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Racconti Cuckold

Michele il mio ex e amico di mio marito 1

By 27 Ottobre 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

Io mi chiamo Fra e mio marito Guido, ma prima di sposarmi con Guido ero fidanzata con Michele. Guido faceva coppia con una mia amica e spesso uscivamo in quattro con la macchina di Guido. Diverse volte, io e Michele stando seduti dietro, ci lasciavamo andare in effusioni che si concludevano
sempre con quanche sborrata di Michele nelle mie mani o nella mia bocca o qualche sborrata mia nelle mani di Michele. Eravamo tutti giovanissimi e quindi non ci facevamo scrupoli, anche perchè spesso ci si fermava da qualche parte, e a poca distanza una coppia dall’altra, si scopava tranquillamente, tant’è che qualche volta Michele, che era il più trasgressivo di noi quattro, e aveva delle idee sempre eccitanti, propose fra il serio e il faceto, di fare anche uno scambio di coppia, Guido e la sua ragazza mi
sembrarono subito d’accordo, ma io con il mio carattere, gelosa così come sono, non mi andava di vedere un’altra che si prendeva cura del cazzo di Michele e quindi, anche se dicevo sempre di sì a tutte le trasgressioni che mi proponeva Michele, a questa proprio no. A Michele per esempio piaceva che io uscissi senza biancheria intima e lo facevo, voleva che mi mettessi in mostra e lo facevo, spesso accavallando le cosce facevo in modo che mi stava seduto di fronte mi vedesse anche la fica, o mentre mi sedevo facevo in modo che la gonna restasse sotto il culo, e accavallando le gambe si vedesse tutto il sottocoscia fino al culo, o facendomi uscire sempre con il seno fuori dal reggiseno, lo si vedesse in trasparenza o se portavo qualche giacca e la scollatura lo permetteva, facevo in modo che chi mi  guardava di lato e non frontalmente, vedesse interamente il seno fino al capezzolo. Insomma gli piaceva quando facevo la puttana e facevo arrapare gli uomini, in quanto era orgoglioso del mio corpo e del fatto che lo vedessero, lo sapeva benissimo che mi piaceva troppo scopare con lui e quindi non
scopavo con altri. A lui piaceva vedere gli uomini che mi sbavavano dietro, e sinceramente piaceva anche a me, ma questo lo facevo solo e soltanto quando uscivo con lui, dal quale mi sentivo protetta, oltre al fatto che sapevo di fargli piacere, ma piaceva anche a me, soddisfacendo la mia vanità di donna. Io ero molto legata a lui, in quanto prima di lui ero stata fidanzata con altri, ma quello che mi aveva fatto provare lui non l’avevo mai provato con nessuno, è vero che Michele fortunatamente ha anche un gran bel cazzo, ma quello che lo contraddistingue, è come lo usa e quello che dice mentre ti scopa, questo non l’ho trovato mai in nessuno nemmeno in Guido mio marito. Eppure di ragazzi ne avevo avuti diversi e di scopate me ne ero fatta diverse, anche occasionali, ma con Michele non si riusciva mai a stare tranquilli, aveva sempre un vulcano di idee e riusciva a sfruttare tutte le occasioni, ero piena di lui, e non lo avrei mai ceduto a nessuna. Però purtroppo mi confidavo con mia sorella due anni più piccola di me, e troia anche lei, forse più di me. Un giorno che Michele era venuto a prendermi da casa per uscire e io non ero ancora rientrata, lei lo fece salire per aspettarmi in casa, e quando rientrai la trovai in camera mia con il cazzo di Michele nelle mani che se lo stava sbocchinando, mentre gli diceva di sborrarle in faccia come faceva con me, in quanto non l’aveva mai fatto. Naturalmente io e Michele ci lasciammo, soffrii tantissimo, litigai con mia sorella, ma poi come è giusto che sia, con mia sorella mi rappacificai, Michele mi mancava, le sue trasgressioni mi mancavano, le scopate con Michele mi mancavano, e mi resi conto che ero veramente una grandissima zoccola, in quanto anche se conobbi altri ragazzi con i quali naturalmente scopavo, riuscivo a sborrare
