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Racconti Cuckold

Finalmente succede anche a me!!!

By 29 Agosto 2011Dicembre 16th, 2019No Comments

 “Ciao, stasera finisco più tardi e poi già che ci sono esco a cena con Laura e Giulia, ti spiace?”

 

No che non mi spiace, perché so che non esci a cena con le tue due amiche ma che, finalmente, tanta attesa e pazienza hanno dato il loro frutto, Alberto, dopo due mesi di corte spietata e serrata ti ha fatto cedere e stasera vi incontrate.

 

L’unica cosa che non sai è che Alberto e io siamo d’accordo, che abbiamo orchestrato tutto per un unico fine, farti cedere e vedere cosa succede con questa uscita tra voi.

 

Io e Alberto ci siamo incontrati su uno di quei siti dove i mariti “mostrano” le proprie donne e dopo qualche scambio di mail siamo diventati amici, mi ha convinto con le sue idee a provare almeno una volta per vedere cosa sarebbe successo e così è stato, ha cominciato a puntarti, tutto partito da un sms, un unico insignificante sms.

 

Adesso sono qui, in questo locale scelto da Alberto dove mi ha trovato un posto dove è possibile vedere tutto senza essere notati, Tu sei li che sorseggi un mojto e lo aspetti, sei vestita come quando sei uscita stamattina anche se, so che nella borsetta hai messo un completino di pizzo nero e le autoreggenti e, “sbirciando” meglio, mi sa proprio che almeno le autoreggenti le hai indossate.

 

 

 

Eccolo che arriva, viene diretto verso di te e ti saluta, ti riempie di complimenti che sono una parte di quelli che ti ha fatto finora, prima via sms poi via mail e via chat e poi al cellulare. Si siede e ordina da bere e poi cominciate a parlare, si vede che è una persona che sa intrattenere una bella conversazione, sei rapita dalle sue parole, sorridi e rispondi, la conversazione continua ma cambia qualche cosa, la sua mano adesso è sul tuo ginocchio, ho visto che hai avuto un sussulto ma poi hai contiuato a parlare come se nulla fosse. Adesso la mano si muove lentamente accarezzandoti la coscia e spostando quel tanto che basta la gonna per togliermi i rimanenti dubbi sulle autoreggenti.

 

Adesso ti dice qualche cosa che ti lascia titubante poi gli dici di si e vi alzate, lui ti cinge al fianco e uscite dal locale, si blocca un attimo estrae il cellulare dicendoti qualche cosa, armeggia con la tastiera e mi arriva un sms: “come previsto, aspettami dove stabilito e speriamo bene”.

 

Aspetto che non siate più in vista e mi precipito al parcheggio dove avevamo concordato, in realtà è Alberto che ha preparato meticolosamente il tutto dicendomi che era il “giro” che aveva già funzionato più volte. Ecco che arriva la sua macchina con te al posto del passeggero e si ferma dove mi aveva detto. Suona il cellulare e accetto la chiamata e adesso  vi posso guardare e sentire cosa succede. Ti sta accarezzando di nuovo la coscia e ti dice quanto sei bella e sexy, tu gli dici che non te la senti, non vuoi e allora lui si ferma ti dice che se non sei convinta o non vuoi non succede niente, ti riporta indietro o ritornate ancora al locale, ti dice di dirgli se si deve fermare altrimenti lui continuerà e ti/mi dice che ti sta per accarezzare davanti, tu non rispondi e vedo chiaramente la mano che si insinua nella camicietta, tu sussurri un “siiiiiiiiiii” sospirato e mugolato e lui adesso ti/mi dice che infilerà la mano sotto la gonna e poi ………….. un’ altra frase sua “allora se hai allargato le gambe lo vuoi anche tu” e ti comincia a baciare.

 

E’ un fulmine che mi colpisce, tanto tempo, tanti sogni e adesso finalmente sta accadendo ed è solo l’inizio …..

 

“Ohhhhhhhhh che meraviglia questo completino, sai veramente come far eccitare un uomo”.

Tu mugoli qualche cosa indistinta e Alberto intanto “ma …………. e qui …………… tutta liscia, allora sei una porca a cui piace fare impazzire eh?”

Tu non parli, ansimi solamente e lui allora continua “Ti piace fare impazzire i maschi, rispondimi?”

“Sssssiiiiiiii” non è una risposta, è un lamento di goduria e io sto impazzendo dall’eccitazione.

