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Racconti Cuckold

L’anziano vicino di casa

By 5 Marzo 20212 Comments

Sara abita all’ultimo piano di una palazzina di quattro , sono otto appartamenti in tutto.
Nell’appartamento di fianco al suo ci abita da solo un tipo sui
70 anni , si chiama Antonio.
Sara mi dice che quando capita che si incrociano non manca mai di aggiungere al saluto un complimento spesso nemmeno troppo velato.
Una volta mi raccontò che incrociatolo nell’atrio del palazzo , lei con indosso una corta gonna e una camicetta con un’ampia scollatura si fermò a salutarla e guardandole sfacciatamente i seni le rivolse gli immancabili complimenti per il suo aspetto e aggiunse “lei è di una sensualità che accende l’istinto animale in un uomo”.
Sara non poté non notare un evidente gonfiore nei pantaloni del porco.
Gli fece un sorriso come risposta al complimento e proseguì per la sua strada.
“scommetto che appena è salito in casa si è fatto una gran sega visto come c’è l’aveva duro sotto i pantaloni e dev’essere anche un bell’arnese dato quanto era diventato grosso il pacco”
“ed io scommetto che un pensierino ce l’hai fatto conoscendo la tua passione per gli uomini più maturi di te”
“vorresti forse che me lo facessi ? Lui ne sarebbe di certo entusiasta”
“come lo abborderesti ? Ci vorrebbe qualcosa di estremamente provocante che ecciti anche me”
“un idea ce l’avrei , lui tutte le mattine d’estate si mette sul balcone a leggere il suo quotidiano , potrei uscire senza niente sotto il vestito e facendo un po di rumore per fargli alzare lo sguardo mi chinerei fingendo di occuparmi dei vasi con le piantine degli aromi che abbiamo messo in terra. Avrà la mia passera in bella mostra. Sono curiosa di vedere la sua reazione”
Il mattino successivo prepariamo l’esca.
Sara indossa uno di quegli abiti da casa senza maniche che arriva a metà coscia ed è allacciato con una fila di bottoni sul davanti per tutta la sua lunghezza.
Oltre alle mutande evita di mettere il reggiseno per cui sotto è completamente nuda.
Io mi metto in posizione strategica dietro una finestra che mi permette di avere lei alla mia sinistra e
lui all’altro lato. Faccio attenzione a che lui non mi veda.
Sara esce , si assicura che l’uomo sia fuori sul
balcone che ha un muretto sul davanti ed ai lati una ringhiera per cui solo lui può godere dello spettacolo quindi si china e si mette a spostare i vasi facendo rumore.
Antonio alza distratto lo sguardo verso la fonte del rumore e come si accorge di ciò che gli si presenta agli occhi posa il giornale e fissa l’inaspettata golosa apparizione con lascivo interesse.
Lo vedo infilarsi una mano nei pantaloni ed iniziare a toccarsi.
Vado sull’uscio del balcone ad avvisare di continuare così che è totalmente coinvolto.
Tornato al mio posto d’osservazione noto che se l’è tirato fuori ed se lo mena deciso. Ha senza dubbio un membro dalle notevoli dimensioni che Sara non mancherà di apprezzare.
Ssra lascia passare qualche minuto poi si rialza e girandosi fa cadere lo sguardo al balcone confinante il suo.
Lui la guarda con un espressione che non ha bisogno di essere interpretata e continua a menarselo. Sara si appoggia alla ringhiera , le sue floride mammelle esposte per buona parte lo osserva con un sorriso compiaciuto sul viso.
Lui smette di segarsi e indicando con le due mani il suo cazzone in tiro le fa cenno se vuol favorire. Lei gli fa segno che gradisce l’invito , di
aspettarla.
“amore vado a farmi una scopata col vecchio porco , poi ti racconto tutto”
“ci conto , sai che mi fai morire quando fai la puttana e mi parli con quella voce che hai quando godi nel farmi la cronaca nei minimi dettagli dei cazzi che hai preso e delle sborrate che hai procurato”

Sara mi bacia ed esce.

Quando arriva trova la porta dell’appartamento di Antonio socchiusa. Entra e se lo trova li davanti completamente nudo col cazzo ritto e gocciolante desiderio.