solo quando immaginavo di avere dentro di me Michele, tant’è che la mia relazione più lunga fù quando mi misi con un ragazzo che si chiamava come lui e quindi quando scopavo, mi lasciavo andare a incitarlo e scoparmi di più, usando il nome Michele, ma dentro di me, intendevo un’altro Michele e
non quello che avevo addosso a me. Guido e Michele restarono amici, poi seppi da amici comuni, o forse era solo un pettegolezzo, che Guido e Michele si scopavano insieme la ragazza di Guido, questo perchè gli amici li vedevano sempre tutti e tre insieme, ma un giorno Guido scoprì che la sua ragazza con Michele ci scopava anche da sola e la lasciò, ma restò comunque amico di Michele, in quanto Guido dava tutta la responsabilità alla sua ragazza dicendole, che se lo aveva fatto, non era certo perchè Michele le aveva puntato una pistola in testa, ma solo perchè gli piaceva fare la zoccola con Michele anche quando stava da sola, e aveva ragione. Cominciai a frequentare Guido, ma gli dissi che quando stava con me, non volevo che venisse anche Michele, e lui mi ascoltò. Con Guido mi ci trovai
bene, anche se le scopate con Michele erano un’altra cosa, tant’è che alle volte, ricordando i tempi passati, ne parlavamo anche con Guido, ricordando tempi in cui uscivamo in quattro e io ero fidanzata con Michele e lui dallo specchietto o mentre pomiciava con la sua ragazza ci vedeva scopare, e disse che erano scene veramente eccitanti, sia per quello che facevamo sia per come lo facevamo, sia per quello che ci dicevamo, che lui sentiva benissimo, e notavo che quando parlavamo delle mie scopate con Michele il cazzo gli diventava più duro, tant’è che oramai quasi sempre prima di scopare cominciavamo a parlare delle mie scopate con Michele per poi scopare con lui. Tutto questo fino al giorno in cui ci sposammo. Al matrimonio Guido volle invitare anche Michele, a me sembrò esagerato
ormai continuare a tenergli il broncio per una cosa che era successa ormai da anni, mia sorella nel frattempo si era anche sposata, aveva figli e si era anche trasferita vivendo felicemente il suo matrimonio, e quindi accettai che Guido lo invitasse e mi riappacificai con Michele. E’ inutile dire che quel figlio di puttana mi venne incontro sorridendomi, sorriso sincero che ricambiai e mentre mi baciava sulle guance, così come sapevo che faceva lui, e sinceramente lo speravo anche, nel passare da una guancia all’altra, non si allontanò per niente facendo in modo che la sua lingua mi passasse sulle
labbra, e io che già conoscevo questo trucchetto insegnatomi da lui, ricambiai facendo in modo che le nostre lingue si toccassero. E’ inutile dire, che nè Guido se ne accorse nè io gli dissi niente, e oggi dico che quello fù l’inizio di questa storia che sto per raccontare. Tornati dal viaggio di nozze la sera di tanto in tanto invitavamo gli amici a vedere le foto e i film che avevamo fatto durante il viaggio di nozze, naturalmente invitammo anche Michele. Quella sera Guido, cosa che con gli altri non aveva fatto, volle far vedere anche il filmino di quando eravamo stati alle Antille, e sulla spiaggia visto che tutte le donne andavano in topless Guido aveva chiesto anche a me di togliere il reggiseno, e io lo feci con molta naturalezza visto il luogo dove ci trovavamo. Sinceramente mi mise in difficoltà, eravamo d’accordo che quel filmino non lo avremmo fatto vedere a nessuno, infatti nonostante Michele fosse presente, mi innervosii, ma poi mi calmai quando giustamente Guido mi disse ” ma dai Michele quei seni te li ha succhiati prima di me, e non dimenticare che ti ho anche vista dallo specchietto, in