Lui ormai ti martella “Sei davvero porca, sei un lago” non parli e ansimi, ti sta masturbando, butti indietro la testa e lui ti apre la camicietta del tutto e mentre ti pistona con le dita, ti succhia i capezzoli. So quanto ti piace, glielo ho detto io e cominci a godere e mugoli sempre più forte.

Adesso come concordato con Alberto ti chiamo con l’altro telefonino, se l’hai lasciato acceso e non vorrai rispondere ci penserà lui, ora vediamo quanto sei presa da questa situazione.

Tutto si congela per un istante e poi “Cazzo non ho spento il cell e questa è la suoneria di mio marito”.

“Rispondi, non vorrai mica che si insospettisca”.

“Maaaaaaaaaaaaa”.

“Fai finta di niente e parlagli normalmente dai”

 

“Ciao amore, scusa ma avevo il telefonino dietro e ora che l’ho preso”

“Come va, tutto bene? Sei affannata?”

Ti vedo e sto godendo e vedo che lui ti sta accarezzando le tette e chissà cosa sta facendo sotto.

“N-no no stavo parcheggiando e ho fatto solamente qualche manovra”

“Ok allora ci vediamo stasera, buona cena e salutami le due pettegole”

“Si amore mio buona cena anche a te, a dopo ……. ti amo”

 

E brava porca, pure ti amo! Anche io ti amo e godo nel vederti e sentirti godere.

“Bravissima, sei stata bravissima”.

“Si ma tu potevi fermarti, stavo per venire al telefono”

“Stavi già per venire? Mmmmmmmmm ti piace farti toccare eh? Di la verità, eri al telefono e con tre dita dentro la fica che si è bagnata sempre di più e portavi avanti l’inguine, dimmelo dai”.

“Certo che mi piace, te ne sei accorto anche tu del resto”.

Sento un qualche rumore e poi “Ohhhhhh si brava che me lo hai liberato, non ce la facevo più”.

“Però, a quanto pare non sono solo io ad essermi eccitata eh?”

“Mica sono di ferro eh! E poi solo un impotente non si ecciterebbe con te, dai brava così muovilo e ……… ohhhhhhhhh siiiiiiiiiiiiiii”

Quello che sento e che vedo è inequivocabile, sei sparita dalla visuale e glielo stai succhiando.

“Si si dai, sei davvero una porca, come lo succhi bene, aspetta ………. ecco mettiti così che ti sgrilletto anche io, continua a succhiarlo ……….. brava ………….”

Vi sento godere e presumo che veniate insieme, lui lo sento chiaramente e tu stai gemendo ma hai il cazzo piantato in bocca che ti impedisce di godere urlando il piacere.

“Si vieni porcona, godi e bevi tutta la mia sborra si si sssssiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii”

Ti ha lasciato andare la testa e ti rialzi, sei stravolta.

“Brava la mia mogliettina, succhi come una professionista e vedo che ingoi anche tutto eh? Chissà come è contento il maritino. Adesso dimmi se ti è piaciuto e se ti ho fatto godere come ti avevo promesso senza portarti a letto”.

“Devo dire che non pensavo ma è proprio vero, mamma mia come sono venuta e più mi spingevi la testa per prendere il tuo cazzo e più godevo. Non posso esimermi dal dire che hai un cazzo meraviglioso e che sai usare le mani da professionista e ……….. si, dico la verità, non ho mai goduto così senza essere scopata”.

“E il maritino?”

“Lui è bravo ma non mi ha mai fatto godere così e non si è nemmeno mai fatto fare un pompino come te”

“Allora adesso non sei curiosa di provare il cazzone in quella fichetta che mi sa che ha tanto bisogno?”

“Ci siamo incontrati solamente per conoscerci di persona, poi hai cominciato a stuzzicarmi nei giorni scorsi e devo dire che fin qui hai mantenuto quanto detto e …………… ohhhh ohhhhhhhhhh ti prego fermati fermatiiiiiiiiiiii”.

“Vedi che vuoi, sei appena venuta eppure basta sfiorarti per farti di nuovo andare su di giri, dimmi che vuoi il mio cazzo, dimmelo porca che non sei altro”.

