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Racconti Cuckold

L’AGRITURISMO

By 23 Aprile 2013Dicembre 16th, 2019No Comments

Gestire un agriturismo in mezzo al verde della campagna è sempre stato il nostro sogno , e da due anni a questa parte era divenuto realtà.
La clientela, nonostante la crisi, seppur ridotta rispetto all’anno precedente, non mancava, e in particolare vista la regione alquanto pittoresca e lontana dal caos quotidiano era spesso costituita da persone desiderose di un po’ di riposo dallo stress quotidiano della vita di città.
Alla bellezza naturale che circondava il nostro ristoro si aggiungevano tutti i comfort che un cliente potesse desiderare , dalla televisione satellitare alla piccola piscina con vista su uliveti, boschi e vigneti.
Il complesso constava di due case , strutturate per ospitare fino a un massimo di 10 ospiti più ovviamente me e mia moglie che avevamo i nostri alloggi nella costruzione più piccola delle due.
In quella primavera ormai inoltrata a parte una famiglia che si apprestava a partire , l’agriturismo era praticamente vuoto.
Fu cosi che quando mia moglie Mara mi comunicò che a breve sarebbero arrivati nuovi ospiti , mi attivai immediatamente per accoglierli degnamente preparando tutto il necessario.
Gli ospiti si presentarono verso le 11:00; due ragazzi e una ragazza sui trent’anni.
Dopo i primi convenevoli si presentarono come Ivan , Mattia e Julia.
Mattia e Julia erano una coppia di Milano , mentre Ivan un amico toscano che li aveva raggiunti per le vacanze, i ragazzi si sarebbero fermati per un paio di settimane.
Devo dire che Julia attrasse fin da subito la mia attenzione per la sua prestanza fisica , piuttosto alta sul metro e ottanta pur parlando un ottimo italiano , aveva una palese inflessione straniera, che insieme alla capigliatura biondo platino la identificava come una ragazza del nord Europa, probabilmente scandinava.
Le gambe lunghe e il seno prosperoso completavano il suo aspetto da valkirya. La cosa non sfuggi neanche a Mara che pur essendo una donna attraente, di fattezze tipicamente mediterranee, viveva spesso un certo senso di competizione con altre donne di una certa bellezza.
Completati i convenevoli di registrazione , accompagnai personalmente i ragazzi a fare un giro intorno al complesso e poi nelle loro stanze , lasciandoli poco dopo.
Nel primo pomeriggio una volta partiti i precedenti ospiti Mara decise di fare un piccolo pisolino in camera mentre io approfittai del tempo libero per sistemare il giardinetto.
A breve mi raggiunse Mattia , per chiedermi se era possibile noleggiare una bicicletta per fare un giro del circondario.
‘Ovviamente’ risposi , ‘ma niente noleggio , le bici sono gratuite per i clienti’.
Intanto che lo accompagnavo al vecchio deposito, scambiammo nuovamente due chiacchere, stabilendo innanzi tutto di darci del tu; del resto eravamo praticamente coetanei.
‘E la prima volta che venite da queste parti ?’ chiesi
‘Si di solito preferiamo il mare , la sorella di Julia ha una casa di villeggiatura in Croazia in cui normalmente passiamo le vacanze, quest’anno abbiamo deciso di anticipare le ferie, del resto probabilmente Julia lavorerà ad agosto’
Julia, cosi mi disse Mattia lavorava per una multinazionale canadese con varie sedi nel mondo , questo la costringeva spesso a viaggiare durante l’anno lasciandole davvero poco tempo a disposizione per le vacanze, lui invece avendo un attività in proprio poteva organizzarsi come preferiva.
Consegnatagli la bicicletta lo salutai raccomandandogli un percorso in mezzo al bosco , nella direzione del piccolo laghetto a qualche Km di distanza.
Tornando verso il giardino passai davanti alla casa degli ospiti fiancheggiando il lato nord.
Distrattamente lanciai uno sguardo verso la porta finestra spalanca e qui ebbi una bella sorpresa.
In piedi in mezzo alla sala centrale nella quale confluivano le varie stanze da letto, vidi Julia, di per se non ci sarebbe stato nulla di eccezionale se non fosse per il fatto che era completamente nuda.
Non che non abbia mai visto donne nude dal vivo prima d’ora ma la sorpresa mi fece prima rallentare notevolmente il passo e poi arrestarmi completamente.
Fortunatamente pur essendo in piena vista , rimasi nella penombra degli alberi , inoltre la ragazza era girata di schiena.
Lo spettacolo che mi si presentava davanti era decisamente grandioso e banale a dirsi terribilmente eccitante.
Se avete commenti o suggerimenti contattatemi liberamente all’indirizzo red.writer@hotmail.com Lasciando correre lo sguardo dall’alto verso il basso quasi ad accarezzarlo con trepidazione , il corpo di Julia era davvero straordinario , tonico al punto giusto.
Scendendo lungo la schiena parzialmente coperta dai lunghi capelli biondi , si arrivava al grosso tatuaggio che caratterizzava la zona lombare; difficile dire cosa rappresentasse vista la distanza a cui mi trovavo, probabilmente un tribale.
Il culo era fantastico, muscoloso e a pera, le gambe tornite erano perfettamente dritte.
Julia era intenta a raccogliersi i capelli con un elastico e cominciò a conversare .
‘ Oggi non ci muoviamo magari domani facciamo un giretto qua in torno’
‘ Si sono d’accordo , oggi relax completo , quasi quasi faccio un tuffo in piscina’
La voce proveniva dall’interno di una delle stanze ed era inconfondibilmente quella di Ivan.
D’un tratto proprio Ivan apparve nella parte centrale della stanza, come Julia anche Ivan non indossava alcun vestito.
Per un attimo temetti che si dirigesse verso l’esterno della casa , nel qual caso difficilmente avrebbe evitato di vedermi , in realtà prosegui dritto verso il bagno nella direzione opposta rispetto alla stanza da cui era uscito.
Il pensiero che Ivan e Julia si mostrassero tranquillamente nudi mentre Mattia era in giro immerso nella ‘natura’ mi fece sorridere. Cosa sarebbe successo se Mattia fosse tornato in quel momento?
Ivan ricomparve verso la sala , arrestandosi in prossimità di Julia.
‘ Ti ho mai detto quanto mi fai impazzire?’
Julia dinnanzi al complimento scoppio in una fragorosa risata e aggiunse:
‘ Più o meno ogni volta che ci vediamo’
‘Be’ ogni volta e come la prima ‘
Ivan si avvicino ulteriormente a Julia e senza esitazione inizio a baciarla intensamente prendendogli il viso tra le mani. La ragazza dal canto suo non diede alcun segno di volersi tirare indietro , ma al contrario si mise ad assecondare il partner.
Il corpo di Julia copriva ora quello di Ivan, celandolo alla mia vista diretta.
Dopo qualche minuto i due si staccarono e fu allora che sfalsandosi potei osservare Ivan nel pieno della sua eccitazione.
Tra le gambe svettava un cazzo in piena erezione. Devo dire che con un pizzico di invidia , e un automatismo tipicamente maschile non potei non raffrontarlo al mio che di sicuro non poteva essere considerato piccolo.
Per un istante provai a pensare che il fatto che pube del ragazzo fosse completamente depilato , come del resto la restante parte del corpo, potesse in qualche modo aumentarne visivamente le dimensioni, ma tale illusione duro poco, giusto il tempo che il ragazzo impiegò nello spostarsi dalla posizione in cui era fornendo un profilo laterale del suo corpo.
L’asta svettava verso l’altro sfidando apertamente la forza di gravità, in una spasmodica ricerca di contatto.
La cosa che colpiva non era tanto la lunghezza dell’arnese che seppur non indifferente non avrebbe destato scalpore, quanto le dimensioni ragguardevoli che si sposavano perfettamente con le due grosse albicocche che ne completavano la normale evoluzione nella parte inferiore.
Come per Julia anche il corpo di Ivan risultava perfettamente in forma , la muscolatura non eccessivamente sviluppata denotava però la propensione al costante esercizio fisico.
Decisamente i due costituivano una bella coppia.
Julia parve quasi non far caso all’eccitazione del ragazzo, e come fosse la cosa più naturale del mondo si allontanò da lui come se nulla fosse
‘ Fai il bravo,che abbiamo un sacco di tempo a disposizione’
Il ragazzo dopo un iniziale momento di smarrimento parve riprendersi dallo shock dell’abbandono improvviso.
‘ Lo so, ma ho una voglia pazzesca sono mesi che non ti tocco, e guarda come mi hai ridotto’
I due si erano definitivamente spostati fuori dalla mia vista e ora proseguivano la loro discussione in angolo della sala.
Ciononostante dalla mia posizione potevo continuare ad ascoltare quando si dicevano con una certa nitidezza.
Devo dire che lo spettacolino mi aveva lasciato una curiosità pazzesca e ora a costo di sembrare un terribile impiccione avrei voluto saperne di più, rimasi così in ascolto nel più perfetto silenzio.
‘ Dai su vai a fare un tuffo, così ti calmi un po’ fu il commento laconico di Julia.
‘ Non dirmi che non hai una voglia pazzesca di scopare , mi hai stuzzicato per tutto il viaggio! ‘ ribattè Ivan un po’ stizzito
‘Certo che ho voglia , ma sai bene che mi piace tenerti un po’ sulle spine ‘… ‘
‘ Ok mi arrendo ti conosco troppo bene….e so che il gioco lo gestisci sempre tu…’
‘ Bravo, vado a farmi un doccia poi ti raggiungo in piscina’
Vidi Ivan ripassare per la stanza centrare dirigendosi verso la sua stanza.
A quel punto come risvegliandomi dal torpore ripresi il mio cammino verso casa.

