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Racconti Cuckold

La fantasia realizzata

By 26 Agosto 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

Di avventure con mia moglie ne abbiamo avute abbastanza però non mi è riuscito mai di realizzare questa che ora vi vengo a raccontare, anche se non dispero prima o poi di trovare i complici giusti per organizzare un incontro con queste caratteristiche.
Io sono un cuckold di 55 anni, minidotato e ormai quasi impotente mentre mia moglie è una bella donna 45enne snella ed attraente.
Ormai sono un paio d’anni che non riesco più a scopare mia moglie, per cui potete immaginare quanta voglia arretrata abbia Francesca, anche se devo dire ad onor del vero che lei non mi fa pesare la cosa.
Per onestà va detto che anche prima non è che fossi un grande stallone, sia per le piccole dimensioni del cazzetto che per un certo atteggiamento poco virile che ho sempre assunto durante le scopate .
Per dirla tutta , negli anni mi è cresciuta sempre più la voglia di prenderlo io il cazzo, piuttosto che darlo’..infatti sono pure bisex passivo, un po’ sottomesso e amante delle umiliazioni verbali.
Di solito pubblico annunci su varie messaggerie per trovare maschi per mia moglie o per me ed una volta (comincia la fantasia) mi ha risposto un signore di circa 60 anni, leader di un gruppo di allegri porcelloni.
Edoardo (così si chiamava) mi proponeva di incontrarci tra noi maschi nella sua città , distante circa 150 km dalla mia, per una seratina intrigante in cui conoscere di persona lui ed i suoi amici e metterci d’accordo su cosa combinare con mia moglie , se la conoscenza fosse stata reciprocamente positiva.
Io avrei portato le foto ed i video che hanno come protagonista mia moglie nuda per riscaldare la serata, loro avrebbero organizzato una cena nella villa di Vito, uno del gruppo.
Arrivò il fatidico giorno e appena giunto alla villa capii come girava la serata: Edoardo che era venuto ad aprire la porta mi fece entrare e mi presentò agli altri 4 presenti come ‘Mario il cornuto’ , ridendo e dandomi pacche sulla schiena.
Erano tutti sulla sessantina, massicci e con delle pance prominenti : Vito , Michele, Lorenzo e Paolo , facce da gran porconi. Vollero subito vedere il materiale fotografico che avevo portato ed io accesi il mio pc , dando inizio alla sfilata di foto della mia bella moglie, ritratta in pose oscene o intenta a scopare con altri uomini .
‘Ma guarda che puttana, che troia’.si vede che è affamata di cazzo’.questa vacca ha proprio bisogno di un bel trattamento ‘.bisogna sfondarla per bene’.cornuto, vedi che troia è tua moglie?…..scommetto che il tuo pistolino neppure il solletico le fa nel culo, vero? ‘.anzi, abbassati le mutande e faccelo vedere, frocio’.hahahahaha, e lo chiami cazzo, questo? è chiaro che devi prendere le corna, sempre e comunque’.’ Così si esprimevano gli amici ed io godevo del trattamento riservatomi , seppur umiliato con i pantaloni abbassati ed il piccolo cazzetto semieretto per l’eccitazione.
I lazzi continuavano , c’era chi mi sculacciava dopo avermi fatto piegare alla pecorina, chi si faceva aprire la patta e tirare fuori il cazzo umido ed eccitato, chi perfino me lo strofinava sulle labbra costringendomi ad aprire la bocca e succhiarlo , assaporando il sapore forte che ha il bastone dei veri maschi.
Fu Vito il primo a sborrare guardando un video in cui mia moglie si faceva inculare e scopare da due stalloni e mi schizzò la sborra sul culo in segno di spregio, chiamandomi cornuto e troia; fu seguito a ruota dagli altri che si smanettavano il cazzo o che se lo facevano menare da me.
Ero tutto ricoperto di sborra ma non potei andare a ripulirmi perché Edoardo mi ordinò di andare nel bagno e mettermi alla pecorina nella vasca, sporco così com’ero’.avevo capito dove voleva andare a parare e mi eccitai all’idea, cominciando a segarmi il cazzetto mentre i cinque si mettevano in fila e pisciavano sul culo e sulla schiena, deridendomi con grasse risate.
La doccia di piscio mi eccitò tanto che sborrai subito, tra le risate di tutti e la conferma del mio essere una troia più che un maschio.
La serata era stata un successo e concordammo di incontrarci di là a un mese : loro e noi avremmo preso separatamente una stanza in un motel , avrei comunicato per telefono il numero della camera, avrei bendato mia moglie abbigliata da troia e lasciato la porta aperta.
Non sapevo che Edoardo e gli altri avrebbero scelto l’hotel di un loro amico, ma il seguito alla prossima volta’..