“S-Siiiiiii lo voglio e ti voglio, dammelo”

“Brava la mia porca, però non qui, andiamo in un posto più comodo sempre che tu non abbia paura o altro”

“Portami via subito, ti voglio e lo voglio”

 

Sono in estasi, la sto sentendo e non ci credo che sia lei a parlare, è diventata porca e affamata di cazzo.

Mi sono segato violentemente e sono venuto in maniera bestiale e sono ancora eccitato e adesso, come Alberto aveva  detto si passa alla monta. Devo sbrigarmi però altrimenti corro il rischio di non arrivare in tempo a casa sua e così rovino tutto.

 

Ok ci siamo, parcheggio nella via laterale come d’accordo e via verso il terzo piano, tra la corsa per arrivare qui e tutta questa situazione ho il cuore che va a mille, la mente tutta su quello che è successo e quello che tra poco succederà e il cazzo che è duro come il marmo! Ecco apro la porta di casa di Alberto che mi aveva fatto vedere spiegandomi per filo e per segno tutto quello che sarebbe dovuto succedere, devo dire che ero alquanto scettico ma fino a qui è andato tutto come aveva previsto. Devo rimanere concentrato e non fare puttanate, richiudo la porta ed ecco lo sgabuzzino che lui chiama la prigione del cuck, in effetti è lungo e stretto e occupa una parete laterale della sala non è molto spazioso ma una volta dentro si spalanca un mondo nuovo e capisci che Alberto non lascia niente al caso.

Lo sgabuzziono confina con la camera da letto e con il bagno, per ogni stanza confinante sono stati ricavati spioncini alquanto discreti e occultati e dal lato della sala si può vedere anche tutto il corridoio fino alla porta d’ingresso. Sostanzialmente questo buco è il centro dell’universo del cuck e adesso sta per diventare il mio centro dell’universo.

Come dicevo, Alberto è meticoloso, in effetti ha preparato anche un bel pacco di fazzolettini di carta pronti all’uso e una bottiglia d’acqua. E’ ora ormai, spengo tutte le luci e mi chiudo dentro, prima di spegnere ache questa luce, guardo la porta e c’è un cartello “Segati in silenzio cornuto!”.

Si, sono cornuto e fra poco lo sarò completamente!

E adesso aspetto.

Aspetto.

Aspetto.

Il tempo è fermo, sicuramente ha cambiato idea, non se l’è sentita e gli ha chiesto di riportarla indietro, i patti erano chiari, se si tirava indietro si sarebbe interrotto tutto. Controllo il cellulare, magari qui non prende. Il segnale è al massimo e ninete chiamate o sms, adesso apro un po’ per respirare ma ……………. si  sta aprendo la porta, si sentono le chiavi che girano, cazzoooooooooo ci siamoooooooooooooooo.

 

“Accomodati, aspetta un attimo che accendo la luce ……. fatto”.

“Permesso”.

“Ecco qui, questa è la tana del lupo cattivo”.

Fai qualche passo fino al centro del corridoio, Alberto accende le luci in sala, tu entri e ti guardi intorno.

“Accomodati sul divano e fai come se fossi a casa tua”

Lui va al mobile dove ci sono gli alcolici ed è di fronte a me, mi sorride e con la mano fa il segno delle corna, prepara due vodke te ne porge una e poi si siede accanto a te e tocca il tuo bicchiere con il suo.

“A una bella serata”.

“A una gran bella donna che sa quello che vuole”

Stai ancora sorseggiando la vodka e lui ha già posato il bicchiere e ti sta accarezzando una coscia, la gonna è risalita e si vedono le autoreggenti che velano le tue cosce e quelle mutandine che non coprono la figa che le ha fagocitate dentro, posi il bicchiere e ti metti meglio, allarghi ancora di  più le gambe e ti offri a lui, vi baciate e le lingue cominciano a giocare mentre la sua mano ormai si sta dedicando alla tua figa, ti piace si vede, muovi il bacino per farti penetrare meglio e con le mani armeggi sulla sua lampo, alla fine la apri e dopo un po’ di  fatica glielo tiri fuori.

Cazzo, lo avevo visto nelle foto ma così è veramente grande e soprattutto largo, mi sento un quasi impotente vedendo le sue dimensioni ma subito mi parte l’eccitazione di pensare che glielo hai preso in bocca tutto e fra poco ti aprirà tutta.

“Oh siiiiiiiiiiiii, toccamelo brava, hai una mano da fata, mmmmmmmmmm come la sento scorrere bene”.

“Ti piace farti toccare anche a te eh?”