Per commenti o consigli scrivete a red.writer@hotmail.it Devo dire che che quanto visto nel pomeriggio mi era entrato prepotentemente nei pensieri, la prima ad accorgersi della mia distrazione fu proprio mia moglie circa un ora dopo.
‘Tutto ok ?’
‘Si si tutto bene’ risposi, cercando di dissimulare il più possibile di avere la testa altrove.
‘ Per caso hai chiesto ai nuovi arrivati se mangiano qui stasera, il vino è quasi finito’
‘No’ aggiunsi ‘ non penso, ma chiedo non si sa mai’
Raggiunta la piscina , vi trovai come mi aspettavo , Ivan e Julia, immersi nell’acqua.
‘Scusate ragazzi stasera cenate qui?’
Fu Julia a rispondermi ‘ Si se possibile , altrimenti dovrai consigliarci un buon ristorante qui vicino’
‘Nessun problema’ risposi, e stavo per aggiungere se avessero preferenze su cosa mangiare , quando vidi Julia uscire dall’acqua.
Indossava un costume bianco, il cui pezzo sopra a malapena conteneva il grosso seno: due grossi meloni gonfi che a malapena erano trattenuti dal pezzo di stoffa.
Non so se Julia si accorse del mio imbarazzo , ma mi anticipò chiedendo se avevamo qualche piatto tipico da offrire.
‘ Be tutti i piatti di carne che volete’ risposi di getto.
‘ OK , vada allora per una bella grigliata’ esclamò.
Avvertita Mara della richiesta , raggiungi una vicina azienda vinicola per fare scorta di vino.
Al rientro trovai mia moglie intenta ad apparecchiare la tavola in giardino , di solito si cenava all’interno del salone di casa , ma vista la bella serata e il clima mite, aveva deciso di far cenare fuori gli ospiti.
Mara indossava un bel vestito blu e bianco che ne esaltava le forme generose . I riccioli neri ricadevano sulle spalle nude e coprivano parzialmente la bella collana argentata che portava al collo Il trucco leggero sugli occhi ne esaltava il colore verde scuro. Un paio di sandali neri con un po’ di tacco le facevano guadagnare qualche centimetro conferendole quando si spostava un andamento ondeggiante molto sensuale.
Il fatto che mia moglie si vestisse in modo elegante non era certo una novità, ma di sicuro il fatto di ospitare una bella ragazza come julia , ne aveva sicuramente catalizzato la propensione.
In breve accesi il barbecue e iniziai ad arrostire la carne.
Ivan e Mattia furono i primi ad arrivare e ad accomodarsi al tavolo.
Mentre io continuavo a caricare carne sul braciere , Mara cominciò a servire gli antipasti e a spiegarne la composizione.
Ai due ovviamente mia moglie non era rimasta indifferente, cosa che arguii dagli sguardi che ogni tanto le lanciavano e che spesso indugiavano sul fondoschiena un po’ abbondante della mia compagna.
Finalmente comparve Julia: per la sera aveva optato per un abbigliamento decisamente sportivo indossando una semplice maglietta nera e un paio di jeans corti.
Scalza , raggiunse il tavolo dei due ragazzi.
La tavola era ormai servita e i ragazzi iniziarono a mangiare e bere di gusto.
A questo punto io e mia moglie decidemmo di ripiegare in cucina in modo da finire di preparare il dolce che Mara aveva iniziato a preparare qualche ora prima.
La sera trascorse tranquilla e al momento del limoncello , decidemmo di unirci ai nostri ospiti.
La loro compagnia era davvero piacevole e il vino aveva decisamente aumentato la loquacità generale, in particolare Mara e Julia dopo una certa timidezza iniziale, una volta rotto il ghiaccio con qualche argomento tipicamente femminile cominciarono a conversare come vecchie amiche , e fu cosi che quando mia moglie inizio a sparecchiare la tavola , Julia si offri di aiutarla, accompagnandola all’intero della casa.
Rimasi quindi con i due ragazzi , che parevano se non ubriachi alquanto brilli.
Mattia mi chiese da quanto tempo fossi sposato con Mara , e quando risposi da poco più di un anno , il suo commento fu ‘allora siete ancora sposini’ ,
Dopo aver parlato un po’ di me e mia moglie , fu il loro turno di parlare di loro , e quando feci la domanda su come si erano conosciuti lui e Ivan , ci fu un attimo di esitazione da parte di entrambi.
I due si guardarono negli occhi e quindi scoppiarono in una sonora risata.
Rimasi un po’ stupito della loro reazione del resto era una domanda come un’altra per fare conversazione.
Fu Ivan a riprendere per primo il controllo e aggiunse ‘Diciamo che io ho conosciuto Julia per lavoro, e poi siamo diventati grandi amici….’
Le immagini viste nel pomeriggio mi riaffiorarono nella mente immediatamente e tra me e me pensasi ‘ si decisamente grandi amici’.
Le due donne tornarono al tavolo giusto in tempo per chiudere la serata , ormai l’ora si era fatta tarda.
I tre si avviarono verso le loro camere , ma a metà strada vidi Julia tornare sui suoi passi avvicinandosi a me e mia moglie
Come se io fossi trasparente la bionda si rivolse a Mara:
‘Mara scusami , vorrei chiederti un piacere’
‘ Se posso volentieri’ rispose di getto mia moglie ormai ben disposta verso la nuova amica.
‘Sin da bambina sono sempre stata abituata a vivere in libertà da qualche anno ho abbracciato a pieno lo stile di vita naturista , è un problema se io e i ragazzi giriamo nudi nella tenuta nei prossimi giorni?’
La naturalezza con cui Julia aveva fatto la domanda lasciò me e mia moglie di stucco.
Solo successivamente avrei realizzato quanto Julia era stata abile , chiedere a mia moglie una cosa del genere in modo cosi inaspettato e dopo averla conquistata con la sua personalità, l’avrebbe posta di fronte a una decisione immediata che in caso di rifiuto l’avrebbe fatta sembrare bigotta.
‘ Be ‘.’ mia moglie balbettò , girandosi verso di me in cerca di un conforto. Dal mio canto sollevai leggermente le spalle come a dire che io non avevo particolari obiezioni.
‘Va bene’ aggiunse infine un po’ titubante, dopo di che aggiunse ‘ se però dovessero venire altri ospiti dovrete rivestirvi’
‘ Certo!’ ribattè Julia avvicinandosi a Mara e baciandola sulla guancia in segno di ringraziamento.
Mia moglie ripresasi dallo stupore della richiesta, sorrise continuando a guardare Julia che si allontanava verso il proprio alloggio per raggiungere i ragazzi.
Quella notte io e mia moglie per un po’ non parlammo della richiesta di Julia, ma una volta a letto mia moglie commentò ‘ Scommetto che non ti dispiacerà certo vederla come mamma l’ha fatta’
Sorrisi e prima di risponderle con una battuta pensai ‘ neanche tu vedere Ivan con quel cazzo tra le gambe’.