Senza usare preamboli le fa “fammi vedere da vicino la tua fregna , ce l’ho in tiro da quando me l’hai mostrata e alla mia età significa che hai colpito nel segno , su , solleva la gonna”

Sara ubbidisce e si sente bagnare dopo quell’approccio rozzo ma efficace e lentamente solleva il vestito e gliela mostra.

A quella vista il cazzo del vecchio porco diventa se possibile ancora più grosso e duro.

Siediti su quella poltrona che te la voglio leccare fino a farti venire”

Lei ubbidisce e subito dopo Antonio si mette in ginocchio tra le sue cosce e avvicinato il viso alla passera ci mette il naso e aspira

mmmm che odore di femmina in calore , ti ho sempre considerato erotica e ho immaginati che a letto dovevi essere speciale ma non ti facevo così zoccola”

la cosa ti disturba forse ?”

oh no cara , tutt’altro , più zoccole sono meglio è perché non hanno inibizioni”

Si mette a leccargliela da sotto in su come un cane , spinge con la lingua che scorrendo dal basso in alto si insinua tra le grandi labbra ed affonda in quell’umido e caldo sentiero.

Con due dita preme sul clitoride che esce gonfio e lucido.

Lo lecca , lo prende tra le labbra e tira facendole scappare gemiti di piacere. Mentre si dedica a stuzzicare quel punto sensibile con leccatine e tiratine con le labbra affonda due dita nella passera ormai aperta e zuppa di umori. Le muove con la sapienza di chi ne ha fatte passare parecchie lungo le sue tante primavere.

Sara geme e ansima senza trattenersi e un tocco delle dita nel punto giusto le procura un orgasmo che sente salire dal profondo e si manifesta facendola vibrare e urlare il suo piacere.

Quella figa sempre pronta a godere ha orgasmi generosi e Antonio apprezza l’abbondanza e beve quel nettare di lussuria.

Una volta che è riuscito nell’intento di farla venire masturbandola si mette a sbottonarle il vestito cominciando dal basso.

Le scopre la pancia che bacia e poi sale ancora più su , è quasi arrivato a scoprire i seni quando si ferma. Infila le mani sotto il vestito.

Prima di vederle me le voglio immaginare tastandole. Grosse e morbide mammelle , da palpare e i capezzoli turgidi con le ampie areole gonfie , me le figuro già senza averle ancora viste ma ora è giunto il momento di svelarle” e slacciati gli ultimi bottoni le si presentano davanti agli occhi giusto come le aveva immaginate , due magnifici grossi frutti polposi tutti da gustare. Gliele strizza facendole sollevare i capezzoli che prende in bocca e succhia quasi che potessero nutrirlo del latte materno e poi li bacia e li morde. Sara adora il leggero dolore che da la pressione dei denti sul capezzolo e lo dimostrano i sui mugolii.

Non l’ha ancora baciata in bocca , probabilmente è un puttaniere e non è tra le cose che lo interessano di più difatti invece di proseguire il percorso salendo a raggiungere il viso della mia Sara si alza in piedi e le presenta la sua asta che non mostra segni di cedimento , anzi se ne sta ritta e fiera con la grossa cappella violacea da quanto gli tira e imperlata di alcune gocce testimonianza della voglia di godere.

ti piace il mio cazzo Sara ? Scommetto che se non sono grossi e duri non li prendi nemmeno in considerazione , la tua figa ne è la prova , è una caverna abituata ai grossi calibri.”

se si può scegliere ed avere il meglio perché privarsene , non ti pare ?”

Oh cara , parole sacrosante e il mio sono certo che è di tuo gradimento , ne ho fatte passare di passere e nessuna è mai rimasta delusa. Ora però basta chiacchiere , e succhiamelo , fammi vedere come usi la bocca , se tanto mi da tanto devi essere una maestra nel fare pompini”

ho un debole per i bei cazzi , una passione alla quale non so resistere e non me ne faccio mancare che siano grossi e tozzi o snelli e lunghi ma i miei preferiti sono quelli con un bel tronco largo e la cappella che sborda da esso ed il tuo è giusto di questo tipo”

datti da fare allora , che aspetti ?”

Sara non si fa pregare ulteriormente e prima lo tasta con le mani per apprezzarne la durezza dell’asta e la pienezza dei testicoli e poi si mette a lavorare di bocca. Lecca le palle e ci gioca mettendole in bocca e succhiandole ma che la attira in modo quasi magnetico è quella spavalda cappella e allora è li che va ad appoggiare le labbra a cingerla mentre con la punta della lingua la percorre tutta in circolo e lecca il fluido che la bagna.