Parli ma stai già facendo fatica a contenere i gemiti, sei li con le cosce spalancate e con ancora le mutandine addosso, sono solo scostate come una troia che sta facendo una sveltina.

Si è fermato.

“Vuoi provare sensazioni mai provate prima?”

“….. in che senso?”

“Vuoi giocare o sei troppo casta?”

“Non mi sembra che prima ero casta!”

“Allora alzati e mettiti davanti a me e fai quello che ti dico io”

Ti sei alzata, ti vedo tutta davanti a me.

“Sei una gran bella fica lo sai vero?”

“Rispondimi! Lo sai o no che fai eccitare gli uomini, una cavallona così, che si veste in questo modo con queste scarpe con tacco dieci! Allora? Mi rispondi?”

“Si lo so”.

“Lo so cosa?”

“So che gli uomini mi guardano e che spesso si eccitano”

“E la cosa ti piace? Ti fa eccitare essere pensata troia?”

 

Sono nella trance più completa, ho il cazzo in mano senza che me ne sia accorto e sono eccitato come mai in vita mia.

 

“Si mi piace e mi eccita, se lo vuoi sapere mi bagno quando capisco che mi desiderano e allora faccio apposta magari ad allargare un po’ più le gambe o far vedere meglio la scollatura e mi sento troia”.

“Lo sapevo che eri troia dentro e allora adesso fammi vedere la troia che viene fuori, spogliati e rimani solo con le calze e le scarpe, fammii un bello spettacolino e io ti fotografo intanto”

“Ma ………. no ….  le foto dai ……..”

“Ascolta, di cosa hai paura, che ti ricatti? So tutto di te, so chi sei, dove abiti, ci metterei un secondo a contattare tuo marito e sputtanarti anche senza foto. Quindi non c’è niente di male, però sei libera di decidere, te l’ho detto subito che basta una tua parola o ripensamento e ci fermiamo o cambiamo il gioco”

Lo guardi, non togli gli occhi dai suoi e cominci a spogliarti.

“Brava la mia troia”

Scatta e scatta e continua a scattare.

Ti muovi davvero come una che sa il mestiere, sei davvero una gran troia da infarto e alla fine rimani come ti è stato chiesto.

“Sei veramente una gran bella fica. Appoggiati al mobiletto dei liquori e mottiti a novanta così mi mostri bene quella bella fichetta liscia e vogliosa e quel bel culo che ti ritrovi”

Tu esegui, sei di fronte a me, ti sto guardando in viso.

“Mostrami bene tutto, apriti con le mani la fichetta”

Socchiudi gli occhi e porti le mani dietro, ti mordi il labbro, sei eccitata e stai godendo a sentirti dire cosa fare e ad essere trattata da troia.

“Adesso allarga il culetto da brava”

Tu esegui, ti sei appoggiata al ripiano del mobiletto, vedo le tue tette premute dal tuo peso.

“Mmmmmmmmmmm che bello, chissà come è contento il maritino eh? Ti piace farti inculare?”

Sono congelato, voglio sentire cosa dice, non gli piace tanto e le volte che me l’ha dato sono veramente poche.

“Si mi piace se ci sai fare”.

“Ahhhhh e il maritino ci sa fare?”

“Direi proprio di no”.

Si è alzato si sta spogliando e devo dire che è veramente grosso, è dietro di te e ……….

“Ti piace sentirlo che ti massaggia culo e fica?”

Stai gemendo.

“Siiiiiiiiiiiii, mi fai morire cosìììììììììììììììì”

“Vedrai fra poco come morirai di piacere”

Ti gira e ti costringe ad inginocchiarti, sei di lato e posso vedere chiaramente come ti spinge la testa a prenderglielo in bocca e tu lo fai con voglia. Tira uno scossone deciso e il cazzo sparisce tutto di colpo tra le tue labbra, poi cominci a pompare e succhiare in modo sublime.

“Ohhhhhhhh siiiiiiiiiii sei proprio una brava troia, cazzo come lecchi e succhi, sei nata per fare i pompini”

Con una mano gli tieni il cazzo e l’altra, che non si vede, non si fa fatica ad immaginare che sta sgrillettando ta le gambe, anche perché i tuoi gemiti sono violenti e sempre più forti.

Adesso ti ferma di colpo, ti fa sollevare e ti fa sdraiare sul divano a cosce spalancate, si inginocchia e comincia a leccarti e tu cominci a godere.