Per consigli, commenti o altro’..franfran_4321@yahoo.it

Mia moglie Francesca è una bella donna, molto distinta, aggraziata, snella ; non ha un seno prosperoso ma due capezzoli grandi e ben eretti, con un fondoschiena tale che anche a quest’età può permettersi di indossare il perizoma in spiaggia, dando dei punti a donne molto più giovani.
Nessuno potrebbe credere che una signora così leggiadra possa poi trasformarsi in una troia affamata di maschi e di cazzi , rotta a qualsiasi porcata.
Tornato a casa le raccontai della serata passata con gli amici , delle umiliazioni sessuali che avevo subito, dei commenti che avevano fatto su di lei e degli accordi presi per il futuro. Il racconto l’aveva molto eccitata e volle anche lei umiliarmi sia a parole dandomi del cornuto, della mezzasega, della troia , sia infilandomi nel culo un vibratore mentre si masturbava furiosamente, unico sfogo alla carenza di cazzo che per colpa mia era ormai costretta a patire. Ebbe un orgasmo devastante mentre mi urlava ‘cornuto, troia,il tuo cazzetto non mi fa neppure il solletico, mi farò aprire tutti i buchi da quei maschioni, voglio essere sfondata”.
Dopo un paio di settimane Edoardo mi comunicò il nome dell’hotel prescelto dove io prenotai una suite per il sabato seguente: era abbastanza lontano da casa nostra per essere sicuri di non essere conosciuti e così ci presentammo alla reception intorno alle 16 del giorno convenuto.
Il portiere era un uomo sui 50 anni che fu tanto gentile da risultare quasi esagerato nella sua cortesia e disponibilità, tanto da insistere per accompagnare sin nella suite me e mia moglie nonostante la valigia fosse stata già affidata ad un cameriere dei piani.
In verità la sua gentilezza era rivolta principalmente nei confronti di mia moglie, mentre io venivo in qualche modo poco considerato , rivolgendosi il portiere (anche il cameriere, devo dire) quasi esclusivamente a lei con un fare un po’ troppo confidenziale. Sembrava quasi sapessero che tipo di coppia avevano davanti, un marito cornuto ed una moglie troia! Mi dissi che era la coda di paglia a farmi pensare così e che evidentemente erano molto gentili.’ Per qualsiasi cosa, signora, siamo a sua completa disposizione ” disse infine il portiere accommiatandosi, con un sorriso a 32 denti.
Non era il caso di perdere tempo e mia moglie andò a prepararsi per l’incontro : dopo una rapida doccia indossò delle calze nere , una guepière nera , perizoma in tinta, minigonna e camicia bianca sbottonata fin sul seno. Completava il tutto un paio di scarpe a spillo di 12 cm che la rendevano molto più alta di me.
Le bendai gli occhi con un foulard nero , la feci sedere sul divano e chiami Edoardo dicendo che eravamo pronti. La porta non era chiusa a chiave ed io ingannai il tempo bevendo un paio di cognac, per tirarmi un po’ su. Mi spogliai completamente , per essere pronto agli ordini degli amici e per mostrare , per mia maggior umiliazione, il minuscolo cazzetto pendente .
Dopo circa 10 minuti i 5 amici entrarono senza bussare, solo un rapido ‘ ciao cornutone’ rivolto a me e si diressero decisi verso Francesca. Nel corso dell’incontro precedente avevamo approfondito in maniera precisa i comportamenti da tenere, in modo particolare le pratiche igieniche da mettere in atto durante l’incontro, per cui ero sicuro che non ci sarebbero stati problemi da parte loro.
Fecero alzare mia moglie e cominciarono subito a toccarla sul culo, confermandole a voce quanto li faceva arrapare :’ Dal vivo sei ancora più bella, una troia meravigliosa. Quel frocio cornuto di tuo marito non ti merita proprio, con quel cazzetto che si ritrova. Senti invece che bei cazzi abbiamo noi”. Le facevano toccare con le mani i cazzi già duri nei pantaloni, mentre le accarezzavano le chiappe, la fica e le tette. Impersonavano a meraviglia il loro ruolo, creando da un lato un’atmosfera hard con le parole, dall’altra utilizzando una reale delicatezza nel toccarla nelle parti intime.