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Quando le prime luci del mattino cominciarono a filtrare attraverso le persiane, decisi che era il momento di alzarmi. Mara dormiva ancora beatamente, a differenza mia aveva dormito profondamente tutta la notte.
Il mio invece era stato più un dormiveglia che un vero e proprio sonno; una strana agitazione mista a una certa eccitazione mi pervadeva e mi accompagnava dalla notte prima.
In quel momento avrei voluto svegliare Mara e senza alcun ritegno possederla selvaggiamente.
Agli inizi della nostra storia , ormai 10 anni prima , svegliarla in quel modo sarebbe stata la normalità. Ora le cose erano cambiate e la routine aveva affievolito l’ardore , riducendo spesso il sesso a semplice dovere coniugale.
Rimasi a guardarla per qualche minuto , così scarmigliata e selvaggia , calda e indifesa, mentre sollevava e abbassava il torace respirando profondamente.
Una doccia ero convinto mi avrebbe dato un po’ di sollievo e forse aiutato a rilassarmi un po’. Pensai anche a masturbarmi , un po’ come quando ero ragazzino, quando lo facevo furiosamente sotto la doccia, fino a sentire il piacere invadere il mio corpo e rilassare la mia mente.
Alla fine mi risolsi ad alzarmi e dopo le abluzioni mattutine , mi vestii e scesi al piano inferiore.
La frescura del mattino mi colpì all’improvviso quando spalancai l’uscio di casa, la campagna circostante era immersa nel chiarore del mattino. Raggiunsi la serra e cominciai a lavorare.
Pensavo tra me e me a che tipo di scena avrei assistito a breve, forse che i tre si sarebbero davvero presentati nudi per fare colazione , senza alcuna remora a mostrarsi a dei perfetti estranei.
Mara mi raggiunse in cucina mentre cominciavo a preparare la colazione, ancora assonata mi si avvicino e mi bacio sulla guancia .
‘Si sono già alzati?’
‘No per ora non ho visto nessuno , e dubito di vederli a breve’
Mi sbagliavo , il campanellino sulla porta trillò annunciando che qualcuno stava entrando nella sala da pranzo.
Continuai per un po’ a preparare la colazione come se nulla fosse, in realtà il cuore aveva aumentato i battiti , il primo impulso era quello di precipitarmi nell’altra stanza per sapere.
Mara al contrario parve non tradire alcuna ansia ,finì di riempire il tagliere con il pane fresco e si sposto in sala da pranzo.
‘Buongiorno’ sentì dire a Julia
‘Buongiorno , dormito bene?’
‘ Benissimo era da tanto che non dormivo così’
Esitai ancora un ultimo istante poi con il vassoio pieno di marmellate e yogurt entrai in sala anche io.
Il mio sguardo si fisso subito sui tre soggetti nella sala e improvvisamente fu la delusione a prendere il sopravvento.
I tre indossavano abiti estivi normalissimi , Julia la stessa maglietta e pantaloncini del giorno prima.
‘Che giornata ‘ riprese Julia , ‘oggi ci facciamo una passeggiata nei dintorni’
‘ Ieri ho raggiunto un lago niente male , non è vicinissimo ma vale la pena andarci’ commentò Mattia
‘Quanto è lontano?’ si informo Ivan
‘A piedi direi un paio d’ore al max , altrimenti possiamo andare in bicicletta’
‘ No niente bici , andiamo a piedi’ chiuse la discussione Julia
‘ Mara pensi che potresti prepararci un paio di panini per un picnic’
‘Certo’ rispose mia moglie
In breve i tre finirono di fare colazione presero i panini per il pranzo e si avviarono verso le loro stanze. Ricomparvero dopo poco ciascuno con il proprio zainetto sulle spalle , mi salutarono passando in prossimità della pineta e si inoltrarono nel bosco scomparendo alla vista.
Poco dopo fu il turno di Mara di uscire , prese la macchina e si allontanò dall’agriturismo per raggiungere la sorella con la quale aveva un appuntamento verso le 10.
Rimasto solo pensai a come impiegare la mattinata, per fortuna potevo permettermi di oziare un po’, così pensai a come impiegare il tempo . Piano piano crebbe in me la voglia perversa di seguire il gruppo appena partito per spiarli.
Spiarli era la parola giusta per definire quello che intendevo fare, per un attimo mi raffigurai come uno di quei pervertiti che nel buio spia le coppiette fare l’amore, rabbrividì. Non ero un guardone ma pensai che qualcosa di simile a quanto visto il giorno prima avrebbe potuto ripetersi e non avevo intenzione di perderlo.
In realtà sapevo che la cosa sarebbe stata piuttosto improbabile a meno che Julia e Ivan non fossero riusciti ad appartarsi in qualche modo e fuori dalla vista di Mattia.
Mi cambiai rapidamente e mi avviai per il sentiero a passo spedito.
Passando per una stradina secondaria poco battuta , riuscii a recuperare lo svantaggio sul gruppo e a precederli alla loro destinazione; conoscevo bene quella zona che sin da bambino frequentavo assiduamente.
Non fu quindi difficile trovare una posizione sopraelevata tra le rocce di una collina che sovrastava la piccola spiaggia nel quale sbucava la strada seguita dalla coppia.
Non sapevo esattamente con che velocità il gruppo si muovesse cosi decisi di accomodarmi e attendere.
Nel mentre la mia attenzione fu richiamata da uno stormo di anatre che presero il volo.
Girandomi in quella direzione mi accorsi che oltre al canneto non molto distante dalla spiaggetta in uno spiazzo d’erba sedeva una coppia di persone.
Proteggendomi con la mano dal sole potei osservarli meglio e li riconobbi.
Erano un a coppia di tedeschi che alloggiavano nell’albergo del paese, ospiti ormai fissi da più di un mese, di tanto in tanto li si poteva incontrare nei boschi a passeggio o nei borghi medioevali che caratterizzavano la zona.
Entrambi sulla 50 erano persone simpatiche che parlavano poco italiano ma essendo abitudinari della zona in questo periodo dell’anno erano abbastanza noti.
Il marito era intento a preparare la canna da pesca , mentre la moglie sfogliava pigramente una rivista sdraiata su un asciugamano. Un grosso cappello la proteggeva dal sole.
Restai a guardarli per qualche tempo finché finalmente vidi spuntare dall’estremità del bosco Julia in testa al gruppetto dei tre.
Julia si sfilo le infradito e si immerse coi piedi nell’acqua. Mattia e Ivan posati gli zaini si guardarono intorno apprezzando il panorama.
Dalla mia posizione non riuscivo a sentire nitidamente cosa dicessero , ma compresi dalle espressioni che il posto era di loro gradimento.
Mattia torno sui sui passi , aprì lo zainetto e ne estrasse una macchina fotografica con un grosso obbiettivo.
In breve la punto verso Julia è iniziò a fare qualche scatto. La cosa parve divertire la ragazza al punto che ancora immersa nell’acqua fino alle ginocchia cominciò ad assumere diverse posizioni scimmiottando una modella.
Ivan nel frattempo cominciò lentamente a spogliarsi, sfilò la maglietta , tolse le scarpe e infine sfilo pantaloncini e slip in un colpo solo.
Nonostante non mostrasse l’erezione del giorno addietro il cazzo di Ivan anche da flaccido era davvero ragguardevole. L’immagine di Ivan nudo, mi riportò alla mente una statua di satiro che avevo visto qualche anno fa in un museo; il sesso del servo di Dioniso era decisamente sproporzionato rispetto al corpo.
Con la stessa calma con cui si era spogliato vidi Ivan avvicinarsi alla battigia arrestandosi a pochi metri da Julia.
Mattia nel frattempo aveva interrotto gli scatti su Julia e aveva orientato la macchina verso Ivan iniziando a scattare qualche foto. Il ragazzo parve ignorare la cosa e si rivolse a Julia facendole segno di avvicinarsi con la mano.
La bella svedese non si fece pregare e con un passo un po’ incerto per il fondale del lago si avvicinò a Ivan.
La scena del giorno precedente in qualche modo si ripeté nel momento in cui il ragazzo la prese tra le braccia muscolose e cominciò a baciarla con passione, a differenza della volta precedente però la scena si svolgeva davanti al ragazzo di Julia !
Devo dire che in cuor mio speravo di assistere a qualcosa di eccitante e insolito, ma quanto osservavo in quel momento andava ben oltre le mie aspettative.
Nel mentre le loro lingue continuavano a intrecciarsi in un’intensa attività, la mano destra di Julia prese a muoversi lungo la schiena del ragazzo fino a raggiungerne i glutei.
Un lento massaggio prese forma sulla superficie delle natiche nude di Ivan. Di tanto in tanto il medio della ragazza percorreva il solco del culo del ragazzo , esitando leggermente nella parte più interna . Nel mentre Mattia continuava a scattare istantanee della scena che aveva davanti.
Finalmente i due smisero il lungo bacio, separandosi. Come prevedibile , ora tra le gambe di Ivan spuntava la grossa pertica turgida.
Dopo aver percorso qualche passo verso la spiaggia , fu la volta di Julia di denudarsi.
Nuda , con i grossi seni leggermente cadenti per la consistenza , prese ad avvicinarsi al fidanzato e gli disse qualcosa indicando la macchina fotografica.
Mattia sfilò dal collo la cinghia porgendo la macchina a Julia , al che prese a spogliarsi a sua volta.
Pur non avendo la prestanza fisica di Ivan , anche Mattia non sfigurava assolutamente dal punto di vista fisico: di corporatura asciutta e compatta, il ragazzo però non poteva competere quanto a dotazione con l’amico, il suo pene in evidente stato di erezione , era decisamente più piccolo se raffrontato a quello di Ivan.
In realtà la sua appariva come una dotazione assolutamente normale, sminuita solo dalla presenza a breve distanza di un qualcosa di insolito.
I due scambiarono ancora qualche parola , finché la ragazza non si allontano di qualche passo.
Quanto accadde dopo mi lascio talmente sbalordito che per un po’ non mi accorsi che non ero l’unico spettatore della scena che stava avendo luogo.
Con un certa naturalezza vidi Mattia inginocchiarsi di fronte a Ivan e dopo una breve esitazione la sua bocca si aprì per inserirvi interamente il glande gonfio del ragazzo in piedi.
Un oscillatorio avanti e indietro della testa iniziò quindi ad aver luogo delineando inequivocabilmente l’inizio di un intenso pompino.
Le mani di Ivan si spostarono sulla testa dell’amico aumentandone la frequenza e la profondità del movimento; ben piantato sulle gambe il ragazzo mostrava di apprezzare la maestria con cui l’altro stava eseguendo la fellatio.
Di tanto in tanto la bocca di Ivan si staccava dall’asta taurina ormai completamente grondante di saliva per passare ad occuparsi dei testicoli ; la lingua ne balenava intorno e ne soppesava la consistenza.
Julia come poc’anzi Mattia aveva preso a scattare foto della scena.
Fu allora che mi avvidi dell’altro spettatore.
Tra il canneto intravidi la figura dell’uomo che prima avevo individuato nel prato attiguo. Immerso parzialmente nell’acqua grazie agli stivaloni da pescatore era ora intento ad allungare il collo nella direzione di quanto accadeva sulla spiaggia circostante.
Il mio sguardo si sposto rapidamente verso la moglie e potei osservare come questa non si fosse mossa dalla posizione in cui stava in precedenza continuando nella sua opera di lettura.
Tornando col lo sguardo verso i tre , vidi Julia posare la macchina fotografica a terra e avvicinarsi ai due ragazzi.
Le posizioni a questo punto cambiarono e Mattia staccatosi dal membro dell’amico prese a occuparsi di Julia che nel frattempo si era seduta sulla spiaggia allargando le gambe e mettendo cosi in evidenza il suo sesso depilato.
Fu quindi la volta di Julia di iniziare ad emettere gemiti di piacere , mentre il fidanzato si occupava a pieno regime di leccare a fondo la sua fica.
Ivan a lato della coppia osservava la scena massaggiandosi lentamente il cazzo ben lubrificato.
La scena degna di un film hard a cui stavo assistendo , aveva generato in me una forte eccitazione; abbassai la zip dei pantaloni e scostate le mutande estrassi il pene duro , iniziando a masturbarmi a mia volta.
Il cunnilinguo proseguì per parecchio tempo e solo il cenno della mano di Julia sulla testa di Mattia vi pose fine. La ragazza si rialzo a fatica , dimostrando una certa instabilità nel mantenere la posizione eretta.
Con passo incerto si avvicino di nuovo a Ivan , che nel frattempo si era sdraiato sulla sabbia continuando a massaggiare l’enorme uccello che svettava tra le gambe.
La ragazza si posiziono sopra l’asta di Mattia e dopo averla impugnata e indirizzata verso l’entrata della sua vagina se ne impossesso calandovisi sopra.
La lubrificazione operata da Mattia risultò in una penetrazione agevole al primo colpo nonostante le dimensioni del cazzo di Ivan.
Julia prese a cavalcare furiosamente il ragazzo alzando e abbassando il bacino sul suo corpo. Il suo seno prosperoso prese a oscillare su e giù vistosamente.
L’asta entrava e usciva con forza dalla fica della svedese, completamente ricoperta dai suoi umori copiosi, e i due sembravano entrambi rapiti dall’estasi del momento. Mattia dal canto suo pur non partecipando all’azione non sembrava meno coinvolto; dopo aver osservato la scena per qualche minuto aveva recuperato la macchina e ripreso a fotografare.
Il suo cazzo svettante, era gonfio al parossismo e pareva sul punto di esplodere mentre il giovane lo trascurava completamente impugnando a due mani la macchina fotografica.
L’amplesso aveva preso un impeto furioso, Julia lasciatasi andare completamente ora urlava di piacere , gustando fino in fondo la cavalcata che poteva regolare a proprio piacimento stabilendo frequenza e profondità della penetrazione.
Le urla della ragazza avevano probabilmente raggiunto anche le vicinanze del prato attiguo al canneto.
Potei osservare infatti che anche la moglie del tedesco si era alzata e aveva raggiunto il limitare del canneto in cerca del marito.
Quest’ultimo ben celato tra la vegetazione e intento a osservare con attenzione l’amplesso in corso , parve infastidito dal richiamo della moglie.
Con passo lento e svogliato abbandonò la sua posizione e si diresse nella direzione della propria consorte .
Uscito dall’acqua i due cominciarono a parlare. Mi chiesi tra me e me se l’uomo stesse raccontando alla moglie quanto aveva osservato fino a quel momento o se invece le stesse raccontando altro , non mi sfuggì però il sorriso che si disegno sulle labbra della donna che a quanto pare era rimasta divertita da quanto appena raccontatogli dal marito.
Rivolsi nuovamente la mia attenzione all’altro lato del canneto. Julia probabilmente dopo aver raggiunto uno o forse più orgasmi pareva aver rallentato il ritmo imperioso che aveva tenuto per diverso tempo e ora sembrava che stesse regolando il movimento della scopata più per il piacere del compagno sottostante che per il proprio.
Il suo movimento aveva preso un che di sinuoso come a far percepire meglio il contatto delle pareti della propria vagina contro quelle del cazzo di Ivan.Il suo culo si sollevava quasi completamente dall’uccello del ragazzo , per poi ricalare inghiottendolo completamente.
La cosa parve piacere parecchio al ragazzo che forse esausto a sua volta avvinghio con forza il culo di Julia , bloccandolo quando questo era completamente adeso al suo corpo, in fine si lasciò andare a un urlo liberatorio.
Immaginai la quantità di seme che il ragazzo stava riversando dentro la vagina di julia, un’esplosione incontrollata di un vulcano sopito.
Il ragazzo rimase avvinghiato a Julia per qualche minuto , quasi a rivendicare la fecondazione della femmina da cui si era appena fatto montare.
Vidi la ragazza sollevarsi dal pene di Ivan che ricadde esausto sulla pancia.
Lungo le gambe della ragazza comparve a breve una lunga e corposa colata bianca.
Ormai al colmo dell’eccitazione a mia volta avevo raggiunto l’orgasmo riempiendo la mia mano di sperma caldo.
Più sotto però le cose non parevano aver terminato il loro corso.
Mentre Ivan restava disteso godendosi il meritato riposo , Julia e Mattia si erano disposti in modo che la ragazza a cavalcioni sulla faccia di Mattia poggiasse il suo sesso sulla bocca del ragazzo rivolgendo il suo corpo verso il suo cazzo. Mattia affondò il viso tra le gambe della fidanzata e prese a leccare con ardore il suo sesso ormai pregno degli umori dell’amico.
Julia dal canto suo prese a toccare i testicoli del ragazzo iniziando a massaggiarli con cura.
A breve dalla punta del suo pene partì un getto improvviso di sperma che colpì in pieno il seno Julia.
Il cazzo prese nuovamente a sussultare con violenza e senza trovare alcuna resistenza spruzzo di nuovo e ancora, come una fontanella appena alimentata.
Julia nel mentre continuava la sua opera con professionalità senza toccare minimamente l’asta del ragazzo.
Mi chiesi cosa si provasse a raggiungere l’orgasmo in quel modo; il cazzo nel momento del massimo piacere che non trova alcun sollievo nel contatto fisico ed è costretto a ricercare nel vuoto di liberare il proprio frutto a lungo preservato.
Finalmente anche per Julia venne il momento di riposarsi , sudata ed esausta si rovescio a lato di Mattia spalancando le braccia.
I tre giacevano ora immobili sulla sabbia della piccola spiaggetta, mentre sull’altro versante del canneto la coppia di tedeschi si stava allontanando verso il sentiero dal quale erano venuti.
Poco prima che scomparissero tra la vegetazione non potei non notare come la mano del marito avesse discretamente preso a indugiare sul culo della moglie.