macchina quando te li facevi leccare e succhiare, o quando dopo che te lo eri sbocchinato ben bene, direzionavi il suo cazzo verso i tuoi seni e ti ci facevi sborrare sopra leccandoteli anche ” poi il tutto si concluse in modo goliardico, mentre Michele mettendomi una mano sul seno e stringendomelo come sapeva fare lui disse ” ma dai ha ragione tuo marito, se fossi stato un’estraneo t’avrei potuto capire, ma te ne sei scordata come ti piaceva mentre te li succhiavo e Guido dallo specchietto ci vedeva ? ti
ricordi come ti si induriva il capezzolo ” io sorridendogli, gli presi la mano per fargliela togliere, ma feci in modo che la tenesse ancora un pò sù e poi molto lentamente gliela feci togliere, il tutto sotto gli occhi di mio marito che sorrideva con noi. Naturalmente Michele, che era totalmente diverso da mio
marito, dopo questo episodio si sentì autorizzato sempre in presenza di mio marito a darmi pacche sul culo, mano che poi non toglieva subito, e quando veniva o se ne andava ormai per abitudine anche se c’era mio marito mi baciava sulle labbra. A me faceva piacere, ma mi meravigliava mio marito, che pur vedendo quelle scene non dicesse niente, tant’è che un giorno fui io a chiedergli
– Ma non ti dà fastidio vedere Michele che in tua presenza mi bacia sulle labbra, o scherzando scherzando mi mette le mani sul seno o sul culo ? E lui
– Ma dai sò benissimo quello che hai fatto con Michele, ciò che gli hai dato, e ciò che lui ha dato a te
– Sì è vero, ma all’epoca ero fidanzata con lui e tu eri solo un’amico.
– Sì è vero, ma non facevi niente perchè io non ti vedessi, quindi cosa è cambiato ?
– Che tu oggi sei mio marito oltre ad essere amico di Michele così come lo eri all’epoca.
– Dai non fare la bigotta, non ti ha mica scopata.
– Guarda che io Michele lo conosco molto meglio di te, non ci manca molto sai ?
– D’accordo vorrà dire che gli dirò di tenere le mani a posto va bene ?
– Io lo sò che tu non farai proprio un cazzo.
– Allora lo farò davanti a te va bene ? ma ora la finiamo ?
– Ok
Poi andammo a letto e ci addormentammo. La sera dopo, come al solito Michele venne, andai ad aprire la porta, appena entrò come al solito mi baciò sulla bocca, e mi infilò la lingua in bocca che io provvidi ad aprire per facilitargli il compito, in quel momento mi sentii una zoccola, sì una grandissima zoccola, io che avevo detto a mio marito di dire a Michele di calmarsi, stavo aprendo la bocca a Michele per fargli introdurre la lingua e slinguarmi con lui come una grandissima troia, in casa mia, con
mio marito a pochi metri, e stavolta quel figlio di puttana non si accontentò di questa nostra abitudine, ma mentre mi baciava mi mise una mano sulla fica da sopra la gonna, spinse le dita verso lo spacco della fica, e disse in silenzio ” quanto mi manca ” . Quel figlio di puttana mi conosceva bene, meglio di mio marito e sapeva benissimo che quelle situazioni, quelle parole e quei toccamenti in momenti in cui non si poteva scopare mi piacevano tantissimo, tant’è che non ne potetti fare a meno, e dopo aver
accompagnato Michele da mio marito, mi scusai e andai in bagno a sditalinarmi immaginando il cazzo di Michele tutto nella mia bocca, mi sditalinai e sborrai subito pensando al cazzo di Michele che ricominciava a mancarmi, mi sciacquai il viso per evitare che si accorgessero quello che avevo fatto, e certamente Michele se ne sarebbe accorto con sua piena soddisfazione e tornai da loro. Sentii Guido mentre stava dicendo a Michele il fatto che mi dava fastido avere le sue mani sempre addosso, solo
che quel coglione di mio marito si espresse male e disse ” senti Michele, mia moglie che sta quì presente, è infastidita dal fatto che tu quando vieni quì, sì è vero che ti conosciamo da anni e sappiamo che scherzi sempre, ma a lei dà fastidio che non perdi occasione di mettergli le mani addosso