“Si si siiiiiiiiiiiiiiii così ti prego continuaaaaaaaaaaaa”

“Ti piace vero troia? Dimmi che sei la mia troia e che ti faccio godere”.

“Sono la tua troia e siiiii continua che sto godendo”.

Adesso comincia a leccarti e masturbarti altwernando fica e culo e tu cominci ad andare fuori di testa fino a quando vieni urlando come se fosse il primo orgasmo della tua vita. Lo supplichi di smettere ma lui continua, ti contorci ma lui non smette e al culmine ti riempie la fica con tutte le dita e continua a spingere, sei slabbrata in maniera oscena e non hai neanche più voce per godere.

Ora è contento, si alza ti prende la mano e si fa seguire.

“Adesso l’antipasto è finito, fra poco sarai tutta mia”.

Sono venuto come un maiale, penso di non avere mai sborrato in questo modo, le mie aspettative sono state superate oltre ogni limite e il bello è che non è ancora finito, voglio sentirla urlare mentre viene sbattuta e viste le dimensioni penso proprio che la sfonderà a dovere

 

Apre la porta della camera e siete dentro, si mette dietro di te e comincia a toccarti in mezzo alle gambe e le tette giocando con i capezzoli, tu sospiri e lui muove il bacino contro di te, ti pieghi in avanti come svuotaqta dalle forze e lui ti sorregge, ti tira e pizzica i capezzoli e ti lavora la fica ncessantemente.

Sei di fronte a me, ti guardo in faccia mentre godi in maniera trasognante, se non fosse per il muro qui davanti saremmo a meno di un metro.

“Ti piace farti toccare in questo modo eh’”

“Ohhhhhhh si, stringimi i capezzoli più foerte ti prego”

“Ahhhhhhh e così la troia gode nel farsi pastrugnare le tette ben bene eh!!!!!!”

“Allora dimmelo che visto che sei una vacca devo trattarti di conseguenza e mungerti a dovere!!!! Dimmelo!”

“Siiiiiiiiiii, sono la tua vacca e ti prego mungimi e contina a toccarmi, ti pregooooooo”

“Brava, bravissima troia hai capito come si deve fare”

Ti sta strizzando le tette e tirando i capezzoli in maniera oscena e ……… cazzo, ti ha infilato quattro dita nella fica e sembra quasi che ti voglia sollevare così, stai godendo e anche soffrendo un po’ amore mio, sei bellissima in questo momento, sei la mia bellissima troia.

“Godi vero?

“Siiiiiiiiiii oh siiiiiiiiiiiiiiii”

“Ti ha mai preso e fatto godere in questo modo quel cornuto del maritino?”

“Ahhhhhhhhh”

“Risponimi troia, devi sempre risondere alle domande”  e via con un pizzicotto al capezzolo più forte.

“Ahia, noooo, non mi ha mai preso così”

“E qalche altro amichetto?”

“E’ la prima volta questa?”

Si ferma di colpo e anche tu rimani interdetta.

“Sentimi bene, non prendermi in giro, una donna come te, calda come sei e comunque troia dentro non ha preso altri cazzi? Dimmi la verità altrimenti puoi prendere e andartene subito da qui!”

E’ calato il silenzio, sei smarrita e per rompere il ghiaccio arriva una strizzata paurosa di tette, sobbalzi di scatto come svegliandoti da un letargo.

“Siiiiiiiiiiiiiii, va bene si è già capitato un paio di volte ma niente di quello che succede adesso”

Cazzo allora ero già cornuto, perché lo hai fatto di nascosto, hai la mia benedizione e tu lo fai di nascosto, adesso sono davvero eccitato all’inverosimile e voglio vederti sfondata a dovere devo sentirti urlare e venire come mai è successo.

“Lo sapevo troia, lo sapevo. Ma dimmi la verità, un cazzo come questo lo hai mai avuto tutto per te?”

“No, così nooooooooooo”

“Dimmi che lo vuoi allora e vediamo se hai capito come devi rispondere”.

“Ohhhhhhh si, voglio il tuo cazzo, lo desidero, ti prego dammelo”

Ormai sei svuotata, tra la masturbazione e le tette martoriate non riesci più a reggerti in piedi ed è lui che ti tiene su, con quelle dita infilate nella figa che ti impalano impedendoti di crollare.