Per consigli o commenti scrivete a red.writer@hotmail.com Il pomeriggio era ormai a metà del suo corso e io terminavo il lavoro nella cedraia.
Qualche ora prima rientrando dal bosco avevo ricevuto una telefonata. Una famiglia aveva chiamato chiedendo la disponibilità di una camera per il week-end , ed io avevo risposto che l’agriturismo era pieno per almeno due settimane.
Sapevo che rifiutare del lavoro in un momento di crisi era un’emerita follia , fatto sta che decisi di tenere rigorosamente per me il fatto, escludendo del tutto Mara che difficilmente avrebbe potuto capire il perché di una rinuncia del genere.
Mia moglie era rientrata verso l’una e non trovandomi a casa aveva pranzato da sola lasciandomi qualcosa per uno spuntino; terminato di stendere al sole le lenzuola si era sdraiata sul dondolo del cortile e ora era intenta a leggere il suo romanzo preferito.
Ne approfittai per una rapida doccia.
Quando riemersi dal tepore del bagno mi affacciai alla finestra del primo piano e potei constatare che il gruppo del mattino era tornato.
Julia sedeva su una delle seggiole di vimini in prossimità dell’entrata del lato nord del giardino. Mara le sedeva di fronte, le due parlavano tra loro.
Più in la intravidi anche Ivan intento a leggere il giornale , di Mattia non vi era traccia.
Poche ora prima avevo lasciato i tre a crogiolarsi al sole sulla piccola spiaggietta del lago, ora Julia mostrava un leggero rossore uniformemente dipinto sul viso e sul corpo.
Scesi raggiungendo i tre nel cortile, passai in prossimità delle due donne senza distoglierle dalla loro attività e raggiunsi Ivan.
‘Come è andata oggi?’, interloquii; in realtà dopo aver fatto la domanda mi sentii immediatamente un idiota, sapevo benissimo come era andata , ne ero stato un testimone oculare.
‘Bene , bello il posto, anche se un po’ lungo arrivarci’
Un percorso che richiedesse poco più di due ore non poteva certo dirsi un percorso lungo pensai , di sicuro nulla a che vedere con le camminate di diverse ore a cui a volte ero avvezzo.
‘ Ci sono altri posti simili nelle vicinanze se vi interessa ‘ aggiunsi
‘Si perché no, anche se penso che mi rilasserò di più stravaccato a prendere il sole. Lavorando tutto l’anno durante le vacanze preferisco il relax ‘
Cambiando argomento ripresi la conversazione della serata prima.
‘ Tu e Julia lavorate insieme?’
‘No non proprio , ci siamo conosciuti per lavoro, io faccio il rappresentante, poi abbiamo iniziato a frequentarci anche fuori’
Incuriosito e ormai deciso a capire meglio il tipo di relazione tra i due proseguii:
‘ Devo dire che Julia da l’impressione di essere una donna molto decisa , posso solo immaginare come sia sul lavoro ‘
‘ E’ molto tosta come nella vita privata’ aggiunse Ivan ‘le piace tenere tutto sotto controllo’
‘In questo immagino la prestanza fisica la aiuti’ aggiunsi , lanciandomi ormai sempre più nella confidenza.
‘ Si è una gran figa’.’ puntualizzò Ivan in modo un po’ rozzo.
‘Fortunato Mattia direi ‘.. non è facile stare con una donna così” bella’ .
‘ Direi di si ”.. sono molto legati , anche se’..’
Ivan lasciò cadere la frase a mezz’aria interrompendosi e mostrando un minimo di riluttanza a proseguire.
Ormai deciso a incalzare il ragazzo per tirare fuori la verità mi decisi a calare l’asso.
‘Potrebbe non bastare un solo uomo a una donna così’
L’espressione di Ivan tradì lo stupore dell’affermazione , rimase a breve in silenzio , dopodiché cambiando espressione del volto con un mezzo sorriso aggiunse:
‘Diciamo che sono una coppia piuttosto libera dal quel punto di vista’
Stavo per incalzare nuovamente il ragazzo quando , fu Mara a interromperci, rivolgendosi direttamente a me disse
‘Accompagno Julia a fare un salto in paese, così ne approfitto per farle vedere dov’è la trattoria del ‘., dove vogliono andare stasera , a dopo’
‘Ok, a dopo’ non potei che ribattere.
Le due a breve varcarono il cancello di entrata e raggiunta la macchina scomparvero lungo la strada che le avrebbe condotte in paese.
Nel mentre fu Ivan a riprendere il discorso.
‘A proposito di belle donne , anche tua moglie è decisamente una bella donna’
Questa volta fu il mio turno di rimanere imbarazzato e un po’ a disagio risposi:
‘ Grazie’
‘ Sembra un po’ timida , ma scommetto che a letto fa faville’
‘Be si’.’
‘ Ti sto mettendo in imbarazzo?…..non vorrei sembrarti indiscreto , ma tra uomini si può parlare liberamente no?’
Compresi di essere caduto nella trappola, avevo cominciato io parlando di Julia e ora non avrei potuto sottrarmi dal rispondere al ragazzo su Mara.
Provai a rilassarmi un po’, se pensavo di riuscire a uscire da quella discussione senza sembrare un perfetto idiota avrei dovuto ostentare una sicurezza che di base in quel momento non avevo.
‘ No no nessun imbarazzo figurati. Non ho problemi a parlare di Mara e solo che lei è una donna un po’ più tradizionale per certe cose ‘
‘Tradizionale?’ ribatté Ivan ‘ Quando si parla di scopare non esiste la tradizione , ma solo la passione, tutte le donne sono passionali , basta farle superare i loro tabù iniziali per farle scatenare ‘
Provai a ribattere a una tesi che mi parve un po’ riduttiva soostendendo che ogni donna è diversa dall’altra.
‘ Diversa finché non scopre il piacere del sesso , quello vero , ci sono donne come Julia che per cultura vivono liberamente la loro sessualità , altre che si convincono dell’esclusività del sesso con un solo compagno, ma sbagliano. Credimi per esperienza le donne sono tutte uguali basta saperle prendere per il verso giusto’
Pur non condividendo completamente quanto sosteneva Ivan , pensai che un fondo di verità vi fosse.
La mia esitazione nel controbattere lo rafforzo ulteriormente rendendolo ancora più spavaldo.
‘ Scommetto che anche tua moglie si lascerebbe andare completamente , nelle condizioni giuste, se vuoi posso dimostratelo nei prossimi giorni’
Rimasi completamente ammutolito, percepii apertamente il rischio che stavo correndo , se non fossi intervenuto con decisione per troncare la cosa avrei perso il controllo della situazione. Un sentimento perverso contrastava apertamente quanto avrei dovuto dire per porre immediatamente fine alla cosa.
L’idea che qualcuno potesse corteggiare mia moglie e magari portarsela a letto sarebbe stato per me assolutamente inconcepibile fino a poco tempo fa, eppure , la paura razionale di non sapere come la cosa potesse evolvere si scontrava con quella completamente irrazionale di scoprire un lato oscuro della mia persona.
Ivan mi fissava in attesa di una risposta che tardava a venire, alla fine risposi con un generico
‘Vedremo’
Sapevo di non aver dato la risposta giusta , ma ormai era andata , non restava che attendere e vedere cosa sarebbe accaduto.
Quella sera io e mia moglie cenammo da soli , per l’occasione preparai una cenetta a lume di candela , le feci trovare dei fiori freschi e stappai una bottiglia del miglior vino della nostra riserva personale.
Mara apprezzo molto la cosa , e sospettosa com’era si informò scherzosamente sul perché di tante attenzioni. Risposi che mi faceva semplicemente piacere farlo. La spiegazione parve convincerla , cosi passammo una stupenda serata.
Una parte della conversazione si sposto su Julia che pareva aver conquistato in maniera sorprendentemente rapida le simpatie di mia moglie.
Mara mi raccontò della lunga chiacchierata del pomeriggio e di come , raggiunto il centro del paese le due si fossero date a un po’ di shopping improvvisato, prima di raggiungere il posto in cui i ragazzi avrebbero cenato.
Per Mara una nuova amica significava un po’ di distrazione. Con l’eccezione della sorella con la quale a volte usciva, per la maggior parte dei casi le amiche avevano a che fare con bambini piccoli e poco tempo da dedicare ad altro.
Quella notte mentre attendevo sul letto mia moglie , assorto nei miei pensieri , ricevetti a mia volta una bella sorpresa.
Mara uscii dal bagno indossando un completino estremamente provocante che non gli avevo mai visto prima, ai piedi un paio di scarpe col tacco che ne slanciavano la figura che seppur morbida sprigionava un erotismo intenso.
Il suo unico commento mentre si avvicinava ai piedi del letto fu ‘Vedi cosa succede a fare spese con le amiche’
Non attesi ancora a lungo , la afferrai con forza e la rovesciai sul letto, con una foga incredibile le sfilai le mutandine che coprivano il suo sesso e mi tuffai su di esso come un intensità e un desiderio da lungo sopiti.

N.d.a. Un grazie a tutti coloro che hanno scritto per dare suggerimenti , e consigli su come migliorare il racconto , lo scopo di scrivere un racconto erotico è cercare di stimolare la fantasia altrui. A qualunque autore fa piacere sapere che tipo di sensazioni il proprio racconto possa generare , per cui invito nuovamente chiunque voglia dare il proprio contributo o semplicemente esprimere un opinione a a scrivere a red.writer@hotmail.com Quella mattina mi alzai insolitamente tardi , la notte precedente aveva lasciato i suoi segni.
Scendendo in sala da pranzo trovai il tavolo con i residui della colazione degli ospiti. Mara comparve con un piatto in mano.
“Buongiorno amore dormito bene?” esordì.
“Benissimo” ribattei “era parecchio che non dormivo così” aggiunsi avvicinandomi a mia moglie e baciandola sul collo.

Mentre Mara continuava a sparecchiare la tavola, commentai:
“Si sono alzati presto questa mattina ”
” Si Mattia e Julia hanno fatto colazione presto e sono andati via in macchina ” aggiunse Mara
” Ivan? ” chiesi
” Non l’ho visto ”

Dopo aver fatto colazione a mia volta, io e Mara ci spostammo nel vecchio capanno agricolo; da tempo avevamo in previsione di sistemare i materiali li ammassati.

Lungo la strada del ritorno ci imbattemmo in Ivan proveniente dalla casa.

Il ragazzo era a petto nudo e indossava un asciugamano intorno alla vita. In una mano teneva un paio di occhiali da sole e un cappello di paglia, nell’alta una borsetta di plastica nero.
Vedendoci arrivare sollevò la mano in segno di saluto, proseguendo in direzione della piscina.

Giunti in prossimità di casa rivolgendomi verso Mara dissi:
‘Non abbiamo chiesto a Ivan se desiderasse fare colazione’
Mara dopo aver alzato lo sguardo nella mia direzione rispose:
‘Be è un po’ tardi ormai…. e abbiamo gli orari per la colazione’
‘ Mai fatti rispettare’ aggiunsi ‘ e poi il cliente ha diritto al miglior servizio a qualunque ora’ ripresi con voce impostata in tono scherzoso.
La battuta fece sorridere mia moglie che si arrese.
‘Ok vai a chiedergli se vuole farla ancora ‘
Esitai un secondo , prima di ribattere:
‘Vai tu amore , io devo tornare al capanno per finire un paio di lavori ‘.

Senza aggiungere altro vidi Mara avviarsi verso la zona piscina.
Sapevo benissimo cosa mi sarebbe piaciuto che accadesse ma in cuor mio trattenni ogni speranza e forzandomi di non pensarci ripresi nuovamente la strada verso il capanno .

