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Racconti CuckoldVoyeur

Santorini

By 11 Luglio 2022No Comments

E’ accaduto realmente? Oppure vorrei che fosse accaduto?
Destinazione: Santorini, Grecia.
Scegliemmo un albergo sul mare. Affittammo un motorino per visitare la piccola isola e trovammo infine quello che cercavamo: una spiaggetta di sabbia bianchissima. Dall’alto sembrava facile da raggiungere ma impiegammo una buona mezz’ora per arrivare dopo aver lasciato il motorino sul ciglio della strada. Sembrava deserta ma ci accorgemmo che in acqua due persone nuotavano verso la riva. Guardandoci in giro notammo infatti a pochi metri da noi, seminascosti da un cespuglio, un borsone ed alcuni indumenti.
Ci togliemmo maglietta e calzoncini, rimanendo in costume, e ci siamo distesi al sole.
– Good morning! Al sentire quel saluto in inglese ci mettemmo seduti e sgranammo gli occhi: un ragazzone alto due metri e una bellissima ragazza erano emersi dall’acqua completamente nudi e si dirigevano verso di noi.
– Buongiorno, rispondemmo quasi all’unisono.
– Ah, bene, siete italiani. Vi dispiace se rimaniamo così a prendere il sole?
– Nessun problema, dissi.
Non volevo apparire antiquato ma dentro di me ero un po’ seccato che mia moglie potesse vedere quel magnifico esemplare di maschio con gli attributi in mostra, anche se in riposo. Diedi uno sguardo al corpicino niente male della ragazza e tornai a mettermi disteso.
Erano trascorsi pochi minuti quando sentii la voce della ragazza:
– Sentite, io e il mio ragazzo siamo imbarazzati, ci metteremmo volentieri in costume ma non lo abbiamo portato. Perché non fate come noi? Ci sentiremmo più a nostro agio.
La guardai, aveva un ampio telo da mare avvolto intorno al corpo.
– Si può fare, mi sorpresi a dire, se mia moglie e d’accordo.
Altra sorpresa: – Certo, siamo solo noi, nessun problema, disse.
– Sono contenta; mi chiamo Pina e lui è Marco. Ci sposeremo fra un mese.
– Io sono Paola e lui è Nicola, mio marito.
Fatte le presentazioni e tolti i costumi fu naturale per tutti avvicinare i nostri teli e distenderci al sole. Non potei non riflettere sulla situazione che fino a qualche ora prima non avrei neanche immaginato che potesse accadere e sul fatto che Paola avesse accettato di mettersi nuda all’aperto e davanti a due estranei. Ma la cosa più sorprendente era il fatto che anziché essere infastidito dall’esibizione di mia moglie mi sentissi orgoglioso di essere il marito di una donna stupenda, di certo molto più bella e sexy di Pina. Il pezzo forte di Paola era il seno: una terza che stava su con i capezzoli puntati verso l ‘alto. Non potei fare a meno di paragonarlo a quello della nostra vicina. Le due donne stavano distese supine: le mammelle di Pina, abbronzate come il resto del corpo, erano appoggiate sui lati, quelle di Paola stavano su, bianche, sul petto abbronzato.
Parlammo del più e del meno e fummo d’accordo nel ritornare tutti l’indomani nello stesso posto.
I nuovi amici dovevano essere, come noi, molto innamorati l’uno dell’altro; gli sguardi di ognuno ovviamente cadevano sulle nudità degli altri; mi resi conto però che mi soffermavo di più a guardare mia moglie.
Trascorsero così cinque giorni, durante i quali Angela poté uniformare l’abbronzatura su tutto il corpo. Non mancarono foto e filmati per immortalare quei momenti meravigliosi. Entrambi eravamo eccitati dalla situazione, anche se non ne parlavamo e la sera facevamo l’amore con passione molto più intensa di quella alla quale eravamo abituati.
I turisti presenti nell’isola erano quasi tutti giovani; l’abbigliamento poteva definirsi approssimativo; dopo il primo giorno facilmente convinsi Paola a rinunciare al reggiseno sotto le leggere camicette o gli inconsistenti top quando uscivamo per le vie del paesino dicendole che sarebbe stata quasi l’unica donna ad indossarlo.
Pensavo che tornando in città si tornasse alla noiosa normalità, ma non fu così.
Paola spesso fece a meno del reggiseno ed io sentivo crescere di giorno in giorno la frenesia di mostrarla. Diventò normale che la gente notasse i capezzoli che puntavano sotto la leggera stoffa di magliette o camicette semitrasparenti, anche in locali affollati come il supermercato dove ogni sabato andavamo a fere la spesa. A casa poi teneva addosso solo un perizoma, oppure una vestaglietta alla presenza di altra gente. Il nostro rapporto non fu mai così intenso come in quei giorni; facevamo l’amore con una frequenza pari a quella dei primi tempi di convivenza.
Finalmente ne parlammo apertamente; fui lei a prendere l’argomento.
– Debbo dire, iniziò, che mi hai sorpreso. Nei primi tempi che siamo stati insieme eri sicuramente un po’ geloso; a me la cosa non dava fastidio più di tanto perché ti ho amato fin dal primo giorno e perché pensavo che fosse naturale che un marito innamorato fosse geloso della propria moglie. Penso però che Santorini abbia cambiato qualcosa. Intanto sono sicura del tuo amore, me lo dimostri ogni momento. Ricordo che quando eravamo su quella spiaggia avevi vicino a te Pina, una bella ragazza, nuda. Ti osservavo: la guardavi con la stessa espressione che avevi quando guardavi il panorama, per te era asessuata; mentre quando guardavi me nuda i tuoi occhi brillavano di passione. Lo aveva notato anche Pina. Una volta mi disse che, avendo con dolcezza rimproverato il suo ragazzo perché mi guardava troppo spesso, questi le aveva candidamente confessato che mi avrebbe scopata volentieri; tu invece non avevi occhi che per me. Sono trascorsi sei anni da quando ci siamo sposati; sarai d’accordo con me nel riconoscere che prima della vacanza in Grecia il fare l’amore era diventato a poco a poco meno passionale. Poi tutto è tornato ad essere meraviglioso, mi sento appagata, felice e felice di farti felice. Ho riflettuto molto ed ho capito due cose: sia a te che a me piace che altri possano guardarmi quando mi vesto in un certo modo o addirittura, come a Santorini, quando sono nuda del tutto. Fino a quando tu lo vorrai continueremo a goderci queste meravigliose sensazioni e sarai tu a porre i limiti da non superare. Per quanto mi riguarda starei sempre nuda.
Rimasi in silenzio per due o tre minuti; quello che aveva detto era del tutto vero.

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