi davanti alla porta della camera da letto. Gli feci cenno di aspettare. Entrai e richiusi la porta. Con il cuore a mille, iniziai a bendare gli occhi di mia moglie. Lei spalancò le cosce, io entrai. Iniziai pompare per un po’… lei fece qualche gemito di apprezzamento, non sapendo cosa le sarebbe aspettato… Le dissi “ora mettiti a pecora… e quando chiavi voglio sentire che dici Arturo scopami!” “Porco! Lui è qui dai… ” “No, è appena uscito di nuovo tranquilla, ti voglio vacca, oggi mi hai fatto eccitare sempre di più!”.

Lo infilai da dietro, con calma. Iniziai a chiavarla con forza e le dissi “hai sentito che cazzone ha Arturo? Ti piace eh?!” “Ahhh!!” Gridò lei “Sì Arturo continua a chiavarmi!!” Vado avanti per qualche minuto, poi piano piano rallento ed esco da lei “Ferma”, le dico. Lei stupita dice “cosa fai?” Rispondo: “Mi asciugo un attimo il sudore e prendo fiato.. sei troppo porca”.. Lei sorride e sculetta, mentre parlo però apro piano la porta e dico, così entra un po’ d’aria.
Arturo era dietro la porta a cazzo durissimo: e che cazzo. Gli faccio sempre cenno di stare in silenzio e lo faccio entrare. Dico a Lorena “Eccomi.. riprendiamo…” Ricomincio a darci dentro prendendola per i fianchi. Arturo si sega vicino godendosi lo spettacolo e capendo la situazione. La sente gridare “Sbattimi Arturo, sbattimelo fino in fondo!”. Arturo se lo mena vicino al suo viso, a me sembra di scoppiare. A un certo punto le dico “uff.. maledetto alcool aspetta me lo meno un po’ così ritorno duro come Arturo!” Lei ridacchia.. e dopo dieci secondi, faccio cenno ad Arturo di accomodarsi. Non vi dico cosa ho provato in quel momento. Stavo scoppiando: cuore, testa, cazzo, coglioni. Arturo le afferra le chiappe e inizia a inserire la sua verga, quasi 20 cm di cazzo grosso più del mio… “Aaaahhh…. amore ce l’hai grossissimo adesso”. Io non mi tocco nemmeno, rischio di sborrare immediatamente.. la prende sbattendo colpi lenti ma decisi. Lorena grida anche un po’ dolorante ma infoiata e non dimenticherò mai che disse “AAHH! CHE CAZZO HAI STASERA PORCO!! Chiavami!” Arturo se la chiava, giocherella col suo buco del culo, lei sempre più eccitata si succhia il pollice e si lascia andare sbrodolando frasi senza senso. Porca puttana, io non l’ho mai portata a quel punto col mio cazzo..

Voglio che non goda e che non finisca qui, faccio gesto ad Arturo di sfilarsi, lei si lamenta e dice “No! Fammi godere adesso..” Risposi “Sì, ora godrai come non mai in vita tua se farai come dico: dai porca mettiti in ginocchio. Non toglierti la benda però”. Lei esegue, eccitata e curiosa, anche se un po’ scocciata di tutte queste richieste. “Prendimi il cazzo in mano” le avvicino il cazzo alla mano sinistra e inizia e segare. “Ora prendi il cazzo di Arturo in mano”. Lei sorride pensando a quale stupidaggine le facessi afferrare, ma le sue dita tastarono un pezzo di carne caldo, grosso, turgido, tutto per lei. Per pochi secondi fece un’espressione interrogativa, poi fu presa dall’incredulità e infine paralizzata dalle mille sensazioni forti che stava provando. Io fui lì a rassicurarla “Dai, vediamo come te la cavi con due cazzi, visto che sei caldissima. E’ caldissima, vero Arturo?” Lui disse “Ohh. sì.. muy caliente y maravillosa..:” Sentire la sua voce da tipico spagnolo le fece perdere ogni inibizione: ormai eravamo a quel punto e si doveva sperimentare di tutto e di più. Aprì le labbra come in trance e iniziò a segare il cazzo di Arturo e un po’ meno il mio. Io le leccai una tetta. Lei stava diventando eccitata come una troia. La benda era sempre addosso. E ci piaceva così.