Ti fa scivolare sul letto, ti allarga le gambe e rimane un po’ defilato, mi sta facendo vedere come sei aperta oscenamente, già così sei slabbrata, vedremo dopo come sarai ridotta, adesso ti è davanti e sopra e devo dire che torno a ripetere che è un grande, da qui vedo l’immagine di voi due dal davanti ma guardando li, lo specchi messo in maniera intelligente mi fa ammirare le vostre figure dal lato, vedo praticamente tutto di tutto.

Stai mugolando oscenamente ma non ti sta pompando, guardo meglio e poi sento Alberto.

“Ti piace farti massaggiare la fica dal mio cazzo eh? Ti sta già facendo godere e non è nemmeno entrato”.

“Siiiiiii mi stai facendo morire, ti prego scopami adesso, ti prego”

Non finisci la frase, un colpo, un colpo secco come una fucilata e te lo ha infilato tutto dentro, ti ha rotto il fiato e prima di poter dire qualsiasi cosa ti sta montando con colpi forti e decisi, da qui se guardo di fronte vedo gli affondi fino ai coglioni, un dentro e fuori devastante, le labbra della tua figa che si tendono come a trattenerlo quando esce e si affossano scappando quando rientra. Dal lato la scea è ancora più terrificante, ogni colpo ti sconquassa, sobbalzi, respiri come se l’aria ti fosse rubata e gemi e godi in maniera animalesca, non si capisce quello che stai dicendo, le uniche parole articolaete sono una serie di “siiiiiiii”.

“Ohhhhhhhhh cara la mia troia, avevi una fica che era bella stretta, uno spettacolo e un piacere immenso, quando avrò finito non so come rimarrà”

E via colpi su colpi, finchè tu ti tendi tutta e esplodi in un orgasmo immenso, non ti ho mai sentita e vista così, l’immagine della lussuria e dell’appagamento più assoluto, intrecci le gambe dietro di lui per sentirlo più in profondità e poi si ferma di colpo, ti fa girare e mettere a pecorina, sei un automa ormai, fai tutto quello che ti dice, sei completamente alla sua mercè.

“Adesso sai cosa ti faccio vero?”

“S-si”

“E dimmi allora cosa ti faccio?”

“Mi fai il culo”

“Hai imparato in fretta, brava, se nella fichetta ti è mancato il fiato, adesso ti macherà tutto”

Prende il vasetto di vasellina che è sul comodino, si spalma bene il cazzo e ne mette anche sul tuo buchino, appoggia il vasetto, vedo tutto come se fosse a rallentatore, definito nei minimi dettagli e ancora adesso, ripensandoci vedo e sento tutto.

E’ dietro di te, le mani ti prendono per i fianchi, punta la cappella sul tuo culo e comincia ad entrare, piano, tu ti agiti e gemi dal dolore, cominci a urlare e lui continua ad entrare piano.

Piano.

Piano.

Poi uno scossone più forte pervade il tuo corpo e uno strillo e il cazzo è entrato tutto.

“Sei appena stata sfondata in culo cara la mia troia, adesso dimmi tu se devo continuare o se è troppo insopportabile e allora esco, non ti preoccupore se non riesci, ti capisco perché questo, nel culo, è grande, però comunque lo hai preso tutto”

Hai la voce rotta eflebile, è un sussurro ma inesorabilmente glielo dici.

“Continua”

Adesso si sta muovendo piano avanti e indietro e piano piano cominci a gemere, le smorifie di dolore stanno cambiando e si traformano in un misto sempre di dolore ma anche di piacere, adesso i gemiti aumentano e anche Alberto aumenta l’andatura, le tue tette stanno ballando a meraviglia sotto i suoi colpi e stai ……………. godendo, adesso stai veramente godendo e ti stai toccando la figa e arriva anche l’iorgasmo, di nuovo ti schianta per violenza ed intensità e, come prima dopo poco lui si ferma ancora.Esce da te e mi mostra il lavoro, figa e culo sono aperti all’inverosimile.

Si alza e si sposta verso un comodino, si ripulisce davanti a me con una selviettina imbevuta e mi vuole fare vedere chiaramente il tuo sangue, si ripulisce bene ancche da altro e ritorna da te, ti allarga di nuovo le gambe e comincia ancora a scoparti, sempre violentemente finchè gode anche lui, si inarca, grugnisce e di riempie la fica con tutta la sua sborra, affonda fino in fondo con le palle che sembr avogliano entrare anche loro, quando esce allarga le labbra per farmi vedere quanto ti ha riempito, cola tutto in maniera oscena,

E adesso mi guardo anche io e devo dire che sto colando, ho perso il numero delle seghe, sono svuotato anche io, il cervello è iperattivo dopo tutto quello che ho visto e il corpo è sfatto.