Ormai la gonna e la camicia erano già state tolte e Francesca venne fatta inginocchiare sul tappeto ; i maschi in cerchio le ordinarono di aprire le patte e tirare fuori i cazzi :’ Senti che profumo di cazzo , troia? Annusa, lecca le palle’.è vero che ti piace l’orode del cazzo grosso? ‘ Francesca sospirava e leccava le palle e la base delle aste, maneggiando i grossi membri e passando dall’uno all’altro. Come già concordato le diedero da succhiare le cappelle per un paio di minuti , poi la presero e la fecero inginocchiare alla pecorina sul divano, le scostarono i perizoma e cominciarono a saggiare con le dita l’elasticità del buco del culo con delicatezza, mentre altre mani accarezzavano i capezzoli o le natiche.
La troia di mia moglie sculettava languidamente sotto quelle carezze ed esplorazioni, eccitata sempre di più dal turpiloquio di cui era fatta oggetto. Quanto le piaceva sentire i commenti scambiati tra i maschi infoiati !’Ma guardate che puttana ! Le dobbiamo sfondare tutti i buchi oggi, tanto da poter poi prendere due cazzi nello stesso buco! Sei la nostra troia, è vero? Dillo che vuoi tanti cazzi , vacca!’
Francesca fu portata poi sul letto , messa supina con le cosce aperte ed Edoardo mi chiamò: ‘Cornutone, vieni a leccare questa puttana che ti sei preso per moglie! Preparala per i nostri cazzi , muoviti!’ . Mi inginocchiai sullo scendiletto e cominciai a leccare la fica di Francesca mentre Michele e Vito le tenevano le cosce aperte, non trascurando il buco del culo. L’accordo con gli amici era di escludere l’utilizzo della loro saliva come lubrificante , per cui dopo la mia opera come leccatore si sarebbe poi fatto ampio ricorso ai lubrificanti che avevo comprato e messo in bella mostra sul comodino, insieme ai moltissimi preservativi preparati. Lorenzo e Paolo avevano già calzato la protezione sui loro cazzi e si erano disposti ai due lati della testa di Francesca che succhiava ora uno ora l’altro.
Edoardo mi scostò bruscamente e ordinò a mia moglie di far vedere a tutti come si organizzava una troia con il marito impotente : Francy sorrise e cominciò a toccarsi la fica ed il culo con gesti lascivi.Era troppo per Edoardo che indossò il preservativo e versò una buona dose di lubrificante sulle dita della mano destra , infilandole un po’ nella fica e sostituendo dopo pochi secondi le dita con il grosso cazzo , che lentamente fece progredire nel buco, man mano che sentiva la resistenza venir meno.
Io ero eccitatissimo nel vedere mia moglie con le gambe tenute aperte e sollevate da due maschi ed essere penetrata da un anziano con due enormi coglioni pendenti , mentre altri due le davano da leccare il cazzo .
Non potei fare a meno di avvicinarmi e di accarezzare le palle di Edoardo mentre sbatteva con forti colpi mia moglie che gemeva di piacere. L’uomo fu di parola : per sborrare tirò fuori il cazzo , si tolse il preservativo e si menò il cazzo sborrando sulle tette di Francesca, urlandole sconcezze.
Il suo posto fu preso subito da Vito che però fece girare la puttana, le inserì due dita in culo bagnate di lubrificante, poi appoggiò la grossa cappella ed entrò lentamente, dando tempo all’ano ormai poco allenato alle penetrazioni di adattarsi al grosso membro.
Appena si rese conto che la troia cominciava a godere della introduzione i colpi diventarono sempre più forti e possenti , così che dopo pochi minuti Vito dovette estrarre il cazzo , togliere il condom e schizzare la sua abbondante sborra sulle chiappe di Francesca.