Qualche minuto più tardi , rientrando , intravvidi Mara entrare in casa. La raggiunsi all’interno.

‘Quindi?’ chiesi con fare noncurante.

Mara sollevò lo sguardo verso di me , uno sguardo distratto che denotava l’interruzione di qualche pensiero in cui era assorta.

‘Quindi cosa?’ mi rispose quasi stizzita per averla distratta.

‘La colazione?’

‘Ha detto di no…’. ‘ mi rispose sbrigativamente, poi la vidi scomparire lungo le scale che davano al piano di sopra.

Qualcosa di sicuro l’aveva turbata, capire esattamente cosa mi stuzzicò, cosi pensai bene di fare uns salto in zona piscina.

Girato il lato lungo della casa sbucai di fronte alla piscina e qui ebbi una prima conferma di quanto avevo sospettato. Mi arrestai qualche secondo ad osservare.

Su uno dei lettini disposti lungo il bordo della piscina, Ivan stava sdraiato a prendere il sole. Gli occhiali ne proteggevano gli occhi e il cappello di paglia la testa.
Come avevo immaginato , il ragazzo era completamente nudo. A lato della sdraio stava una confezione di olio solare che probabilmente si era spalmato lungo il corpo rendendo sul corpo il classico effetto bagnato.
Inutile dire che al di la della muscolatura ,l ‘elemento che saltava all’occhio era il grosso uccello tra le gambe, parzialmente ripiegato , in condizione di semi rigidità che poggiava su parte della gamba.
La visione mi trasmise una forte scarica di adrenalina, associata in parte al pensiero che pochi minuti prima la medesima scena si era presentata agli occhi di mia moglie del tutto inconsapevole di ciò che la poteva attendere; a differenza mia che nei giorni precedenti avevo potuto vedere la dotazione del ragazzo per Mara la cosa doveva essere risultata alquanto scioccante.

Vero è che Julia aveva parlato della possibilità di fare del naturismo nell’agriturismo , ma un conto era ventilarne la possibilità , un conto era farlo concretamente , inoltre, le dimensioni dell’attrezzo di Ivan di certo non aiutavano a considerare ‘naturale’ la cosa.

La mia presenza venne notata dal ragazzo , che sollevò leggermente gli occhiali , strizzò gli occhi nella mia direzione per mettere a fuoco la mia figura nella penombra.

Con un mezzo sorriso sul volto , dopo aver appoggiato nuovamente la testa sul lettino e riabbassato gli occhiali Ivan esordì:

‘Pensavo fosse tua moglie che si fosse dimenticata qualcosa’. Il suo fare era palesemente ironico.
‘ Mi spiace deluderti’ aggiunsi con fare altrettanto ironico.
‘ Nessun problema , non mi dispiace essere osservato’ riprese.
‘ Non certo da me’ ribattei.
‘ A no?’ riprese ‘ Mi era parso che mi stessi fissando, anzi per l’esattezza che stessi fissando il mio amico qui’.
Detto ciò spostò la mano sinistra tra le gambe afferrando saldamente la base del pene, con un lento movimento avanti e indietro impresse all’asta semi rigida un andamento oscillatorio.

Non era la prima volta che vedevo Ivan nudo , ma osservare cosi da vicino la sua dotazione aveva un che di perverso ed ammaliante, cosa che trasparve dalla mia espressione.

‘Ti piace è?’ riprese Ivan dinnanzi alla mia esitazione ‘ Non c’è nulla di male nell’apprezzare un bel cazzo come questo , anche tua moglie ha avuto una reazione simile’

‘Davvero ?’ ribattei con fare incredulo.
‘ Si, è diventata tutta rossa , ma ha dato una bella occhiata mentre farfugliava qualcosa sulla colazione’

Provai a rivivere mentalmente la scena di mia moglie completamente imbarazzata dalla visione del ragazzo che aveva davanti, immaginai l’esitazione nel chiedere della colazione in quella situazione.

La mano di Ivan nel frattempo si era spostata dalla base del pene verso la parte superiore, iniziando un lento su e giù che in breve fece indurire completamente il bastone nodoso. Si stava masturbando come se nulla fosse davanti ai miei occhi.

La mano lasciò quindi la presa dell’asta lasciando ricadere con un colpo secco il cazzo lungo la pancia.

‘ Allora che te ne pare ?’ riprese il ragazzo mantenendo quella posa oscena con noncuranza.
La spavalderia di Ivan in quella circostanza aveva dell’incredibile, eppure non riuscivo a reagire alla cosa , ero come ipnotizzato.

‘Facciamo così’ riprese il ragazzo ‘ convinci la tua mogliettina a giocarci un po’ e ti ci lascio giocare anche a te’
Detto ciò Ivan si sollevò con un colpo di reni sul lettino e lentamente ruotò il corpo girandosi a pancia in sotto.
Li dove prima stava il suo totem irrigidito ora stava il suo culo nudo.
Finalmente riuscii a riprendermi dallo stato di trance in cui ero finito e senza aggiungere parola mi allontanai dalla piscina.
Ritrovai Mara per pranzo verso verso l’una.
L’espressione distante del mattino era scomparsa e mia moglie era tornata quella di sempre con la solita energia. Non avrei potuto dire altrettanto di me, avevo passato il resto della mattina immerso nei pensieri, parte dei quali vertevano sul cosa mi stesse accadendo e parte sull’immagine del membro svettante di Ivan.
‘ Oggi pomeriggio dobbiamo andare a fare la spesa’.’ sentii dire tra le altre cose a Mara.
Avrei voluto parlare a mia moglie di quanto accaduto il mattino per capire cosa ne pensasse. Aveva provato fastidio nel vedere il ragazzo nudo?…sicuramente imbarazzo , forse eccitazione? ‘ difficile in quelle condizioni ma ‘.
Non avevo idea di come avrei potuto introdurre l’argomento ne di come poterlo gestire cosi decisi di accantonarlo.

Qualche ora più tardi, con il carrello della spesa pieno , mentre ci dirigevamo verso la macchina nel parcheggio , inaspettatamente fu lei a tirar fuori la cosa.
‘ Sai stamattina quando sono andata a chiedere a Ivan se volesse fare colazione ‘.. ‘
‘ Si” risposi un po’ esitante
‘Be , era in piscina a prendere il sole ‘..’ riprese mia moglie
‘ E allora ?’ domandai.
‘ Diciamo che prendeva il sole come mamma lo ha fatto”
‘ Nudo?’ il mio stupore era completamente simulato , ma era necessario per capire fino in fondo come Mara avesse preso la cosa.
‘ Completamente. Devo dire che non me lo aspettavo.’
‘Immagino’ ribattei , ‘Del resto Julia ci aveva chiesto la possibilità di fare del naturismo’.’
‘ Si è vero , e solo che trovarmelo cosi…. ‘ Mara esitò qualche istante prima di riprendere ‘nudo davanti ‘..insomma non me lo aspettavo’
‘ Se la cosa ti da fastidio gli posso parlare’
‘ No no ‘ nessun fastidio’
Mi parve di cogliere un mezzo sorriso sulle labbra di Mara , ma forse era solo una mia impressione.

Rientrando trovammo parcheggiata la macchina dei ragazzi, Julia e Mattia erano rientrati.
Trovammo il gruppo al completo in giardino. Vedendoci arrivare Mattia ci venne incontro.
‘Bisogno di una mano?’ esordì.
‘No no grazie’ rispose Mara
‘Insisto’ ribatté il ragazzo e avvicinandosi a mia moglie gli sfilo di mano la borsa della spesa e con fare deciso mosse verso l’entrata di casa.

Julia era sdraiata sul dondolo da giardino intenta a rilassarsi dopo la giornata passata in giro.
La testa era appoggiata sul cuscino posto in prossimità del bracciolo, le gambe erano distese lungo il sedile , con i piedi sollevati in prossimità del secondo bracciolo.
Con un gesto pigro si sollevò poggiando i piedi a terra e stiracchiò le braccia, sbadigliando vistosamente.

Nel mentre mi accingevo ad aprire la porta di casa non mi sfuggì il particolare del suo vestito.
Ore a un paio di short neri, Julia indossava una camicetta bianca di cotone che lasciava in completa trasparenza la parte sottostante: le morbide e abbondanti curve del seno nudo erano infatti ben visibili anche alla distanza in cui mi trovavo.
Ormai la libertà nel mostrarsi del gruppo non mi faceva più cosi effetto , ma mi chiesi se lo stesso valesse per mia moglie.

Uscendo per il secondo passaggio dei sacchetti della spesa carpii al volo una frase di Julia rivolta verso Mara.
‘ Devi assolutamente vederle le ho cercate da non so quanto tempo e finalmente le ho trovate ‘.. ‘
Persi la parte finale del discorso uscendo nel parcheggio con Mattia che mia aveva seguito per aiutarmi.
Fermandomi per estrarre le chiavi della macchina chiesi:
‘ Fatto shopping oggi?’
‘ Come sempre’ ribatté Il ragazzo sorridendo ‘ Se portassi Julia nel deserto troverebbe comunque una tenda beduina per comprare qualcosa’
Guardando l’espressione del viso di Mattia non potei che non sorridere a mia volta.
‘ Per fortuna Mara si contiene un po’ da quel punto di vista ‘
‘ Spera allora che non diventino grandi amiche’ ribatté scherzosamente Mattia ‘altrimenti sei rovinato come me’
Sorrisi nuovamente alla battuta del ragazzo , ma questa volta non tanto per la battuta in se , quanto per le ultime parole dette.
‘ Comprato qualcosa in particolare ?’ ripresi mentre tornavamo con l’ultimo carico verso casa.
‘ Scarpe ‘ rispose Mattia ‘e un paio di vestitini estivi per il bambino’
‘ Il bambino? ribattei io e aggiunsi ‘Avete figli?’

La risposta del ragazzo tardo quel tanto da farmi capire di aver toccato un argomento sensibile.

‘ Julia ha un figlio , ma non è figlio mio , è di una relazione precedente’ taglio corto il ragazzo.

Decisi di non proseguire sull’argomento che palesemente creava disagio a Mattia.

