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Racconti Cuckold

Ladro e forse padre

By 17 Luglio 2014Dicembre 16th, 2019No Comments

Ciao a tutti, il mio nome &egrave Andrea e faccio un mestiere che mi rende una delle persone più disprezzabili di questo mondo: sono un ladro. Talvolta svaligio case con altri ‘colleghi’, altre volte riesco a sbrigarmela da solo. Ora voi vi chiederete, perché ce lo vieni a dire su Milu? Il motivo &egrave semplice, perché una volta mi &egrave capitato di poter vivere uno dei miei sogni erotici preferiti.
Avevo adocchiato da qualche tempo una casa di una coppia, lui calciatore e lei regina incontrastata delle scosciate su un canale di sport. Il nome di lei era Monica.
Avevo scelto loro per i soldi che sapevo tenere in casa e per i vistosi gioielli che talvolta avevo visto indossare a Monica per cene di gala. Mi nascosi nei pressi della loro villa in periferia in attesa del momento propizio e per osservarli. Dopo un mese di appostamenti decisi di agire un sabato sera in cui la coppia non sarebbe stata in casa per una cena di famiglia.
La casa era protetta da un antifurto che si disinseriva con un codice, tramite una piccola videocamera riuscì a scoprirlo anche grazie alla non troppo furbizia di Monica che senza farsi problemi lo digitò un giorno senza coprire.
Arrivarono le 8:30 e vidi la Bmw blu uscire dal garage, in lontananza potei distinguere la coppia, Monica spiccava come al solito e aveva un trucco accentuato che risaltava ulteriormente quel fantastico viso. Attesi ancora un’ora prima di avvicinarmi al retro dell’abitazione perché a Maggio il sole tarda a calare.
Come previsto inserii il codice senza difficoltà e si rivelò essere quello giusto, ripensai a quanto era stato facile entrare mentre mi avviavo oltre la porta con un borsone giallo e nero. Presi tutto ciò che sembrava avere un valore e poi mi recai in quella che doveva essere la camera da letto in cerca dei gioielli. Devo aggiungere un particolare però, il mio segno distintivo &egrave che non lascio in disordine, se apro e svuoto un cassetto poi lo rimetto al suo posto. Certo perdo del tempo ma questo mi permette di avere più tempo a disposizione per sparire o rivendere la merce. Infatti capita che i proprietari si accorgano del furto giorni o settimane dopo e questo dà, vi assicuro, un gran vantaggio.
Mi misi a svuotare i cassetti e gli armadi ma trovavo solo soldi. Inaspettatamente in un cassetto ai lati del letto trovai anche diversi giocattoli erotici, non potei fare a meno di eccitarmi. Si leggeva sui commenti di youtube che fosse una porca ma da lì a trovare il pene di gomma che utilizzava passava molto.
Nello stesso cassetto trovai anche delle sue foto in costume da bagno o nuda che erano molto eccitanti, probabilmente il maritino quando lei era fuori per lavoro le usava per soddisfarsi. Ora, nel mio lavoro non &egrave professionale ma l’eccitazione era troppa e decisi di andare in bagno a tirarmi una sega di fronte alle foto.
Ce n’era giusto uno vicino alla camera e allentai l’eccitazione venendo su una foto in cui Monica era sul divano che mi toccava il seno. Continuai poi la ricerca dei gioielli dirigendomi verso i piani superiori ma non trovavo ancora nulla, finalmente in soffitta aprii una vecchia valigia e lì trovai orecchini e anelli di diamante con una collana che pareva di smeraldi. Finalmente soddisfatto li misi nel borsone.
In quel momento però mi accorsi che una Bmw era di fronte alla casa, si erano fatte le 11.
‘Merda sono tornati’ di dissi. Per prima cosa cercai una tastiera di inserimento antifurto e lo rimisi rimanendo poi immobile. Feci appena in tempo, dopo neanche un minuto Monica e il marito lo tolsero credendo così che non fosse entrato nessuno.
A quel punto cercai un nascondiglio e mi diressi al piano di sopra dove c’era la soffitta. Rimasi lì per 5-10 minuti poi sentì qualcuno che saliva le scale’ dopo poco anche delle voci:
-amore io ti aspetto a letto, non tardare- disse Monica dal piano di sotto.
-Tranquilla amore, poso la collana e arrivo, spegni pure le luci che quando arrivo ti trombo!
Capì che erano tornati prima per farsi una bella scopata, ora però il marito stava per aprire la porta della soffitta e mi avrebbe scoperto. Presi il nastro adesivo e il pezzo di stoffa che porto con me per queste evenienze e mi misi dietro la porta.
Dopo poco lui la aprì, nel momento in cui fece un passo avanti a me gli arrivai da dietro e gli infilai velocemente la stoffa in bocca. Lui era sorpreso e così riuscii a fare un giro di nastro adesivo per tappargliela definitivamente prima che riuscisse ad opporre resistenza. Questo mi permise di non farlo urlare, tuttavia aveva ancora gli arti liberi e mi prese la testa per combattere il mio furto.
Fisicamente eravamo simili, anzi forse se non fossi stato così veloce nel bloccargli la bocca mi avrebbe bloccato lui, però riuscì a farlo cadere e con un pugno in volto a fargli perdere i sensi momentaneamente. A quel punto lo misi su una sedia e lo legai con una corda che si trovava lì. Nel frattempo riprese i sensi, provò a liberarsi e a urlare ma non poteva nulla e si sentiva solo un leggero soffiore.
-E’ inutile che perdi fiato, tanto tua moglie non ti sentirà. Le lascerò un biglietto con scritto dove sei ma prima di domani mattina non se ne accorgerà- gli dissi dal passamontagna.