mancando di rispetto a lei, e a me che oltretutto sono presente.”  E lui da gran figlio di puttana ridendo rispose ” vabbè dove sta il problema ? me ne poteva parlare lei da sola senza coinvolgere anche te e renderla così grave, vorrà dire che da oggi in poi, le mani addosso, gliele metterò solo quando stiamo da soli io e lei, va bene ?”  suscitando le risate di tutti, e quel coglione di mio marito che rideva con noi, senza sapere che quello stronzo stava parlando sul serio, e io lo sapevo bene, in quanto lo conoscevo
molto bene. Poi come al solito cenò con noi, e andò via, quando lo accompagnai alla porta quello stronzo non perse occasione per mettermi la mano sulla fica e dirmi ” puttana, me lo potevi dire che non volevi che ti toccassi quando c’è lui ” e io colta di sopresa, non seppi rispondere altro che ” ma non potevi immaginarlo stronzo che mi metti in difficoltà in sua presenza ? ” poi ripensandoci, mi resi conto che così dicendo cosa gli avevo trasmesso ? che la cosa mi piaceva, ma che volevo che lo facesse
quando stavamo da soli, e quindi lo stavo invitando a venire a casa mia quando mio marito non c’era, e da grandissima troia, per realizzare questo invito addirittura avevo investito anche mio marito, effettivamente aveva ragione, quel coglione di mio marito cosa aveva detto ? che non volevo essere toccata da lui in presenza di mio marito, e lui giustamente aveva risposto vorrà dire che verrò da solo e la toccherò come cazzo mi pare e piace. Naturalmente il mattino dopo, mio marito andò a lavoro e
dopo un pò squillò il telefono, era Michele che mi chiedeva di mio marito, e gli risposi che stava a lavoro, e lui mi disse ” allora sto venendo perchè voglio chiarire quella discussione di ieri sera, ma lo voglio fare a quattr’occhi ” non mi dette nemmeno il tempo di rispondere se ero d’accordo o no e
chiuse. Io conoscendo Michele molto bene, ebbi l’impressione che quel chiarire voleva dire che voleva scoparmi, e sinceramente la cosa non mi dispiaceva, ma ora ero una donna sposata e quindi avevo dei
doveri nei confronti di mio marito, ma comunque mi feci bellina e lo attesi. Dopo circa un’ora, lo stronzo lo sapeva che avevo bisogno di un’ora per prepararmi, sentii suonare, mi assicurai che fosse lui, mi aprii di più la camicetta, tirai il seno fuori dal reggiseno come sapevo che a lui faceva piacere, e lo ricoprii riabbottonandomi non totalmente la camicetta abbastanza sottile, tanto, eccitata come stavo, avrebbe subito visto i miei capezzoli induriti e avrebbe capito che non portavo il reggiseno, poi misi
degli autoreggenti senza slip, e una gonna abbastanza corta. Mi truccai come piaceva a lui e andai ad aprire. Appena entrato chiuse la porta alle sue spalle, mi prese mi avvicinò a lui e mi strinse come piaceva a me e mi baciò, io risposi subito al suo bacio e al suo abbraccio, e cominciammo a strusciarci uno contro l’altro come avevamo sempre fatto, dopo di lui non lo avevo fatto più con nessuno, in quanto Michele solo strusciando il suo bel cazzo sulla mia fica ancora vestiti mi aveva fatto sborrare un sacco di volte, e anche quella volta con la voglia che avevo, ci volle molto poco, poi mi staccai da lui, e allontanandolo dissi:
– Ma dai Michele che cosa mi stai facendo fare ?
– Ma hai detto che tuo marito non c’è ?
– Certo stiamo soli
– E allora qual’è il problema ?
– Ma sei scemo ? E se viene ?
– Dai non fare la stronza, lo sai che non viene per il momento.

– Sì lo sò, ma ora non possiamo più, ora sono una donna sposata

– Ma la voglia del mio cazzo fra le gambe ce l’hai ancora, e non dire di no,perchè lo sai anche tu che   in questo momento ce l’hai allagata immaginando già il mio cazzo tutto dentro di te
– Dai non fare lo stronzo, sì è vero che ho una voglia matta del tuo cazzo, ma non posso, capisci che  ora sono una donna sposata ? Tu hai voluto trombarti mia sorella ? Se tu non lo avessi fatto ora forse   noi saremmo sposati e staremmo facendo chissà cosa stronzo.