Dopo un po’ di apprezzamento manuale alla bestia di Arturo usò la mano con cui mi segava per toccare il corpo di Arturo.. e accarezzarlo… con curiosità, come non faceva con me. Lo toccava e si eccitava. Iniziò a palpargli lo scroto, scorrere la mani lungo l’asta, saggiare la durezza, la consistenza.. e forse pensando a cosa potrebbe farci… “Lorena ora si scopa tutta la notte lo sai?” Lei non rispose. Le avvicinai la cappella alla bocca. Davanti al latin lover spagnolo non fece una piega e lo lecco come una pornostar. Questo mi mandò in bestia e mi eccitò come un porco allo stesso modo. “Sì.. le dissi.. stanotte tu eres una puta senza limiti”. Lei si eccitò brutalmente, si sfilò la benda, guardò dritto Arturo negli occhi e disse “Sfondami porco!” Si sdraiò a gambe aperte con uno sguardo deciso a tutto e voglioso come non mai.. Arturo glielo sbattè in fica, lei stingeva i denti e godeva gemendo a tratti, come un animale che cerca di usare tutte le sue forze per resistere. Lui le cozzava fino in fondo, sbattendo contro l’utero.. ogni volta la sua bocca si spalancava, e alle volte non usciva alcun suono dalla forte sensazione provata… Ora lui cambiò ritmo, le teneva alzata la gamba. Mi fiondai sul mio bellissimo piedino adagiato sul letto per leccarlo, mentre lei guardava estasiata il suo chiavatore e ogni tanto me con dolcezza che leccavo. Era in paradiso. Ma ancora purgatorio e inferno dovevano arrivare…

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Arturo lo faceva scorrere lentamente per tutta la sua lunghezza dando brividi di piacere a mia moglie che mugolava come una troietta alle prese con il primo cazzo. Volevo essere io ora a infilarlo.. presi il suo cazzo, Arturo si fece fare, e lo piantai in fica. Di nuovo.. e di nuovo ancora.
Poi le avvicinai il mio cazzo in bocca.. lei gradì, andammo avanti sempre di più fino a sentire in lei montare un orgasmo. Arturo non si fermò, lei quasi mi azzannò l’uccello, io mi sfilai e le sborrai in faccia mentre lei gridava il suo piacere di un secondo orgasmo. Arturo si sfilò e si piazzò in bocca. Lei lo succhiò come meglio poteva date le dimensioni e la cosa che mi fece indurire il cazzo nuovamente è che vidi che ne voleva ancora. Si toccava sotto la troia. Iniziai a dirle “troia ancora cazzo vuoi!” Lei disse: “oggi sono una troia e con un cazzo così vengo dieci volte”. La frase fu una pugnalata eccitante all’inverosmile. Arturo mi guardò con uno sguardo beffardo indicando il mio uccello, non esattamente grosso come il suo. Montava in me la strana voglia di farmi ridicolizzare da quel maschio che fotteva mia moglie facendola godere fino a renderla schiava del suo cazzo..

Allora leccai le labbra di mia moglie mentre lo stava spompinando. Arturo come niente fosse si stacco da mia moglie, afferrò le teste di entrambi e infiò la sua verga prima nella mia bocca e poi in quella di mia moglie. Lorena era eccitata come una vacca. Le piaceva vedere il suo uomo sottomesso a quel cazzone. Poi lei mi prese per la testa e mi spinse il cazzo più a fondo “Ecco, ora capisci cosa si prova?? Ti piace il cazzo eh? Sei gay?!” Io prendo fiato e le dico “si dice frocio di merda!” Lei ha un lampo negli occhi e sbattendomi la testa sul suo cazzo dice “Frocio cornuto impotente, succhia il cazzone di un vero maschio!!” Ci sentiamo tutti e tre come impazziti: il tempo sembra essersi fermato, tutti i tabù cadono quella notte all’insegna di una goduria intensa, estrema, mai provata prima, alla ricerca del confine dei nostri sensi.

Lorena è entrata nella parte di mia dominatrice e schiava di lui, in una scatola cinese di lussuria senza fine. Mi grida: “Sdraiati e guarda come mi chiava” Io rispondo “Sì padrona!”. Arturo ride eccitato e dice “Siete locos chicos… me gusta..” Si sdraia e mia moglie se lo sbatte in fica cavalcando come una furia, lanciandomi occhiate di sdegno e sorisetti da troia bastarda. Io mi masturbo eccitato, ma lei mi tira un calcio sul cazzo e dice “non ti toccare frocio!” E’ incredibile… sono con gli occhi di fuori per come si sta comportando in preda a una libidine estrema, è fuori controllo e non ha limiti… per lui! La osservo contorcersi dal piacere e sì.. ha un orgasmo e continua lo stesso a cavalcare… riapre gli occhi e, dopo avermi guardato in faccia, mi ordina: “succhiami la tetta, porco!”. Lei riprende a muoversi velocemente, Arturo sta per scoppiare. Lei ansima e geme, gode ancora, urla “sono una vacca in calore riempimi così Arturo!!!” Arturo sborra a piena pressione, le esce dalla figa con ancora il suo cazzo dentro che sbatte fino alle palle, lei si sfila e si rimette a succhiarlo mentre senza che nemmeno me lo aspettassi gira il culo verso la mia faccia e me la sbatte in faccia. Lecco la sua figa, il culo mi soffoca, lei spompa Arturo mentre mi ingoio la sborra del cazzo che fatto impazzire mia moglie, sono duro, e non mi posso toccare. Tutto questo mi eccita come non mai in vita mia.