-Penserai che noterà che non stai andando da lei, ma non preoccuparti, al buio io e te siamo molto simili.
Gli feci l’occhiolino e mi toccai il pacco. Lo vidi allargare gli occhi e provare ad insultarmi, ma quel poco che si sentiva sparì quando chiusi a chiave dall’esterno la soffitta.
A questo punto scesi gli scalini pensando sul da farsi. Al marito avevo detto la prima cosa che mi era venuta in mente ma, seppur molto pericoloso, era l’unica cosa da fare. Monica aspettava suo marito per fare sesso e se non fosse sceso sarebbe andata subito a cercarlo guastando i miei piani di fuga.
Mi avvicinai alla camera e constatai che tutto era effettivamente spento, solo la tapparella faceva passare un filo di luce lunare che illuminava Monica che, con una leggerissima vestaglia nera di pizzo, aspettava il suo uomo. Pensai al buio che c’era, al fatto che se avessi fatto attenzione a non finire sulla minuscola fessura di luce avrei anche potuto provarci’ io e il marito eravamo alti uguali ed entrambi con i capelli lunghi’ inoltre stasera lui esibiva un pizzetto molto simile al mio’
Mentre mi toglievo il passamontagna e mi addentravo nell’oscurità rimanendo in mutande notai Monica che con una mano in mezzo alle gambe si accorse della mia presenza.
-Amore’ finalmente, non metterci più così tanto, sono bollente qua sotto- e mi prese la mano e mi fece toccare tra le gambe.
Sotto la vestaglietta non indossava nulla e non si era minimamente accorta che ero un uomo diverso. Con una mano andò sul mio pacco e lo toccò scostando le mutande e dicendomi di toglierle, io non me lo feci ripetere e il mio cazzo svettava dall’eccitazione che avevo.
-Amore stasera ho talmente voglia che mi sembra persino più grosso’ non sai quanto sono contenta che proviamo a fare un figlio.
Ah! Volevano farlo senza preservativo! Potevo scoparmi la mia conduttrice preferita e pure venirle dentro!
Le tolsi la vestaglietta e ci baciammo come due innamorati. Non potevo vederla bene al buio ma toccavo quelle cosce che amava mettere in mostra in tv e quel seno così sodo, lo palpavo e strizzavo i capezzoli già duri ed eretti.
Mi abbassai verso il suo interno coscia e gliela baciai, era bollente e colava già umori. Con la lingua stuzzicai intorno poi con toccate dolci immergevo in quel lago per poi infilare più che potevo la lingua.
Non doveva essere abituata a simili trattamenti perché era particolarmente eccitata e mi disse quanto fosse contenta che finalmente avessi provato a leccargliela. Aggiunse che dopo mi avrebbe ripagato con la stessa moneta.
A questo punto mi sdraiai sopra di lei e, dopo aver orientato bene il mio cazzo, glielo infilai nella vagina. Era una vagina dolcissima, più che una scopata mi sembrava che la sua figa stesse massaggiando il mio cazzo. Mentre alternavo colpi dolci con altri più duri e in profondità la baciavo e le tenevo il seno, se non fossi stato un delinquente saremmo sembrati due innamorati che scopano come la prima volta.
Quel corpo mi eccitava ogni momento di più e non finivo di toccarlo, le sue cosce così carnose mi facevano morire di piacere, cosicché ebbi dopo un po’ un orgasmo. Fu stupendo perché sentendo che mi stavo per svuotare mi cinse ancora di più a sé con le gambe e svuotai tutto il mio seme dentro di lei.
Sentando il suo ventre pieno venne scossa anche lei da un orgasmo e mentre rimanevamo così abbracciati mi staccai da lei. Prendevo respiro e pensavo a che fantastica scopata mentre sentì lei che si avvicinava al mio cazzo, ricordai allora la sua promessa.
Infatti dopo poco sentii la sua lingua che avvolgeva il mio cazzo e lo portava nella sua bocca. Pensai a quanto sarebbe stato bello vedere il suo viso sul mio cazzo e ai suoi lineamenti così dolci che pompavano e succhiavano.
Non leccava le palle ma decisi di non insistere troppo, era necessario che non facessi alcuna parola oltre ai miei gemiti per cui mi dovevo ‘accontentare’. Ad un certo punto smise proprio mentre il mio cazzo era ritornato in tutto il suo vigore.
-Dai rimettimelo dentro e vieni di nuovo dentro per sicurezza.
Agli ordini! Stavolta però la misi a pecorina, pensai a quanto sarebbe stato bello anche incularla ma voleva rimanere incinta stasera (e risi tra me e me). Glielo infilai nuovamente ma stavolta la scopai più come piace a me, con forza e con schiaffi sul culo, lei gradiva molto da come la sentivo godere e venne quando la tenevo per le tette e pompavo. Essendo la terza volta che venivo di quella sera ci misi molto e anche lei sembrava non averne più, dopo un eternità le venni ancora dentro e ancora spingendo fino in fondo.
Con il respiro affannato si sdraiò di fianco a me e presa dalla stanchezza si addormentò dopo pochi minuti.
Raccolsi le mie cose e uscì dalla stanza, tra l’altro essendo un professionista feci molta attenzione a non far rumore e a non dimenticare nulla. Recuperai il borsone e vicino all’ingresso presi un foglio e una penna con cui scrissi di andare in soffitta. Lo lasciai davanti alla camera e uscì di casa.
Arrivato a casa cercai su youtube dei video di Monica e, pensando alla nostra favolosa scopata, mi tirai un’ultima sega prima di coricarmi e finalmente dormire.

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