– Non riprendiamo il discorso di tua sorella, in quanto sono passati anni, e non ti rendi conto che la colpa è stata anche tua che andavi a raccontare a tua sorella quello che facevi con me e di quanto sborravi con me, a tal punto che hai suscitato tanta curiosità in tua sorella che voleva provarlo anche   
lei, io sotto certi aspetti, sono stato invitato da Voi, e la mia colpa sta solo nel non aver saputo dire di no.
– E sei stato stronzo perchè potevi dirgli di no, in quel modo dovevi far sborrare solo me, tant’è che mio cognato ora è un grandissimo cornuto, in quanto mia sorella dopo averti conosciuto e dopo   che ha sborrato con te, siccome il marito non è come te, si è fatta scopare da tanti, fino a quando ne  ha trovato un altro che se la scopa come la scopasti tu, e si fà scopare dal suo amante facendo la  santarellina con il marito.
– E tu non puoi fare la stessa cosa ?
– Ma dai non me la sento ( Ma ad un certo punto mi resi conto, che mentre stavamo parlando, senza quasi che me ne accorgessi, o forse me ne ero accorta perfettamente ma era quello che volevo, mi aveva spinta con le spalle al muro, ci stavamo baciando mentre con una mano mi aveva tirato fuori tutto il seno pronto a succhiarmelo e a leccarmelo e con l’altra mi aveva sollevato quel francobollo di gonna che avevo e mi stava masturbando, tanto gli slip, così come faceva piacere a lui, non li avevo
messi. Mentre io, dopo avergli accarezzato il cazzo da sopra i pantaloni, lo avevo sbottonato, lo avevo   tirato fuori e lo tenevo bello duro e caldo in mano pronto a scappellarlo. Così come mi aspettavo, mi  mise una mano sulla testa e cercò di spingermela verso il basso, avevo capito cosa voleva, e forse lo desideravo tanto anch’io, sì voleva che glielo leccassi e me lo succhiassi, ma dissi ) ” Michele no !  cosa stiamo facendo ? dai Michele non posso ” ( ma mentre dicevo questo contemporaneamente non opponevo resistenza alla sua spinta verso il basso e me lo ritrovai difronte alla mia bocca così come lo ricordavo, bello, grosso, duro e la cappella che nel frattempo avevo tirato fuori, bella violacea, ma ancora una volta dissi ) ” dai Michele non possiamo, dai, ora sono una donna sposata ” (ma il cazzo   
non gliel’ho lasciavo, ne avevo tanta voglia, anzi avevo paura che lui ascoltasse i miei sensi di colpa e mi accontentasse quindi dissi ) ” va bene ma solo questa volta va bene ? ”
– D’accordo ma succhiamelo come sai fare tu, è da quando ci siamo lasciati che non sborro più in faccia ad una zoccola meritevole di questo nome.
– Ora sto qui e lo devi fare, sai da quando qualcuno non mi sborra più in faccia e mi fa sentire una zoccola ? cosa credi che io mi sia fatta sborrare da altri in faccia ? io sono sempre rimasta la tua zoccola, con gli altri sì ho chiavato, ma non come chiavavo con te, non ho fatto la puttana come la   
facevo con te, nemmeno con mio marito, tant’è che anche lui se ne è accorto e sai quante volte mi ha detto ” ma con Michele ti vedevo più zoccola “
– Allora cominciamo col dire che quando parli di tuo marito devi dire ” quel cornuto ” perchè avere accanto una moglie come te e non essere come me, vuol dire solo meritarsi un bel paio di corna come quelle che gli stai mettendo ora che stai facendo la puttana con me.
– D’accordo, d’altronde hai ragione Guido le corna se le merita, sotto certi aspetti è stato lui a farmi ritornare la voglia di te, non dicendoti niente quando vedeva che mi mettevi le mani addosso, giustificandosi col fatto che io con te ci avevo chiavato e lui ci avevi visti anche
– Ma sei sicura che a tuo marito non faccia piacere vederci ancora ?