Lui si è steso al tuo fianco, tu lo baci e poi scendi sul suo copro, ti fermi davanti al suo cazzo e da brava troia lo stai ripulendo tutto.

 

Adesso ci sarà l’ultima parte del piano, prima dobbiamo riprenderci tutti e tre però, ovvero, come mi ha detto Alberto, il ritorno a casa della mogliettina che, se gestito bene come mi ha detto e spiegato, potrebbe diventare molto eccitante.

 

Ti alzi e cominci a recuperare le tue cose, lui ti ferma, prende le mutandine che avevi appena raccolto e le odora.

“Mmmmmmmmmm profumano divinamente di donna”.

Sono le uniche parole che dice, tu gli chiedi se puoi darti una sciacquata e lui ti indica il bagno, entri e stai per chiudere la porta ma entr anche lui, si lava la faccia.

“Scusa, ti vergogni di me qui?”

“N-no perché?”.

“Bè sei voluta venire in bagno e adesso sei li come una statua”.

Non parli, ti siedi sulla tazza e comincia a pisciare, si avvicina a te, hai il suo cazzo davanti al viso, lo prende in mano e comincia a strusciatelo sulla bocca, sulle guance.

“Dai che lo vuoi ancora”

Ti ritiri un attimo e poi lo prendi in bocca con foga, cominci a succhiarlo e leccarlo e …………………. cazzo, ti stai toccando.

“Ti piace il mio cazzo vero?”

Tu non parli, mugoli e la tua bocca si sforma per quel palo di carne che ti sta riempiendo.

“Succhialo da brava troia dai”

Ti prende la testa con entrambe le mani e comincia a scoparti così.

Sono impietrito, pensavo chwe fosse finito tutto e invece a ripreso a fotterti e tu subito pronta, sei proprio una troia.

“Scommetto che una cosa così non l’hai mai fatta col maritino eh?”

Si ferma, ti fa alzare, ti appoggia al muro con una gamba puntata sulla tazza, sei li completamente aperta a lui, ti circonda il culo con le mani e entra dentro di te, un colpo fortissimo e vilento, tu trasali e cominci a gemere subito, sono colpi tutti fortissimi e profondi, gli affondi le unghie nella schiena e lui aumenta ancora il ritmo, ogni colpo sembra sollevarti.

Ecco …………….. adesso stai per venitre, comici a godere e ad agitarti e anche lui viene, ti sta inondando la figa con la sua sborra e lo fa affondando ancora di più, rimane così un poco e poi esce fuori, ti tiene ancoara così, vuole farmi vedere bene come sei, ti sta colando sborra dalla fica e, non ci credo, ti stai inumidendo la mano passandotela nella tua intimità e poi la assapori leccando tutte le dita.

“Brava, così si fa, pensa se il maritino ti vedesse così eh?”

Non rispondi.

“Sai che sono convinto che si ecciterebbe, secondo me lo vedresti col suo cazzetto duro che si eccita a vederti sbattuta a dovere”.

Si vede che sei eccitata e che hai goduto come non mai, ti lasci andare sul bidet e ti lavi, ti ripulisci alla bene e meglio e poi torni di la, vi rivestite e tu non metti kle mutandine che lui tiene in mano, ti sei riassettata e uscite dalla casa, La tua casa della perdizione.

Sono solo, il silenzio è assordante, esco fuori dalla mia prigione e mi aggiro dove ti sei fatta scopare e montare, sento l’odore tuo, il suo, l’odore del sesso che si è consumato e sono ancora eccitato, non ho tempo da perdere, esco fuori, chiudo la porta e torno alla macchina.

Adesso via di corsa a casa ad aspettare il rientro della brava mogliettina, ormai quella che era la mia aspirazione è diventatà quasi realtà, si, quasi, perché mi hai si fatto le corna ma la ciliegina sulla torta sarà quando ti farai montare con me presente e, è solo una questione di tempo, non lo sai ma a breve la mia fantasia sarà abbondantemente superata dalla realtà.

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