continua….
grazie per i complimenti e le critiche, continuate. C’erano ancora tre maschi da far godere ma Edoardo aveva altre esigenze : prese mia moglie per mano e la condusse nel bagno, le fece togliere le calze e la guepiere , la fece entrare nella doccia dove la spinse con decisione ad inginocchiarsi , chiamò a raccolta i suoi amici e tutti cominciarono a pisciarle addosso, dirigendo il getto chi sulle tette e chi sul culo : ‘ Con tutta quella sborra addosso avevi proprio bisogno di una doccia, puttana! Scommetto che questo cornuto non ti ha mai fatto un regalo come questo’ . Mia moglie godeva del caldo trattamento e non potè che rispondere a tono: ‘ No, al cornuto certe cose non le permetto. Solo i veri maschi mi possono pisciare addosso , perché mi piace tutto quello che esce dai cazzi grossi’..’.
Terminato il tutto fu lasciata sola per potersi ricomporre e dieci minuti dopo riapparve, sempre bendata , affacciandosi sull’uscio del bagno con un sorriso intrigante: ‘ A chi tocca adesso? ‘
Di nuovo fu messa alla pecorina, lubrificata abbondantemente nei buchi, presa davanti e dietro sia da uno che due alla volta , con un orgasmi devastanti e liberatori dopo tanta astinenza , mentre la pompavano contemporaneamente nel culo e nella fica .
‘Sì, sono la vostra puttana, sfondatemi tutta , allargatemi i buchi ‘ gridava la troia ormai preda di un eccitazione incontenibile.
Dopo un paio di ore i maschi erano ormai sazi e si rivestirono chiacchierando tra di loro e commentando oscenamente l’incontro . Edoardo prese il suo telefonino e fece una chiamata : ‘ Sì, noi abbiamo finito . La troia ed il cornuto sono a vostra disposizione, ora. Potete venire ‘.
Rivolgendosi invece a noi , disse:’ Ho invitato alcuni amici a divertirsi. Naturalmente tu , troia, sarai gentile con loro .Daltronde una puttana come te non fa certo problemi per qualche cazzo in più, vero?
Tu , cornuto, servili a dovere’.
Edoardo aveva colto nel segno: a mia moglie piaceva molto quando gli stalloni la prestavano ad altri e le imponevano di farsi scopare dai loro amici. Ogni volta che era successo si era eccitata moltissimo, sentendosi proprio come una prostituta.
Aveva appena finito di parlare che la porta si aprì ed entrarono il portiere con il cameriere del piano : ecco perché erano così gentili, sapevano tutto!
Il portiere ‘ poi appresi che era anche comproprietario dell’albergo- doveva essere abituato a incontri del genere perché dopo pochi convenevoli scherzosi con gli altri si aprì i pantaloni e mi chiamò : ‘Cornuto, vieni qui e fammi diventare i cazzo duro che devo scopare questa troia di moglie che ti sei preso’ . Mi avvicinai e lui offrì alla mia bocca il cazzo , mettendomi una mano sul capo e facendomi chinare. Presi ubbidientemente il grosso cazzo in bocca e gli slinguai la cappella , che diventò subito gonfia e dura .
Mi fece leccare un po’ le palle , poi preso un preservativo lo infilò sul membro eretto e, senza neppure togliersi i pantaloni , si stese su Francesca che lo accolse con un sospiro. Ormai era ben rodata e il cazzo si fece strada facilmente nella sua fica . La scopata durò un paio di minuti , poi il portiere fece un cenno al cameriere che si spogliò nudo e si mise supino sul letto , si fece leccare il cazzo e dovetti anche infilargli il condon, poi Francesca fu fatta impalare su questo nuova asta mentre il portiere si metteva alle spalle , infilando il suo bastone nell’ano sfondato di mia moglie.
Non potei osservare a lungo la doppia penetrazione perché Edoardo e Vito avevano di nuovo da pisciare e stavolta avevano deciso che sarei stato io il loro zibello: nella doccia fui obbligato a segarmi mentre loro due mi pisciavano sul cazzetto, tra lazzi e frasi umilianti che mi eccitavano a dismisura.
Fui lasciato lì per circa dieci minuti a disposizione di tutti quelli che avrebbero avuto voglia di vuotare la vescica, cosa che avvenne immancabilmente per tutti salvo i due nuovi stralloni. Solo dopo aver preso la piscia mi fu dato il permesso di fare una doccia e quando rientrai nella stanza ormai erano sul piede di partenza . Chiacchieravano tra loro come se io non esistessi , mentre solo il cameriere si attardava ad inculare alla pecorina mia moglie che si masturbava furiosamente per stimolare l’ennesimo orgasmo. Anche questa era una delle scene preferite da mia moglie , quando alcuni maschi che l’hanno già scopata chiacchierano del più e del meno mentre qualcun altro sta ancora scopandola o rompendole il culo.
Sul punto di godere il maschio sfilò il cazzo dal culo , tolse il preservativo e schizzò lunghi getti sulle chiappe della troia che, toccandosi furiosamente, ebbe un orgasmo che la fece sussultare a lungo.
Neppure il tempo di rivestirsi ed il cameriere seguì il gruppo di maschi che usciva dalla stanza, senza quasi salutare, come i clienti di una puttana che si allontanano dopo aver goduto di lei a pagamento.
continua

valuto proposte per realizzare la fantasia….grazie per le critiche e gli incoraggiamenti…

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