– Ma che dici ? Guido è geloso, sai quante volte mentre stiamo da qualche parte, mi ha detto di stare più composta, o perchè si vedevano le cosce o perchè stavo troppo scollata ?
– Sarà anche vero quello che dici, ma è vero anche che io le mani addosso in sua presenza te le ho messe un sacco di volte, tant’è che alle volte avevo paura di esagerare e che lui mi riprendesse, ma vedendolo inerme ai miei palpeggiamenti nei tuoi confronti, ho sempre continuato andando sempre   
oltre. A te che piacessero, lo sapevo perfettamente, in quanto mi ero accorto che spesso assumevi atteggiamenti per facilitarmi anche il compito nell’infilarti le mani lì dove lui non doveva vedere.  Per esempio, quando arrivo o vado via, anche se c’è lui ti bacio in bocca facendoti anche sentire la lingua, e tu puntualmente apri la bocca per farsì che la lingua te la possa  infilare in bocca e tu da grandissima puttana quale sei rimasta, fai la stessa cosa, ma possibile che quel cornuto di queste manovre non se ne sia mai accorto ? Io me ne sarei accorto subito, ma non è che gli fà piacere ?
– Ma che dici ? Sì è vero che a lui come a tanti, piace che la moglie ecciti anche altri uomini, infatti fà il   geloso solo quando stiamo in presenza di gente conosciuta, ma quando qualche volta andiamo fuori dove non ci conoscono, e andiamo a mangiare, quando mi siedo mi fà scoprire tutte le cosce, e mi fà coprire con la tovaglia, e quando vede che il cameriere si sta avvicinando mi fà togliere la tovaglia per fargliele vedere, spesso per esempio, quando il cameriere sta al nostro tavolo, lui butta per terra una   
posata, tanto sà che il cameriere si abbasserà per prenderla e mi dice di aprire le gambe per fargli vedere gli slip, o mi dice di uscire il capezzolo fuori dal reggiseno e aprirmi di più la scollatura in  modo che il cameriere dall’alto veda lo spettacolo e si delizi, e poi quando andiamo a casa, mentre
scopiamo vuole che io immagini che sto scopando con il cameriere, lui dice che così mi vede più zoccola, in quanto pur avendo in quel momento il cazzo del marito, io ne sto desiderando un altro e  sono così sfacciata e troia da dirglielo in faccia, ma queste sono fantasie che fanno tutti, infatti anche    
i mariti di diverse amiche mie lo fanno, ma restano fantasie, infatti finita la scopata ritornano ad essere gelosi, tu invece stai dicendo che a Guido potrebbe addirittura fargli piacere ed eccitarlo il fatto di sapere o ancor peggio vedermi mentre sto scopando con te.
– Io invece credo che le cose stiano così, e sai perchè ? Perchè lui sà benissimo le scopate che ci siamo  fatte, in quanto ci ha visti anche quando uscivamo in quattro, quello che facevamo dietro in macchina, quindi che ci piaccia scopare lo sà, ha visto le mie manovre nei tuoi confronti, mi conosce
che sono un puttaniere, e secondo te, con tutte queste premesse gli sarebbe stato difficile pensare che prima o poi t’avrei portata a letto ? Certo tutto questo sarebbe stato possibile con la tua disponibiltà, perchè che io avessi cercato di portarti a letto, sono convito che lui lo sà benissimo, si tratta solo di sapere cosa pensa di te, nel senso, se pensa che anche tu ci voglia venire e quanto ti arrapa farti sbattere di nuovo da me.  
– Senti ora intanto con la voglia che ho di te e tutti questi ragionamenti non immagini in che condizioni  ho la fica
– Lo so benissimo, lo so quanto sei troia, e sono d’accordo con te, intanto ora abbassati e succhiamelo tutto che ho voglia di chiavarti come una puttana.