Arturo è presto pronto, mentre glielo succhia le dice cose come “tu eres bonita y loca, maldita”.. mia moglie ha ondate di eccitazione ad ogni frase, riversandomi succhi libidinosi nella mia gola.
Poi si alza, scende dal letto, e decide di fare una bella mostra di sè ai suoi due uomini. Si muove sensuale, civettando, toccandosi, succhiandosi un dito, provocando… Io e Arturo ci guardiamo stupiti ed eccitatissimi e continuiamo a goderci lo spettacolo.. Lei invita me a ballare, mi accarezza, mi spinge delicatamente sul pavimento fino a sdraiarmi. Poi va da Arturo, si mettono sopra di me, li guardo da sotto. E’ un delirio assoluto. Lei mi fissa mentre alza una coscia e si infila ancora il cazzo duro e grosso di Arturo.. E’ impressionante vedere quanto sia aperta e lo spettacolo della monta in piedi mi fa morire in un modo assurdo. Il massimo è stato quando lei, essendo ben più bassa di lui, decide di mettere un piede sul mio corpo. Una sensazione che se un uomo non prova non può capire quanto è micidiale e fuori di testa.

Lei gode, testa e chioma all’indietro, e ancora la figa le pulsa vogliosa di cazzo. Arturo allora la fa adagiare sul mio corpo: prima il culo sul mio bacino, lei esegue incuriosita, fino a restare con un appoggio delle sue braccia. Glielo sbatte così, sopra di me, cose se io fossi un materasso sul pavimento.. la sento eccitatissima, e io con lei… Lui dopo un po’ le dice “a cuatro patas”. Lei ha un attimo di smarrimento. Le dico “A pecora!”. Lei si gira immediatamente. Ci guardiamo in faccia, io sdraiato sotto di lei. Non dimenticherò mai il sorriso da troia navigata che mi ha fatto e lo sguardo perso nel cielo quando Arturo glielo infilò da dietro lentamente, fino in fondo. Continua a scoparla, io dico: “Troia godi ancora! Ancora di più!” “Sì cazzo ah! Ahh!!” Non capisce più nulla, gode ancora, le metto due dita in gola che succhia ad occhi chiusi mentre Arturo con un lungo gemito le riversa altra sborra nella figa aperta come una voragine… Apre gli occhi come indemoniata, ancora lussuriosa. Mi guarda ansimando. Arturo si sfila e inizia a menarselo, anche la sua voglia di lei non ha mai fine.

Lorena continua a fissarmi con uno sguardo assassino, la bocca semiaperta. Si scosta da me e si abbassa sul mio cazzo. Entro in fica che non la riconosco più, un lago caldissimo in cui ci sguazzo come un pesce,, mentre sborro dall’eccitazione non posso fare a meno di dirle “ti ha squartata.. aperta per sempre..” Lei quasi non mi sente, continua a muoversi sul mio cazzo anche se è ammosciato, si struscia lavandomi e presto riprende vigore quel che basta per non sgusciare via dalla figa oscenamente aperta… Si gira verso Arturo, sporgendo il culo in fuori guardandolo come una troia. Tutti capiamo benissimo e io sbianco in volto. Il culo che a me non ha mai dato è preso da due dita di Arturo, che non trovano resistenza alcuna nel canale, lei mi guarda con una faccia divertita in preda al piacere, poi Arturo le si piazza dietro e punta la cappella nel buco. Una smorfia da parte sua, secondo tentativo. Sembra tutto così naturale.. Ancora la cappella, entra la punta, un colpo in più, lei sgrana gli occhi, poi di nuovo una smorfia, si spinge verso il suo cazzo che entra lentamente.. non ho più sborra nei coglioni forse altrimenti avrei sborrato anche l’anima. Inesorabilmente scende, fino a metà, lento, poi risale, e di nuovo più a fondo e rapidamente, finché capisco che anche il culo di mia moglie è divenuto una galleria del vento per il piacere di Arturo che grunisce e ci va sentire dei versi da gorilla in calore. Lei non è da meno e mi dà anche uno schiaffetto sulla faccia. Me lo fa indurire, così me ne dà altri, ho il cazzo duro in fica e il culo è trapanato da Arturo che ora la fotte senza pietà, è un piacere che monta al limite più estremo a tutti e tre, inizio anch’io a gridare dando a mia moglie della zoccola rotta in culo, lei in preda agli spasmi mi grida “Frocio cornuto, dopo tocca a te, sììì nel culo mi piaceee, il suo cazzo mi piace da moriiireeeee!!” E con delle grida da svegliare il vicinato, come animali, tutti sudati, all’unisono esplodiamo nell’apice del piacere, mia moglie farcita di sborra calda nel culo da Arturo e da me in fica, lei scossa da tremiti in tutto il corpo mentre le manca l’aria dalla potenza dell’orgasmo che la sconvolge…

Rallentiamo.. ci accasciamo… ci sfiliamo, come ubriachi, come zombie raggiungiamo il letto.. e come in preda a una sbornia colossale ci addormentiamo..

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