Per commenti scrivete a red.writer@hotmail.com Verso sera iniziò una leggera pioggia che avrebbe, se non fosse durata a lungo aumentato la percezione del calore. Come il giorno precedente eravamo liberi , gli ospiti avevano deciso di uscire a mangiare e noi decidemmo di fare altrettanto prenotando in un ristorantino nelle vicinanze.
Non avevo molta fame , ma Mara si era dimostrata entusiasta all’idea di uscire per una sera senza dover cucinare. Mentre l’attendevo nella sala di ingresso , accesi il computer e iniziai a controllare la posta elettronica.
Tra le altre mail trovai quella dei coniugi M’ller .
La famiglia M’ller chiedeva in un corretto inglese la disponibilità di una stanza con letto matrimoniale per la settimana a venire. L’arrivo era previsto da li a tre giorni.
Rileggendo la mail trovai i nominativi dei coniugi : Lars e Ilsemarie
Ilsamarie , era un mome insolito eppure mi pareva di averlo già sentito da qualche parte. Non ci misi molto a collegare i due alla coppia di tedeschi che avevo avuto modo di incontrare o meglio dire di spiare due giorni addietro.
Forse mi sbagliavo , ma avrei potuto verificare facilmente la cosa , un paio di telefonate ad amici ristoratori di alberghi del paese confermarono i miei sospetti. Lars e Ilsemarie erano la coppia che frequentava da anni la zona e da anni albergava nello stesso hotel a gestione familiare.
Mentre pensavo alle implicazioni della richiesta finalmente comparve Mara.
Mia moglie se l’era presa decisamente comoda , ma il ritardo risultò ben ripagato dal suo aspetto: un completino elegante azzurro con scollo a cuore senza spalline , sandali con tacco alto , capelli sciolti e trucco elaborato.
Mara era semplicemente uno schianto.
Rimasi un po’ ad osservarla , mentre lei con una piroetta su se stessa e un sorriso sulle labbra esordì:
‘Piace ?’
‘ Sono allibito! Non ricordavo che avessi un vestito così’
‘ L’ho usato per il matrimonio di Catia , poi non l’ho più messo , pensavo non mi andasse più bene ‘
‘ Direi che ti sbagliavi e comunque potevi avvertimi che intendevi metterti cosi in tiro’
‘Sorpresa!’ ribatté Mara
Devo dire che le ultime sorprese che mia moglie mi aveva riservato erano risultate molto gradite.
Non so se potessero in qualche modo essere riconducibile agli eventi degli ultimi giorni , ma avevo il sospetto che potesse essere così, in particolare avrei scommesso che fosse Julia la fonte di certe iniziative; le due erano sparite per quasi un ora dopo il nostro rientro a casa nel pomeriggio, e quando avevo rivisto Mara l’avevo trovata particolarmente su di giri.
‘ Meglio che mi cambi anche io ‘ aggiunsi
‘No no non perdiamo altro tempo ‘. se no facciamo tardi !’ riprese Mara prendendomi per mano e tirandomi verso l’uscita.
‘Ok andiamo’
Il posto in cui avevamo prenotato era pieno di gente , pur essendo una trattoria casereccia era rinomata per la qualità del cibo, in particolare per i piatti a base di pesce.
I gestori del ristorante , nostri conoscenti di lungo periodo ci accolsero calorosamente .
La moglie di Dino il proprietario del locale lusingò mia moglie con qualche battuta su quanto fosse bella quella sera, e ad occhio e croce , visto lo sguardo di qualche commensale seduto ai tavoli non era l’unica a pensarla così.
Il tavolo a noi riservato era in una posizione isolata rispetto ai restanti della sala , garantendoci così una certa intimità.
Nel mentre ci venivano serviti gli antipasti e i primi conversammo per circa un oretta sulle ultime novità sulla sorella di mia moglie finché Mara scusandosi dell’interruzione si alzo da tavola per andare alla toilette.
A breve la vidi tornare e riprendemmo a parlare cambiando argomento.
‘ Sapevi che Julia ha un figlio’ iniziai io
‘ Si’ rispose mia moglie ‘ Me lo ha detto oggi pomeriggio , mentre mi mostrava i suoi acquisti’
‘ Strano che non sia con lei’ aggiunsi
‘ è dai nonni in Svezia ‘
‘ In Svezia?’
‘ Si così mi ha detto Julia’
‘ Un bel viaggio da Milano’
‘ Certo, anche perché è ancora piccolo, ha un anno e mezzo , ma Julia mi ha detto che mamma e papà avevano bisogno di un po’ di riposo’
‘Mamma e papà’ ripetei mentalmente, c’era qualcosa che non tornava
Mia moglie mi osservo con curiosità mentre mi ero zittito.
‘A cosa pensi? ‘ mi chiese
‘Niente e solo che ‘…. ‘ lasciai cadere la frase.
‘ Non c’è nulla di strano che lascino il bambino ai nonni’ riprese Mara , convinta che la mia esitazione derivasse dal disappunto per aver lasciato il figlioletto ai nonni materni.
Decisi di assecondare la supposizione di Mara.
‘ Si si, e solo che mi sembra un po’ piccolo per un viaggio così , con la mamma in vacanza e il papà chissà dove’
‘In che senso chissà dove? E’ qui con lei’ ribatté stupita Mara
‘Mattia ?’ domandai a mia volta inebetito
‘No babbo natale , chi dovrebbe essere il padre?’
‘ Hai ragione mi sa che la stanchezza inizia a farsi sentire, e solo che…..’ aggiunsi lasciando nuovamente cadere la frase a metà
‘ Solo che?” riprese Mara , ‘ ti assicuro che Mattia è molto legato al figlio da quanto mi ha detto Julia’ concluse .
Non insistetti ulteriormente sull’argomento , una cosa era sicura, Julia e Mattia sostenevano cose differenti sulla paternità del figlio.
Spostai l’attenzione di un poco.
‘ Di cosa altro avete parlato oggi pomeriggio ,sei sparita per parecchio tempo!’ aggiunsi sorridendo.
‘ Di cose da donne e di lei ‘.. è una ragazza davvero incredibile e piena di risorse’ e proseguì ‘ ha sedici anni ha lasciato Gotemborg ed è stata qualche anno in Francia , poi in Germania dove si è laureata. Infine in Italia per lavoro’
‘ Tra l’altro mi ha invitato a passare un giorno alle terme’ aggiunse Mara
Mara aveva buttato li la cosa con naturalezza tra una frase e l’altra , mi chiesi se lo avesse fatto volutamente.
‘E tu cosa le hai risposto?’ chiesi
‘Che te ne avrei parlato e se per te non è un problema….’
‘No certo che no, posso sopravvivere senza di te un giorno….’ dissi , ‘ Ma anche Mattia e Ivan vi farebbero compagnia?’ domandai con un minimo di apprensione.
Mia moglie sorrise , non era la prima volta che facevo la figura dell’idiota quella sera , ma Mara non ebbe modo di darmi a vedere che lo pensasse.
‘Ovviamente no , uscita di sole donne’
Involontariamente sospirai , non so perché ma l’idea di loro quattro alle terme mi aveva decisamente agitato.
‘In questo caso….. ok , quando pensavate di andare?’
‘Domani ‘ aggiunse raggiante mia moglie
‘ A quanto pare avevate già organizzato tutto’ aggiunsi fingendo un’espressione da vittima.
‘ Be diciamo di si….. e che contavo sul tuo assenso quando le ho detto di si’
‘ Penso che anche per Mattia non ci siano problemi’ aggiunsi
‘ No nessun problema e comunque Julia sostiene che una donna non deve chiedere permesso per divertirsi’ buttò li mia moglie come fosse una verità incontrovertibile.

La cena prosegui piacevolmente fino al termine.

Rientrando a casa trovammo uno stupendo cielo stellato. In breve Mara andò a dormire e io rimasi solo un po’ con me stesso , mentre dal balcone osservavo la campagna notturna.
Mi accesi una sigaretta , era parecchio che non lo facevo , ma in quel momento ne avevo bisogno. Un vortice di pensieri mi affiorarono nella mente mentre un calma assoluta si impossessava del mio corpo.
Feci per rientrare quando il lontananza scorsi quel rumore.
Un rumore che pareva un lamento e che presto si trasformò in una serie disarticolata di suoni e parole , ed infine in un urlo.
Rientrai in sala , chiusi la finestra e mi diressi verso la camera . Entratovi mi spogliai, raggiunsi il bordo del letto e con lentezza ne aprii il cassetto del comodino.
Estrassi l’oggetto quasi con devozione , lo aprii con calma e lo srotolai sul pene in erezione.
A quel punto mi infilai sotto le lenzuola.

Per commenti o suggerimenti red.writer@hotmail.com Una storia di devozione , potere e sottomissione, la storia di un grande amore o forse dovrei dire come imparai quel giorno, quella di un cuckold per caso.

Quella parola mi era completamente sconosciuta fino a poco tempo prima , prima che Mattia me ne spiegasse il significato attraverso la sua storia.

Cominciamo dall’inizio.

Dopo aver salutato Mara e Julia dirette alle terme, la giornata si presentò da subito piuttosto noiosa, avevo da fare ma non avevo molta voglia di farlo , per una volta tanto avrei voluto semplicemente oziare.

Di Ivan manco a dirlo non si era vista traccia, mentre Mattia aveva fatto colazione con Julia per poi dileguarsi a sua volta.

Vinta l’iniziale pigrizia del mattino iniziai il lavoro della giornata nella serra. L’arrivo di Mattia qualche tempo dopo fu una lieta sorpresa per rompere la monotonia della mia attività.

Il ragazzo dopo qualche convenevole passo direttamente al punto , informandomi del fatto che Ivan gli aveva parlato del nostro incontro del giorno precedente e del suo modo alquanto singolare di mostrare il suo interesse per mia moglie.

Mattia proseguì ” poiché penso di sapere cosa ti passa per la testa , voglio parlarti della mia storia con Julia, forse ti aiuterà a capire’

Da li iniziò il suo racconto , un racconto che sarebbe durato a lungo e che avrebbe profondamente influenzato le mie decisioni future.

Conoscere una ragazza come Julia non era certo una cosa da tutti i giorni e di sicuro per un ragazzo normalissimo come lui era parso sin dall’inizio come una manna dal cielo.
I primi mesi insieme erano stati fantastici, poi una sera una discussione aveva chiarito un punto che avrebbe cambiato radicalmente la loro storia.
Julia era una donna che amava la propria libertà , e chiunque avesse desiderato condividere la propria vita con lei avrebbe dovuto accettare questa cosa. Senza giri di parole Julia chiarì cosa intendeva : ‘ Se mi va di scopare con qualcun altro non voglio problemi di gelosia, non appartengo a nessuno , ti posso offrire la fedeltà della mia testa ma non quella del mio corpo, prendere o lasciare’.
Quelle parole così dure pronunciate con decisione senza diritto di replica erano sembrato terribili alle orecchie di Mattia al punto da lasciarlo completamente attonito nei giorni a seguire , giorni che il ragazzo avevano deciso di passare da solo per pensare.
Alla fine aveva preso una decisione e l’aveva presa nella piena consapevolezza delle sue implicazioni: avrebbe avuto una donna meravigliosa , intelligente e perversamente bella al proprio fianco, ma non avrebbe mai potuto imbrigliarla nei vincoli di un rapporto standard basato sull’esclusività sessuale del partner.

Si trattava ora di stabilire il grado di complicità che sarebbe nata tra i due. Mattia avrebbe potuto decidere di avere una parte attiva e complice nelle sue avventure con altri amanti oppure essere semplicemente uno spettatore passivo della cosa, magari semplicemente informato , ma escluso da quella parte della vita della propria compagna.

Mattia aveva deciso di condividere tutto con Julia ,con la promessa che non essere mai escluso dalle sue esperienze con altri partner.

La prova del nove si era presentata a breve con uno degli amanti occasionali di Julia.

La ragazza incontrava raramente il suo amante di vecchia data, giusto nelle occasioni in cui era di passaggio a Milano.

Qualche giorno prima del loro incontro Julia con la sua solita disinvoltura aveva informato l’amante che d’ora in poi anche il suo compagno avrebbe potuto presenziare ai loro incontri. Il ragazzo era rimasto inizialmente titubante ma poi conoscendo bene il temperamento di Julia aveva accettato la cosa senza particolari problemi; non era ben chiaro quale sarebbe stato il ruolo di Mattia durante i loro incontri , ma ciò che importava veramente era continuare a godere del piacere di frequentare la ragazza.

La cena quella sera era parsa interminabile con i due amanti che flirtavano apertamente come ragazzini vogliosi. Per Mattia spettatore dell’evento la cosa aveva avuto prima un che di surreale per poi trasformarsi in qualcosa di molto concreto.
Julia aveva stuzzicato l’amante in ogni modo , sapendo benissimo che quella sera avrebbe avuto due uomini disposti a qualunque cosa per lei.