Ora però lo vuole sentire tutto ed allora le sue labbra scivolano giù e quel palo di carne gradualmente scompare nella sua bocca per buona parte della sua lunghezza.

Sara ci sa fare e inizia un pompino dei suoi che Antonio omaggia manifestando il suo godimento tra ansimi e parole sconce di apprezzamento.

Le prende la testa e si mette a scoparle la bocca. Quando spinge fino in fondo ha un singulto , le arriva fino in gola.

Sembra che soffra la foga eccessiva ma in realtà le piace essere trattata così senza riguardo , la eccita sentirsi in balia di un maschio deciso.

E giunto il momento di prenderlo , non resiste dalla voglia di venire penetrata da quel membro , sentirsi riempire la figa e farsi sbattere per bene.

Antonio la aiuta ad alzarsi , la fa girare , le sfila il vestito già aperto e la fa mettere con le ginocchia sugli ampi braccioli della poltrona , le mani sulla parte superiore dello schienale.

Vista da dietro è una visione di una carica erotica unica.

Quella posizione la costringe a divaricare le gambe facendole aprire le ampie natiche e mettendo in risalto il buco del culo e la passera aperta grondante umori e vogliosa di essere presa.

Dopo aver ammirato per alcuni istanti quella splendida visione il porcello si avvicina col cazzo in mano , lo struscia un paio di volte sulla figa raccogliendone gli umori che spalma su tutta la superficie e dopo averlo puntato spinge con decisione aprendole ancora di più la figa e penetrando completamente in essa.

Sara “uuuuuuu siiii è grosso , come ti sento , me l’hai aperta ora fallo scorrere , scopami”

tutto quello che desideri tesoro , il mio cazzo è al servizio del tuo piacere mentre la tua figa si occupa del mio”

Il pompare è da subito potente , i suoi colpi la fanno sussultare e i seni sbattano al ritmo delle spinte.

I due godono con passione prendendo il piacere l’uno dall’altra.

Antonio a dispetto dell’età matura dimostra di avere un invidiabile energia e una resistenza che non sempre trovi in uomini anche più giovani.

Sa come muoversi e far godere una donna tanto che Sara ha più orgasmi durante la lunga scopata.

Arriva anche il suo momento e le chiede dove vuole che venga.

Lei “voglio che mi riempi la figa , non toglierti vienimi dentro”

Lui aumenta il ritmo e quando sente giungere l’orgasmo cambia.

Le spinte che accompagnano la sborrata si manifestano con un affondo che libera il primo getto abbondante , su ritira per poi affondare di nuovo e così via fino a che da tutto ciò che ha da dare.

Lei adora farsi riempire la figa , sentirla fluire calda nel suo ventre quella che quando la sborrata è extra le cola fuori mischiandosi ai suoi umori.

Una volta rimessasi seduta prende di nuovo in mano il cazzo di quell’uomo dalle prestazioni inaspettate e gli fa un altro pompino per succhiare le ultime tracce di sperma.

I due prima di riprendersi da quella monta che hanno prosciugato loro le energie recuperano le forze stesi sulle poltrone uno di fronte all’altra.

Lui curioso “tuo marito non può essere all’oscuro delle libertà che ti prendi , come vive il fatto di avere una moglie zoccola come te ?”

io e lui ci amiamo profondamente e siamo in totale sintonia e complicità. Lui oltre ad essere un ottimo amante è anche affascinato dall’amore fatto condividendomi con altri uomini. A volte partecipa , altre volte si limita ad osservare e quando non può essere presente gli piace da morire farsi raccontare tutto mentre facciamo l’amore con me ancora con le tracce della scopata fatta in precedenza e l’odore di maschio e di sesso che impregnano il mio corpo”

ammirevole un uomo che non soffre di gelosia per una femmina come te anzi sa capire le tue esigenze e le asseconda traendone fonte di piacere”

ora devo andare , è stata una grande scopata , avrò cose molto interessanti da raccontargli stasera”.

se ti viene la voglia di farti un’altra scopata qui da me mi piacerebbe farmi il tuo culo e se vi va puoi anche invitare il tuo compagno così potrai avere due cazzi tutti per te”                                                vedremo , gliene parlerò e magari potremmo anche decidere di accettare il tuo invito”

 

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