– Sì Michele sono di nuovo la tua puttana chiavami. ( Gliel’ho preso in bocca e me lo sono leccato tutto, quando ho capito che stava per sborrarmi in faccia, l’ho lasciato mi sono seduta sul tavolo della cucina gli ho aperto le cosce e gli ho detto) ” chiavami, sono la tua puttana chiavami sbrigati dai il tuo cazzo alla tua puttana, sì Michele finalmente sono tornata a fare la tua puttana, ho ripreso il mio posto, quello che ho sempre desiderato, a quel cornuto di mio marito, certo gli voglio bene, ma è sempre con te che voglio fare la puttana, io non sarò mai la sua puttana, sarò sempre la tua. ( Michele prima me l’ha leccata come sapeva fare lui, e io che gli mantenevo la testa vicino la fica, per quanto mi stava piacendo, dopo poco ho inarcuato le reni e gli ho sbattuto la fica in bocca per quanta sborra stava uscendo, e volevo che gli andasse tutta in bocca, poi mi sono rilassata e gli ho detto) ” adesso chiavami mettimelo tutto dentro e svuotalo nella mia fica di puttana, sì sborrami nella fica sì Michele riempila questa fica con la tua sborra, dai, mi manca la tua sborra riempimi la fica svuotami il cazzo dentro “( e mi ha dato certi colpi che non sentivo da quando non scopavo più con lui, me l’ha 
sfondata, ed era quello che volevo, poi mi ha fatta scendere dal tavolo, come facevamo di solito, e ha voluto che glielo riprendessi in bocca e glielo ripulissi tutto, cosa che ho fatto con mia estrema delizia  e gli ho detto) mammamia che scopata bellissima, mi hai fatta tornare la ragazza di un tempo, avevo dimenticato cosa voleva dire farsi sbattere come una troia.
– Ma da quello che hai detto prima, ti sei lasciata andare oggi, ma non le vuoi più fare le corna a Guido
– Quanto sei stronzo, lo sai che ne voglio ancora vero ? stronzo, lo sai qual’è il mio debole vero ? lo sai che ne voglio ancora  vero ? lo sai che non sò rinunciare al tuo cazzo vero ? hai visto come ho   sborrato come hai vecchi tempi vero stronzo ?, ma mi dispiace mettere le corna a Guido, non le   
merita.
– Ma tu non puoi fare niente per capire se gli fà piacere sapere che scopi anche con me ?
– Ma come faccio ? cosa vorresti ? che gli chiedessi ” Guido per caso ti darebbe fastidio se ritornassi a scopare con Michele ? con te scoperei lo stesso, ma scoperei anche con Michele.
– Quanto sei scema, mica glielo devi chiedere apertamente, devi cercare di capirlo da ragionamenti che   fate.
– Ok ho capito, stasera mentre scopiamo gli facilito il discorso di scopare con un altro, e faccio in modo   che esca il tuo nome e vedo come reagisce.
– Ma tu ti immagini se reagisce così come vogliamo ? Io posso venire quando voglio scopiamo come vogliamo, anche se lui viene e ci vede noi continuiamo a scopare, tanto abbiamo il suo permesso.
– E se poi si avvicina anche lui e mi vuole scopare con te ?
– A me non darebbe fastidio, l’importante che me ne lascia un pezzo tutto per me, perchè a te darebbe fastidio ?
– No, nemmeno a me, d’altronde è sempre mio marito.
– Allora ora vado via e domani ti telefono e mi fai sapere stasera come è andata ok ?
– Ok, però domattina comunque vada stasera, telefonami, non si sà mai lui resti a casa e non vada a lavoro, perchè se va a lavoro tu domattina ritorni e chiaviamo un’altra volta ricordando i vecchi  tempi ok ?
– Ok però comunque vada, da stasera quando vengo e c’è lui, tu ti devi far trovare senza slip, in modo che anche se c’è lui, io trovo comunque il modo di metterti almeno le dita nella fica ok ?
– E se vieni all’improvviso e c’è lui e ho gli slip addosso ?
– Trovi una scusa vai in bagno e te le togli.
– Ok Michele mio, ora sto bene, grazie a te sono ritornata la puttana di un tempo, e sto veramente bene.

fra

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