L’occasione per dimostrare quanto a Julia piacesse quel gioco perverso era occorsa quando la ragazza dopo aver fatto deliberatamente cadere un tovagliolo per terra aveva chiesto a Mattia di raccoglierlo.

Mattia si era chinato a recuperarlo e aveva sbirciato sotto il tavolo.
Il piede smaltato della ragazza era posizionato in concomitanza del cavallo dell’amante , intento nel lento sfregamento lungo il bozzo consistente tra le sue gambe.

Tornando nella posizione iniziale Mattia aveva osservato la tensione sul viso dell’amante di Julia. Una tensione generata dalla concentrazione nell’evitare di cedere a quella sottile tortura.

Poco dopo Julia aveva interrotto bruscamente il gioco , manifestando il desiderio di lasciare il locale . Il ragazzo teso come una corda aveva obiettato che non avrebbe potuto lasciare il tavolo in quelle condizioni. Julia aveva sorriso maliziosamente e dopo aver incrociato lo sguardo con Mattia aveva concesso all’amante una via di salvezza.

‘Povero cucciolo forse posso aiutarti io’ , aveva aggiunto con fare malizioso ‘ ma fai in fretta a breve ce ne andiamo’ aveva concluso.

Il ragazzo aveva colto al volo l’invito di Julia e con la massima discrezione aveva abbassato una mano sotto la tovaglia, in breve il gioco aveva ripreso e questa volta con un’intensità maggiore.

Ancora una volta i lineamenti del ragazzo avevano ripreso a contrarsi , questa volta però nei suoi occhi vi era una luce diversa , quella di colui che ha deciso di abbandonarsi completamente al proprio piacere evitando di esercitare ogni controllo sulla propria volontà.

Di nuovo Julia volle rendere partecipe il proprio compagno , non ci fu bisogno di alcuna parola però, basto uno sguardo e Mattia sollevò quel tanto che bastava la tovaglia per poter vedere quanto accadeva sotto.

Questa volta a differenza della precedente le dita del piede di Julia scorrevano velocemente sull’asta nuda del ragazzo, il glande gonfio pareva sul punto di scoppiare.

Mattia tornò a guardare il volto del ragazzo e quindi quello di Julia.
Mai come in quel momento gli parve una dea spietata, bella e implacabile.

In breve il tutto ebbe termine , il volto del ragazzo divenne rosso e una serie di sospiri stozzati uscirono dalle sue labbra, finché il respiro riprese lentamente a tornare normale.

Julia sorseggiò un ultimo sorso di vino , quindi si alzo con grazia e si avvicinò all’uscita, ondeggiando vistosamente sui tacchi. I due uomini la seguirono a breve.

Lungo il tragitto verso casa la tensione erotica era rimasta alta , con Julia seduta a fianco di Mattia che guidava e il ragazzo dietro. I tre rimasero in silenzio per un po’, finché Julia non lo ruppe chiedendo a Mattia di accostare a bordo strada.

La macchina si fermò in prossimità di un giardinetto scarsamente illuminato.

Julia scese dalla macchina e vi si inoltrò senza aggiungere alcuna parola.

Il ragazzo le fu dietro in un istante seguendola a breve distanza. Mattia esitò qualche istante prima di scendere a sua volta. Il periodo estivo e l’ora tarda contribuivano a rendere deserta la zona. Mattia si era guardato intorno , poi si era voltato nella direzione seguita da Julia e aveva scorto i due che si inoltravano nel giardino oltre il muro di pietra che ne cintava la parte più interna.

In breve vide scomparire i due . Pensò per un attimo di non seguirli ma poi cambiò idea e si avviò nella loro direzione , sapeva di dover andare fino in fondo , sapeva che il suo desiderio era di andare fino in fondo.

Superato a sua volta il muro , scorse i due a breve distanza in concomitanza di una panchina . Il ragazzo era seduto mentre Julia lo sovrastava stando in piedi.

Mattia li raggiunse arrestandosi a qualche metro dai due.

Julia passo lo sguardo da l’uno all’altro poi apri bocca per dire:
‘Vediamo quanto avete voglia di avermi….spogliatevi’

Il ragazzo parve scattare ad un ordine , probabilmente non era la prima volta che partecipava a quel tipo di giochi con Julia, cosi si sollevo in piedi e cominciò a togliersi i vestiti.
Mattia non era stato altrettanto solerte, ed era rimasto a guardare, al che Julia gli si era avvicinato e gli aveva sussurrato nell’orecchio ‘Dai amore fammi vedere fin dove ti vuoi spingere’

Quella frase pronunciata con dolcezza mascherava una sfida che Mattia voleva vincere. Dopo un’ultima esitazione aveva iniziato a sua volta a spogliarsi.

Il ragazzo completamente nudo davanti a Julia mostrava nuovamente un erezione completa, un omaggio fisico alla sensualità della donna che fissava con desiderio.

In breve anche Mattia rimase senza vestiti ,la possibilità di essere visti, in un giardino pubblico in piena notte , nudi come vermi avrebbe fatto esitare chiunque , ma in quel momento ne lui ne il ragazzo parvero in alcun modo farci caso.

Julia sedette sulla panchina sollevò una gamba, lasciò cadere il sandalo, appoggiando il piede sulla panca , il movimento fece risalire la gonna corta fin sopra il bacino scoprendo quanto vi era sotto.

Il sesso della ragazza era coperto da un leggero stato di stoffa bianca, le dita della ragazza lo scostarono leggermente quel tanto da scoprire il suo sesso: la sua carne era turgida, umida e le labbra dischiuse , la sua fessura in piena evidenza.
Con studiata lentezza il suo dito iniziò un lento movimento rotatorio sulla parte superiore della fica.

Julia fissava alternativamente i due ragazzi che come due pupazzi rimanevano immobili ed eccitati davanti allo spettacolo inscenato .

La ragazza interruppe per un attimo la masturbazione e rivolgendosi all’amante gli disse :’ fammi sentire la tua lingua’
Il ragazzo esattamente come in precedenza non parve esitare un instante , si inginocchio ai piedi di Julia e dopo aver ammirato ancora un attimo il suo fiore bagnato , iniziò a leccare con voluttà.

Nel mentre il ragazzo sfogava il proprio desiderio tra le gambe di Julia , questa spostò l’attenzione verso Mattia e in breve la sua mano inizio a massaggiare il suo cazzo duro.

Mattia era magneticamente attratto dal volto della propria compagna che iniziava a palesare il piacere intenso dell’abile cunnilinguo operato dal ragazzo.

Il vedere la propria donna godere con la lingua di un altro fece perdere momentaneamente il controllo a Mattia e ci mancò pochissimo che si lasciasse andare e raggiungesse l’orgasmo; fu Julia con una certa maestria ad impedirlo , poco prima che il cazzo di Mattia cominciasse a sussultare la ragazza che pure faticava a mantenere la concentrazione, smise di masturbarlo e afferrò saldamente la base del pene, evitando che questo potesse esplodere.

Mattia riprese a fatica il controllo di se , ma riusci ad evitare di godere. Barcollo all’indietro rischiò di cadere a terra.

Il ragazzo nel frattempo continuava imperterrito a leccare la fica di Julia con grande intensità . In breve fu Julia a lasciarsi andare; lasciò cadere la testa indietro e spalancando la bocca lasciò fuggire una serie di gemiti prolungati indice dell’orgasmo intenso cui era sottoposta.

Finalmente la calma tornò intorno al gruppo, il ragazzo si decise seppur a malincuore a staccare la testa dalle gambe di Julia e con una certa fatica per la prolungata posizione assunta in precedenza si sollevò in piedi. Anche Julia si sollevò dalla panchina, infilò le mani sotto la gonna e sfilò il perizoma lasciandolo cadere sul bordo della panca, infine si voltò dando la schiena ai due, appoggiò le ginocchia sulla panchina e le mani sulla parte alta dello schienale.

Voltandosi infine verso i due uomini in attesa aggiunse ‘ Scopatemi ‘.

Questa volta fu il ragazzo ad esitare, sapeva che prima o poi avrebbe potuto avere Julia , ma doveva stabilire quando, per capirlo guardò Mattia con sguardo interrogativo.

Mattia ormai completamente coinvolto nella cosa fece un cenno di assenso al ragazzo, in breve questo si avvicinò a Julia e ne sollevò la gonna scoprendone completamente il culo, poi avvicinò il suo cazzo duro alla fica ben lubrificata della ragazza e in un attimo le fu dentro spingendo in profondità l’asta senza incontrare alcuna difficoltà .
Le mani si spostarono rapidamente sui fianchi della ragazza e la monta ebbe inizio. Il ragazzo prese a scopare Julia con foga.
Mattia rimase a fissare la scena , sapeva bene ciò che sarebbe successo , ma vederlo realizzare era ben diverso che immaginarlo.
Vedere la propria donna godere sotto i colpi di cazzo di un altro uomo era qualcosa di indescrivibile, l’ebbrezza che provò non era nulla di paragonabile a quanto aveva provato in precedenza, i timori e dubbi che aveva covato fino a poco prima scomparvero del tutto e finalmente comprese la fortuna dell’esser diventato un cuckold.

Mattia interruppe la sua narrazione per qualche minuto come a lasciarmi il tempo di metabolizzare quanto mi aveva appena raccontato, poi dopo essersi accomodato sul bordo di uno dei tavolini presenti al centro della serra , proseguì con la sua storia.

Dopo i primi incontri con gli amanti di Julia , una nuova dimensione della coppia si era venuta a creare tra di loro. Quello che fino a poco prima poteva essere considerato come impensabile , ora appariva come qualcosa di assolutamente normale.

Julia condivideva con Mattia ogni avventura , in talune circostanze Il ragazzo era presente agli incontri, in altre, la ragazza descriveva accuratamente le situazioni amorose in cui le capitava di imbattersi.

Julia , mi precisò Mattia era molto selettiva nello scegliere i propri amanti , e vista la sua avvenenza, difficilmente non riusciva nel portarsi a letto chiunque desiderasse.

Fu a quel punto che interruppi il ragazzo per esprimere un mio dubbio:

‘Quello che non capisco e come tu possa non essere geloso a vedere la tua donna tra le braccia di un altro ‘ .

La scelta delle parole era tale da evitare espressioni ben più colorite come ‘scopare con altri’, non conoscevo Mattia e nonostante la spigliatezza con cui mi raccontava le sue vicende personali non volevo urtare la sua sensibilità.

La risposta di Mattia non si fece attendere:

‘ La gelosia è una componente che c’è sempre , anche se in modo molto limitato, ma non è nulla rispetto alla sensazione di piacere che provo quando la vedo godere con altri’

Dopo una breve pausa , il ragazzo riprese:

‘ E come una droga , all’inizio ti sembra qualcosa di terribile ed eccitante allo stesso tempo; le tue paure si mischiano alle emozioni più profonde, poi scopri che di questa sensazione ne hai bisogno, non so se sia una cosa definibile come normale , ma di sicuro col tempo inizi a viverla come tale’

Il modo in cui Mattia descriveva la cosa aveva un che di magnetico, ma le mie riserve erano ben lontane dall’essere esaurite così obiettai:

‘ Condividere appieno i propri desideri sessuali all’interno della coppia è sicuramente qualcosa che ne rafforza il legame, ma in questo caso la tua non è stata una scelta ma un’ imposizione, l’alternativa era adeguarti o perderla’

Il ragazzo mi ascoltò con attenzione poi ribadì:

‘ Un’imposizione certo, un’imposizione dolorosa all’inizio ma che poi si è trasformata in qualcosa di totalmente diverso, mi piace pensare che la mia sia stata l’imposizione di imparare qualcosa che ha decisamente migliorato la mia vita; un po’ come a un bambino si impone di imparare a leggere. Molti pensano che io sia un sottomesso che viva di una sessualità riflessa , ma la realtà e che penso di non aver mai vissuto appieno la mia sessualità come adesso’

‘Non hai nessun rimpianto? ‘ chiesi , in un ultimo tentativo di scalfire la sua sicurezza.

