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Racconti Cuckold

Ho offerto mia moglie hai padroni del Bosco: i Guardoni – 4

By 17 Giugno 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

Il camionista si stava gustando la fighetta bagnata, e non perse tempo a fare i suoi commenti.

Alessia, sei proprio una porca, guarda come sei bagnata, ti piace molto vero? Ogni quanto te la depili maialina’ ho proprio voglia di castigarti, come meriti.

Io vedevo quel braccio peloso immerso dentro la sua gonnellina, a contatto con quelle gambe vellutate, lui ormai l’aveva in pugno.

Alessia iniziò a dimenarsi, ad imprecare di smetterla, che stava esagerando, che non voleva, chiese il mio aiuto, si aspettava che io intervenissi, come è logico che sia quando un marito vede la propria moglie in una condizione simile.

Ma io invece, stavo impazzendo dal piacere, e le dissi di stare calma, che ci saremmo divertiti tutti con il suo corpo.

Nello stesso momento, sentendo le urla, l’altro guardone che era nascosto di lato, trovò il coraggio e venne fuori a darci una mano, perché anche lui voleva gustarsela.

Arrivò alle spalle della ragazza, le prese le braccia e le mise dietro lo schienale della panchina e le legò con la sua cintura.

Alessia si mise a gridare come una pazza, perché capiva che stava per esser violentata, io cercai di tappargli la bocca, ma passato un minuto, ci pensò l’ultimo guardone appena arrivato, prendendole la bocca ed infilandole la sua lingua.

Mentre lui la slinguava con ardore, le strappò , le ruppe la magliettina che indossava lasciandola praticamente in topless.

A questo punto il camionista, vedendo che la puledrina era tenuta ferma in modo ben saldo dal suo ‘complice’ decise che era arrivato il momento per gustarsela ben bene.

Lui si inginocchiò e con forza le aprì le gambe, Alessia con tutta la sua forza cercava di tenerle chiuse.

Ma tanto era arrapato, che gli si vedeva la bava uscirgli dalla bocca, infilò la sua testa barbuta, coi baffi, e agguantando le due chiappe ogni una con una mano, penetrò fino in fondo arrivando pian piano fino alle bellissime labbra rosa.

Alessia non vedeva perché c’era l’altro porco che la limonava con forza, ma io vedevo benissimo.

Era eccitantissimo vedere il porco avanzare tra le gambe di mia moglie.

Arrivato a destinazione, sentì Alessia, che cercava di gridare, di muoversi, ormai la mini era tutta su, e il camionista aveva la sua barba a contatto con le cosce e la sua bocca teneva in un sol boccone tutte le sue labbra.

Era come vedere un roditore che cercava di mangiarsela, vedevo anche la sua grande lingua fare delle passate, su tutta la sua povera fighetta.

L’altro guardone dopo aver gustato la lingua e le labbra morbide, si avventò sui seni della giovane Alessia.

In questo modo era un piacere sentirla gridare, urlare, imprecare’piangere.

Alessia imprecava di smetterla, supplicava, imprecava, ma già nel sentire la sua vocina infoiava ancora di più i due affamati, si affamati del giovane e fresco corpo.

Il guardone si mise a mordergli i capezzoli tirandoli, li succhiava e li mordeva, usando anche le mani, dando dolori lancinanti alla povera Alessia.

Sotto invece, il camionista con le mani le apriva le chiappe, e cercava di inserire il dito medio nel secondo canale, facendo saltare la ragazzina.

Il camionista, lo vedevo passar con la lingua su tutta la passera, e fermandosi al clitoride, dove si divertiva a morderglielo e succhiarlo.

Poi con la lingua cercava di inserirla dentro le viscere della fighetta giovane.

Al camionista piaceva gustarsi il ‘nettare’ e siccome Alessia era già venuta più di una volta, avendo così generato così tanto liquido da fargli bagnare le gambe, lui voleva gustarselo tutto.

Voleva quasi asciugargliela, portargli via tutto il nettare possibile, se avesse potuto l’avrebbe fatta godere sempre in eterno, di continuo, senza sosta pur di farle produrre dalla passerina quel gustosissimo nettare giovane e fresco.

Alessia intanto : noooo, vi preggoooo, cosa volete farmiiii!?!?!, smettetela..vi supplicooo’

A quel punto dopo che il camionista le aveva preso tutto’mi disse : adesso cosa le facciamo? Il porco voleva che io, il marito della povera sventurata, ne decidessi il destino , proprio per rendere il gioco ancora più depravato.

Allora io la presi come si prendono le ragazzine indisciplinate, la misi a pancia in giù, sulle mie gambe.

Alessia vedeva i due porci, che potevano esser degli amici di suo padre, date le età, li vedeva che si approfittavano del suo corpo, di lei, ed ancora non sapeva niente, ma proprio niente di cosa le sarebbe accaduto dopo’

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