Mattia esitò nel rispondermi e si fece meditabondo , poi con studiata lentezza mi rispose.

‘ Be una cosa la rimpiango e forse non la condivido ancora oggi’

Il modo in cui il ragazzo aveva pronunciato la frase denotava un certo risentimento, oltre che un certo fastidio nell’affrontare l’argomento

Mi sentii in colpa per aver generato una tale situazione ,così provai a lasciar cadere la questione:
‘Mi spiace non volevo essere inopportuno , che ne dici se ‘:’

Fu Mattai a questo punto ad interrompermi:

‘No , no non c’è nessun problema , il fatto e che ” Il fatto è che non ho ancora accettato che Julia abbia deciso di fare un figlio con un altro’

Avrei voluto commentare la cosa ma non riuscii a pronunciare parola; Julia aveva deciso di fare un figlio con un altro mi ripetei tra me e me come a fissare nella mente un qualcosa che pareva assurdo almeno secondo i miei schemi mentali.

Provai a organizzare qualche pensiero nella mente per non dire qualcosa di stupido poi dissi :

‘ Una scelta decisamente impegnativa, soprattutto da condividere’

Sapevo di aver detto una cosa banale , ma non avrei potuto commentare in altro modo; forse il silenzio sarebbe stata la scelta migliore ma ormai era andata.

‘ Si su questo hai ragione , la scelta più difficile’ aggiunse Mattia, ricordo ancora il giorno in cui ne abbiamo parlato per la prima volta qualche anno fa’

‘Una sera mentre eravamo a letto dopo aver fatto l’amore , Julia mi ha chiesto quanto fossi disposto a fare per lei, al di la di tutto quello che mi aveva già chiesto.
Li per li avevo esitato , onestamente non riuscivo a immaginare a cosa potesse alludere, così avevo tagliato corto con una battuta ‘Se vuoi che spacci droga o uccida qualcuno temo che non potrò esserti di aiuto!
Il suo volto era rimasto serio così compresi che quanto mi stava per dirmi sarebbe andato ben oltre una semplice richiesta strampalata’

‘Ho smesso di prendere la pillola, voglio un figlio da Alain’ aggiunse con determinazione.

Alain, precisò Mattia, era il capo di Julia di allora , un canadese di 40 anni , sposato , con il quale Julia andava a letto di tanto in tanto , in particolare, durante le lunghe trasferte a cui lei prendeva parte.

Alla richiesta di spiegazioni sul perché della scelta , Julia , aveva risposto con la sua proverbiale freddezza di analisi ‘ ci sono uomini da cui una donna sente il bisogno di essere ingravidata, è una questione di chimica, non razionale , e una donna deve poter scegliere liberamente a prescindere dai propri legami affettivi con chi fare figli’

Di li a qualche mese , la ragazza le aveva comunicato di essere rimasta incinta.

Di nuovo non trovai le parole per poter proseguire , tutto questo mi sembrava assurdo, o forse per la prima volta provai a pensare che poteva non esserlo secondo una logica di società diversa da quella attuale, basata sull’esclusività sessuale e sentimentale di una coppia.

Terminata questa parentesi Mattia , parve riprendere il buon umore.

Non so perché , forse per la sincerità con il quale il ragazzo si era lasciato andare , ma decisi di raccontare a Mattia tutto quello a cui avevo assistito nei giorni precedenti, senza tralasciare alcun particolare.
Mattia mi ascolto con attenzione , senza mai interrompermi; se il fatto di esser stato spiato lo avesse infastidito , non lo diede mai a vedere.

Finito il mio racconto il ragazzo mi fisso per qualche istante , poi mi chiese:

‘Cosa hai provato quando tua moglie ti ha raccontato dell’esibizione di Ivan?’

Provai a rispondere di getto ,più per dare una risposta a me stesso che a lui.

‘Fastidio’ dissi in modo poco convinto

‘Tutto qui? ‘ ribatté Ivan, sollevando un sopracciglio in senso di incredulità.

‘ E va bene ‘ cedetti infine , ‘ diciamo che la cosa un po’ mi ha intrigato’

La mia risposta parve soddisfare Mattia , che sorrise, poi si alzò e si avviò verso l’uscita della serra.
Prima di varcare la soglia , si girò nuovamente verso di me dicendo ‘ Mi sono dimenticato di dirti una cosa’
Questa volta fui io a fissarlo.

‘ A Julia non piacciono solo gli uomini’

Detto ciò sollevò la mano in segno di saluto e uscì lasciandomi solo con i miei pensieri.

P.S. Per commenti o suggerimenti scrivete a red.writer@hotmail.com
Varcando la soglia di casa mi accorsi che Mara era rientrata: sul tavolo della cucina giaceva semisdraiata la sua borsa da mare.

Provai a chiamarla , ma non ottenni risposta; ero curioso di sapere come fosse andata la giornata.

Salii i primi gradini delle scale e di nuovo ripetei i suo nome ad alta voce , questa volta , ottenni una risposta ovattata, proveniente dalla camera da letto

‘ Arrivo ‘ fu quanto riuscii a percepire a fatica.
‘Ok’ risposi , riscendendo le scale.

Dopo qualche minuto la vidi comparire in cucina.

‘ Ciao’ esordì baciandomi
‘ Ciao’ risposi ‘com’è andata?’
‘ bene ci siamo divertite parecchio’ rispose , stuzzicando ulteriormente la mia curiosità.
‘ cosa avete fatto ? ‘ chiesi
Il ritardo con cui mia moglie mi rispose mi diede a pensare che stesse selezionando cosa dire con attenzione.
‘ Abbiamo fatto il percorso termale , perso il sole ed estetista’
‘ Non vi siete fatte mancare nulla ‘ ribadii sorridendo
‘ In effetti ‘..’ rispose arrossendo leggermente.

Provai ad ottenere qualche informazione in più prendendola un po’ più alla larga.
‘Ho saputo che hanno restaurato recentemente l’area esterna e hanno creato una nuova zona wellness’
‘Si ‘rispose Mara e proseguii ‘ l’hanno restaurata molto bene è ora ci sono delle stanze in più’
‘ Per ?’
‘ Yoga e massaggi’ rispose
‘ Devo andarci anche io allora’ aggiunsi
Mara trasalii leggermente poi si voltò verso di me e chiese:
‘Perché vuoi andarci ?’
‘Per fare yoga ovviamente!’ esclamai scherzosamente
Un sorriso leggermente forzato si disegno improvvisamente sul suo viso; qualcosa aveva turbato mia moglie.

Afferrai la sua borsa e la spostai sulla sedia del salotto, la stavo posizionando in modo da evitare che scivolasse a terra e nel farlo non potei non notarne il contenuto; accanto all’asciugamano verde era ben visibile uno slip bianco.

Incuriosito inserii la mano nella borsa e in breve ne estrassi un sacchetto con il costume bagnato e un reggiseno dello stesso colore degli slip ; ‘Mara non indossava intimo sotto i vestiti?’ mi chiesi tra me e me.

Riposi il tutto all’interno della borsa , poi mi spostai nuovamente in cucina dove mia moglie era intenta ad apparecchiare la tavola.

Avrei voluto tornare nuovamente sull’argomento precedente ma compresi che la mia insistenza avrebbe destato qualche sospetto , così lo cambiai decisamente rivelando a Mara che avevo accettato la prenotazione di una nuova coppia.
‘Una nuova coppia ?’ chiese Mara
‘Si risposi’ e aggiunsi ‘Ai presente la coppia di tedeschi che a volte ci è capitato di incontrare in paese?’
Mara aggrottò leggermente la fronte nello sforzo di fare mente locale poi aggiunse:
‘No , non ho presente , e quando arrivano?’
‘ Tra due giorni’

Mentre parlavamo spostai il mio sguardo sulla scollatura di Mara cercando di capire se indossasse il reggiseno, in breve potei scorgerne la parte superiore.

Di li a qualche minuto , qualcuno busso alla porta e dopo l’invito ad entrare, Julia si palesò sull’uscio.

‘ Ciao’ esordì

Per un attimo parve esitare vedendomi , poi rivolgendosi a Mara disse:
‘Ho trovato quella cosa di cui ti parlavo , se hai 5 minuti te la mostro’
‘ Va bene arrivo’ rispose mia moglie con una certa apprensione, passandomi davanti e uscendo.

Dopo quasi mezzora Mara non era ancora rientrata; a tal punto, la mia curiosità ebbe il sopravvento e mi decisi ad uscire per capire dove fosse finita.

Avventuratomi all’esterno provai a passare per il giardino ma non c’era nessuno , cosi mi spostai verso la casa dove alloggiavano i ragazzi.

In breve individuai Mara e Giulia in prossimità della casa intente a conversare animatamente.

Mi sarebbe piaciuto avvicinarmi a loro per poter sentire cosa si stessero dicendo ma avrei sicuramente rischiato di essere scoperto , così mi limitai ad osservare dalla distanza.

Mara pareva divertita da quanto le diceva Julia e in breve vidi la svedese avvicinarsi all’orecchio di mia moglie e sussurrargli qualcosa.
Mia moglie rimase a fissare la ragazza per qualche istante poi l’inaspettato accadde.

Julia si avvicino al viso di Mara e con naturalezza la bacio sulle labbra.

Mia moglie parve inizialmente esitare poi dopo aver lanciato uno sguardo intorno con circospezione, avvicinò il suo viso a quello di Julia , e fu lei questa volta a baciare la svedese.

Le due continuarono per qualche minuto a scambiarsi effusioni alternando baci a carezze sul viso, poi mia moglie seppur con un certo disappunto parve staccarsi da Julia, la quale di tutta risposta le afferrò la mano cercando di riavvicinarla a se.

Mara fece resistenza e le due ripresero a parlare. Pur non riuscendo a cogliere nulla della conversazione mi parve di intendere dalle movenze che l’intento di Mara fosse quello di rientrare a casa , probabilmente la preoccupava il ritardo che stava accumulando.

Alla fine mia moglie parve avere la meglio , ma prima di allontanarsi definitivamente da Julia si avvicinò a questa per un ultimo bacio di commiato.

Più tardi avrei elaborato meglio quanto era successo , ma ora sapevo che se non mi fossi mosso rapidamente non avrei potuto giustificare la mia assenza dalla cucina , cosi , mi affrettai a rientrare prima di Mara.

Quella notte neanche a dirlo , non chiusi occhio e non fui l’unico; Mara continuava a rigirarsi nel letto agitata , alternando brevi momenti di sonno a un dormiveglia inquieto.

A notte inoltrata la sentii alzarsi e scendere le scale.

Avrei dovuto raggiungerla per parlarle, ma in realtà non avevo la benché minima idea di come affrontare l’argomento . Rimasi nel letto in preda ai miei pensieri ancora a lungo poi infine mi alzai e la raggiunsi in soggiorno.

P.S. Per commenti o suggerimenti scrivete a red.writer@hotmail.com

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